Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo fa solo confusione e disordine amministrativo. Intervenga la Procura della Repubblica e il comando dei carabinieri del NIPAAF, per verificare il funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo.

Non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni, per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA.

Sulle considerazioni di Pietro Caracciolo, sono già intervenuto facendo quattro mesi fa con un’operazione verità su quello che avveniva nel Consorzio Valle Crati. Nonostante abbia ricoperto la carica di consigliere d’amministrazione da me nominato, da quello che ho avuto modo leggere nel suo intervento, non posso che constatare la sua confusione e il suo disordine amministrativo. Torniamo invece su quello che sta avvenendo nel comune di Montalto Uffugo, dove io ritengo che debba intervenire la Procura della Repubblica di Cosenza e il comando dei carabinieri del Nipaaf per verificare il corretto funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo e che attualmente sta gestendo lo stesso comune.
Siamo già intervenuti in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto.
Successivamente abbiamo trovato una situazione disastrosa, presso l’impianto di località Coretto, dove a vista d’occhio si presentava uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, per responsabilità dello stesso Comune, non sono stati consegnati al soggetto gestore Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, ho seguito l’indirizzo politico del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, per mettere ordine al sistema.
Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto, il permesso di costruire nr. 36 del 14/10/2020 del comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura e non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA. Infine in merito alla tariffa dei rifiuti, sa bene Caracciolo che è merito del Presidente l’abbassamento della tariffa 90 Euro a tonnellata e del recupero di 5 milioni di fondi europei, per far scendere il costo della tariffa nel 2022. Lui invece dovrebbe chiarire, se ha fatto pagare ai cittadini una tariffa minore o abbia previsto il pagamento a Calabra Maceri di una tariffa diversa , molto più elevata. Su questo e altri temi torneremo sull’argomento con un convegno pubblico su Montalto Uffugo e dove inviterò, carte alla mano, Pietro Caracciolo al confronto di fronte i cittadini, per verificare chi dice bugie e chi parla con il linguaggio della verità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Cosa c’entra Pierluigi Caputo? Cosenza, gli uffici della Regione gestione acqua a rifiuti vanno spostati?

S è visto circolare nei mesi scorsi l’On.Pierluigi Caputo, negli uffici del palazzo della regione con sede in Cosenza. Non si comprende con quale funzione, rilevato che lo stesso ricopre la carica di Vicepresidente del consiglio regionale. A questo punto sorge spontanea una domanda , cosa c’entra Pierluigi Caputo? Vieppiù come si fa a combattere l’inquinamento, la depurazione e la gestione dei rifiuti se alcuni settori della Regione Calabria, non vogliono consentire nemmeno una sistemazione adeguata, per esercitare un’attività di vitale importanza. Cosi vanno le cose nella Regione Calabria, cioè non vanno. Noi approfondiremo la questione, la storia continua …………………………..

Granata(Valle Crati):Comune di Fuscaldo, rifiuti presenti nei pressi dell’impianto di depurazione, intervengano immediatamente, con un controllo, i carabinieri del NIPAAF.

Rifiuti nei pressi dell’impianto di depurazione del comune di Fuscaldo

Eravamo già intervenuti sulle problematiche ambientali nel Comune di Fuscaldo, richiamando gli obblighi del Sindaco e dei gestori e dipendenti del comune, sui controlli da effettuare sul territorio, nello specifico avevamo evidenziato una chiazza che si era formata alcuni giorni addietro nei pressi dell’Hotel Sangrilà, una scia per come ci hanno comunicato a monte del depuratore. Ci sono arrivate, in data odierna, numerose segnalazioni di presenza di rifiuti nei pressi dell’impianto di depurazione del comune di Fuscaldo. A questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo di controllo hanno esercitato ed esercitano in questo periodo, il Sindaco, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Vieppiù sollecitiamo che il comando dei carabinieri locale e nello specifico i carabinieri del NIPAAF, intervengano subito per verificare lo stato dei luoghi e porre in essere i relativi atti consequenziali. A questo punto sorge spontanea una domanda, dal controllo delle acque reflue, da effettuarsi periodicamente , rientra nei limiti di accessibilità fissati dalla tabella n. 3, allegato 5 del d.lgs 152/2006 parte 3 ? L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Avv. Maximiliano Granata

Granata(Valle Crati):Rifiuti, nella Provincia di Cosenza uno stagno fetido e melmoso che ha agevolato il cartello dei privati

Vincenzo Granata, già vicario ATO 1 Cosenza era già intervenuto sui provvedimenti regionali: dichiarando nel 2020 “per quanto riguarda gli impianti di trattamento, tali provvedimenti trasferiscono la titolarità in capo all’ATO (e di tutti i contratti e rapporti relativi) dei Comuni all’impresa impiegata “Calabra Maceri e Servizi SPA” per i lavori di trattamento ed eventuale smaltimento e sistemazione facendolo diventare un “pezzo grosso”. I Comuni, bene o male, erano e sono portatori di interessi relativi alla salvaguardia del territorio e di contenimento dell’inquinamento”. Vincenzo Granata aveva anche dichiarato che:“Il provvedimento regionale nr. 266937 del 18 Agosto 2020 a firma del Dirigente Generale Domenico Pallaria, a parte aspetti propriamente patrimoniali sui quali è venuta ad incidere, sembrava (e sembra) fatta apposta per aprire ai privati il trattamento e le discariche private esistenti ad un uso illimitato (e sconsiderato)”. Su queste battaglie Vincenzo Granata si e’ trovato in una posizone solitaria, contro una gestione quasi totalitaria di Marcello Manna. Vieppiù Calabria Maceri ha sempre intimato, in regime di monopolio, di lasciare i rifiuti per strada,e quindi di di ottenere attraverso la guida di Marcello Manna, un incremento di costi per il trattamento e conferimento di rifiuti anche all’estero. Lo scenario di delineato dall procura di Gratteri è evidente e traccia uno scenario inquietante riguarda non solo Crotone ma l’intera calabria e la provincia di Cosenza. Un sistema che ha impedito l’impiantistica pubblica e che avrebbe prodotto questi risultati che noi denunciamo da anni : 1)Lo scarto da lavorazione, cioè il rifiuto da conferire in discarica, sarebbe stato del 15% circa a fronte dell’attuale 90%, con costi nettamente inferiori! 2) Sarebbe stato consentito a tutti i comuni dell’allora ATO di aumentare di oltre il 200% (Attraverso gli eco-distretti) gli introiti per la vendita delle frazioni della differenziata! Uno scenario inquietante che richiede risposte immediate con l’eliminazione di questa classe dirigente che tanti guasti ha creato alla nostra regione e ai cittadini calabresi. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati):Rifiuti, in provincia di Cosenza e in Calabria il sistema politico di sinistra ha ingrassato il portafogli del cartello dei privati.

Nella Regione Calabria, nubi plumbee arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenza. Un caos che è il perfetto specchio burocratico di un sistema vicino al collasso anche sotto l’aspetto gestionale. L’emergenza ha finito per ingrassare portafogli e discariche in mano al cartello dei privati che ha portato il costo di conferimento a costi esorbitanti a tonnellata , senza contare il costo di trattamento . Ma la cosa più grave e che questo sistema della sinistra, politici e dirigenti della Regione Calabria, hanno impedito che ci fosse una gestione pubblica degli impianti che diminuisse i costi di conferimento e le tariffe a carico dei cittadini. Tutte denunce che ho fatto nel corso di questi anni, finalmente il procuratore Gratteri ha messo mano ad un sistema quello dei rifiuti che va rifondato con una nuova classe dirigente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Consorzio Valle Crati: Situazione sotto controllo, nominato il nuovo consiglio d’amministrazione.

Facendo seguito alla lettera del giorno 08/06/2023, relativa alle dimissioni irrevocabili dal CDA del Consorzio Valle Crati dei consiglieri Pietro Francesco Spadafora, Salvatore Ciciarelli, Pietro Caracciolo e Fernando Esposito, il sottoscritto Presidente del Consorzio Valle Crati, nell’ambito delle prerogative assegnategli dallo Statuto e dalla normativa vigente, con decreto nr. 11 del 09/06/2023, ha provveduto a nominare i nuovi componenti del consiglio d’amministrazione a cui è stato immediatamente notificato il provvedimento di nomina che sono il Sindaco della Città di Cosenza Avv. Franz Caruso, il Vicesindaco facente funzione della città di Rende Marta Petrusewicz, e i consiglieri Mario Fortino e Andrea Fiorino, specificando nello stesso decreto che i membri nominati in seno al consiglio d’amministrazione per i Comuni di Cosenza e Rende sono di diritto e non devono presentare accettazione. Lunedi 12 Giugno sarà inviata una relazione sullo stato dell’arte relativo al project financing sulla depurazione ,per informare tutti i Sindaci dell’assemblea consortile. Nella settimana entrante sarà convocato il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio Valle Crati, di cui fanno parte di diritto il Sindaco della città di Cosenza e di Rende, con l’audizione degli uffici consortili. Molti Sindaci dell’assemblea consortile, conoscono la mia storia personale e professionale e sanno che da svariati anni la mia azione amministrativa e politica, si è sempre contraddistinta per trasparenza, correttezza, imparzialità e buon andamento nella pubblica amministrazione e per questi motivi intendo procedere con legalità e correttezza amministrativa nelle procedure che devono essere poste in essere in settori delicati come quello della depurazione e dei rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Calabria,conferimento dei rifiuti: Aumenti per 50 milioni di Euro nel primo semestre 2023.

Questa Regione nel settore dei rifiuti e della depurazione non è stata governata. Una cosa balza agli occhi in questi giorni, i dirigenti che hanno gestito negli ultimi dieci anni, sono ancora in regione nei posti chiave della burocrazia regionale.Una emergenza perenne quella del settore dei rifiuti tutta a vantaggio del cartello dei privati che si sta arricchendo a discapito dei cittadini calabresi.Nella scorsa estate,come è noto, i costi di conferimento in discarica erano scesi a 90 euro a tonnellata, grazie all’unica discarica pubblica operante in Calabria. Da oltre sei mesi, per palese responsabilità dell’assetto burocratico regionale, si è impedito di ampliare la discarica pubblica esistente e i costi sono saliti a quasi 400 euro a tonnellata, con un aumento del 400 per cento, arricchendo il cartello dei privati.Infatti nel primo semestre 2023, in Calabria, ci sono stati aumenti per 50 milioni di Euro nel conferimento, tutti a vantaggio del noto cartello dei privati. Serve un’operazione verità,le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno,la storia continua ………………………

Calabria:I furbetti dei rifiuti sono i nuovi predoni dell’ambiente.

Questa Regione nel settore dei rifiuti e della depurazione non è stata governata. Una cosa balza agli occhi in questi giorni, i dirigenti che hanno gestito negli ultimi dieci anni, sono ancora in regione nei posti chiave della burocrazia regionale.Una emergenza perenne quella del settore dei rifiuti tutta a vantaggio del cartello dei privati che si sta arricchendo a discapito dei cittadini calabresi.Nel frattempo dopo questa estate, dove i costi di conferimento in discarica erano scesi a 90 euro a tonnellata, da oltre sei mesi sono saliti a quasi 400 euro a tonnellata, con un aumento del 400 per cento, arricchendo il cartello dei privati.Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno,la storia continua ………………………

Calabria:Rifiuti, l’emergenza ingrassa il portafogli del cartello dei privati.

Nella Regione Calabria, nubi plumbee che arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenza. Un caos che è il perfetto specchio burocratico di un sistema vicino al collasso anche sotto l’aspetto gestionale. L’emergenza finisce per ingrassare portafogli e discariche in mano al cartello dei privati che ha portato il costo di conferimento a quasi 400 euro a tonnellata , senza contare il costo di trattamento che puo’ oscillare dai 140 ai 190 euro a tonnellata, per un totale di quasi 600 euro a tonnellata, escluso il costo della raccolta. Intanto questa estate, in Calabria, l’immondizia potrebbe rimanere per strada.

Granata(Valle Crati)si rivolge al Presidente Occhiuto: La Burocrazia regionale nel conferimento dei rifiuti fa ponti d’oro ai privati .

Nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati, mi rivolgo al Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto, affinchè il suo indirizzo di trasparenza e correttezza venga rispettato dal suo assetto burocratico, molto carente dal punto di vista degli atti amministrativi, dimostrando una totale inerzia rispetto gli atti d’indirizzo del Presidente Occhiuto. «Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria come quello dell’idrico non funziona». Lo scrive in una nota il Presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata. «Sono assolutamente convinto – scrive ancora – che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili, 400 Euro a tonnellata, per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati nella gestione del conferimento dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Purtroppo gli ultimi provvedimenti della burocrazia regionale, in materia di conferimento, stanno alimentando – conclude – confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati, evitando di utilizzare discariche pubbliche per il conferimento ad un costo di 75 euro a tonnellata. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.