Pandemia e sfide green del nostro tempo

La pandemia da coronavirus sta sconvolgendo abitudini e modi di vivere. Questo periodo così difficile può essere un’occasione per ripensare alle cose importanti, per provare a capire meglio le sfide del nostro tempo e imparare alcune lezioni. Le nostre abitazioni, gli spazi intermedi e le nostre città come dovrebbero essere e come li dovremmo gestire e vivere meglio in futuro, anche dopo questa pandemia?
La pandemia sta generando, insieme a gravi impatti sociali ed economici, anche una riduzione dell’inquinamento. Potremmo invece contribuire a ridurre gli impatti sull’ambiente locale e globale, aumentando il benessere e l’occupazione rendendo più green i nostri consumi e il nostro stile di vita?

Introduce: Antonio Cianciullo – Giornalista La Repubblica

Intervengono:

PANDEMIA E GREEN CITY: LE NECESSITÀ DI UN CONFRONTO PER IL FUTURO DEL NOSTRO ABITARE
– Fabrizio Tucci – Professore Ordinario, Sapienza Università di Roma, e Coordinatore del Gruppo Internazionale di Esperti del Green City Network

CONSUMI, RIFIUTI, ENERGIA E MOBILITÀ: RAGIONI E POSSIBILITÀ PER CAMBIARE ABITUDINI E STILI DI VITA DURANTE E DOPO LA PANDEMIA
– Edo Ronchi – Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile

giovedì 9 aprile – dalle 16.00 alle 17.30

Calabria:Il nuovo corso della Lega, Spirlì “SCEGLIETE PRODOTTI FATTI IN CALABRIA”

Vicepresidenza – Catanzaro, 07/04/2020

“Oggi più che mai bisogna scegliere prodotti Fatti in Calabria. L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio la nostra regione, come il resto del Paese. Noi ci siamo subito dati da fare: abbiamo stanziato 150 milioni di euro per sostenere le imprese, gli artigiani e i commercianti. Ora, ognuno di noi, ogni singolo cittadino, ha una grande responsabilità: comprare e portare in tavola i buoni prodotti di Calabria. È il primo passo. Sembra piccolo, ma è il più importante! Insieme rimetteremo in moto la nostra economia e faremo ripartire la nostra Regione”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Giunta regionale Nino Spirli’ che aggiunge:

“scegli la Calabria è un progetto di vita, di vita nuova, a sostegno e promozione delle attività e dei prodotti degli artigiani, delle aziende e dei commercianti calabresi. La rinascita della Nostra amata Terra parte dalla consapevolezza della Gente di Calabria che, nello scegliere, sappia onorare il lavoro, il coraggio, la fatica di migliaia di commercianti e artigiani che non hanno abbandonato questa Terra neanche in uno dei momenti più bui della storia dell’umanità intera. Aiutiamoli ad aiutarci. Viva la Calabria!”.

CORONAVIRUS. BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA del 07/04/2020

Presidenza – Catanzaro, 07/04/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 12.622 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 833 (+16 rispetto a ieri), quelle negative sono 11.789. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 57 in reparto; 7 in rianimazione; 73 in isolamento domiciliare; 13 guariti; 23 deceduti – Cosenza: 50 in reparto; 3 in rianimazione; 173 in isolamento domiciliare; 8 guariti; 17 deceduti – Reggio Calabria: 35 in reparto; 4 in rianimazione; 178 in isolamento domiciliare; 15 guariti; 11 deceduti – Vibo Valentia: 8 in reparto; 47 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 4 deceduti (*) – Crotone: 19 in reparto; 79 in isolamento domiciliare; 3 guariti; 5 deceduti Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso. (*) II dato relativo alla provincia di Vibo è aggiornato a ieri in quanto i tamponi effettuati sono ancora in fase di processazione. I soggetti in quarantena volontaria sono 8207, così distribuiti: – Cosenza: 2436 – Crotone: 1350 – Catanzaro: 1461 – Vibo Valentia: 402 – Reggio Calabria: 2558 Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13.675. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale. E’ attivo per donazioni alla Protezione civile regionale il c/c IBAN IT 59 S 03111 04599 000000000917 intestato a Regione Calabria emergenza Covid 19.

Imprenditore di Oriolo(CS):Azienda materassi produce mascherine.

ORIOLO (COSENZA), 7 APR – Da fabbrica di materassi a fabbrica di mascherine. Succede a Oriolo, paese dell’Alto Ionio cosentino che, tra l’altro, è stato dichiarato “zona rossa” dalla presidente della Regione Jole Santelli. A riconvertire l’azienda “Gli Artigiani del riposo”, che ha 7 dipendenti, è stato Vincenzo Brancaccio. Una riconversione che prevede la produzione di 2000 mascherine chirurgiche, monouso, in Tnt, al giorno. “Ho preso questa decisione – ha detto Brancaccio – anche per garantire continuità aziendale e non lasciare i dipendenti a casa. Stamani abbiamo dato il via alla produzione. Ho inviato un’autocertificazione alla Prefettura con i risultati dei test di un laboratorio di Pisa e il certificato di igienizzazione per riaprire. L’Università di Bologna sta testando il materiale. Alla task force del commissario Arcuri ho firmato una dichiarazione antispeculazione. Appena avremo i risultati dei test, solo per ulteriore sicurezza, chiederemo l’ok come dispositivo medico e di protezione individuale”.

GARIBALDI: UN EPISODIO DIVENUTO LEGGENDA di Mauro Mellini

Ho passato alcune delle migliori giornate della mia vita in Gallura, il “giudicato” più a Nord dell’Isola. Da campeggiatore–pescatore solitario. Come tale almeno alla partenza, che più tardi sempre amici e “colleghi” di quegli sport ne trovavo sempre.
A parte ogni altro vantaggio queste “villeggiature” da poverissimo che, malgrado la partenza in solitudine mi davano sempre il gran piacere di una convivenza piacevolissima, mi ha consentito una conoscenza approfondita di quella gente eccezionale e di certe loro particolarità, tradizioni, consuetudini. Mi fermavo a pescare piantando la tenda ad est di Santa Teresa di Gallura.
Il contatto a me così possibile con giovani e vecchi, pastori e pescatori dilettanti, “quelli professionisti” erano allora tutti di Ponza e andavano e venivano dalla loro isola.
Le loro memorie riguardavano sopratutto l’epoca della guerra doganale con la Francia, il contrabbando del tabacco e quello del caso del genere. Cose sconosciute altrove ai più, insignificanti o che avevano smesso da tempo di significare qualcosa per la gente.
Ricordo il racconto di certi discendenti di un “prinzipale”, proprietario di vasti terreni che era stato protagonista di un episodio, sia pure marginale, della vita di Garibaldi.
Mi raccontavano dunque che Garibaldi, non ancora in possesso di Caprera, andava visitando luoghi della Gallura dove fermarsi a vivere come poi fece nell’isoletta in modo completamente appartato. Andava a cavallo con qualche suo inseparabile amico. Capitò dunque che giunto nei pressi di Santa Teresa e Vignola andò a parlare con questo latifondista chiedendogli che gli vendesse un modesto fondo.
Il proprietario terriero che non lo riconobbe (era vestito diversamente non solo dagli abitanti del luogo ma anche da come lo erano solitamente i forestieri che ogni tanto venivano in visita). Bruscamente rispose a quella richiesta la classica risposta dei signori, “io compro non vendo”. Garibaldi lo salutò, certo un po’ seccato e se ne andò.
Alcuni dei presenti si rivolsero al “prinzipale” e gi dissero come mai avesse trattato bruscamente il famoso Generale. Saputo con chi aveva avuto a che fare, questi mandò subito due persone a cercarlo e, trovatolo gli portarono le scuse dell’interlocutore e gli dissero che questi era a sua completa disposizione. Garibaldi lo ringraziò ma gli disse che mai avrebbe voluto privare di un po’ della sua terra una persona tanto orgogliosa di possederla. Così il rifugio di Garibaldi non fu in terra di Gallura ma, come ben noto, nell’isola ad essa prospicente di Caprera.
Mi sono talvolta proposto di integrare il racconto che mi era stato fatto con le notizie storiche sull’acquisto di Caprera e quant’altro riguardò la vita del Generale in quel periodo, ma quei miei propositi sono rimasti sempre irrealizzati. Così non ho preso nota e non ricordo il nome che mi fu fatto dell’orgoglioso proprietario di terre. Ma anche questo racconto così generico valse sicuramente a farmi meglio conoscere la figura dell’Eroe dei Due Mondi ed anche un pò dello spirito dei Sardi. Quelli di allora ed anche un pò quelli di oggi.

Mauro Mellini
07.04.2020

NOTA:
Le condizioni precarie in cui ci troviamo in questi giorni non mi hanno permesso le solite correzioni e verifiche. Forse ne riparleremo più tardi. M.M.

Mauro Mellini “Campione di Giustizia Giusta”, un video dedicato a lui.

MAURO MELLINI UN GRANDE AMICO E CAMPIONE DI GIUSTIZIA GIUSTA, questo video è dedicato a lui in ricordo dei nostri tramonti estivi a Belvedere Marittimo. Ci siamo rilassati parlando di giustizia giusta e di come gli amministratori e i cittadini italiani  erano e sono impauriti , scherzando e ironizzando, come piace fare a te, sulla parola El Miedo “la paura di parlare”. Mauro sei  la roccia del garantismo nazionale .