Le conversazioni estive di Giovanni Marletta e Mauro Mellini.

L’amico Mauro Mellini,Segretario del Partito Radicale dall’ottobre 1968 a tutto il 1969, deputato per 4 legislature dal 1976 al 1992, Mauro è stato l’unico giurista radicale a far parte, come membro “laico” eletto dal Parlamento, del Consiglio Superiore della Magistratura. In tutta la sua vita ha affrontato con coraggio, spesso come è capitato a molti di noi in condizione di solitudine, le sue battaglie per “una giustizia giusta”. Giovanni Antonino Marletta, un’altro percorso di vita e professionale, quella di alto magistrato, che inizia la sua carriera a Rossano nel 1960, come sostituto procuratore della repubblica.Nella sua lunga carriera di 50 anni di magistratura ha ricoperto l’incarico di Procuratore della Repubblica di Enna, Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta,Direttore del Massimario della commissione tributaria regionale siciliana, Procuratore Generale della Corte D’appello di Reggio Calabria e Procuratore Generale Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione. Due uomini diversi, ma dotati di una grandissima preparazione culturale e giuridica, cosa rara da trovare oggi in Italia.Ritornano nei miei pensieri le nostre piacevoli conversazioni estive, con Giovanni Marletta e Mauro Mellini, in quel di Calabaia in Belvedere Marittimo, dove ci si fermava a parlare dopo cena dei temi più disparati, compreso quello sulla giustizia. Anche se le opinioni erano diverse perchè dettate da due diverse visioni, era un confronto piacevole da ascoltare dettato da una grande esperienza e competenza. Un confronto visto da angolazioni diverse ma che mi arricchiva di nuovi elementi di riflessione, in cui si raccontavano episodi di vita vissuta, nei loro rispettivi ruoli. Nonostante Mauro Mellini abbracciò le più importanti battaglie sui diritti e sulle garanzie. A cominciare dalla difesa di Enzo Tortora, il conduttore vittima di un’odissea giudiziaria che ben presto lo portò alla morte. Nel 2006 Mellini fondò insieme ad Alessio Di Carlo il periodico on line Giustizia Giusta, dedicato ai temi della giustizia in chiave garantista. Mauro dopo l’incontro con Giovanni Marletta ne rimase meravigliato in senso positivo e iniziava a ricredersi sul quel partito dei magistrati a lungo tanto osteggiato.Anche Mauro considerava Giovanni Marletta, un giudice gentiluomo, un vero galantuomo della giustizia, d’altronde nella sua vita non è mai stato un uomo sopra le righe e grande cultore di arte, letteratura, poesia e pittura.Per questo quando parlavano, anche di questi argomenti, era un vero piacera ascoltarli. Si incontreranno di nuovo in paradiso e si scambieranno le poesie di Giovanni e le considerazioni sui sonetti di Gioachinno Belli di Mauro.Due grandi uomini, protagonisti del loro tempo e che hanno rappresentato da angolazoni diverse la storia del paese.Giovanni Falcone diceva che “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Le vostre idee per una giustizia giusta, continueranno a camminare sulle nostre gambe per creare una società migliore.

Cosenza,morto Giovanni Marletta:Una vita per la giustizia,il giudice della sentenza Borsellino Bis.

Giovanni Antonino Marletta, un vero galantuomo della giustizia. Magistrato d’altri tempi che inizia la sua carriera a Rossano nel 1960, come sostituto procuratore della repubblica. E qui che conosce Francesca Mattioli sua futura sposa e dalla loro unione nasce Lucia Angela Marletta, giudice del tribunale di Cosenza. Con Francesca Mattioli scomparsa nel 2020, donna moderna e aperta con una grande passione per la loro città d’adozione, la città di Piazza Armerina, ne ha condiviso un lungo percorso di vita. Da Rossano si trasferisce nella città di Piazza Armerina dove inizia la sua carriera come pretore e inizia ad esercitare nella sua comunità un percorso di giustizia giusta e dove ancora oggi lo ricordano come un giudice gentiluomo, mai sopra le righe e grande cultore di arte, letteratura, poesia e pittura.ha dedicato anche la sua attività come governatore del Lions nel mezzogiorno. Nella sua lunga carriera di 50 anni di magistratura ha ricoperto l’incarico di Procuratore della Repubblica di Enna, Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta,Direttore del Massimario della commissione tributaria regionale siciliana, Procuratore Generale della Corte D’appello di Reggio Calabria e Procuratore Generale Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione. Nella sua funzione di Procuratore della Repubblica di Enna, nella sua instancabile lotta alla mafia siciliana la sua abitazione fu presidiata per lungo tempo dalle forze armate, dopo che alcuni mafiosi avevano progettato un attentato nei suoi confronti. Molti lo ricorderanno nelle trasmissioni nazionali quando pronuncio la sentenza del Borsellino Bis, l’omicidio del giudice ragazzino livatino e e il processo contro Michele Greco detto u’ Papa, tanto per citare lo svolgimento di alcuni suoi importanti processi.Giovanni Antonino Marletta, una vita spesa per la giustizia giusta. I funerali avranno luogo Martedi 10 Gennaio 2023 alle ore 11,00 presso la Parrocchia di San Giovanni Battista In Via De Rada Cosenza.Ai familiari le condoglianze della redazione aspassoperlacittà.

Piazza Armerina:Francesca Mattioli Marletta e il caffè veneziano del bar Diana.


Correvano gli anni 80 e Piazza Armerina era una città in pieno fermento culturale. Francesca Mattioli Marletta era  legatissima alla sua città d’adozione, moglie dell’alto magistrato Giovanni Marletta, si dedicava a opere e missioni a piene mani ed a cuore aperto per la crescita culturale, umana e sociale della città di Piazza Armerina. Passeggiando per Piazza Armerina ogni angolo della città la ricorda, una donna dedita al sociale. Aveva portato la sua voglia di cambiamento in una spledida cittadina che rappresenta l’ombelico della Sicilia.Sempre in prima fila nell’animazione e organizzazione di associazioni, gruppi e club con finalità umanitarie e socio-culturali. E’ stata fondatrice e animatrice della benemerita associazione della FIDAPA di Piazza Armerina.

Bar Diana Piazza Armerina

Ci siamo intrattenuti oggi con Mario Diana titolare del Bar Diana di cui vi abbiamo parlato nel precedente articolo. Mario che conosce tutti i fatti storici della città, ci ha raccontato di un piacevole episodio avvenuto nel 1993 con la Professoressa Mattioli, la diffusione in tutta la città del mitico caffè veneziano.

Il caffe veneziano di Francesca Mattioli Marletta con la M in evidenza

Ci sembrava doveroso raccontarlo per ricordare una grande donna che sapeva inventare una nuova Piazza Armerina partendo dalle piccole cose. E’ proprio vero “Sarai sempre nel cuore e nel ricordo di chi ti ama”, e nei Piazzesi il suo ricordo è ancora vivo.

 

 

Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta:”PASQUA 2012″

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta. Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

Pasqua 2012

E’ Pasqua

e sonanu a gloria li campani

ppù Signori ca abbivirisci

p’amuri ‘i tutti i cristiani

 

A tutti ‘u’ cori addiventa

ppi’ l’occasioni, ‘nzuccaratu

pirchi si senti ‘nda’ l’aria

ca, ppì ‘’n mumentu,

ogni mali s’ha firmatu!

 

A tutti li cristiani restanu l’arma e u’ cori

‘n suprassaltu suspisi:

dura ‘sta paci e gioia

ppi’ ‘n gnornu e quarchi misi?

 

Lu puntu è si, finutu u’ sonu di tutti li campani,

e turnatu u’ silenziu, l’omini tornanu a trattarisi di cani!

E ognunu suspira e godi ppi’ stu’ mumentu ‘i paci

‘ndà l’attimu fuggenti ‘i chista aria di luci!

 

‘nda ‘stu ‘mumentu magicu di paci e cuntintizza

Lu cori ni s’allarga e caccia via la strizza.

Sulu u poviru agneddu perdi ogni speranza:

è distinatu prontu a la tavula ppì l’ommini di panza!

 

Giovanni Marletta

 

Pergusa, 1 Aprile 2012 Hotel Riviera, conviviale di Pasqua della Delegazione Ennese dell’Accademia Italiana Della Cucina

Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta:” A MIA FIGLIA”

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta. Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

A MIA FIGLIA

Amici miei,

aiutatimi a pinsari

ca lu suli di oggi spunta puru dumani;

ca’, su non pensu accussì,

chi ci và cuntu

a ‘dd’ armuzza nnuccenti

ca dormi e ca si sonna di lu suli?

 

Giovanni Marletta

Sciacca, primi del 1973

Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta: “FIMMINA”

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta.

Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

FIMMINA

La fimmina, cumpari, è ‘n pirsunaggiu’

ca fa scimuniri puru l’omu saggiu .

 

Si s’adduna ca lu masculu c’agguanta

si tramuta di subitu di civetta a santa

 

Si cumponi, va ‘n chiesa e riga dritta

ma stuzzica lu mischinu ‘n sutta ‘n sutta

 

Lu disgraziatu perdi ‘a testa e i sensi

pirchi s’arrapa ma non rinesci a fari nenti

 

Quannu di crudu l’ha arridduttu cottu

si mutria ‘n pocu e ‘u fa smarriri tuttu

 

e ccu st’amu lu pisca lillu lillu

prontu oramai ppi maritarasillu

 

Giovanni Marletta

In auto per CL – 10.3.1998

Giovanni e Lucia Marletta:Grazie a tutti per il bel ricordo di Francesca Mattioli.

In un momento così doloroso per la nostra famiglia, oggi purtroppo privata della nostra Francesca, dopo anni di sofferta speranza, abbiamo trovato conforto nei tanti pensieri e messaggi di cordoglio e di sentita partecipazione che, per la sua perdita, ci sono pervenuti dagli amici, da chi l’ha avuta come collega, da chi l’ha avuta come insegnante, da chi l’ha conosciuta sul lavoro, da chi insieme a lei ha preso parte fattiva alle molteplici iniziative -sociali, culturali e di promozione della città di Piazza Armerina, città che aveva adottato e che l’aveva adottata- che l’hanno vista in prima linea, da chi per un qualche motivo ha avuto l’occasione di conoscerla, dalle associazioni alle cui attività ha contribuito instancabilmente e dalle associazioni con le quali ha collaborato.

Ciò non basta a colmare il vuoto che nella nostra famiglia si è creato ma questo abbraccio corale di cui, pur distanti, abbiamo sentito il calore, ci consente senza dubbio di acquisire la concreta certezza che Francesca con la sua spontaneità, la sua generosità, la sua modernità, il suo impegno disinteressato, il suo entusiasmo tipicamente emiliano ha lasciato un segno e che ha trovato nel corso della sua vita a Piazza Armerina, siciliana tra i siciliani, piazzese tra i piazzesi, una città accogliente ed ospitale e persone desiderose di fare e di promuovere, per il tramite delle diverse associazioni di cui Francesca è stata socia ed anche  fondatrice, solidarietà, ricerca, cultura, socialità, turismo, tradizioni locali ed eno-gastronomiche, nella consapevolezza delle grandi potenzialità di questa nostra terra di Sicilia e del territorio Piazzese.

Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà strappato. Quello che veramente ami è la tua vera eredità’.

Francesca ed il bel ricordo di lei nelle vostre parole e nei vostri atti di generosità, indirizzati nel solco da lei seguito e di cui ci è stata data comunicazione, sono la nostra eredità.

Grazie a tutti, Giovanni e Lucia Marletta

La scomparsa dell’indimenticabile Francesca Mattioli e la sua instancabile passione per la città di Piazza Armerina

La notizia della scomparsa della professoressa Francesca Mattioli, moglie del Giudice Giovanni Marletta, venuta a mancare questa notte nella città di Cosenza, ha suscitato la reazione di numerosi commenti e ricordi sui social. Il Presidente del consiglio comunale della città di Piazza Armerina Marco  Incalcaterra, “Questa notte a Cosenza è venuta a mancare la Signora Francesca Mattioli Marletta . La nostra comunità perde una grande Donna ! Ha amato Piazza Armerina come se fosse stata la Sua città natale a tal punto che , insieme al marito , il Giudice Giovanni Marletta , decisero di eleggerla a loro Patria , profondendo a piene mani cure e attenzioni . Il Suo amore per la nostra Città dovrà essere additato a modello ed esempio da tenere costantemente presente e da imitare. Per questo , sono certo , il Suo nome verrà ricordato per sempre accanto a quello dei migliori figli di Piazza . Personalmente ringrazio il Signore per avermela fatta conoscere e per il dono prezioso della sua amicizia . Al marito Giovanni Marletta , alla figlia Lucia con il marito Maximiliano Granata , ai nipoti e ai parenti tutti , la mia vicinanza e il mio affetto in un momento così triste , con la promessa di poterla ricordare come merita , quando i tempi lo consentiranno . Concludo citando S.Agostino : non ti chiediamo Signore perché ce l’hai tolta , ma ti ringraziamo per avercela donata”. Agata Caruso già Presidente F.I.D.A.P.A. della sezione di  Piazza Armerina nel  biennio 2015/2017 “Oggi si spegne un pezzo di storia umana ed associativa. E’ venuta a mancare Francesca Marletta, grande amica, donna rara e speciale, che tanto ha donato alla nostra Fidapa, perché fidapina nel cuore. Unite dal dolore, le auguriamo buon viaggio, non la dimenticheremo.” Ettore Messina, Assessore al Turismo della città di Piazza Armerina “La signora Francesca Marletta , sempre in prima fila nell’organizzazione di eventi culturali e benefici , caparbia e combattiva con un gran seguito di appassionati come lei , dedicava energie e tempo al miglioramento culturale della nostra società ! La conosco sin da bambino e ho avuto il piacere di collaborare con lei in varie occasioni ! Spero che un giorno ,quando questo triste periodo sarà passato, potremo ricordarla come merita durante un momento istituzionale di cultura e “memoria”. Fabrizio Tudisco già assessore comunale della città di Piazza Armerina “Mi spiace moltissimo. Rimangono I ricordi di periodi meravigliosi nei quali si collaborò fattivamente per rendere gradevole ed ospitale la nostra Piazza Armerina.” Il Presidente della commissione Ambiente della città di Cosenza, Vincenzo Granata, la ricorda come una donna esemplare, di grande spessore intellettuale e dotata di grande generosità, una donna straordinaria da sempre impegnata nel sociale. Amava molto la città di Piazza Armerina e infine il genero Maximiliano Granata dichiara che a noi tutti  piacerà ricordarla con le parole di Esmeralda Rizzo: “Esempio di classe e charme, ma soprattutto di grande modernità per la sua apertura , come della sua instancabile passione per questa città alla quale ha donato l’entusiasmo del “fare” , sempre e comunque.”

Sei stata una grande donna moderna e aperta con una grande passione per la città di Piazza Armerina, dove hai vissuto con il tuo grande amore Giovanni Marletta. Non ti dimenticheremo perché rimarrai sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore .