Giuseppe Conte non metta la testa sotto la sabbia, nella città di Cosenza il suo rappresentante siede con De Cicco, sotto processo per gravi reati.

Sul caso Bari, Giuseppe Conte accompagnando il suo candidato alle Europee Pasquale Tridico dichiara “Credo che il concetto di lealtà debba essere maneggiato con cura per l’igiene della politica. Dobbiamo essere leali con i cittadini, leali e coerenti con i principi e i valori che professiamo tutti noi politici quando andiamo in tv e declamiamo gli slogan. Quindi, di fronte a scandali, di fronte a inquinamento, perché non stiamo parlando di inchieste che riguardano genericamente casi isolati, ma di fronte a inchieste che vanno a toccare proprio l’inquinamento del voto, lo scambio politico elettorale eccetera, le infiltrazioni anche della malavita, se la politica mette la testa sotto alla sabbia non è leale e fedele alla parola data, ma è una politica malata”. Poi però non si accorge che nella città di Cosenza, un rappresentante del movimento cinquestelle, siede tra i banchi della giunta con un assessore imputato perché ritenuto partecipe di un’associazione a delinquere finalizzata al gioco illecito con le macchinette ed intestazione fittizia di beni, con l’aggravante della mafiosità. Se Conte è coerente con le sue dichiarazioni non metta la testa sotto la sabbia e faccia dimettere il suo assessore dalla giunta del Comune di Cosenza.Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati):Serve l’intervento del Presidente Occhiuto. Con la mancata partenza dei project financing, salta il sistema della depurazione in Calabria.

Da amministratore ho già avuto modo di verificare l’operato di buon andamento della pubblica amministrazione di Roberto Occhiuto, nel settore dei rifiuti e della depurazione. Non possiamo però che riscontrare notevoli ritardi negli adempimenti relativi agli interventi finanziati tramite l’accordo di programma quadro sul project financing ( di cui alla delibera CIPE n. 60/2012). Gli amministratori avvertono un grande rammarico nel non poter vedere attuati l’inizio dei lavori sulla depurazione in Calabria, soprattutto per l’impegno del Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, in prima linea nella lotta all’inquinamento. L’assetto burocratico regionale ha commesso grossolani errori nella fase istruttoria della delibera CIPES consentendo la sovrapposizione degli interventi. Uno scaricabarile di competenze che non riesce nemmeno a procedere ad una semplice e obbligatoria proroga delle convenzioni in essere , che consentirebbe la partenza dei lavori, in conformità alle previsioni recate dall’APQ rafforzato del 2013. A questo si deve aggiungere che sono fermi oltre 527 milioni di Euro che il nostro apparato burocratico non riesce a spendere, dando il necessario impulso per l’attuazione degli interventi. Serve un cambio di passo e per questo chiedo al Presidente Occhiuto di intervenire, per scongiurare di far implodere il sistema della depurazione in Calabria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati): Qui ci vuole l’inviato di Striscia la Notizia.OSL Cosenza, oltre quattro anni per verificare i crediti.

Ho inviato un ulteriore esposto inviato alla Presidenza della Repubblica, Ministero dell’Interno, commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali Direzione Centrale per la Finanza Locale, Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, procura regionale Corte dei Conti Calabria, Procura della repubblica presso il tribunale di Cosenza, Presidenza del Tribunale di Cosenza, Prefetto di Cosenza, Sindaco della città di Cosenza, Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza, Presidente e componenti del collegio Revisori dei Conti del Comune di Cosenza, Dirigenti degli uffici del Comune di Cosenza. Oltre quattro anni per accertare il credito vantato dal Consorzio Valle Crati nei confronti del Comune di Cosenza come da istanza di ammissione alla massa passiva prot. nr. 381 del 28/02/2020 e successivi solleciti e diffide ad adempiere. La predetta condotta da parte della commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza appare ancor più inspiegabile in quanto dalla consultazione del sito dedicato alle attività del succitato organismo risulta che sono state deliberate e liquidate numerose domande di ammissione alla massa passiva presentate sia da Enti Locali e/o Pubbliche amministrazioni che da privati, seppur avanzate cronologicamente e temporalmente dopo quella presentata dal Consorzio Valle Crati e per crediti meno antichi, meno liquidi e meno esigibili di quello vantato dall’istante Consorzio, dunque violando evidentemente il principio giuridico generale della par condicio creditorum. La commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza ha imputato l’origine della non ammissione dei suindicati crediti alla massa passiva al Dirigente comunale del Settore Ambiente e decoro urbano, competente per materia ed ai restanti uffici del Comune di Cosenza non essendo pervenuta alcuna risposta dagli stessi. Ho già portato per la seconda volta il Sindaco del Comune di Cosenza a conoscenza della mancata adozione degli atti di competenza da parte degli uffici comunali, in modo da porlo nelle condizioni di adottare i provvedimenti consequenziali di sua competenza.
Con l’ulteriore esposto è stato richiesto, altresì, alle competenti autorità giudiziarie di verificare se a seguito di quanto finora riferito, sussistono fatti previsti dalla legge come reato e/o condotte commissive e/o omissive idonee a generare eventuali responsabilità contabili ed erariali. Probabilmente non ci resta che chiamare l’inviato di striscia la notizia per sollecitare l’iter della procedura. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): OSL Cosenza, inviato un esposto al capo dello Stato, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

Ho inviato un esposto inviato alla Presidenza della Repubblica, Ministero dell’Interno, commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali Direzione Centrale per la Finanza Locale, Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, procura regionale Corte dei Conti Calabria, Procura della repubblica presso il tribunale di Cosenza, Presidenza del Tribunale di Cosenza, Prefetto di Cosenza, Sindaco della città di Cosenza, Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza, Presidente e componenti del collegio Revisori dei Conti del Comune di Cosenza, Dirigenti degli uffici del Comune di Cosenza, avente ad oggetto : Commissione straordinaria di liquidazione del credito del Comune di Cosenza. Mancata liquidazione del credito vantato dal Consorzio Valle Crati nei confronti del Comune di Cosenza come da istanza di ammissione alla massa passiva prot. nr. 381 del 28/02/2020 e successivi solleciti e diffide ad adempiere. La predetta condotta da parte della commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza appare ancor più inspiegabile in quanto dalla consultazione del sito dedicato alle attività del succitato organismo risulta che sono state deliberate e liquidate numerose domande di ammissione alla massa passiva presentate sia da Enti Locali e/o Pubbliche amministrazioni che da privati, seppur avanzate cronologicamente e temporalmente dopo quella presentata dal Consorzio Valle Crati e per crediti meno antichi, meno liquidi e meno esigibili di quello vantato dall’istante Consorzio, dunque violando evidentemente il principio giuridico generale della par condicio creditorum. Abbiamo altresì aggiunto che per quanto a conoscenza di codesta presidenza, lo spirare di detto termine, avvenuto il 31/01/2021, e l’inosservanza dello stesso con il conseguente mancato accertamento della massa passiva non risultano supportati né supportabili da giustificabile ritardo. Con l’esposto è stato richiesto, altresì, alle competenti autorità giudiziarie di verificare se a seguito di quanto finora riferito, sussistono fatti previsti dalla legge come reato e/o condotte commissive e/o omissive idonee a generare eventuali responsabilità contabili ed erariali. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati):Nuovo ospedale, Caruso e la sua maggioranza chiariscano se andrà in mano ai privati per i prossimi 30 anni, secondo lo studio di fattibilità del 2017.

Il tempo delle finzioni è scaduto, registro da parte del Sindaco e della sua maggioranza della città di Cosenza Franz Caruso una linea politica suicida e inesistente, abbiamo già constatato il fallimento dell’AMACO constatiamo che i lavoratori dell’Amaco e le cooperative che rischiano l’implosione con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Francamente non riesco a comprendere queste polemiche inutili con l’eccellente Presidente della Provincia Rosaria Succurro. A parte i conflitti immotivati con il presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Roberto Occhiuto, con cui ha creato un vero e proprio cortocircuito istituzionale. Infine dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Cosenza Franz Caruso sul tema dell’ospedale, dimostra di non avere alcuna visione sulla costruzione di questa importante struttura. La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità del 2017 commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro economico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Non solo ma nelle tempistiche dell’intervento nell’elaborazione del Piano economico-finanziario del Concessionario (costituito come Società di progetto o Special Purpose Vehicle- SPV) si basa sulle seguenti ipotesi temporali che, nel complesso, portano ad una durata della concessione (progettazione, costruzione e gestione) pari a 30 anni, di cui 5 anni, per la fase di progettazione e costruzione e 25 anni, per la fase di gestione. Ma in Calabria gli unici problemi cui si bada sono quelli della giornata. Agli imprenditori “disponibili” (e non senza ottimi profitti) l’istituzione pubblica, fa ponti d’oro. Un grottesco studio di fattibilità , che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati), l’OSL di Cosenza da oltre quattro anni non ha ancora accertato il credito del Consorzio Valle Crati.

La Commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza è competente e provvede alla: a) rilevazione della massa passiva; b) rilevazione della massa attiva, consistente nell’acquisizione e nella gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento anche mediante alienazione dei beni patrimoniali; -c) liquidazione e pagamento della massa passiva. Premesso che la CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE CONTROLLO PUGLIA DELIBERA 16 18/12/2007 OSL TARANTO Posizione di indipendenza tra OSL e Ente; specifica l’esclusiva competenza OSL sulla valutazione dei debiti. Vieppiù il T.A.R. CAMPANIA SENTENZA 896 25/02/2008 OSL NAPOLI, prevede che la competenza dei debiti del dissesto segue una logica pubblicistica speciale che connota l’intera disciplina del dissesto, ne consegue che ciò che rileva non è tanto la definizione della data di perfezionamento e di certezza, liquidità ed esigibilità del credito vantato, quanto quella dell’assunzione degli impegni di spesa nella programmazione amministrativa e finanziaria dell’ente. Il rispetto della par condicio è assicurato dalla decurtazione proporzionale dei crediti in ragione della anzianità. I crediti più antichi, risultando una maggiore perdita in termini di accessori di legge, devono essere liquidati in percentuale più elevata. L’OSL, nell’espletamento di tale attività, non dispone di potere discrezionale, ma deve procede a una mera attività ricognitiva e accertativa di contenuto tecnico-contabile delle posizioni debitorie pregresse. Nonostante l’istanza di ammissione alla massa passiva del Consorzio Valle Crati, presentata il 28/02/2020 e la lettera di sollecito del 02/02/2023 e del 5 ottobre 2023 i crediti relativi ai servizi pubblici essenziali svolti sono ancora in fase di istruttoria (SIC!!!), pertanto non hanno nemmeno istruito la pratica. . Abbiamo già segnalato alla corte dei conti per verificare la correttezza dell’operato dell’OSL di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati),uffici comunali di Cosenza: Dissesto,istanze di ammissione al passivo non completate da quattro anni.

Ai sensi dell’art. 252 del citato decreto legislativo n. 267/2000, e’ stata nominata,la commissione straordinaria di lquidazione del Comune di Cosenza, con decreto del Presidente della Repubblica del 31 gennaio 2020, la commissione straordinaria di liquidazione, nelle persone del dott. Francescopaolo Di Menna, del dott. Rosario Fusaro e del dott. Francesco Giordano, per l’amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso e per l’adozione di tutti provvedimenti per l’estinzione dei debiti del predetto comune, con decreto del Presidente della Repubblica del 26 gennaio 2022, a seguito delle dimissioni del Dott. Francesco Giordano, è stata nominata la Dottoressa Adele Sauro. Nonostante l’istanza di ammissione alla massa passiva del Consorzio Valle Crati,presentata il 28/02/2020 e la lettera di sollecito del 02/02/2023 e del 5 ottobre 2023 i crediti relativi ai servizi pubblici essenziali, sono ancora in fase di istruttoria (SIC!!!). Cosi chiarisce la commissione “Nel ribadire quanto sopra, si fa presente che l’avvenuta presentazione dell’istanza in tempi immediatamente prossimi all’avvio della procedura di risanamento non comporta, per quanto previsto nelle citate delibere, l’automatica precedenza nella correlata attività di vaglio da parte di questa commissione, che deve necessariamente attendere il completamento dell’istruttoria da parte degli uffici comunali ai quali l’ìstanza è stata tempestivamente trasmessa. Non ci resta che prendere atto che da quattro anni gli uffici comunali competenti non hanno ancora compiuto l’istruttoria. Ci auguriamo che il Ministro dell’Interno, la procura regionale della Corte dei conti e la procura della repubblica presso il tribunale di Cosenza, adottino i relativi provvedimenti consequenziali. Riteniamo che il Sindaco di Cosenza che sovraintende al corretto funzionamento degli uffici, ci fornisca i chiarimenti necessari. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Il comune di Cosenza deve pagare quasi due milioni e trecento mila Euro al Consorzio Valle Crati.

In realtà Maximiliano Granata lavora e parla tanto ed è consapevole che quando punta il dito contro il comune di Cosenza e il suo Sindaco Franz Caruso, fa innervosire tante persone. «Non è che io non mi renda perfettamente conto che quando parlo disturbo qualche Sindaco cattivo pagatore e vari manovratori che operano nel settore ambientale, capisco benissimo che mi sto tirando la zappa sui piedi ma sono fatto così mi piace dire quello che penso e raccontare le cose che altri purtroppo non possono raccontare, perché non hanno la forza, il coraggio, che è una cosa che non si vende al supermercato». ‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’, chiosa il Manzoni, mettendola sulle labbra di don Abbondio al capitolo XXV de I promessi sposi, quasi giustificando il curato, al termine del colloquio con il Cardinale Borromeo. Lo stesso vale per lo stile e il tatto: se uno non ce l’ha non se lo può di certo dare. Nelle mie lunghe conversazioni con il mio mentore l’On. Mauro Mellini , quando parlavamo della mia attività di amministratore pubblico, parlavamo della libertà dalla paura e sull’opportunità di formare i comitati ” Freedom from fear” . Mauro Mellini ricordava quando arrivò l’eco della proclamazione, durante la guerra, delle “libertà Atlantiche” per le quali battersi e vincere, fatta da Inglesi ed Americani, da Roosevelt e Churchill che si erano incontrati sul Potomac. C’era la quarta di esse: “Freedom from fear”. Libertà dalla paura. Per la quale, appunto, battersi e vincere. Io e Mauro non avevamo paura di parlare, in fondo Mauro per la sua storia era la roccia del garantismo nazionale. Io e Mauro non abbiamo mai avuto “El Miedo” la paura di parlare. Sono fatto cosi e con grande coraggio sto denunciando quello che avviene nel settore ambientale, nell’ambito della gestione del Consorzio Valle Crati, di cui mi onoro di essere ancora presidente ”. Il comune di Cosenza ha un debito con il Consorzio Valle Crati di Euro 2.275.688,00 e dall’insediamento del nuovo Sindaco Franz Caruso, non sono mai state pagate le quote per un importo di Euro 423.620,00 . Uno dei casi eclatanti di cattivo pagatore è il comune di Carolei che non paga le quote associative da 15 anni nonostante le reiterate diffide, e messe in mora ed è debitore nei confronti del Consorzio Valle Crati per un importo di Euro 169,683,39 . Tanto Premesso, ne discende che se non pagano le loro quote, il Presidente per ripristinare la legalità ed evitare ulteriori fallimenti, vedi Valle Crati SPA e Amaco Spa, si vedono sospeso il loro diritto di voto in sede assembleare non potendo partecipare alle decisioni dei soci per il tempo della morosità (conformemente a cass civi. Sez,I, nr. 1185 del 21.01.2020 . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Caro Roberto io e te chiediamo gli arresti per chi inquina il mare e mi chiedono le dimissioni.NON mi fermeranno

L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg rispetto all’inquinamento diffuso nel territorio calabrese. Da anni stiamo denunciando le fonti d’inquinamento dell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza e negli altri comuni come quello di Luzzi dove l’anno scorso, in seguito alle nostre denunce pubbliche l’impianto è stato posto sotto sequestro. C’è Una bomba ecologica nel cuore di Cosenza. Da anni. A denunciarla, il presidente del consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata. In pieno centro interi quartieri non sono allacciati alle fogne. Numerosi i casi trovati dal consorzio, che da un anno ha in concessione la rete. A Piazza Europa, un palazzo sversava liquami per la strada. Via degli Stadi: un’altra fogna a cielo aperto e interi condomìni non allacciati. Ma il caso più eclatante è quello dell’ospedale di Cosenza. Non si sa dove sversi l’Annunziata, spiega Granata.
I risultati sulla salute dei fiumi dell’area urbana sono evidenti. Non solo i reflui delle abitazioni finiscono nei corsi d’acqua e poi in mare, da Città 2000 a Rende e Montalto. E poi la città vecchia, dove il consorzio è intervenuto per collettare le abitazioni attorno al Crati. Nella zona industriale di Rende, Montalto Uffugo sono numerose le aziende senza autorizzazione ad accedere alle fogne. Persino il centro commerciale Metropolis – continua Granata – non ha le carte in regola. Caro Roberto io e te chiediamo gli arresti per chi inquina il mare, è per questo da oltre un anno qualche sindaco dell’area urbana mi chiede le dimissioni. Noi ci mettiamo la faccia e non ci fermeranno. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata (Valle Crati): L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg, inquinamento diffuso nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo.

L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg rispetto all’inquinamento diffuso nel territorio calabrese. Dopo che sono state consegnate le reti fognarie dei comuni ad un gestore unico sotto l’indirizzo e il controllo del Consorzio Valle Crati , dai primi interventi sul territorio abbiamo riscontrato una totale assenza di lavori sulle reti fognarie della città di Cosenza e Rende e Montalto Uffugo, oggetto d’intervento e nello specifico, in alcuni punti critici della città di Cosenza, la Kratos ha verificato il mancato allaccio alla rete fognaria. Da anni stiamo denunciando le fonti d’inquinamento dell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza. Allo stato è stato riscontrato un inquinamento diffuso nelle città di Cosenza e nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo. Scarichi non collettati ai centri abitati, che in pieno centro, scaricano in superficie. Numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume attraverso l’immissione delle fogne nelle acque bianche, infine un totale stato di abbandono delle reti fognarie. In questi pochi mesi di gestione abbiamo riscontrato un inquinamento diffuso nell’area urbana di Cosenza e nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.