Granata(Valle Crati),Depurazione: Sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, intervenga il Procuratore della Repubblica Dr. Nicola Gratteri.

L’applicazione della tariffa del segmento fognario-depurativo è un sistema che va rigorosamente controllato con trasparenza nella rendicontazione dei costi che i soggetti gestori, sul piano regionale, devono produrre agli uffici pubblici secondo delle precise linee di indirizzo dei Sindaci, che sovrintendono per legge al corretto funzionamento degli uffici. Gli uffici regionali di concerto con i gestori, devono verificare lo stato di attuazione dell’aggiornamento della tariffa del segmento fognario-depurativa per il biennio 2022-2023 anche in previsione delle istanza di aggiornamento da formulare all’Autorità. Bisogna controllare il costo degli investimenti e procedere all’acquisizione dei reali costi sostenuti dai gestori privati per le singole annualità 2020,2021 e 2022 unitamente all’analitica documentazione a corredo degli stessi per poter procedere al conguaglio annuale tra i costi preventivati e quelli realmente affrontati con l’eventuale recupero in tariffa delle conseguenti differenze generatesi. La depurazione si affronta principalmente agendo secondo i principi previsti dall’art. 97 e 98 della costituzione che parla di buon andamento, imparzialità e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, intervenga il procuratore della repubblica Dr. Nicola Gratteri per controllare i costi e la relativa rendicontazione. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Rifiuti,Calabria:La tariffa aumentata da 170 euro a 330 euro a tonnellata.

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona».In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche». «Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, hanno alimentato confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati».Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno.

La denuncia della Codacons a Gratteri,sulle tariffe illegittime della Sorical,presentata nel 2019.

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri

La competenza per determinare gli aumenti delle tariffe idriche è dello Stato, in Calabria pero’ gli aumenti sono stati decisi con atti della Regione o direttamente da SoRiCal. Secondo Di Lieto Codacons nella parte finale della denuncia presentata a Gratteri nel 2019 dichiara” Eppure, signor Procuratore – continua Di Lieto – in Calabria non fu annullato nessun atto giudicato illegittimo e le tariffe non furono riportate nei binari della legalità sancita, come detto, dalla sentenza della Corte Costituzionale”. Secondo la Codacons nel 2009 e nel 2010 le tariffe le ha fatte direttamente SoRiCal. Poi da quell’anno sui quei piani economico-finanziari sono stati determinati gli aggiornamenti e le tariffe successive. La Sorical ha mai controllato i costi della tariffa, rilevato che è il soggetto gestore che deve dare i dati per il calcolo? Che controllo ha fatto il commissario della Sorical Cataldo Calabretta ? Il procuratore Gratteri ha avviato delle indagini in seguito alla denuncia della Codacons? Seguiremo gli aggiornamenti nei prossimi giorni.

Vincenzo Granata Autorità Idrica Calabria:Mi dissocio da procedure illegittime, i comuni calabresi in corsa per il dissesto finanziario

Apprendo dagli organi d’informazione di incontri tra il presidente dell’AIC Marcello Manna e l’Assessore Regionale all’Ambiente Sergio de Caprio in cui dichiarano che in settimana sarà convocata un’assemblea fonosenzdamentale per scrivere il futuro del servizio idrico regionale, gestore unico d’ambito e piano di ambito per l’accesso sia ai finanziamenti a disposizione del governo nazionale che alle linee di finanziamento europee.

Premesso che  l’Assessore Regionale puo’ operare solo per atti riguardanti l’ordinaria amministrazione e per atti conformi alla legge, ad ogni buon fine è bene evidenziare alcune criticità che i Comuni della Regione Calabria, conoscono abbastanza bene per averne discusso in varie riunioni di assemblea.

Come tutti sanno l’AIC non è ancora formata e non si puo’ procedere in maniera illegittima sul piano d’intervento e sul piano d’ambito. In verità si vuole chiudere la SORICAL e scaricare i suoi debiti ai comuni calabresi mandandoli in pieno dissesto finanziario. Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora  da procedure illegittime che si dovessero approvare e che manderebbero in dissesto i Comuni calabresi.

La verità vera è un’altra, ad oggi il futuro dell’acqua pubblica resta un mistero, in Calabria. Non c’è una direzione, non c’è un orizzonte e manca un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità idrica calabrese”.

Vi è di piu’ il socio pubblico di maggioranza di Sorical, cioè la Regione Calabria, e l’anzidetto socio privato continuano a tacere o a sorvolare sull’inquietante vicenda della tariffazione illegittima, che ha un valore di circa 150milioni e che hanno denunciato a tutto spiano associazioni di consumatori ed esperti del settore.

Chiedero’ un incontro con il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì per illustrare le criticità presenti.

Vincenzo Granata

Componente

Assemblea Autorità Idrica Calabria

Consigliere comunale Lega

Città di Cosenza