Pontida 2023. E’ ritornato Cristian Invernizzi che non voleva Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria.

Per non dimenticare, questo avveniva il 25/09/2019

Vincenzo Granata
Granata: «A Cosenza Lega con Occhiuto». Ma da Invernizzi arriva un “avviso di sfratto”
COSENZA Il day after di Matteo Salvini a Cosenza ha uno strascico polemico tutto interno alla Lega locale. Che si consuma in due tempi. Il primo: Vincenzo Granata, consigliere cosentino della Lega, in una nota interpreta le parole pronunciate dal “suo” leader al teatro Morelli. E spiega che «a Cosenza la Lega sostiene Mario Occhiuto». Secondo tempo: a stretto giro arriva una risposta piuttosto dura dai vertici regionali del partito. È il commissario Cristian Invernizzi a curarsene personalmente. Invernizzi contatta il Corriere della Calabria ricordando al consigliere che «a Cosenza la Lega sta con Matteo Salvini e le sue scelte» e invitandolo «a riconsiderare la sua posizione all’interno del partito».
GRANATA: «DICHIARAZIONI DI SALVINI STRUMENTALIZZATE» «Il leader nazionale della Lega Matteo Salvini, ha dichiarato: “Il candidato alla Presidenza è l’ultimo dei miei pensieri, bisogna guardare avanti e privilegiare i programmi per il cambiamento della Calabria, bisogna allargare la squadra, siamo a disposizione della coalizione e la Lega sosterrà il candidato del centrodestra unito, perché dall’altra parte stanno facendo le ammucchiate pur di salvare le poltrone, sono i calabresi che devono decidere da chi devono essere rappresentati in regione”». Lo dice il consigliere comunale della Lega e coordinatore Flat Tax Città di Cosenza, Vincenzo Granata. «La dichiarazione – spiega Granata – è stata strumentalizzata. Nella città di Cosenza la Lega fa parte di una maggioranza civica a sostegno di Mario Occhiuto, un sindaco che appartiene alla società civile, prestato alla politica e che ha dimostrato in questi anni di trasformare il capoluogo bruzio in una moderna città europea».
«Non solo – continua Granata – ma Mario Occhiuto, rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra, che scambia per chiunque bacia il rosario come mandante di messaggi alla ‘ndrangheta. Con le loro ridicole tesi, vogliono conferire alla giustizia, a sua volta impegnata in un’azione di supplenza e di sopraffazione di ogni altro potere, un effetto fulminante».
«Vogliono che basti un avviso di garanzia (bella garanzia) per fare fuori un uomo politico, un avversario come nel caso di Mario Occhiuto che fino ad oggi non ha subìto alcuna condanna – dice Granata –. Per combattere veramente mafia e corruzione, bisogna disfarsi di questi “famigliari dell’Inquisizione”, di questa antimafia, di questa “illibatezza” ridicola. Mandiamo a quel paese chi pretende di aver trovato un comodo modo per far finta di far politica, Movimento Cinquestelle e Partito Democratico, scegliendo il mestiere del tirapiedi. Ringrazio Matteo Salvini per la sua presenza in città, invitandolo ad una sua prossima presenza sul territorio con i consiglieri e amministratori della Lega, asse portante del partito nelle elezioni regionali».
DA INVERNIZZI AVVISO DI SFRATTO PER GRANATA La posizione di Granata non è passata inosservata. E non è stata particolarmente apprezzata dal commissario regionale della Lega. Cristian Invernizzi, in una dichiarazione al Corriere della Calabria, spiega che «la Lega a Cosenza sta con Matteo Salvini e con quello che Salvini deciderà rispetto alle scelte per il candidato governatore. Piaccia o non piaccia a chi collabora con Mario Occhiuto». Il distinguo si fa più netto: «Il profilo tracciato da Matteo Salvini nella sua visita non significa che la Lega appoggerà Mario Occhiuto. E se fossi in Granata valuterei seriamente la sua posizione all’interno del partito. La candidatura di Mario Occhiuto non impegna la Lega. Anzi, credo proprio che se Salvini avesse in mente Occhiuto come candidato, ieri avrebbe fatto il suo nome».
Per non dimenticare

Maximiliano Granata
Cosenza, la Lega non rinnega Salvini: solo i Granata con Occhiuto
Questo avveniva quattro anni fa, il 15 ottobre 2019. Lo strappo di Salvini in Calabria non ha provocato cataclismi interni. Nessuna osservazione, nessun commento ufficiale. Anzi, uno.
Firmato da Maximiliano Granata, presidente dell’associazione “Legalità democratica”, Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati e amico personale di Occhiuto, nonché fratello di uno dei due consiglieri comunali della Lega, Vincenzo (l’altro è Davide Bruno che aveva preso le distanze dal sindaco già dai tempi della militanza azzurra).
In una nota, Granata “avverte” il capo politico del carroccio: «La base della Lega non è giustizialista». Un concetto ribadito tra le pieghe del documento vergato per sponsorizzare la candidatura del primo cittadino a governatore: «Mario Occhiuto rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra».
Pontida 2023,Oggi l’Assessore della lega Emma Staine in piena sintonia con Cristian Invernizzi che era colui il quale non voleva Mario o Roberto occhiuto Presidente della giunta regionale della Calabria. Cosi vanno le cose in Calabria, pronti sempre a salire sul carro del vincitore.

Anci Calabria: Vincenzo Granata, memoria corta o negligenza inescusabile.

In merito alle note stampa dei quattro Sindaci Fiorita, Brunetti, Voce e Caruso, preciso quanto segue: L’Anci è una associazione dei comuni che tutela e rappresenta gli interessi dei comuni anche nei rapporti con le altre istituzioni e amministrazioni, con le organizzazioni, associazioni economiche, politiche, sindacali e sociali nazionali; in particolare tiene stabile i rapporti politici e istituzionali con i comuni associati, con la conferenza dei presidenti delle regioni e con l’UPI. Gli stessi hanno memoria corta o negligenza inescusabile perché sono componenti di diritto nel direttivo e consiglio regionale di Anci Calabria e quindi parte integrante della vita amministrativa della stessa associazione, in particolare non possono non conoscere l’articolo 17 comma 2 esercizio finanziario dell’ente che prevede l’approvazione del bilancio preventivo entro fine dicembre di ogni anno e l’approvazione del bilancio consuntivo, entro la fine di ogni anno. Pertanto prendiamo atto che i fantastici 4 non hanno né approvato il bilancio, e nemmeno applicato l’amministrazione trasparente, presente in tutte le anci regionali, tranne che in Calabria. Sorprendono le dichiarazioni dell’Anci alternativa che non riscontra alcun seguito, rilevato che la candidatura del neo presidente Rosaria Succurro è stata sostenuta da 209 Sindaci su 277 aventi diritto al voto. La loro è una proposizione comica, specie per chi crede, malgrado tutto, nella democrazia, sistema fondato sul numero di consensi, dai quali dipende l’attribuzione delle presidenze. “I sinistri” magari invece immaginavano , l’abolizione del voto di preferenza, per far passare avanti gli spacciatori di teoremi inesistenti, rispetto alla presidenza di Rosaria Succurro .Una simile ipotesi sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali. Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate di qualche Sindaco se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico. Poverini, meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di comprensione” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. Lo dichiara Vincenzo Granata ex consigliere Anci Nazionale e componente direttivo Anci Calabria.

Granata(Valle Crati):Rifiuti, nella Provincia di Cosenza uno stagno fetido e melmoso che ha agevolato il cartello dei privati

Vincenzo Granata, già vicario ATO 1 Cosenza era già intervenuto sui provvedimenti regionali: dichiarando nel 2020 “per quanto riguarda gli impianti di trattamento, tali provvedimenti trasferiscono la titolarità in capo all’ATO (e di tutti i contratti e rapporti relativi) dei Comuni all’impresa impiegata “Calabra Maceri e Servizi SPA” per i lavori di trattamento ed eventuale smaltimento e sistemazione facendolo diventare un “pezzo grosso”. I Comuni, bene o male, erano e sono portatori di interessi relativi alla salvaguardia del territorio e di contenimento dell’inquinamento”. Vincenzo Granata aveva anche dichiarato che:“Il provvedimento regionale nr. 266937 del 18 Agosto 2020 a firma del Dirigente Generale Domenico Pallaria, a parte aspetti propriamente patrimoniali sui quali è venuta ad incidere, sembrava (e sembra) fatta apposta per aprire ai privati il trattamento e le discariche private esistenti ad un uso illimitato (e sconsiderato)”. Su queste battaglie Vincenzo Granata si e’ trovato in una posizone solitaria, contro una gestione quasi totalitaria di Marcello Manna. Vieppiù Calabria Maceri ha sempre intimato, in regime di monopolio, di lasciare i rifiuti per strada,e quindi di di ottenere attraverso la guida di Marcello Manna, un incremento di costi per il trattamento e conferimento di rifiuti anche all’estero. Lo scenario di delineato dall procura di Gratteri è evidente e traccia uno scenario inquietante riguarda non solo Crotone ma l’intera calabria e la provincia di Cosenza. Un sistema che ha impedito l’impiantistica pubblica e che avrebbe prodotto questi risultati che noi denunciamo da anni : 1)Lo scarto da lavorazione, cioè il rifiuto da conferire in discarica, sarebbe stato del 15% circa a fronte dell’attuale 90%, con costi nettamente inferiori! 2) Sarebbe stato consentito a tutti i comuni dell’allora ATO di aumentare di oltre il 200% (Attraverso gli eco-distretti) gli introiti per la vendita delle frazioni della differenziata! Uno scenario inquietante che richiede risposte immediate con l’eliminazione di questa classe dirigente che tanti guasti ha creato alla nostra regione e ai cittadini calabresi. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Autorità Idrica Calabria:Il 30 novembre 2020 Giovanni Greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna.

AIC quando Giovanni greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna come presidente dell’AIC .
Fonte quotidiano del sud Nel senso che in mattinata c’era stata una riunione del direttivo che chiedeva un rinvio dell’assemblea in quanto molti sindaci erano impegnati nei consigli comunali dedicati al bilancio. Manna, però, ha voluto accelerare perché si è perso troppo tempo intorno la questione.

In assemblea il più battagliero è stato poi il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, che ha avanzato dubbi sul metodo di individuazione del direttore generale. Difatti l’Aic aveva proposto tre nomi alla Santelli. Lei ne aveva scelto uno che però ha ritirato la sua disponibilità. A quel punto l’Aic ha scelto in autonomia sostenendo che comunque la Regione aveva in qualche modo certificato che gli altri due profili erano adatti al ruolo. Quindi si è proceduto all’elezione di Viscomi sia pure con alcuni comuni che si sono astenuti (cinque), mentre il rappresentante del Comune di Cosenza, Vincenzo Granata, dopo il suo intervento ha lasciato la riunione senza votare in aperto dissenso con la presidenza. Anche lui ha sottolineato come la nomina non sia stata concordata col presidente della giunta regionale e nemmeno poteva esserlo visto che non c’è.
In quella occasione Vincenzo Granata dichiarò “Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora da procedure illegittime.
L’intesa tra il presidente della Regione e l’assemblea dell’Autorità idrica calabrese, per l’attesa nomina del direttore generale Francesco Viscomi, non è arrivata nel rispetto dello statuto dell’ente. È questa la denuncia di Vincenzo Granata, delegato del sindaco di Cosenza nel nuovo organismo di governo del sistema idrico integrato, che accende i riflettori sulla riunione del 30 novembre a cui ha partecipato solo fino a quando ha proposto di chiedere un parere ai ministeri competenti, abbandonando l’aula di fronte alla bocciatura dell’istanza.
La storia continua ………………………..

Vincenzo Granata ex consigliere nazionale: Mancanza di trasparenza per l’elezione del Presidente dell’ANCI Calabria.

Finalmente dopo le convocazioni a vuoto per l’elezione del presidente dell’Anci Calabria del 10 Febbraio 2023 e del 31 marzo 2023 “record negativo” rispetto alle altre ANCI regionali, il Presidente facente funzione di Anci Calabria ha convocato, per la terza volta, il 29 Giugno 2023, l’assemblea congressuale con all’ordine del giorno, approvazione modifiche statuto regionale di Anci Calabria con approvazione del punto 3 del direttivo di Anci Calabria del 26 Aprile 2023 “delega gestionale” del segretario di Anci Calabria, forse….. dimenticando l’art. 11. 5 dello statuto regionale che già prevede la delega al segretario su singoli atti da parte del Presidente e direttivo. Il punto 3 che prevede l’elezione del Presidente con l’elenco degli aventi diritto al voto e che sarà limitato solo a tutti coloro che avranno regolarizzato la posizione sociale entro e non oltre il 7 Giugno 2023, salvo preventivamente da approvare dal consiglio regionale di Anci Calabria. Hanno diritto al voto i comuni di Calabria in regola con il pagamento delle quote associative pregresse maturate al 31.12.2022 e regolarizzate con quietanze entro il 7 Giugno 2023. L’art. 32.2 statuto Anci Nazionale prevede che il contributo associativo degli associati si deve versare entro e non oltre il termine essenziale del 30 Giugno di ogni anno. L’art. 34 dello statuto nazionale esercizio finanziario e contabilità prevede che l’Anci assicura adeguate forme di pubblicità relativamente alle adesioni e ai bilanci annuali. Per tale motivo aspettiamo l’elenco dei comuni aventi diritto al voto e che deve essere pubblicato nel sito di Anci Calabria,con il relativo bilancio consuntivo e preventivo, per come previsto dall’art. 270 dlgs 267/00 e dai principi costituzionali di trasparenza e correttezza amministrativa. A sostenerlo è Vincenzo Granata ex consigliere nazionale ANCI e componente del direttivo regionale Anci Calabria.

Granata(Legalità Democratica):La legge Severino va abrogata.

Ha ragione il presidente dell’ANCI Calabria, Avv. Marcello Manna

quando scrivendo ai sindaci calabresi per sottolineare la necessità di proseguire “sul tema della reputazione degli Amministratori locali e sulle difficoltà a operare dei sindaci e che va dato segnale forte”. In questi anni, infatti, sono stati tanti i sindaci coinvolti in vicende giudiziarie. Gianluca Callipo, Giuseppe Idà, Giuseppe Falcomatà, Alessandro Tocci, Gianni Papasso, Franco Mundo, Umberto Bernaudo, Sandro Principe, Paolo Mascaro, Mario Oliverio. Con la legge Severino basta una sentenza di primo grado, quindi non definitiva, per far venir meno le funzioni di amministratore. C’è un automatismo che non funziona e che va rivisto perché lede le funzioni degli amministratori in maniera incomprensibile. Già nel 2018 il consigliere nazionale ANCI Vincenzo Granata

aveva posto il problema e numerosi amministratori avevano aderito al suo documento politico “Sulle proposte programmatiche, poi successivamente da sottoporre alle forze politiche , relative alla depenalizzazione dell’abuso d’ufficio e alla tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni, e arrivarono subito le adesioni di 23 amministratori di Comuni importanti della Calabria al suo documento .riportiamo un articolo del 29 Gennaio 2018


“Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, condivide totalmente il documento programmatico del Consigliere Nazionale dell’ANCI Vincenzo Granata che va sostenuto nella sua azione di tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni. La contestazione dell’ abuso d’ufficio, reato con una fattispecie di delicata struttura, ma che certamente non comporta la criminalizzazione di ogni violazione di legge nell’attività amministrativa. Ed invece, in questa eversione del sistema costituzionale attraverso le forzature di quello penale, anche qui si pretende che ogni violazione di norme procedurali da parte di amministratori e pubblici funzionari, sia abuso. Il che è una solenne e pericolosa sciocchezza. Abuso si ha solo quando l’atto, oltre che violatore di leggi e di regolamenti, abbia finalità in sé illecite completamente estranee a quelle della Pubblica Amministrazione.
Ecco gli aderenti al documento del Consigliere Nazionale ANCI sulla depenalizzazione dell’ abuso d’ufficio e sulla proposta di modifica della legge Severino .”
Il consigliere comunale di Cosenza e Consigliere Nazionale ANCI Vincenzo Granata
Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata
il Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto
Il Sindaco del Comune di Rota Greca Roberto Albano
Il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Pierluigi Caputo
Il consigliere comunale di Cosenza Fabio Falcone
Il consigliere comunale di Cosenza Gaetano Cairo
Il consigliere comunale di Cosenza Pasquale Sconosciuto
Il consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone
Il consigliere comunale di Cosenza Gisberto Spadafora
Il consigliere comunale di Cosenza Giuseppe D’ippolito
L’assessore al Comune di Cosenza Michelangelo Spataro
Il consigliere comunale di Rende e consigliere provinciale di Cosenza Eugenio Aceto
Il consigliere comunale di Rose Osvaldo Ferro
L’Assessore al comune di Domanico Andrea Fiorino
Il Vicesindaco del Comune di Dipignano Gianpaolo Nardi
Il consigliere comunale di Nocera Terinese Rosario Aragona
Il consigliere comunale di Paola Josè Grupillo
Il consigliere comunale di Montalto Uffugo Marco Bosco
Il consigliere comunale di Dipignano Massimiliano Fuoco
L’assessore al Comune di Montalto Livia Puntillo
Il consigliere comunale di Rende Gaetano Morrone
Il consigliere comunale di Rende Antonello Elia
a cui avevavano successivamente aderito numerosi amministratori dell’epoca della Regione Calabria.

C’è anche da segnalare l’intervento del neo deputato Simona Loizzo, a cui va il nostro plauso.

“Spero che il nuovo Parlamento voglia abolire la legge Severino che mina le garanzie costituzionali e che troppe volte ha punito ingiustamente amministratori locali e dirigenti pubblici”.

Ci sono casi di sindaci sospesi e poi decaduti assolti in Cassazione – prosegue Loizzo – e di dirigenti che sono dovuti rimanere senza incarico per anni per poi essere assolti. Penso che su questo principio di garanzia giuridica anche parte dell’opposizione potrà essere d’accordo – conclude Loizzo – e mi auguro che presto questa norma possa essere cancellata“. Nella mia qualità di Presidente dell’associazione Legalità Democratica, ritengo sia opportuno promuovere un dibattito pubblico in Calabria, sull’abrogazione della legge severivo, rilevato che oggi ci sono le condizioni per potere modificare la legge. Lo dichiara l’avv. Maximiliano Granata.

I fratelli Granata esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti e della depurazione.

I fratelli Granata esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti e della depurazione.
Un periodico on line di Cosenza, noto per “servizi” del genere, i noti diffamatori professionisti, ha pubblicato un articolo Fake News . Immondizia del Web che scatena la rabbia idrofoba di soggetti e strumenti mediatici del genere.
Guido il Consorzio Valle Crati da oltre undici anni e l’ente che dirigo è diventato esempio di eccellenza.
Capisco che questo da fastidio ai delatori, gli antagonisti, agli eversivi, ai diffamatori idrofobi online e agli odiatori della società cosentina. Cari diffamatori vedervi rosicare non è importante, ma è l’unica cosa che conta .

Costantino Baffa abbandona il partito della Lega.

Cari amici, dopo una lunga ed accurata riflessione, ho deciso di abbandonare il partito della Lega. Ad alcuni di voi avevo già preannunciato questa mia decisione. Vi chiedo scusa. Purtroppo, ancora ad oggi, il partito in Calabria, viene amministrato da un commissario del quale non ho mai condiviso alcuna sua decisione. La mancanza di rispetto, per questo territorio, principalmente Corigliano Rossano e per la sezione locale ignorata in ogni occasione per qualsiasi consultazione utile, mi hanno fatto giungere alla amara conclusione che il partito non ha bisogno di me, pertanto, in punta di piedi, mi faccio da parte».Lo dichiara due giorni fa, Costantino Baffa, consigliere comunale di opposizione in quota Lega, di Corigliano Rossano. Con questo ultimo abbandono la lega perde l’ultimo consigliere comunale in una città al di sopra dei 15000 abitanti in provincia di Cosenza. Già aveva abbandonato il partito l’anno scorso Vincenzo Granata, all’epoca consigliere comunale della città di Cosenza e aveva comunicato le sue dimissioni irrevocabili di referente della Lega di Cosenza lasciando il partito.

Granata dichiarava di avere aderito come primo consigliere della Lega di una città capoluogo in Calabria al partito della Lega e non intravedendo piu’ un progetto politico valido che tenga conto soprattutto della militanza e storicità, utilizzando il partito come un taxi per gli ultimi arrivati, aveva maturato dopo una adeguata riflessione, la decisione di lasciare il partito della Lega. Senza tenere conto di centinaia abbandoni avvenuti nella lega nell’ultimo anno. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua……………………………………

Vincenzo Granata,ex capogruppo Lega Cosenza:Il Partito della Lega è diventato un taxi.

Vincenzo Granata ex capogruppo e referente Lega Città di Cosenza

Dal suo profilo FB A. Crippa @zambrone2021 @pontida2019…il Partito non è un taxi….il Partito si serve, non ci si serve. Oggi @cosenza il Partito è diventato un taxi…oggi @cosenza il Partito è diventato lista di collocamento…PS Andrea…non può non sapere…

Luigi Lupo, candidato in consiglio comunale nella città di Cosenza lista lega, in risposta a Carmine Bruno, ex coordinatore lega giovani Calabria

Carmine Bruno e Andrea Crippa

Purtroppo non posso darti torto. Mi avevi avvertito oltre un anno fa ma, come sempre, bisogna battere la testa per capire realmente. La Lega è un partito inesistente, inconcludente che è sceso in Calabria solo ed esclusivamente per racimolare voti! Mi dispiace per le molte persone perbene che sono all’interno come Francesco Artusa e tanti altri… viva la libertà! Nua simu i Cusenza e calavrisi e patruni unni vulimu!!!

Emilio Greco ex referente cittadino Lega e presentatore della lista nelle ultime consultazioni comunali nella città di Cosenza

Mi permetto… non entro nel merito delle presenze… anche se mi sono venute a mente le vacche di fanfani..,chissà.. ma onestamenbte mi ha colpito molto la pochezza del dibattito…qualcuno ha parlato della cosenza dotta…è di tutta evidenza che si riferisca ad altri..la modestia culturale e oratoria dei relatori dell’eventi si è colta a piene mani…nessuno per esempio che sia riuscito a spiegare bene i quesiti concernenti il referendum sulla giustiza….purtroppo per la Lega….buio pesto …..

Alfredo Iorio e Matteo Salvini

Alfredo Iorio esponente della destra nazionale non conviene piu’ perdere tempo con questi leghisti.

Nella nostra redazione sono pervenuti altri commenti negativi in merito alla manifestazione organizza da Simona Loizzo e Andrea Crippa. Secondo i bene informati un centinaio di fuoriusciti e persone appartenenti alla Lega Calabrese, sono in procinto di organizzare una manifestazione a Lamezia Terme, in netta contrapposizione politica a Simona Loizzo, Andrea Crippa e Matteo Salvini. La storia continua ……………………………………………………………..

 

Cosenza:Alberelli Rosa, la storia dei matrimoni e dei regali in città.

Il negozio Alberelli Rosa apre i battenti  33 anni fa, nel cuore della città di Cosenza, in Corso Mazzini. In citta la Sign.ra Alberelli è conosciuta non solo da tutti i cosentini ma anche da famiglie provenienti da tutta la Calabria.  Una donna vivace e battagliera e stimata da tutti i commercianti del corso. Si confronta spesso con i figlioli sul piano politico, con Vincenzo Granata ex consigliere comunale della città di Cosenza e già vicario ATO Cosenza  e Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati.Ovviamente ne nascono discussioni costruttive e qualche volta anche con visioni diverse, è nota infatti la sua diversità di vedute con Matteo Salvini. L’On. GIacomo Mancini senior, passava spesso dal suo negozio e la definiva donna coraggio, per il suo comportamento diretto e leale. Apprezzata da tutto il mondo politico, professionale, sociale e imprenditoriale calabrese, svolge la sua attività sempre con altruismo e sorriso. E’ una sorta di istituzione cittadina, con le liste nozze ha incontrato intere generazioni di sposi cosentini, una piccola curiosità, la lista nozze del Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, è stata fatta presso il suo negozio. Ci sarebbero molti aneddoti da raccontare e per questo ci toccherà fare un altro articolo. Alberelli Rosa è una super commerciante, una super moglie, una super mamma e infine una super nonna, con la sua adorata nipote Orsola.