CORONAVIRUS. Aumentano a 7793 le persone giunte in Calabria.

Presidenza – Catanzaro, 16/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 819 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 89 (+21 rispetto a ieri), quelle negative sono 730.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare

– Cosenza: 15 in reparto; 3 in rianimazione; 5 in isolamento domiciliare

– Reggio Calabria: 9 in reparto; 2 in rianimazione; 19 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto

– Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare

– Crotone: 5 in reparto; 12 in isolamento domiciliare

I soggetti in quarantena volontaria sono 4583, così distribuiti:

– Cosenza: 1230

– Crotone: 293

– Catanzaro: 371

– Vibo Valentia: 458

– Reggio Calabria: 2231

Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 7793.

Bollettino aggiornato alle ore 17 del 16/03/2020

Regione Calabria:All’emergenza Coronavirus si aggiunge l’emergenza rifiuti.

Il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ha scritto alla presidente della Giunta Regionale Jole Santelli, perchè si paventa “una possibile crisi delle aziende attive nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti”

“La Calabria – ha detto Mazzuca – è chiamata a fronteggiare con tutti i mezzi l’emergenza sanitaria in atto per la quale la presidente sta assumendo iniziative rigorose. Il rischio reale è che il quadro possa aggravarsi ulteriormente con l’aggiunta di una crisi ecologica che renderebbe il tutto drammatico, con una drastica riduzione, se non addirittura il blocco completo della raccolta dei rifiuti. Un comparto che, come risulta di immediata evidenza, non può concedersi soste, tentennamenti organizzativi o interruzioni di sorta dal momento che fornisce un servizio pubblico essenziale per i cittadini”

Da qui la richiesta alla presidente della Regione Jole Santelli di un intervento risolutivo  volto ad “intervenire con immediatezza affinché i Comuni o, in via surrogatoria la Regione o il Governo possano provvedere al pagamento delle somme dovute per consentire alle aziende di poter far fronte al giusto pagamento dei lavoratori per scongiurare una situazione che rischia di diventare ingovernabile con riflessi pesantissimi per la sicurezza igienico sanitaria del territorio e dei cittadini”.