Granata(Valle Crati):Serve l’intervento del Presidente Occhiuto. Con la mancata partenza dei project financing, salta il sistema della depurazione in Calabria.

Da amministratore ho già avuto modo di verificare l’operato di buon andamento della pubblica amministrazione di Roberto Occhiuto, nel settore dei rifiuti e della depurazione. Non possiamo però che riscontrare notevoli ritardi negli adempimenti relativi agli interventi finanziati tramite l’accordo di programma quadro sul project financing ( di cui alla delibera CIPE n. 60/2012). Gli amministratori avvertono un grande rammarico nel non poter vedere attuati l’inizio dei lavori sulla depurazione in Calabria, soprattutto per l’impegno del Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, in prima linea nella lotta all’inquinamento. L’assetto burocratico regionale ha commesso grossolani errori nella fase istruttoria della delibera CIPES consentendo la sovrapposizione degli interventi. Uno scaricabarile di competenze che non riesce nemmeno a procedere ad una semplice e obbligatoria proroga delle convenzioni in essere , che consentirebbe la partenza dei lavori, in conformità alle previsioni recate dall’APQ rafforzato del 2013. A questo si deve aggiungere che sono fermi oltre 527 milioni di Euro che il nostro apparato burocratico non riesce a spendere, dando il necessario impulso per l’attuazione degli interventi. Serve un cambio di passo e per questo chiedo al Presidente Occhiuto di intervenire, per scongiurare di far implodere il sistema della depurazione in Calabria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata (Valle Crati): Montalto Uffugo, la Kratos denuncia alla Procura, impianti di depurazione consegnati non funzionanti.

Con lettera del 24.11.2023 è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, al NIPAAF carabinieri di Cosenza, al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucelo Operativo Ecologico di Catanzaro, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di informare dello stato di consistenza degli impianti minori presi in consegna nel corso del corrente anno 2023 insieme con le reti comunali della maggior parte dei comuni consorziati al Consorzio Valle Crati e servizi dall’impianto sito in C/da Coda di Volpe del comune di Rende (CS). Per quanto riguarda l’impianto in località Vaccarizzo nel comune di Montalto Uffugo è stato riscontrato al momento della presa in consegna dal comune di Montalto Uffugo da parte della Kratos, la grigliatura meccanica ad arco microforata (4mm) non funzionante per rottura cuscinetto. Al momento risulta Bypassata; sollevamento di testa:Il sollevamento di testa è completamente tombato da una soletta in calcestruzzo; pertanto non è possibile estrarre le elettropompe che risultano non funzionanti. Installata una elettrosoffiante dal gestore anch’essa rotta al momento, sedimentatore: collegamenti idraulici fatiscenti, ed elettropompa di ricircolo pare temporizzata ma non funzionante al momento; digestore: privo di diffusore ed elettropompa per estrazione fanghi. Per quanto riguarda invece l’impianto località Caldopiano Commicelle, al momento della presa in consegna da parte della Kratos, la vasca risulta essere completamente coperta da una folta vegetazione spontanea che ne impedisce una puntuale verifica della sua funzionalità che, comunque dallo stato di abbandono dei luoghi appare alquanto insufficiente. L’impianto, non presenta, in ingresso, un misuratore di portata in grado di quantificare il refluo in arrivo all’impianto. Si evidenzia pertanto il non corretto funzionamento degli impianti consegnati dal Comune di Montalto Uffugo. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza, intervenga tempestivamente per individuare le responsabilità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati): I Sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa adottino controlli adeguati sul torrente bagni, dove scaricano anche le Terme Luigiane.

Nel comune di Acquappesa, Il torrente Acquafetida, che attraversa il paese e attualmente versa in condizioni di incuria e degrado. Lungo il letto del corso d’acqua, arbusti, rovi e sterpaglie sono cresciuti a dismisura, tanto da insidiare le case costruite lungo l’argine. Il 26 maggio il Dipartimento di Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Cosenza ha notificato al Comune di Acquappesa l’avvenuto sopralluogo nelle zone interessate dal torrente, su segnalazione di un cittadino Giancarlo Fata. Sono presenti – si legge nel documento – piante di alto fusto, rovi, canne ed erbacce che oscurano completamente la visuale del letto del torrente, da dove iniziano le abitazioni fino alla foce. Si deve però constatare che ancora non sono iniziati i lavori di pulizia dell’alveo del torrente “Acquafetida” , attraverso Calabria Verde, e di due canali di scolo presenti lungo Via Pantana, entrambi confluenti nel torrente bagni. Il comune dovrebbe effettuare dei controlli sul torrente per verificare gli scarichi anche di tutte le case adiacenti. Vieppiù andrebbe necessariamente fatto un controllo dal comune di Guardia Piemontese e Acquappesa, in particolare sugli scarichi che sversano nel torrente Bagni, controllando anche gli scarichi delle Terme Luigiane. A mio avviso anche i Sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa, devono essere più vigili e adottare i relativi atti consequenziali di controllo. Sul tirreno cosentino nonostante gli sforzi del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, sussistono ancora gravi criticità. Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata( Valle Crati): Il sindaco Iannucci omette di riferire che ho già chiesto l’intervento dei carabinieri del Nipaaf sui depuratori e sulle reti comunali.

Dopo il video che preannunciava i controlli per la lotta all’inquinamento sul territorio e nel comune di Carolei, presente ancora su tik tok e che non è stato cancellato, mi sono visto recapitare una lettera del sindaco di Carolei in cui diffidava il soggetto gestore a subentrare immediatamente nella gestione dei depuratori e relative reti fognarie presente sul territorio di Carolei, descrivendo una serie di inesattezze giuridiche e amministrative nel contenuto della lettera, a cui ho risposto con la seguente lettera:
“E’ sconcertante per lo scrivente apprendere la chiara mancata conoscenza da parte del Sindaco di Carolei circa dell’oggetto del finanziamento ottenuto con la delibera CIPE n. 60/2012 dal Consorzio Valle Crati. Tale finanziamento, infatti, è destinato all’ampliamento ed all’ammodernamento dell’impianto di depurazione consortile nonché del sistema fognario e di collettamento ad esso connesso ma in nessun modo detto finanziamento comprende le mappature delle reti fognarie. Al contrario, è obbligo espresso dal comune e, nel caso di specie del Comune di Carolei, provvedere alla redazione ed alla tenuta delle mappature delle reti fognarie comunali, obbligo rispetto al quale il Comune di Carolei, in persona del suo Sindaco, è, ad oggi, assolutamente inadempiente ed inosservante. In aggiunta, si ricorda a Codesto Sindaco che la missiva del Consorzio Valle Crati prot. n. 846 del 24/05/2023 di una richiesta di incontro per la consegna delle reti è stata direttamente consequenziale al rifiuto rivolto da parte di codesto da parte di Codesto Sindaco al concessionario società Kratos s.c.a.r.l. in occasione della convocazione per la consegna degli impianti fognario-depurativi ubicati nel territorio di Carolei da effettuare in virtù del contratto di concessione rep n. 99 del 15/07/2019 e dell’atto aggiuntivo rep. N. 100 del 30/06/2020. A tal proposito giova ribadire che appare molto singolare ed insolito oltre che contradditorio il fatto che, fino allo scorso mese di maggio, il Sindaco di Carolei era espressamente contrario alla consegna degli impianti fognario-depurativi alla società Kratos s.c. a r.l., mentre oggi, diffida il soggetto Gestore unico Sorical a prendere in carico il sistema di collettamento e di depurazione del comune di Carolei, stranamente dopo i controlli annunciati e sollecitati dallo scrivente sui depuratori e sulle reti fognarie del comune di Carolei. Pertanto, restando anche lo scrivente in attesa dell’attuazione del decreto del commissario dell’Autorità Rifiuti e risorse idriche Calabria n. 163 del 27/06/2023 che prevede il subentro del soggetto gestore unico SORICAL, si richiede l’intervento di Codesto spett.le gruppo dei Carabinieri Forestale di Cosenza finalizzato al controllo del funzionamento dei sistemo fognari e depurativo del Comune di Carolei al fine di verificare se sussistono eventuali irregolarità in grado di presupporre la sussistenza di fatti previsti dalla legge come reato.” Infine, alla luce di alcune dichiarazioni del Sindaco di Carolei Francesco Iannucci, su un bando relativo alla depurazione, fatto dal comune di Carolei, preannuncio un esposto dettagliato alla procura della repubblica di Catanzaro e Cosenza.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

Granata(Valle Crati): Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica, sulle autorizzazioni allo scarico sembra di essere nel Far West.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue» così in una nota Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati. «La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, abbiamo costituito un task force, concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni limitrofi e confinanti, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo e la sua Giunta non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e gli amministratori locali che non si voltano dall’altra parte, nella lotta all’inquinamento, perché dobbiamo mettere ordine al sistema. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo fa solo confusione e disordine amministrativo. Intervenga la Procura della Repubblica e il comando dei carabinieri del NIPAAF, per verificare il funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo.

Non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni, per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA.

Sulle considerazioni di Pietro Caracciolo, sono già intervenuto facendo quattro mesi fa con un’operazione verità su quello che avveniva nel Consorzio Valle Crati. Nonostante abbia ricoperto la carica di consigliere d’amministrazione da me nominato, da quello che ho avuto modo leggere nel suo intervento, non posso che constatare la sua confusione e il suo disordine amministrativo. Torniamo invece su quello che sta avvenendo nel comune di Montalto Uffugo, dove io ritengo che debba intervenire la Procura della Repubblica di Cosenza e il comando dei carabinieri del Nipaaf per verificare il corretto funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo e che attualmente sta gestendo lo stesso comune.
Siamo già intervenuti in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto.
Successivamente abbiamo trovato una situazione disastrosa, presso l’impianto di località Coretto, dove a vista d’occhio si presentava uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, per responsabilità dello stesso Comune, non sono stati consegnati al soggetto gestore Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, ho seguito l’indirizzo politico del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, per mettere ordine al sistema.
Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto, il permesso di costruire nr. 36 del 14/10/2020 del comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura e non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA. Infine in merito alla tariffa dei rifiuti, sa bene Caracciolo che è merito del Presidente l’abbassamento della tariffa 90 Euro a tonnellata e del recupero di 5 milioni di fondi europei, per far scendere il costo della tariffa nel 2022. Lui invece dovrebbe chiarire, se ha fatto pagare ai cittadini una tariffa minore o abbia previsto il pagamento a Calabra Maceri di una tariffa diversa , molto più elevata. Su questo e altri temi torneremo sull’argomento con un convegno pubblico su Montalto Uffugo e dove inviterò, carte alla mano, Pietro Caracciolo al confronto di fronte i cittadini, per verificare chi dice bugie e chi parla con il linguaggio della verità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Fiume torbido e cattivi odori nel comune di Montalto Uffugo, nei pressi dell’impianto di Depurazione di Taverna. Richiesto intervento della Kratos.


In riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto, nella posizione evidenziata, verificando e se di competenza, risolvendo quanto segnalato. SI chiede alla Kratos di relazionare in merito e di adottare senza indugio i relativi provvedimenti consequenziali. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza” di risoluzione delle problematiche ambientali, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, seguo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Comune di Rende, fuoriuscita di liquami sulla ss 107, intervento immediato. Il modello Consorzio Valle Crati è quello vincente.

In riscontro la fuoriuscita di liquami sulla ss107 situata nel Comune di Rende, si evidenzia come la fuoriuscita di liquame dovrebbe presumibilmente, provenire da un pozzetto non visibile per la notevole presenza di rifiuti. Si è già programmato l’esecuzione dell’intervento per la mattina del 15 Settembre p.v. .
Come è noto le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Rende, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati. Nella città di Rende rispetto alla gestione precedente, con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, siamo riusciti a creare un modello d’efficienza, cosa rara in Calabria.
Questa è la politica dei fatti con degli interventi mirati che lottano l’inquinamento e ripristinano il corretto funzionamento delle reti fognarie. Il modello vincente ed efficiente, Consorzio Valle Crati Kratos, a mio avviso va esteso a livello regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Cosa c’entra Pierluigi Caputo? Cosenza, gli uffici della Regione gestione acqua a rifiuti vanno spostati?

S è visto circolare nei mesi scorsi l’On.Pierluigi Caputo, negli uffici del palazzo della regione con sede in Cosenza. Non si comprende con quale funzione, rilevato che lo stesso ricopre la carica di Vicepresidente del consiglio regionale. A questo punto sorge spontanea una domanda , cosa c’entra Pierluigi Caputo? Vieppiù come si fa a combattere l’inquinamento, la depurazione e la gestione dei rifiuti se alcuni settori della Regione Calabria, non vogliono consentire nemmeno una sistemazione adeguata, per esercitare un’attività di vitale importanza. Cosi vanno le cose nella Regione Calabria, cioè non vanno. Noi approfondiremo la questione, la storia continua …………………………..

Granata(Valle Crati): Il Comune di Cosenza, depurazione e fognatura,nella bolletta deve riportare l’organismo che ha approvato la tariffa.

Nel comune di Cosenza, sulle tariffe applicate in materia di fognatura e depurazione che stanno pervenendo a molti cittadini cosentini per l’anno 2022, devono essere riportati i valori della tariffa applicata all’utente finale e l’ultimo aggiornamento, indicando in modo completo la fonte normativa e l’organismo da cui deriva. Vieppiù non si comprende bene il calcolo tariffario rilevato che il costo della depurazione oscilla con una tariffa unitaria che va dallo 0,19 allo 0,21, contrariamente al costo calcolato nella bolletta, nella tariffa unitaria del comune di Cosenza, dove il costo è aumentato fino a 0,285 . Ritengo che per evitare contenziosi con gli utenti finali, il settore tributi e riscossione del Comune di Cosenza, debba chiarire il metodo adottato per il calcolo delle tariffe. Poi nella città di Cosenza manca la mappatura delle reti fognarie e va chiarito che in mancanza dei servizi specifici di depurazione e allaccio alla pubblica fognatura da parte degli enti comunali di appartenenza, i canoni di depurazione e fognatura non si pagano. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.