Granata(Legalità Democratica):Dopo il caso Manna, basta con gli atti di terrorismo giudiziario.

Marcello Manna è tornato in libertà, dopo che il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con la quale il Gip aveva disposto l’arresto ai domiciliari del Sindaco di Rende. L’Associazione Legalità Democratica si era già pronunciata sul caso Marcello Manna ed io avevo dichiarato che non ci saremo mai arresi a questa idea incivile della misura cautelare preventiva .Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza. Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione. Oramai in Calabria con i classici “sufficienti indizi” si intercetta, confisca e arresta. Questa nuova tendenza o frazione della magistratura sembra, si proponga un unico obiettivo: quello di terrorizzare chiunque eserciti una pubblica funzione: Sindaci, assessori, deputati, amministratori comunali e regionali e di enti vari, funzionari di ogni livello e ciò arrestandone alcuni non per “incoraggiare tutti gli altri” come dicevano i generali francesi(e non solo) che ordinavano le fucilazioni per decimazione, ma per intimidire, rendere malleabili incapaci di ogni resistenza alle intromissioni ed ai voleri e metodi della “casta togata” , l’intera classe politica. Non si tratta di errori giudiziari e neppure di tentativi di imbastire annose persecuzioni. “Fare assaggiare “ il carcere ai politici in quanto tali, tanto piu’ se onesti e diligenti, per creare sgomento in tutta la classe politica, cosi da renderla duttile e ubbidiente, colpire nel mucchio. Non si tratta più di perseguitare alcune persone o magari interi partiti, ma una intera categoria l’ossatura stessa della nazione. E’ questo tipico terrorismo. Il fatto in sè è di una gravità enorme, ma ancora più grave è, a nostro avviso, che a degli autentici terroristi, ancorchè togati, si voglia riconoscere la garanzia dell’indipendenza e della pratica incensurabilità e irresponsabilità che sono è debbono essere, semmai, prerogative dei magistrati degni di questa altissima funzione. Né si dica che le scarcerazioni a seguito di Riesame, di questi amministratori arrestati per decimazione siano la prova che la giustizia funziona. Applicare ed invocare il principio dell’indipendenza e della incensurabilità ad atti di autentico terrorismo giudiziario e’ una forma di complicità o, almeno, di connivenza che non fa che screditare l’intera magistratura e danneggiare persino quella sua deformazione in se allarmante, che è il sopravvenire di un partito dei magistrati. Si aggiunga che “ volentieri si presta a chi molto possiede”. Liberarci di tutto ciò, volere denunciate e represse certe nefandezze, neutralizzati e sanzionati certi malfattori è necessità vitale per l’intero Paese e non solo per le località dove si abbiano a lamentare cose del genere. Non stare a guardare, non tollerare l’intollerabile. Questo deve essere l’impegno di tutti i cittadini onesti e l’unico modo per sfuggire alla morsa delle intimidazioni e delle costrizioni. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Medici cubani, ha Ragione Roberto Occhiuto, basta con le speculazioni dei privati.

Pieno sostegno al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, quando dichiara che il distacco transnazionale dei camici bianchi cubani rappresenta una misura emergenziale e una leva alternativa rispetto al ricorso alle società interinali.
Da amministratore ho già avuto modo di verificare l’operato di buon andamento della pubblica amministrazione di Roberto Occhiuto nel settore dei rifiuti e della depurazione. Possiamo dire con orgoglio che il nostro presidente in questi mesi ha detto no ad alcune realtà private che forniscono medici ai sistemi sanitari regionali e che hanno chiesto anche 1800 euro al giorno – più di 50mila euro al mese – per ogni unità da inviare presso i nostri ospedali calabresi. Come ha specificato il Presidente Occhiuto l’intesa con Cuba ci permetterà di avere lo stesso servizio, spendendo esattamente un decimo di quanto altrimenti saremmo stati costretti a sborsare. Capisco che questo da fastidio ai privati e alle forze della conservazione che hanno speculato da decenni sulla sanità calabrese. Se ne facciano una ragione è iniziato un nuovo corso di governo di un leader regionale che vuole bene alla Calabria e si chiama Roberto Occhiuto. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Belvedere Marittimo(Calabaia) completamente abbandonata.

Belvedere Marittimo (Calabaia), la frazione è completamente abbandonata a se stessa,le strade sono completamente sporche. E’ grave che durante il periodo estivo non esista completamento lo spazzamento e la pulizia delle strade. Eppure il comune introita le risorse per l’imu e la tari che i proprietari delle case pagano tutto l’anno. Senza contare il controllo del depuratore che è responsabilità esclusiva del gestore e del funzionario responsabile del controllo, che risponde del suo operato al Sindaco del comune. Inizia male l’ attività del Sindaco Vincenzo Cascini. Cosi vanno le cose al comune, cioè non vanno. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata. Approfondiremo l’argomento, la storia continua………………………

Granata (Legalità Democratica):Insulti ai calabresi, soddisfazione per i provvedimenti adottati.

Soddisfazione per il Daspo di 5 anni da ogni evento calcistico e il divieto di avvicinarsi allo stadio di Vicenza nel raggio di 500 metri, al tifoso vicentino autore della sfilza di offese “morite terroni di merda, ricacciamoli in Africa, scimmie calabresi, bomba in Calabria, la Calabria è mafia”. Bene anche sul fronte penale rilevato che la Procura avvierà un indagine per il tenore delle espressioni pronunciate nel video, poi rimosso dai social. L’associazione Legalità Democratica, dal canto suo aveva già inviato un esposto al Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, per rappresentare gli insulti ai calabresi contenuti nel video. Adesso ci aspetta una sana competizione sportiva. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica, Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Video Youtube tifosi Vicenza.” Morite Terroni di Merda”, intervenga la Procura della Repubblica di Vicenza.

In questo ore sta circolando un video su You Tube della partita Vicenza-Cosenza, dal titolo scimmie calabresi, dove un tifoso del Vicenza da identificare incita alla violenza con un video che riporta frasi del tenore “Morite Terroni di merda”, riccaciamoli in Africa, scimmie calabresi, bomba in Calabria, la Calabria è mafia.
Ritengo che la Procura della Repubblica di Vicenza , dopo aver acquisto il video che sta diventando virale e sta suscitando l’indignazione dei cittadini calabresi e cosentini, proceda celermente, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato e nello specifico se sussiste la violazione dell’art. 414 del codice penale, istigazione a delinquere. In difetto valuteremo l’opportunità di presentare un esposto denuncia argomentato da inviare al procuratore della repubblica di Vicenza e per conoscenza al ministero della Giustizia, descrivendo quello che è avvenuto. Questi fatti non possono essere assolutamente tollerati. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Marcello Manna riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità.

In merito all vicenda giudiziaria dell’Avv. Manna,conosco Marcello Manna da nunerosi anni e ho avuto l’onore di collaborare con lui a livello amministrativo da quasi 8 anni, nella mia qualità di amministratore pubblico. Di lui posso dire che è un amministraotre corretto che ha sempre incarnato i principi dell’imparzialità, buon andamento e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Sono sicuro che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati e verrà ristabilità la verità.Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

Granata(Legalità Democratica):L’assoluzione di Tallini e la culla del giustizialismo.

L’assoluzione di Mimmo Tallini, mi induce ad alcune riflessioni.
Una volta era d’obbligo affermare che all’Estero ci “invidiavano il Duce”. Ora per una forma assai simile di narcisismo, frutto di ottusità e di imposizione mediatica, sembra che dovremmo sentirci “invidiati” nientemeno che per il nostro diritto, “saggiamente” libero da impacci garantisti. A dettare agli Italiani l’assioma della loro fortuna di essere “guidati” dal Duce, con il corollario, appunto, dell’invidia prodotta in quei babbei degli stranieri che non erano stati capaci di procurarsene uno almeno un po’ somigliante al prototipo (ma poi i tedeschi ne tirarono fuori uno cento volte più “duce”) era lo stesso oggetto dell’invidia : il Duce ed i suoi cortigiani. Oggi a cercar di convincerci che siamo fortunati ad avere la miglior giustizia del mondo, che gli altri ci invidiano solo perché non la conoscono, sono gli stessi magistrati, che delle nostre leggi, ancora non tutte da buttare, fanno il “diritto vivente”, che a volerlo buttar via non ci si riesce, perché in un modo o nell’altro te lo fanno “vivere”, spiattellandotelo tale e quale.
Dunque, cari connazionali, “allegria”, come diceva la buonanima di Mike Bongiorno. Allegria perché siamo la culla del diritto e della giustizia, quella che non si fa fregare, perché se ne frega di quelle chiacchiere del garantismo. La culla, insomma, del giustizialismo. Peggio per chi non riesce a fare altrettanto e per evidenti complessi di inferiorità non sa imitarci. Il guaio è che con le loro stronzate (scusate, diciamo… sciocchezze…) mettono i bastoni tra le ruote alla giustizia nostra ed ai nostri magistrati che così bene la amministrano.
Queste cose, se non le diceva esplicitamente, le evocava e le lasciava intendere e faceva il necessario perché dovessimo intenderle giorni fa in televisione un magistrato che non è né un fanatico fondamentalista, né un esibizionista né tanto meno uno sprovveduto e che, pertanto, si può dire esprima il succo di tutta una politica giudiziaria (quella, appunto dei magistrati, che peraltro negano di averne una).
Dunque, Nicola Gratteri, oggi procuratore della D.D.A. di Catanzaro, magistrato “antimafia”, anzi, antindrangheta, alle prese, per le sue funzioni, con molti problemi relativi ai rapporti con altri sistemi giudiziari e di indagini penali vigenti in Paesi d’Europa (e non solo), lamentava che, ad esempio, in Germania non fossero consentite intercettazioni telefoniche ed ambientali come da noi (dove, possiamo aggiungere, anche se non sono consentite, si fanno lo stesso etc. etc.) intercettazioni che avrebbero, ad esempio, consentito di “prevenire” la strage di ‘ndrangheta di Duinsburg.
Abbiamo inteso da vari magistrati lamentele analoghe: quei testoni dei Tedeschi, degli Olandesi, degli Inglesi, non si vogliono render conto di quanto sia buono il nostro sistema di sottoporre a misure “di prevenzione” anche patrimoniali (confische etc.) in base a “sufficienti indizi”; e non di “aver fatto” questo e quello, ma di “essere” mafiosi. Vogliono le prove.
E noi gliele diamo: le prove che quelli “sono indiziati”. E quelli niente: le prove che uno è “indiziato” per loro non contano…
Che poliziotti e pubblici accusatori lamentino di avere “le mani legate” non è davvero una novità. I nostri magistrati di tali lamentele ne hanno fatto un coro di sottofondo di ogni loro attività associativa o istituzionale. Adesso che ministri (di sinistra o di destra) fanno a gara ad adattare leggi e decreti ai loro desideri, il coro è, per lo più, di “allarme” per ciò che potrebbe accadere se Berlusconi non avesse lui le mani legate e volesse cominciare a guardar dove le mettono loro.
Intanto, un po’ per tenersi in esercizio, un po’ per abitudine, un po’, certamente, anche per convinzione, si lamentano del presente con riferimento a ciò che può capitare all’estero.
Come dire: altro che buoni esempi della giustizia di altri Stati! E’ là che le cose non vanno. Non vanno perché in Germania, Belgio, Francia, Olanda etc. etc. la giustizia non è “lottatrice”, ma avvelenata dal garantismo.
Ed ecco che il buon magistrato Gratteri, dà una spiegazione di questa “inadeguatezza”. Di quella dei Tedeschi, in particolare.
Essendo stati nazisti, i Tedeschi ora hanno timore di non apparire abbastanza democratici e finiscono quindi per prendere per buone le corbellerie dei garantisti. E così mettono i bastoni tra le ruote alla magistratura italiana che deve ricorrere alla collaborazione internazionale per combattere ‘ndrangheta, mafia e camorra. L’Italia, dove la democrazia è invece più radicata e non c’è bisogno di sbracciarsi troppo e compromettersi col garantismo per dimostrarlo, può accontentarsi dei “sufficienti indizi” per intercettare, confiscare e arrestare. Democraticamente. Peccato che quelli là non capiscano che siamo noi la “culla del diritto” (e della democrazia) e non ci lascino arrestare, intercettare, confiscare “all’italiana” per lottare contro la criminalità nostra (ed anche loro) anche nei loro paesi.
Di tutto questo discorso una cosa di buono sembra esserci. Non si sente la solita solfa secondo cui qui da noi tutto va a catafascio, peggio che nel Katanga etc. etc. Ma poi ci si rende conto che dovremmo dedurne che quel che abbiamo di buono e quel che bene funziona è la giustizia. Ed allora… ps considerazioni che facevamo io e il mio grande amico Mauro Mellini.Caro amico Mimmo Tallini anche da lassù il mio mentore e amico di tante battaglie garantiste sarebbe stato felice della tua assoluzione.In dubio pro reo
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv.Maximiliano Granata.

Maximiliano Granata e Mauro Mellini

Granata(Legalità Democratica):Sull’assoluzione di Mimmo Tallini mai avuto dubbi.

Sull’assoluzione di Mimmo tallini non ho mai avuto alcun dubbio. Questa nuova tendenza o frazione della magistratura sembra, si proponga un unico obiettivo: quello di terrorizzare chiunque eserciti una pubblica funzione: Sindaci, assessori, deputati, amministratori comunali e regionali e di enti vari, funzionari di ogni livello e ciò arrestandone alcuni non per “incoraggiare tutti gli altri” come dicevano i generali francesi(e non solo) che ordinavano le fucilazioni per decimazione, ma per intimidire, rendere malleabili incapaci di ogni resistenza alle intromissioni ed ai voleri e metodi della “casta togata” , l’intera classe politica. Non si tratta di errori giudiziari e neppure di tentativi di imbastire annose persecuzioni. “Fare assaggiare “ il carcere ai politici in quanto tali, tanto piu’ se onesti e diligenti, per creare sgomento in tutta la classe politica, cosi da renderla duttile e ubbidiente, colpire nel mucchio. Non si tratta più di perseguitare alcune persone o magari interi partiti, ma una intera categoria l’ossatura stessa della nazione. Né si dica che l’assoluzione di amministratori arrestati per decimazione siano la prova che la giustizia funziona. Applicare ed invocare il principio dell’indipendenza e della incensurabilità ad atti di autentico terrorismo giudiziario e’ una forma di complicità o, almeno, di connivenza che non fa che screditare l’intera magistratura e danneggiare persino quella sua deformazione in se allarmante, che è il sopravvenire di un partito dei magistrati. Si aggiunga che “ volentieri si presta a chi molto possiede”. Non è da meravigliarsi se in ambienti e sedi giudiziari in cui si verificano certe enormità, vengano fuori e corrano velocemente tra il pubblico voci di complotti addirittura preventivi per dissuadere potenziali candidati in elezioni regionali, che abbiano buone prospettive di successo. Qualcosa come azzoppare nelle scuderie i cavalli all’ippodromo prima di procedere alle scommesse sull’esito della corsa. Liberarci di tutto ciò, volere denunciate e represse certe nefandezze, neutralizzati e sanzionati certi malfattori è necessità vitale per l’intero Paese e non solo per le località dove si abbiano a lamentare cose del genere. Non stare a guardare, non tollerare l’intollerabile. Questo deve essere l’impegno di tutti i cittadini onesti e l’unico modo per sfuggire alla morsa delle intimidazioni e delle costrizioni. Non posso infine tacere sulla dichiarazione di contentezza di Abramo quando all’indomani dell’arresto dichiarava “io aspetto sicuramente che vengano definite le accuse, sono moralmente vicino alla famiglia, alla sua persona, però sono sempre stato distante, molto distante da questo tipo di comportamenti”. Ieri Abramo prendeva le distanze e oggi esprime contentezza per l’assoluzione, ai lettori le considerazioni. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica),Calabria:Serve l’assessorato dell’Energia,Ambiente e dei servizi di pubblica utilità

Come per la Sicilia, anche in Calabria, serve l’assessorato dell’Energia,Ambiente e dei servizi di pubblica utilità.

Avv. Maximiliano Granata(Legalità Democratica)
Condivido il pensiero del commissario della Lega Regionale calabrese Giacomo Francesco Saccomanno quando dichiara che si deve creare una struttura adeguata di tecnici capaci che, però, devono essere sostenuti da una guida politica competente e, pertanto, bisogna cominciare a pensare alla creazione di un assessorato adeguato che possa comprendere ambiente ed energia.

Giacomo Francesco Saccomanno e Matteo Salvini

La Calabria deve pensare di mettere in campo proposte concrete per spendere i fondi europei e non perdere le opportunità del pnnr e per questi motivi serve un cambio di passo. In Calabria non mancano le competenze e le proposte fattive e concrete per rilanciare il nostro territorio.Chi vuole il bene della Calabria deve essere unito su linee progettuali comuni, il bene dei cittadini deve essere al centro della nostra azione politica ed amministrativa.Sui servizi pubblici essenziali nessuno puo’ pensare di derubare il nostro territorio, per questo siamo contrari a qualsiasi ipotesi di Multinazionali. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Regione Calabria,la società A2A S.P.A. paga i canoni o compensa gli importi dovuti?

Attendiamo informazioni in merito allo stato di interrimento degli invasi e delle opere a servizio della derivazione, corredate da idonei rilievi, nonché eventuale programma per il mantenimento o il recupero del volume utile dell’invaso e la conservazione della funzionalità degli organi di manovra e scarico fino alla scadenza della concessione; l’elenco degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti negli ultimi dieci anni, con evidenza di quelli rientranti nella disciplina di cui all’articolo 26 del r.d. 1775/1933 e, per questi ultimi, una rendicontazione analitica dei costi sostenuti. Per i lavori di manutenzione straordinaria è indicata la relativa autorizzazione preventiva rilasciata dall’autorità competente; Poi sorgono gli accordi e le delibere per non lasciare a secco gli agricoltori calabresi. Un articolo dei I calabresi riporta questa notizia “Gli indennizzi ad A2A Viste le condizioni delle reti consortili, la Regione da parte sua «si impegna ad approvare un programma di investimenti pluriennali sulle reti irrigue». Solo quando sarà pubblicata la delibera regionale con gli investimenti (e la loro copertura finanziaria), che devono necessariamente prevedere anche l’installazione di contatori «sui punti di consegna agli utenti finali», A2A «eccezionalmente» metterà a disposizione acqua fino a 4,5 milioni di mc annui senza applicare il primo scaglione di indennizzo «unicamente per spirito di cooperazione con le comunità territoriali e le istituzioni». Ma come «ristoro di tutti i costi sostenuti» la Regione dovrà comunque corrispondere un indennizzo forfettario di 180mila euro all’anno, rispetto a questi 4,5 milioni di mc, fino al 31 dicembre 2024. In via del tutto «eccezionale e irripetibile», per il 2021, A2A si dice disponibile a rilasciare fino 10 milioni di mc in più a fronte di un indennizzo equivalente alla sola somma di ogni importo, tributo, canone demaniale e sovraccanone richiesto alla multiutility per la derivazione dell’acqua eccedente. Tutto «senza che ciò possa costituire né un precedente né il presupposto per ulteriori rinunce o concessioni rispetto ai propri diritti acquisiti». Ovviamente non c’è pericolo che la Regione non paghi: tutti gli indennizzi previsti nell’accordo avverranno mediante compensazione sugli importi dovuti da A2A per i canoni relativi alla concessione dell’acqua a uso idroelettrico.” Bisognerebbe chiedere alla Regione Calabria se la società A2A ha trasmesso alla Regione Calabria i canoni dei versamenti effettuati relativi alla concessione o se ci sono state compensazioni e a quante ammontano. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.