Granata(Legalità Democratica):Medico cubano? No, medico privato. L’ordine dei medici, il suo sindacato e la burocratizzazione pacchiana ed ipocrita dell’arte di Ippocrate.

In questi giorni, tra le cupe riflessioni sul mondo in cui viviamo , mi è capitato di soffermarmi magari un po’ troppo, sui segni premonitori che in fasi sicuramente migliori di questa, ne hanno disegnato l’essenza. E sulla corresponsabilità di questo catastrofico scadere nell’ignoranza e nell’irrazionalità.
Purtroppo questi segni premonitori e questa sotterranea elaborazione della patologia della Repubblica sono stati molti e vari, specie nel mondo della cultura (che spesso si è rifugiata nel populismo) magari con la supponenza di una investitura “storica” della ideologia marxista e delle molte derivazioni immaginarie di essa. L’arte, la letteratura hanno, nel bene e nel male, nel loro stesso appassire e ripiegare su sé stesse, dato i segnali più allarmanti. E meno considerati.
Non è certo un “rimprovero”, che sarebbe in sé ridicolo il giudizio su un grandissimo artista, un attore che ha impersonato un’epoca: Alberto Sordi. Ci ha dato la migliore (cioè la peggiore) radiografia di una generazione che dei valori morali e politici sembrava avere solo il fastidio di doverli, a volte simulare. La “Repubblica democratica nata dalla Resistenza” non può nemmeno immaginarsi senza l’incombere delle figure dei personaggi magistralmente interpretati da Albertone.
Non c’è solo “Il medico della mutua” e il paziente della mutua. Il traffico di iscrizioni e cancellazioni. La patologia della medicina. E la medicina che tira a campare sulle patologie. E sulla rassegnazione dei pazienti. Ma oggi e qui di Alberto Sordi vorrei ricordare soprattutto uno splendido film. Che non è solo un’impietosa pagina analitica di costume. “Il medico della mutua” o il medico privato non è solo l’immagine artistica satirica della malasanità, della burocratizzazione pacchiana ed ipocrita dell’arte di Ippocrate. Oltre al medico della mutua c’è anche il medico che deve lavorare in ospedale e che il brillante Presidente Roberto Occhiuto, ha individuato nei medici cubani, per risolvere dopo anni di immobilismo, la salvaguardia dei pazienti negli ospedali calabresi, salvando vite umane.
Le forze della conservazione reagiscono e udite, udite e si schierano contro il Presidente Occhiuto, l’Ordine dei medici e il sindacato dei medici, attraverso Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed che rispondendo a Occhiuto dichiara che «Reclutando i cubani si fa il gioco dei privati», che Occhiuto ha giustamente bacchettato facendo una giusta dichiarazione contro le coop private: «Un loro medico costa 50mila euro al mese. La nostra scelta tocca fatturati da milioni di euro» . Capisco che i medici cubani danno fastidio ai privati e alle forze della conservazione che hanno speculato da decenni sulla sanità calabrese. Ora non si tratta, certo, di scetticismo e, magari, di dileggio. È una realtà che i calabresi farebbero bene ad approfondire e a non eludere.
P.S – Non se ne avranno a male i miei amici medici ed, in generale i medici, della mutua e no. Perché il senso di questo articolo è che non vi sono solo medici della mutua, o medici che lavorano in ospedale, ma anche avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, ecologisti e, soprattutto, politici “della mutua” o dei medici privati. Solo che non hanno trovato un Alberto Sordi che deliziosamente ne abbia potuto fare i ritratti.
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Legalità Democratica):Medici cubani, ha Ragione Roberto Occhiuto, basta con le speculazioni dei privati.

Pieno sostegno al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, quando dichiara che il distacco transnazionale dei camici bianchi cubani rappresenta una misura emergenziale e una leva alternativa rispetto al ricorso alle società interinali.
Da amministratore ho già avuto modo di verificare l’operato di buon andamento della pubblica amministrazione di Roberto Occhiuto nel settore dei rifiuti e della depurazione. Possiamo dire con orgoglio che il nostro presidente in questi mesi ha detto no ad alcune realtà private che forniscono medici ai sistemi sanitari regionali e che hanno chiesto anche 1800 euro al giorno – più di 50mila euro al mese – per ogni unità da inviare presso i nostri ospedali calabresi. Come ha specificato il Presidente Occhiuto l’intesa con Cuba ci permetterà di avere lo stesso servizio, spendendo esattamente un decimo di quanto altrimenti saremmo stati costretti a sborsare. Capisco che questo da fastidio ai privati e alle forze della conservazione che hanno speculato da decenni sulla sanità calabrese. Se ne facciano una ragione è iniziato un nuovo corso di governo di un leader regionale che vuole bene alla Calabria e si chiama Roberto Occhiuto. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.