A2A dopo Crotone, punta su Gioia Tauro? Ecco i nuovi colonizzatori.

Si tratta di un piano ambizioso, come sottolinea Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, che guarda a tutto il Paese. In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali. Dopo Crotone, se A2a parteciperà alla manifestazione d’interesse per la gestione del termovalorizzatore di Gioia Tauro, si potrebbe chiudere il cerchio. La Gestione dei rifiuti in Calabria potrebbe diventare monopolio di A2a, ecco i nuovi colonizzatori.

L’energia diventa oro: A2a e Iren in Calabria.

RENATO MAZZONCINI AMMINISTRATORE DELEGATO a2aIn Calabria

Manifestazione d’interesse per la gestione del termovalorizzatore, costituzione della nuova multiutility, rigassifficatore. La classe politica calabrese non vuole la gestione pubblica. Sono arrivati i colonizzatori, A2a e Iren in Calabria. E qui gli arnesi sono ben due. I rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro sono tornati di moda a distanza di diciotto e diciassette anni dalla loro prima apparizione sulle mappe ministeriali in era di dominio berlusconiano, quando l’Italia ha iniziato la sua progressiva sterzata verso la democratura di vlamidir.Per trasformare l’oro blu algerino tornano due progetti di vent’anni fa per Gioia Tauro e Porto Empedocle. Ma ci vogliono 2,5 miliardi di euro e quattro anni di lavori in zone dove la criminalità organizzata è forte.
Renato Mazzoncini amministratore A2a incontra Roberto Occhiuto in Calabria e dichiara «Volendo semplificare, si può dire che si è creata una grande collaborazione e sinergia con il presidente Occhiuto». «Ci sono i presupposti per avviare una buona collaborazione con la Regione. E gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio». Noi seguiremo la vicenda con attenzione. La storia continua………………………………………….

Calabria,possibile conflitto di interessi per la Lega ? Salvini tifa inceneritori (ed è mini-socio di A2a).

A fine 2018 Salvini aveva in portafoglio 1.112 quote della sicav lussemburghese Bg Selection (controllata da Generali), 3.500 azioni di A2A (che oggi varebbero circa 5.801 euro), 250 azioni di Acea (4.475 euro) e 352 azioni di Enel (2.834 euro).Nel frattempo Gli Uffici regionali della Calabria hanno deciso di approvare, in adempimento alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 93 del 21 marzo 2022, l’Avviso pubblico esplorativo (Allegato A), che si allega al presente atto, finalizzato ad acquisire manifestazione di interesse da parte di operatori economici interessati ad assumere il ruolo di promotori nell’ambito di operazioni di finanza di progetto ex art. 183 comma 15 del d.lgs. n. 50/2016, per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in concessione della progettazione e realizzazione dell’adeguamento e completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione;con Scadenza presentazione manifestazione interesse: 30 Maggio 2022. Il gruppo A2A parteciperà alla manifestazione? Possibile conflitto di interessi per la lega calabrese?

Renato Mazzoncini, A2A, COLONIZZA LA CALABRIA.

Del Gruppo A2A avevamo già scritto: La Società nata dall’incontro delle ex aziende municipali di Milano (AEM e AMSA) e di Brescia (ASM), ha preso formalmente il via il 1° gennaio 2008. La volontà di condividere forze e ambizioni e di creare valore per gli stakeholder, si è subito riflessa nell’azione, nel nuovo marchio e nella tagline “energie in comune”, volta ad evocare sia la proiezione al futuro che una storia di servizio unica ed esemplare.
Gli impianti della Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione. Sono configurabili in diverse aste: Asta Sila, Asta Albi Magisano e Asta Satriano per una potenza complessiva di 484 MW. La life company presenta il piano industriale. Per come riferito da alcune testate giornalistiche, spicca l’acquisto dell’impianto di trattamento dei rifiuti industriali a Crotone dei Vrenna. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A ha dichiarato ” In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali”. La storia ovviamente continua e da alcune testate giornalistiche locali apprendiamo che Renato Mazzoncini è sceso in questi giorni in Calabria e si è incontrato con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Renanto Mazzoncini successivamente dichiara che si è creata una buona collaborazione con la regione. Gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio e parla addirittura di collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo. In verità e lo dimostreremo in questi giorni con dei convegni sul territorio Mazzoncini evita di parlare di investimenti non eseguiti in questi anni, dello sfruttamento delle risorse idriche dei calabresi e delle condizioni previste da una concessione che non solo andrebbe rivista, ma bisognerebbe approfondire se ci sono le condizioni per la sua revoca. Noi seguiremo la vicenda con la dovuta attenzione. La storia continua ………………………………………..
Questo veniva scritto il 28 Febbraio 2022, anticipando quello che sarebbe avvenuto. Ovviamente stiamo iniziando a scrivere il secondo capitolo della nostra storia partendo dalla dichiarazione di Renato Mazzoncini “collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo” VOILA’ AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO WTE GIOIA TAURO PER LA RICERCA DI OPERATORI ECONOMICI INTERESSATI ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROJECT FINANCING FINALIZZATE ALL’INDIVIDUAZIONE DEL PROMOTORE EX ART. 183 D.LGS. n. 50/2016, PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE RELATIVA ALLA “PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ADEGUAMENTO E COMPLETAMENTO DEL TERMOVALORIZZATORE DI GIOIA TAURO COMPRENSIVA DELLA GESTIONE”
Scadenza presentazione manifestazione interesse: 30 Maggio 2022 Secondo i soliti bene informati A2A parteciperà all’avviso pubblico esplorativo. Si inizia a parlare di Multiutilty ma nel 2020 già A2A aveva già individuato il RUOLO CHIAVE DELLA MULTIUTILITY PER IL RILANCIO SOSTENIBILE DEI TERRITORI ITALIANI.Insomma ci sono tutta una serie di indizi che portano a Brescia. Se le cose stanno davvero così A2A avrebbe messo in piedi da sola quello che la Regione tenta di fare da anni ovvero un sistema di gestione integrata dei rifiuti che passa dall’impianto di Crotone fino al termovalorizzatore di Gioia Tauro, per la successiva gestione del ciclo integrato delle acque e dei rifiuti. i cittadini calabresi possono gridare EVVIVA, EVVIVA SONO ARRIVATI I COLONIZZATORI. La storia continua……………………………………………..

Alfredo Iorio, stasera sulla LA7 con Giletti. Parlerà della guerra.

Alfredo Iorio è uno di quelli che vuole bene alla sua terra d’origine la Calabria. Con i suoi jeans è sempre cirondato dalle giovani generazioni che lo ascoltano con attenzione. Impegnato dal primo momento nell’aiuto alla popolazione ucraina, stasera alle 21 parlerà da Giletti. Lo vedi anche circolare in Calabria con proposte innovative sulla gestione del ciclo delle acque e dei rifiuti. Poi pero’ aspassoperlacalabria  si accorge che la sua interlocuzione è con Luciano Vigna

Ma nonostante questo non si fa prendere dallo sconforto, il buon Alfredo serra i ranghi e chiama  a raccolta i suoi fedelissimi per proporre il vero cambiamento della Calabria. Puo’ essere definito un folle geniale, uno di quelli che non si non lascia intrappolare dai dogmi e  che non vuol  vivere con i risultati dei pensieri degli altri. Uno di quelli che  non lascia che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la sua voce interiore. Uno di quelli che ha il coraggio di seguire il suo cuore e la sua intuizione. Un folle geniale che attacca il gruppo A2A, contro la colonizzazione della sua terra. Il classico FOLLE, ma solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

Termovalorizzatore Gioia Tauro:Il Gruppo A2A, parteciperà alla manifestazione d’interesse?

Regione Calabria
Gli Uffici regionali hanno deciso di approvare, in adempimento alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 93 del 21 marzo 2022, l’Avviso pubblico esplorativo (Allegato A), che si allega al presente atto, finalizzato ad
acquisire manifestazione di interesse da parte di operatori economici interessati ad assumere
il ruolo di promotori nell’ambito di operazioni di finanza di progetto ex art. 183 comma 15 del
d.lgs. n. 50/2016, per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in
concessione della progettazione e realizzazione dell’adeguamento e completamento del
termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione;
Il sistema dei rifiuti regionali in mano ai futuri concessionari per i prossimi anni. Cosi vanno le cose in Calabria, LA STORIA CONTINUA ……………………………….

Renato Mazzoncini, A2A, COLONIZZA LA CALABRIA.

Del Gruppo A2A avevamo già scritto: La Società nata dall’incontro delle ex aziende municipali di Milano (AEM e AMSA) e di Brescia (ASM), ha preso formalmente il via il 1° gennaio 2008. La volontà di condividere forze e ambizioni e di creare valore per gli stakeholder, si è subito riflessa nell’azione, nel nuovo marchio e nella tagline “energie in comune”, volta ad evocare sia la proiezione al futuro che una storia di servizio unica ed esemplare.
Gli impianti della Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione. Sono configurabili in diverse aste: Asta Sila, Asta Albi Magisano e Asta Satriano per una potenza complessiva di 484 MW. La life company presenta il piano industriale. Per come riferito da alcune testate giornalistiche, spicca l’acquisto dell’impianto di trattamento dei rifiuti industriali a Crotone dei Vrenna. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A ha dichiarato ” In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali”. La storia ovviamente continua e da alcune testate giornalistiche locali apprendiamo che Renato Mazzoncini è sceso in questi giorni in Calabria e si è incontrato con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Renanto Mazzoncini successivamente dichiara che si è creata una buona collaborazione con la regione. Gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio e parla addirittura di collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo. In verità e lo dimostreremo in questi giorni con dei convegni sul territorio Mazzoncini evita di parlare di investimenti non eseguiti in questi anni, dello sfruttamento delle risorse idriche dei calabresi e delle condizioni previste da una concessione che non solo andrebbe rivista, ma bisognerebbe approfondire se ci sono le condizioni per la sua revoca. Noi seguiremo la vicenda con la dovuta attenzione. La storia continua ………………………………………..

Il Gruppo A2A alla conquista dei rifiuti calabresi per recuperare energia.

Per la svolta verde A2A ha però bisogno del suo settore tradizionale, che subirà una profonda evoluzione. Il recupero di materiale e di energia dai rifiuti, ma anche da scarti alimentari e di allevamento, aumenterà con nuove strutture per un totale di una capacità di 2,2 milioni di tonnellate nel 2030. L’azienda, che ha acquistato linee di trattamento anche in Calabria, conta infine di dimezzare nel 2030 le emissioni rispetto al 2017 e di azzerarle nel 2040.Il gruppo A2A vuole sfruttare i rifiuti della Calabria e non solo per aumentare i propri profitti. La ricchezza dei comuni sono proprio i rifiuti e per questo dobbiamo pensare ad impianti gestiti da noi e non dai colossi del Nord.

Granata(Legalità Democratica):Regione Calabria,la società A2A S.P.A. paga i canoni o compensa gli importi dovuti?

Attendiamo informazioni in merito allo stato di interrimento degli invasi e delle opere a servizio della derivazione, corredate da idonei rilievi, nonché eventuale programma per il mantenimento o il recupero del volume utile dell’invaso e la conservazione della funzionalità degli organi di manovra e scarico fino alla scadenza della concessione; l’elenco degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti negli ultimi dieci anni, con evidenza di quelli rientranti nella disciplina di cui all’articolo 26 del r.d. 1775/1933 e, per questi ultimi, una rendicontazione analitica dei costi sostenuti. Per i lavori di manutenzione straordinaria è indicata la relativa autorizzazione preventiva rilasciata dall’autorità competente; Poi sorgono gli accordi e le delibere per non lasciare a secco gli agricoltori calabresi. Un articolo dei I calabresi riporta questa notizia “Gli indennizzi ad A2A Viste le condizioni delle reti consortili, la Regione da parte sua «si impegna ad approvare un programma di investimenti pluriennali sulle reti irrigue». Solo quando sarà pubblicata la delibera regionale con gli investimenti (e la loro copertura finanziaria), che devono necessariamente prevedere anche l’installazione di contatori «sui punti di consegna agli utenti finali», A2A «eccezionalmente» metterà a disposizione acqua fino a 4,5 milioni di mc annui senza applicare il primo scaglione di indennizzo «unicamente per spirito di cooperazione con le comunità territoriali e le istituzioni». Ma come «ristoro di tutti i costi sostenuti» la Regione dovrà comunque corrispondere un indennizzo forfettario di 180mila euro all’anno, rispetto a questi 4,5 milioni di mc, fino al 31 dicembre 2024. In via del tutto «eccezionale e irripetibile», per il 2021, A2A si dice disponibile a rilasciare fino 10 milioni di mc in più a fronte di un indennizzo equivalente alla sola somma di ogni importo, tributo, canone demaniale e sovraccanone richiesto alla multiutility per la derivazione dell’acqua eccedente. Tutto «senza che ciò possa costituire né un precedente né il presupposto per ulteriori rinunce o concessioni rispetto ai propri diritti acquisiti». Ovviamente non c’è pericolo che la Regione non paghi: tutti gli indennizzi previsti nell’accordo avverranno mediante compensazione sugli importi dovuti da A2A per i canoni relativi alla concessione dell’acqua a uso idroelettrico.” Bisognerebbe chiedere alla Regione Calabria se la società A2A ha trasmesso alla Regione Calabria i canoni dei versamenti effettuati relativi alla concessione o se ci sono state compensazioni e a quante ammontano. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

A2A e l’acqua della sila, TUTTI IN SILENZIO !!!

Riportiamo alcune parti del dossier Legambiente 2015:
Legambiente Calabria “Riteniamo che la Regione Calabria ed il Dipartimento competente dei Lavori Pubblici su tutta la
vicenda dello svuotamento dei laghi – nel silenzio e nell’assenza del Parco – si doveva pronunciare in
tempi brevissimi, perché altrimenti nella nostra terra il rispetto delle leggi a tutela del territorio da
parte di multinazionali come A2A non sarà mai garantito”.
Le proposte e le richieste di Legambiente Calabria
Abbiamo avanzato, ai responsabili della procedura legale e della Conferenza di servizi e alle autorità
competenti al rilascio dei pareri, la seguente proposta circa le modalità operative per effettuare le
attività manutentive dei bacini idroelettrici:
– valutare misure tecniche alternative allo svaso e alla fluitazione, verificando la fattibilità
tecnica dell’utilizzo di metodiche non invasive per l’ispezione alle opere di presa e
all’eliminazione dei sedimenti (es. dragaggio a invaso pieno o altra tecnica);
– richiedere ai gestori che il Piano di gestione sia realizzato sulla base di elementi conoscitivi
tecnico-scientifici recenti secondo le nuove disposizioni di legge e non del 2005 come
proponeva A2A;
– produrre elementi conoscitivi ed analisi sui sedimenti effettuate in contraddittorio con una
parte terza (l’Arpacal):
– in un’area protetta si deve procedere attraverso la valutazione degli impatti tenendo conto del
preminente interesse collettivo di tutela della biodiversità e del paesaggio, approfondendo gli
effetti dell’azione di fluitazione dei sedimenti sugli habitat e le specie;
– sottoporre gli interveti a Valutazione di incidenza ambientale (VINCA), basata su studi
conoscitivi approfonditi, monitoraggi di tutte le diverse specie/habitat presenti, e considerando
tutte le perturbazioni e danni che si possono causare ai siti della rete Natura 2000;
– valutare gli interventi tenendo conto sia delle interferenze con la Direttiva habitat che con la
Direttiva Acque (WFD) e la Direttiva Alluvioni di cui no si fa cenno nella documentazione proposta;chiarire i tempi del complesso degli interventi proposti nel Piano di Gestione, predisponendo
un timing chiaro sugli interventi di svaso totale;
– quando il complesso delle attività proposte ha durata pluriennale, è necessario predisporre una
Valutazione ambientale strategica (VAS) che tenga conto anche degli impatti economici e
sociali dell’intera operazione proposta nel Piano di gestione. Noi seguiremo tutta la vicenda, LA STORIA CONTINUA………………………..