Maximiliano Granata(Legalità Democratica): Sui 300 dipendenti malati dell’ASP di Crotone, intervenga la Procura della Repubblica.

L’allarme lo aveva lanciato ieri l’Ordine dei medici di Crotone invitando i colleghi medici di base a non eccedere con i certificati di malattia che in questo periodo centinaia di persone stanno richiedendo per potersi assentare dal lavoro e tenersi al riparo da eventuali contagi da coronavirus. Oggi l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone fornisce un dato eclatante: 300 dipendenti della stessa Asp risultano attualmente in malattia.

Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.

Sull’anomalia del dato intervenga la procura della Repubblica di Crotone, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

Coronavirus:Paola,Grisolia,Diamante, Belvedere Marittimo e Scalea blindate. San Lucido zona rossa.

«Quotidianamente mi confronto con molti abitanti del posto che esprimono la loro paura – dichiara Antonio De Caprio – consigliere regionale di Forza Italia,domandandomi perchè nessuno si prende a cuore il comune di Scalea. Dopo Paola, Grisolia, Diamante e Beledere Marittimo, blindate per volontà degli amministratori, ho interpellato l’attuale commissario prefettizo di Scalea, Giuseppe Guetta. Recependo l’appello si è riusciti – continua il consigliere – a blindare la città e tutelare i cittadini. Invito i residenti di Scalea a non allontanarsi dal territorio, si sbarreranno gli accessi a seguito del provvedimento comunale. Non vi è dubbio che bisogna anche approntare, altrettanto efficacemente, ogni azione capace di alleviare i disagi, ricordo a tal proposito l’iniziativa della Croce Rossa Comitato Alto Tirreno Cosentino per il servizio di consegna spesa e farmaci a domicilio. La polizia municipale sorveglierà i confini comunali per garantire il rigoroso rispetto delle azioni poste in essere. In corso di notifica anche numerose ordinanze di quarantena obbligatoria. Il commissario – conclude De Caprio – al quale va il mio plauso per la responsabilità e sensibilità dimostrata, mi ha assicurato l’adozione di misure maggiormente restrittive qualora quelle definite nella giornata odierna dovessero risultare insufficienti».

Coronavirus. Le bare sui camion militari, Bergamo sotto choc

Bergamo Coronavirus .Il convoglio dell’esercito ha attraversato la città di notte: salme verso l’Emilia per essere cremate. L’assedio del virus continua: ore di angoscia in case e ospedali ormai allo stremo.

Trasportano 65 bare che Bergamo non può più seppellire, che non riesce più nemmeno a cremare. I militari le scorteranno a Modena e Bologna, poi le ceneri torneranno dai loro cari.

Giovanni e Lucia Marletta:Grazie a tutti per il bel ricordo di Francesca Mattioli.

In un momento così doloroso per la nostra famiglia, oggi purtroppo privata della nostra Francesca, dopo anni di sofferta speranza, abbiamo trovato conforto nei tanti pensieri e messaggi di cordoglio e di sentita partecipazione che, per la sua perdita, ci sono pervenuti dagli amici, da chi l’ha avuta come collega, da chi l’ha avuta come insegnante, da chi l’ha conosciuta sul lavoro, da chi insieme a lei ha preso parte fattiva alle molteplici iniziative -sociali, culturali e di promozione della città di Piazza Armerina, città che aveva adottato e che l’aveva adottata- che l’hanno vista in prima linea, da chi per un qualche motivo ha avuto l’occasione di conoscerla, dalle associazioni alle cui attività ha contribuito instancabilmente e dalle associazioni con le quali ha collaborato.

Ciò non basta a colmare il vuoto che nella nostra famiglia si è creato ma questo abbraccio corale di cui, pur distanti, abbiamo sentito il calore, ci consente senza dubbio di acquisire la concreta certezza che Francesca con la sua spontaneità, la sua generosità, la sua modernità, il suo impegno disinteressato, il suo entusiasmo tipicamente emiliano ha lasciato un segno e che ha trovato nel corso della sua vita a Piazza Armerina, siciliana tra i siciliani, piazzese tra i piazzesi, una città accogliente ed ospitale e persone desiderose di fare e di promuovere, per il tramite delle diverse associazioni di cui Francesca è stata socia ed anche  fondatrice, solidarietà, ricerca, cultura, socialità, turismo, tradizioni locali ed eno-gastronomiche, nella consapevolezza delle grandi potenzialità di questa nostra terra di Sicilia e del territorio Piazzese.

Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà strappato. Quello che veramente ami è la tua vera eredità’.

Francesca ed il bel ricordo di lei nelle vostre parole e nei vostri atti di generosità, indirizzati nel solco da lei seguito e di cui ci è stata data comunicazione, sono la nostra eredità.

Grazie a tutti, Giovanni e Lucia Marletta