Amaco SPA: I dipendenti non si pagano e i sindacati stanno a guardare.

Poiché sono irrilevanti le modalità con cui lo sciopero viene effettuato – con il solo limite che lo stesso non violi i cd. “limiti esterni” e pertanto pregiudichi la produttività dell’azienda, ovvero non comporti la distruzione (anche parziale) o una duratura inutilizzabilità degli impianti, mettendo in pericolo la loro integrità – deve ritenersi la legittimità anche dello sciopero parziale o a singhiozzo; ne consegue la carenza di interesse ad agire del datore di lavoro che richieda una pronuncia di accertamento negativo della legittimità di uno sciopero a singhiozzo e parziale, senza allegare la violazione dei predetti “limiti esterni” (nella fattispecie era stato proclamato uno sciopero a oltranza nell’ambito del quale ciascun lavoratore si asteneva dalla prestazione “come, quanto e quando riterrà più opportuno”).Corte appello Firenze, 06/03/2009. Questo è quello che prevede la legge sugli scioperi a singhiozzo e parziali. Dopo il fallimento dell’AMACO SPA, 134 dipendenti hanno cinque mensilità arretrate e nessuno interviene, nemmeno i sindacati che potrebbero azionare lo sciopero a singhiozzo, per richiamare l’attenzione della parte pubblica sulle iniziative da intraprendere per dare speranza e futuro, senza alcun licenziamento, al servizio pubblico essenziale dei trasporti nella città di Cosenza. Forse in Guatemala sarebbero stati più risolutivi. La storia continua ………………………

Amaco SPA:Licenziamenti, nuovi contratti e il Sindaco che non c’è .

IL Curatore fallimentare dott. Ferdinando Caldiero , il direttore Ing. Francesco La Valle, hanno informato con note nr 3100 del 12 dicembre 2023 e nr 38 del 13 dicembre 2023, tutte le OO. SS. della sospensione dell’esecuzione del Contratto Integrativo Aziendale sottoscritto il 1 Marzo 2023, poiché non corrispondente alle esigenze dell’Esercizio Provvisorio del fallimento Amaco. La sospensione del contratto, citato precedentemente, di fatto, apre licenziamenti e nuovi contratti, con altri livelli occupazionali rispetto a quelli attuali. In tanto, le promesse dell’Amministrazione Comunale di Cosenza, completamente inevase, rispecchiano l’indifferenza per il prossimo Consiglio Comunale di Cosenza del 22 Dicembre 2023, stralciando punto ordine del giorno: Fallimento AMACO, con motivazione…”di voler attendere l’esito del tavolo tecnico che si sarebbe insediato in Regione Calabria”. PS…si profila un brutto Natale per 134 ex dipendenti Amaco…ndr seguiremo la vicenda nell’unico interesse – rispetto alla salvaguardia contratto nazionale autoferrotranviario. LA cosa che più duole constatare e che il Sindaco è inesistente, la classica figura del Sindaco che non c’è’. Povera Cosenza, è completamente allo sbando .

Rifiuti: Il fallimento di Nino Spirlì, tariffe quasi raddoppiate e sempre in emergenza.

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema .
La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.
Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, stanno alimentando confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini.