Autorità Idrica Calabria:Il 30 novembre 2020 Giovanni Greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna.

AIC quando Giovanni greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna come presidente dell’AIC .
Fonte quotidiano del sud Nel senso che in mattinata c’era stata una riunione del direttivo che chiedeva un rinvio dell’assemblea in quanto molti sindaci erano impegnati nei consigli comunali dedicati al bilancio. Manna, però, ha voluto accelerare perché si è perso troppo tempo intorno la questione.

In assemblea il più battagliero è stato poi il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, che ha avanzato dubbi sul metodo di individuazione del direttore generale. Difatti l’Aic aveva proposto tre nomi alla Santelli. Lei ne aveva scelto uno che però ha ritirato la sua disponibilità. A quel punto l’Aic ha scelto in autonomia sostenendo che comunque la Regione aveva in qualche modo certificato che gli altri due profili erano adatti al ruolo. Quindi si è proceduto all’elezione di Viscomi sia pure con alcuni comuni che si sono astenuti (cinque), mentre il rappresentante del Comune di Cosenza, Vincenzo Granata, dopo il suo intervento ha lasciato la riunione senza votare in aperto dissenso con la presidenza. Anche lui ha sottolineato come la nomina non sia stata concordata col presidente della giunta regionale e nemmeno poteva esserlo visto che non c’è.
In quella occasione Vincenzo Granata dichiarò “Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora da procedure illegittime.
L’intesa tra il presidente della Regione e l’assemblea dell’Autorità idrica calabrese, per l’attesa nomina del direttore generale Francesco Viscomi, non è arrivata nel rispetto dello statuto dell’ente. È questa la denuncia di Vincenzo Granata, delegato del sindaco di Cosenza nel nuovo organismo di governo del sistema idrico integrato, che accende i riflettori sulla riunione del 30 novembre a cui ha partecipato solo fino a quando ha proposto di chiedere un parere ai ministeri competenti, abbandonando l’aula di fronte alla bocciatura dell’istanza.
La storia continua ………………………..

Avv. Granata (Legalità Democratica): Sulla nuova forma di gestione dell’acqua calabrese, intervenga il procuratore Nicola Gratteri per verificare la legittimità della procedura.

Il Presidente dell’Autorità Idrica Marcello Manna ha convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria per approvare una nuova forma di gestione, proposta da consulenti nominati dal Partito Democratico. Sulla nascita di Calabria Acqua Bene Comune SPA, mi preme fare alcune considerazioni :

Ai sensi dell’art. 7 della Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, non sembrerebbe essere prevista la predisposizione e la conseguente approvazione della bozza di Statuto per la forma del Gestore Unico d’ambito. Probabilmente si genera confusione per quanto disposto dall’art. 7 comma 1 lettera a) che disciplina lo statuto dell’AIC cosi come previsto dall’art. 6 comma 6 della medesima legge. Tra gli obblighi dell’AIC c’è quello di coordinarsi con la Regione (art. 3 comma 3). In definitiva l’AIC individua la forma di gestione che dovrà avere il soggetto individuato per gestire il Servizio Idrico Integrato ( non è tra i suoi compiti quello di predisporre lo statuto del soggettio che andrà a gestire il servizio idrico integrato ma dovrebbe corrdinarsi con la Regione prima di assumere decisioni definitive). Vieppiu’ la Regione Calabria non puo’ assumere alcuna decisione perché puo’ operare solo in regime di ordinaria amministrazione. A questo si deve aggiungere che manca il piano d’Ambito, il piano industriale e il piano economico finanziario, non si specifica il futuro della Sorical e i Comuni si dovranno accollare tutti i debiti. Si chiede ai Sindaci di assumersi le responsabilità e i debiti senza avere contezza del percorso che viene intrapreso.

Tanto premesso si chiede l’intervento del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri per verificare la correttezza e legittimità della procedura. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .