Walter Rauti e il suo vice Cristian Invernizzi negano la parola a Vincenzo Sofo e Antonio Rinaldi

Walter Rauti e il suo vice Cristian Invernizzi

Fonte il Sovranista

Nella serata di giovedì 16 gennaio, a Corigliano Rossano, comune di oltre 70 mila abitanti, si è svolto un comizio elettorale della Lega, impreziosito dalla presenza del segretario nazionale Matteo Salvini. Un comizio in una piazza Salotto, piena in ogni ordine di posto, nel corso del quale, il leader leghista, da acceso tifoso rossonero, ha esordito salutando i concittadino di Rino Gattuso e riassumendo l’intera giornata di campagna elettorale vissuta in Calabria. Una giornata iniziata sorbendo un buon caffè, in compagnia del giudice Nicola Gratteri ed affermando a chiare lettere di volere ingaggiare una lotta, senza quartiere, alla ‘ndrangheta.

All’evento di Corigliano Rossano avrebbero dovuto prendere parte anche due euro deputati sovranisti della Lega, l’economista Antonio Rinaldi, eletto nel collegio Centro con oltre 48 mila preferenze e Vincenzo Sofo, fondatore del Think Thank Il Talebano, che opera attorno al progetto di Matteo Salvini, al fine di riaggregare l’area della destra politica italiana al fine di arrivare, in tempi brevi, alla nascita di un grande movimento identitario, europarlamentare della Lega grazie al consenso di oltre 30 mila elettori, ed invece…

Ai due illustri esponenti del Carroccio, non solo non è stata concessa parola nel corso del comizio della Lega ma è stato reso difficile, per non dire impossibile, l’accesso al palco. L’economista Rinaldi, pur non avendo alcun interesse politico in Calabria, non essendo il suo collegio elettorale, aveva percorso più di 500 km per giungere a Rossano ed avrebbe voluto spiegare le sue teorie economiche.
Che dire del diniego di parola per l’europarlamentare Vincenzo Sofo, che alle scorse europee nella sola Corigliano Rossano aveva conquistato più di mille preferenze ed in piazza c’erano diverse decine di suoi elettori e sostenitori.
Siamo alle comiche, ci spiega Mario, leghista cosentino della prima ora. Il commissario Invernizzi ed il suo vice Rauti negano la libertà di parola a due esponenti nazionali del partito, segno evidente di come si vuole una Calabria non libera e che non ragiona in termini politica.

Ma dal commissario Invernizzi che ha candidato alle prossime elezioni regionali il rossanese Alfio Baffa, salito alla cronaca per un video trash, in cui si ammira in vasca da bagno con whisky e sigaro e lancia un appello agli amici del gruppo reveng porn cosa possiamo immaginare di più.

Si palesa l’accordo tra Abramo e Salvini:Ecco perchè Mario Occhiuto è stato eliminato dalla Presidenza della Regione Calabria.

Sergio Abramo e Matteo Salvini

Le dichiarazioni di Sergio Abramo “Esportare in Calabria il modello #Catanzaro”. E’ questo il messaggio che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha voluto condividere durante un cordiale incontro che abbiamo avuto a Palazzo De Nobili. Per l’occasione ho avuto modo di illustrargli tutte le attività portate avanti dall’amministrazione, sottolineando che per il definitivo salto di qualità del Capoluogo serve un governo regionale che non si giri dall’altra parte, come invece ha fatto in questi ultimi anni il centrosinistra. Dalle dichiarazioni di Abramo e Salvini si palesa l’accordo fatto nei mesi scorsi che prevedeva l’eliminazione di Mario Occhiuto dalla Presidenza della Regione Calabria per fare spazio a Sergio Abramo Sindaco di Catanzaro. La strategia adottata da Salvini con i suoi referenti Invernizzi e Rauti non è andata però in porto, con Silvio Berlusconi che ha indicato Jole Santelli come candidato Presidente per Forza Italia. Adesso i leghisti calabresi cercano di correre ai ripari cercando di organizzare le truppe da contrapporre a Jole Santelli cercando di dettare la linea politica per imporre le loro scelte sugli assessori da designare, “vedi la richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura”. Un chiaro accordo di potere che ha messo fuori dalla presidenza il migliore Sindaco della Calabria Mario Occhiuto .

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata:Abbiamo le soluzioni per uscire fuori dall’emergenza rifiuti.

Non si puo’ che constatare l’incapacità delle autorità competenti di individuare una destinazione finale per il trasferimento dei rifiuti non riciclabili trattati dagli impianti, che ha comportato il raggiungimento del limite massimo consentito di rifiuti stoccati nei capannoni degli stessi impianti, pertanto da lunedi saremo in piena emergenza rifiuti. Si richiederà al nuovo Presidente della Giunta Regionale di voler tener conto che il Consorzio Valle Crati è pronto ad assumersi la responsabilità di ricoprire un ruolo di soggetto attore diretto e principale nella risoluzione della problematica dello smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Cosenza, stante la necessità di evitare, nel brevissimo termine, le preoccupanti conseguenze dovute alla situazione di emergenza che sta attanagliando la Regione Calabria. Inoltre il Consorzio Valle Crati, rappresentato dallo scrivente, dichiara la sua piena e totale disponibilità a produrre, sia in termini di documentazione che di risorse professionali, quanto necessario per portare a termine anche le procedure autorizzative per la realizzazione dell’ecodistretto e della discarica di servizio e, di conseguenza, di assumere la gestione sempre in accordo con l’ATO Cosenza . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .