Vaglio Lise: L’ubicazione del Centro per l’impiego, al vaglio della Procura della Repubblica di Cosenza?

Incontro tra i sindacati e la dirigenza, in data odierna, relativamente alla riorganizzazione delle postazioni di lavoro, presso la sede di Vaglio Lise in Cosenza. Il sindacato della Uil avava chiesto che la dirigenza regionale fornisse opportune informazionie e eventuali atti/convenzioni attualmente in essere circa i rapporti di possesso/detenzione delle porzioni dell’immobile occupati dalla regione Calabria, dall’Amministrazione provinciale di Cosenza, dall’ATERP Calabria, dall’Arcea o da altri soggetti riferendosi al centro per l’impiego di Cosenza.Il sindacato della Cisal ha altresi evidenziato che dalla nota inviata dal Diaprtimento “Economia e Finanze” datata 25/03/2024 avente ad oggetto “riorganizzazione postazioni presso la sede di vaglio lise in Cosenza”, non ci pare che tra i dipartimenti interessati alla riorganizzazione delle postazioni compaia anche il dipartimento del lavoro, riferendosi ovviamente al centro per l’impiego. Dalla riunione odierna, i dirigenti regionali non hanno chiarito quali sono gli atti che stabiliscono il possesso o la detenzione del centro per l’impiego nella sede del sesto piano a Vaglio Lise. Sulla riorganizzazione, secondo i bene informati, si sta predisponendo una denuncia dettagliata, che sarà presentata alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Cosenza. Noi come sempre seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………..

Cosenza,Centro per l’impiego:Esiste la locazione dell’immobile? Come sono rendicontate le spese?

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e della Finanze trasferisce alla Regione Calabria la Ripartizione dei fondi destinati a far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l’impiego correlati all’esercizio delle relative funzioni, ai sensi dell’art 1, comma 85, della legge 30 dicembre 2021 n. 234 per l’anno 2023. A questo punto sorge spontanea una domanda, esiste il contratto di locazione dell’immobile per l’occupazione del centro per l’impiego nei locali ubicati in vagliolise al sesto piano? Quali sono i relativi provvedimenti adottati dagli organi preposti competenti? Sono rendocontate le spese con i relativi decreti di impegno? Noi seguiremo la vicenda, la storia continua nelle prossime puntate .

Cosa c’entra Pierluigi Caputo con l’ubicazione del centro per l’impiego in Vagliolise?

Già il 14 Settembre 2023 si era visto circolare nei mesi scorsi l’On.Pierluigi Caputo, negli uffici del palazzo della regione con sede in Cosenza. Non si comprende con quale funzione, rilevato che lo stesso ricopre la carica di Vicepresidente del consiglio regionale. A questo punto sorge spontanea una domanda , cosa c’entra con la riorganizzazione degli uffici, in particolare quelli del centro per l’impiego, Pierluigi Caputo ? Successivamente nel mese di Febbraio 2024 è stato sottoscritto un accordo tra la Regione Calabria e il Comune di Cosenza che ha messo a disposizione un immobile di 900 metri quadri su via Giulia. Dalla Cittadella arriveranno oltre 2 milioni per gli interventi necessari di ristrutturazione che permetteranno “entro la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo” un nuovo spazio di cui i cittadini potranno fruire per trovare lavoro”, assicura l’assessore regionale Calabrese. Oggi si apprende che è in atto una riorganizzazione delle postazioni presso la sede di Vaglio Lise in Cosenza.Si è chiesto ai dirigenti di verificare il certificato di agibilità, su alcuni piani, in particolare quello del centro per l’impiego, ed eventualmente di promuovere senza indugio, i relativi atti consequenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori, unitamente a quanto sopra richiesto riguardo al necessario aggiornamento del DVR. Infine è stato anche richiesto qual’è il provvedimento che assegna gli uffici del centro per l’impiego a Vaglio Lise? Esiste un contratto di Locazione? Infine in una lettera indirizzata al Dipartimento Economia e finanze, Settore Economato, logistica e servizi tecnici provveditorato, settore Patrimonio Immobiliare, Datore di Lavoro, Sicurezza Luoghi di lavoro, privacy, rapporti con la polizia locale, Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane e per conoscenza all’Assessore Organizzazione e Risorse Umane e Assessore Economie e finanze, si registra una dura nota del segretario generale regionale UIL FPL Walter R.E. Bloise, sulla “Riorganizzazione delle postazioni presso la sede di Vagliolise in Cosenza , nella lettera il segretario Bloise evidenzia che “Sono pervenute a questa OO.SS. diverse segnalazioni circa una riorganizzazione logistica degli uffici regionali ubicati presso la sede di Vagliolise in Cosenza. Dalle suddette segnalazioni si lamenta che gli spazi previsti dalla riorganizzazione non siano idonei a garantire una corretta attività lavorativa. Inoltre , si fa riferimento ad una sorta di discriminazione nell’individuazione degli spazi da liberare a favore di alcune strutture regionali a scapito di altre. Si segnala, infatti, la presenza nell’immobile di altri enti, diversi dall’ente regione, che occupano ulteriori postazioni lavorative. Tanto premesso si chiede, un incontro urgente al fine di ottenere una informativa sulla procedura di mobilità di cui trattasi nel rispetto del pari trattamento di tutti i dipendenti e fermo restando l’idoneità degli spazi da assegnare. Nello stesso tempo, si chiede di voler fornire opportuna informativa e eventuali atti/convenzioni attualmente in essere circa i rapporti di possesso/detenzione delle porzioni dell’immobile occupati dalla Regione Calabria, dall’amministrazione provinciale di Cosenza, dall’Aterp calabria, dall’Arcea o da altri soggetti. Per questi motivi si consiglia il consigliere regionale Pierluigi Caputo a cui stanno tanto a cuore le sorti del centro per l’impiego, di informarsi in base a quale titolo occupano i locali del sesto piano di Vagliolise e che con quali finalità vengono utilizzati i fondi trasferiti presso la Regione Calabria, per il funzionamento dei centri per l’impiego. Cosi vanno le cose nella Regione Calabria, cioè non vanno. Noi approfondiremo la questione, la storia continua …………………………..

Palazzo degli Uffici Vagliolise: La UIL FPL chiede i rapporti di possesso/detenzione di Aterp,Arcea,centro per l’impiego e provincia di Cosenza.

In una lettera indirizzata al Dipartimento Economia e finanze, Settore Economato, logistica e servizi tecnici provveditorato, settore Patrimonio Immobiliare, Datore di Lavoro, Sicurezza Luoghi di lavoro, privacy, rapporti con la polizia locale, Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane e per conoscenza all’Assessore Organizzazione e Risorse Umane e Assessore Economie e finanze, si registra una dura nota del segretario generale regionale UIL FPL Walter R.E. Bloise, sulla “Riorganizzazione delle postazioni presso la sede di Vagliolise in Cosenza , nella letera il segretario Bloise evidenzia che “Sono pervenute a questa OO.SS. diverse segnalazioni circa una riorganizzazione logistica degli uffici regionali ubicati presso la sede di Vagliolise in Cosenza. Dalle suddette segnalazioni si lamenta che gli spazi previsti dalla riorganizzazione non siano idonei a garantire una corretta attività lavorativa. Inoltre , si fa riferimento ad una sorta di discriminazione nell’individuazione degli spazi da liberare a favore di alcune strutture regionali a scapito di altre. Si segnala, infatti, la presenza nell’immobile di altri enti, diversi dall’ente regione, che occupano ulteriori postazioni lavorative. Tanto premesso si chiede, un incontro urgente al fine di ottenere una informativa sulla procedura di mobilità di cui trattasi nel rispetto del pari trattamento di tutti i dipendenti e fermo restando l’idoneità degli spazi da assegnare. Nello stesso tempo, si chiede di voler fornire opportuna informativa e eventuali atti/convenzioni attualmente in essere circa i rapporti di possesso/detenzione delle porzioni dell’immobile occupati dalla Regione Calabria, dall’amministrazione provinciale di Cosenza, dall’Aterp calabria, dall’Arcea o da altri soggetti. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua………………………………….

Regione Calabria: Cosenza Vaglio Lise, si chiede la verifica del certificato di agibilità di alcuni piani e il DVR aggiornato.

Movimenti in vista nei palazzi della Regione Calabria, nella città di Cosenza. E’ in atto una riorganizzazione delle postazioni presso la sede di Vaglio Lise in Cosenza. Il Dirigente è la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri grerchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa e pertanto è stato richiesto che prima di qualsiasi ipotesi di spostamento di uffici e dipendenti in altri spazi di lavoro, venga immediatamente adottato l’aggiornamento del DVR comunicandolo e/o affiggendolo nei luoghi di lavoro, come previsto per legge. Si è chiesto ai dirigenti di verificare il certificato di agibilità su alcuni piani ed eventualmente di promuovere senza indugio, i relativi atti consequenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori, unitamente a quanto sopra richiesto riguardo al necessario aggiornamento del DVR. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………………….

Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, impianto di Depurazione di Taverna, fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione e discarica a cielo aperto nei pressi del Fiume Annea.

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Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto, nella posizione evidenziata, aveva chiesto di verificare e se di competenza della Kratos, di risolvere quanto segnalato. La kratos ha relazionato al Consorzio Valle Crati e ha appurato il normale deflusso delle reti di propria competenza escludendo, quindi, eventuali danni scaturenti e relativi a tali problematiche. E’ intervenuto anche il Sindaco di Montalto Uffugo, dichiarando su Facebook che “ La foto è di repertorio di anni fa prima che il depuratore fosse sistemato. I cattivi odori sono avvertiti dalla parte del comune di Lattarico. Bisogna approfondire ma di certo non dipende dal depuratore che è curato da una ditta incaricata alla scopo”. Vorrei precisare che la foto non è di repertorio ma è stata fatta dallo scrivente alla presenza dell’Ing. Oreste Citrea, Direttore tecnico del Consorzio Valle Crati .
E’ evidente che il fiume Annea è torbido e ci sono problemi seri di tipo odorigeno, rilevate le numerose segnalazioni di cittadini che abitano nei pressi del fiume.

Su questo tratto di fiume scaricano due impianti quello del comune di Lattarico e successivamente quello dell’impianto di Taverna di Montalto Uffugo. Si puo’ verificare nei pressi dell’impianto di Depurazione di Taverna, a vista d’occhio, la fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione

e il tubo di fuoriuscita dell’impianto di depurazione in posizione precaria, che sembrerebbe non essere a norma.

Vieppiù nei pressi del fiume non distante dall’impianti di depurazione abbiamo trovato una discarica a cielo aperto.

A mio avviso è necessario un intervento immediato del comando dei carabinieri del Nipaf, per verificare il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione di Taverna e i rifiuti abbandonati nei pressi del fiume annea, che hanno determinato una discarica a cielo aperto. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza” di risoluzione delle problematiche ambientali, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, seguo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati):Lotta all’inquinamento, io sostengo il Presidente Occhiuto, dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare.

Una vera bomba ecologica nel cuore della Valle del Crati. Da anni. A denunciarla, il presidente del consorzio Valle Crati Maximiliano Granata. In pieno centro interi quartieri non sono allacciati alle fogne. Nella città di Cosenza a Piazza Europa, un palazzo sversava liquami per la strada. Via degli Stadi: un’altra fogna a cielo aperto e interi condomìni non allacciati. Ma il caso più eclatante è quello dell’ospedale di Cosenza. Non si sa dove sversi l’Annunziata, spiega Granata. I risultati sulla salute dei fiumi dell’area urbana sono evidenti. Non solo i reflui delle abitazioni finiscono nei costi d’acqua e poi in mare, da Città 2000 a Rende e Montalto. E poi la città vecchia, dove il consorzio è intervenuto per collettare le abitazioni attorno al Crati. Persino il centro commerciale Metropolis di Rende – continua Granata – non ha prodotto l’autorizzazione allo scarico. In questi mesi il Consorzio Valle Crati ha iniziato a provvedere al censimento di tutti gli insediamenti così classificati siti sul territorio servito del Consorzio stesso, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature. Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Legalità Democratica): Il Presidente Occhiuto verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora.


Non possiamo assistere alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Come dichiara un consigliere regionale in una sua interrogazione “Nel 1992 il Comune di Tortora (Cosenza) ha rilasciato un’autorizzazione per un impianto privato per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi. L’impianto è stato realizzato sulla sponda calabrese del fiume Noce, che divide la Calabria dalla Basilicata, in contrada San Sago;
-la struttura nasce oltre 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali e nel corso degli anni viene riconvertito ad impianto privato autorizzato, appunto, al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non. L’impianto dovrebbe trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, industria del legno, industria dei detersivi, etc., nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica. Pertanto è una piattaforma industriale che ha avuto nel corso degli anni una radicale modifica della sua destinazione d’uso senza una sostanziale evoluzione tecnologica, collocata in un’area a forte vocazione turistica che, a distanza di 30 anni dalla nascita, appare oggi del tutto inidonea ad ospitare un impianto di questo tipo e con queste funzioni; L’AIA è stata sospesa dal dipartimento ambiente della Regione Calabria in data 20 dicembre 2013 e a tutt’oggi l’impianto non è funzionante. L’impianto era autorizzato con AIA del 2009 a trattare rifiuti riferiti a 322 codici CER molti dei quali rifiuti pericolosi, tra cui il petrolio, e scarica nel torrente Pizinno che, dopo un brevissimo tragitto confluisce nel fiume Noce. Questo, a qualche chilometro di distanza, ha la foce a confine tra la Calabria e la Basilicata tra i comuni di Tortora, Praia a Mare e Maratea, località rinomate in tutt’Italia per la loro vocazione turistica e per la presenza di ben sei Zone Speciali di Conservazione lungo la costa dei rispettivi territori comunali;” . L’ 11 ottobre 2022 è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi decisoria per ultimare il procedimento per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la riapertura dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non in località San Sago del comune di Tortora (CS) con scarico nel torrente Pizinno, quindi nel fiume Noce e poi nel mare. Vorremmo veramente sbagliarci, ma dopo il parere favorevole della Regione Basilicata sulla valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A),secondo Italia Nostra
“E così, dopo nove anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che senza alcuna modificazione impiantistica rispetto al 2005 sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti.
Nell’ Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa certamente con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora. La Regione Calabria attraverso i suoi organi dirigenziali, dopo la relazione presentate dal Comune di Tortora, rilevato che ci sono tutti i presupposti giuridici, nella conferenza dei servizi decisoria potrà dare il diniego alla relativa autorizzazione “AIA” mettendo la parola fine alla riapertura dell’impianto di San Sago. Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), ci sarà una manifestazione dove interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata Esperto tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati e il senatore Ernesto Rapani . Diremo NO all’apertura dell’impianto di San sago nel comune di Tortora, dobbiamo evitare che si aprano sulla zona tirrenica nuovi impianti che ricevono rifiuti pericolosi e non provenienti da altre regioni d’Italia. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Emma Staine,ma siamo su Scherzi a parte?Il caso dell’Assessore regionale calabrese della Lega.

Il caso di Emma Staine Assessore Regionale calabrese della Lega che invece di fornire un risposta all’interrogazione del consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo , ha letto per circa 5 minuti il testo del consigliere prima ascoltato. Il video di questo intervento è diventato virale e circola sui whatsapp dei cittadini calabresi e non solo. Molti calabresi ritenevano di non essere in consiglio regionale, ma su “Scherzi a parte”.

Ecco il video:

https://youtu.be/3MsplVqxAcc

 

Corriere della Calabria:L’Assessore regionale Emma Staine, voto due per scarsa applicazione.

Nei giorni scorsi il consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo in seduta pubblica legge un’interrogazione alla Giunta sul problema di allocazione delle case di comunità a Nocera Terinese. Il presidente dei lavori affida la parola all’assessore competente, Emma Staine della Lega. La quale, invece di fornire un risposta, ha letto per circa 5 minuti il testo del consigliere prima ascoltato. E pensare che quando l’avvocato subentro a Tilde Minasi, Salvini aveva detto “Sarà all’altezza della situazione”. Almeno si leggesse le carte che spettano al suo compito. Voto “2” per scarsa applicazione.

Fonte Corriere della Calabria

Ps: Ma siamo nella Regione Calabria o su scherzi a parte .

La storia continua ……………………………………