CALABRIA,DISSIDI NELLA LEGA

Bitonti:” Sbagliati i metodi di Invernizzi,da cerchio magico a cerchio tragico il passo è breve”

“Credo che il modus operandi di queste prime nomine del commissario regionale della Lega Cristian Invernizzi, sia assolutamente sbagliato. Certamente è necessario, in considerazione delle importanti sfide che ci attendono, intensificare il rapporto con i territori, ma non è questo il metodo giusto”. E’ quanto dichiara in una nota Enzo Bitonti, Capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Anoia (Rc). “Sarebbe stato opportuno- continua Bitonti- nel tentativo di consolidare il radicamento del Partito in Calabria, coinvolgere esponenti più esperti e strutturati sul territorio e, visto che si tratta di organismi di raccordo con gli enti locali, coinvolgere chi, degli enti locali è quantomeno amministratore. Sono tanti infatti gli eletti, amministratori, rappresentanti nei vari Consigli comunali che sostengono con convinzione questo nuovo corso della Lega, e mi pare assurdo che ad esempio in tutta l’area Tirrenica della nostra Provincia, non si sia trovato un amministratore in grado di ricoprire questo ruolo. Scorrendo anche le altre nomine le mie perplessità rimangono, aggiunge Bitonti, ed è lecito porsi diversi interrogativi. A cosa servono l’impegno e la passione? A cosa serve l’esperienza politica se ancora una volta basta essere vicino a questo o a quell’altro esponente politico? Non si tratta, sia chiaro, di questioni personali, ma di giusto riconoscimento al merito e di valorizzazione delle risorse. Se davvero si vuole essere innovativi e di rottura con le classiche logiche del passato bisogna avere il coraggio di andare oltre i soliti schemi o si rischia di commettere gli stessi errori del passato. I tempi del “cerchio magico” per fortuna credo siano definitivamente archiviati, ma non si commetta l’errore di riportarli in vita perché da cerchio magico a cerchio tragico il passo è breve”, conclude.

GIUOCANO PROPRIO AL “NON E’ SUCCESSO NIENTE”

Che qualcuno, dopo l’esito delle elezioni regionali dell’Umbria, cercasse di far finta che “non è successo niente”, di fronte alla clamorosa sconfitta della nuova formula di governo, che da “giallo verde” è diventato “giallo rosso”, sconfitta di un governo ancora da varare, di un’alleanza ancora da definire, era anche prevedibile. Ma la realtà sta superando la più fantasiosa delle immaginazioni.

Non si tratta di “qualcuno”. Non è solo la sfacciata dichiarazione di Di Maio.

Scricchiolano la “maggioranza” che ancora non si è espressa col voto, il governo che ancora non ha avuto la fiducia.

Alla clamorosa batosta P.D. e Cinquestelle reagiscono con manovrette ed espedienti tattici.

Tutto ciò dopo aver sbandierato impudentemente il “nuovo corso”, la novità totale del Conte Bis rispetto al Conte n. 1.

L’esito delle regionali umbre è stato tale con un vero schiacciamento del partito di Grillo, da imporre ben altra forma di riflessione. E non soltanto ai perdenti. Anche i vincitori, anche Salvini e tutto il Centrodestra, se non hanno, naturalmente, nascosto la loro esultanza, non sembra che abbiano adeguato la loro politica ad una situazione che non è più quella di un mese fa. Si ha l’impressione che il Centrodestra non si aspettasse che le cose versassero così favorevolmente per la loro parte.

E’ in verità un fatto senza precedenti che un governo nasca, anziché con un reale voto del Parlamento, con una manifestazione di sfiducia che renderà ridicola la “fiducia” formale del voto delle Camere.

Al “non è successo niente” pare si sostituisca un perentorio “non deve succedere niente”. Non sembra infatti che Conte, Di Maio, Zingaretti abbiano osato pensare di dover fare qualcosa per fronteggiare una così pesante ed anomala situazione.

Più che a quanto è avvenuto in Umbria, più che a come dovrebbe, nel loro stesso interesse, mutare la rotta del governo non ancora nato, si direbbe che un po’ tutti pensino alle elezioni in Emilia Romagna ed a quelle in Puglia e Calabria. In realtà, a cominciare da Conte, tutti sentono che non possono nemmeno immaginare qualcosa per fronteggiare la nuova situazione.

Sperano. Sperano che non si ripeta la catastrofe. Sperano di cavarsela. Sperano perchè non hanno idee da realizzare.

Persino Renzi, che pure era partito contando su un pasticcio in cui presto si sarebbe trovato impastoiato il nuovo schieramento, pare che si trovi a disagio di fronte all’agognato insuccesso dei suoi ex compagni del P.D. e dei nuovi alleati Cinquestelle che però è addirittura una catastrofe.

Fare previsioni è impossibile per tutti ed a maggior ragione per noi. Né per noi le cose possono cambiare granchè a seconda che qualcuno sappia cavarsela meglio del previsto.

Chi vivrà vedrà. Speriamo di vederlo. Di vedere qualcosa che non ci faccia pentire di aver dovuto vivere per vederla.

Mauro Mellini

ll Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata “Calabria: Valorizzazione e servizi per la gestione integrata dei rifiuti”

L’approvazione definitiva a livello europeo del Pacchetto sull’Economia Circolare ed il successivo recepimento a livello nazionale, offrono l’opportunità al sistema delle imprese del recupero e del riciclo, i veri motori dell’economia circolare, di affrontare la sfida dell’evoluzione e trasformazione dal riciclo di rifiuti tipico di un’economia lineare ad un compiuto sistema di economia circolare.

La  tecnologia che permette soluzioni innovative nella gestione integrata e valorizzazione dei materiali consente di aumentare l’efficienza dei processi di lavorazione,  aprendo così nuove opzioni di recupero e immettendo sul mercato le materie prime seconde che rispondono al fabbisogno sempre crescente da parte dell’industria manifatturiera (affiancando le fonti di approvvigionamento di materie prime vergini).

Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il quale ritiene questi obiettivi vadano raggiunti anche in Calabria attraverso gli organi istituzionali .

Iacchitè : Chiaro esempio di fake news

Iacchitè : Chiaro esempio di fake news

Nella città di Cosenza un chiaro esempio di fake news è rappresenta dal sito Iacchitè. Una fake news si costruisce anche decontestualizzando, come abbiamo visto, un’informazione di per sé veritiera. È quindi fondamentale saper leggere una notizia inserendola nel suo contesto di riferimento. Se i dati sono mescolati alle opinioni, è necessario operare una distinzione (destrutturando il testo o le immagini, e categorizzandone gli elementi) per valutare se non sia stata operata una forzatura nel trasmettere la notizia, facendo passare come obiettivi elementi che non lo sono. La titolazione, il montaggio, gli elementi di contorno, fanno parte di questa analisi e sono elementi da non trascurare nella nostra valutazione.

È sempre bene ricordare che molta disinformazione o misinformazione non cade necessariamente nella categoria “notizie false”, bensì in una zona grigia dove la verità e la realtà si mescolano alla forzatura e alla strumentalizzazione. La categorizzazione elaborata da Claire Wardle, direttrice della ricerca di First Draft, è uno strumento utile per valutare la notizia sia dal punto di vista della tipologia di contenuti, che della motivazione con cui sono stati prodotti e diffusi. Nell’elaborato finale suggeriamo quindi di farvi riferimento per elaborare una valutazione conclusiva della notizia.