Amaco SPA: I dipendenti non si pagano e i sindacati stanno a guardare.

Poiché sono irrilevanti le modalità con cui lo sciopero viene effettuato – con il solo limite che lo stesso non violi i cd. “limiti esterni” e pertanto pregiudichi la produttività dell’azienda, ovvero non comporti la distruzione (anche parziale) o una duratura inutilizzabilità degli impianti, mettendo in pericolo la loro integrità – deve ritenersi la legittimità anche dello sciopero parziale o a singhiozzo; ne consegue la carenza di interesse ad agire del datore di lavoro che richieda una pronuncia di accertamento negativo della legittimità di uno sciopero a singhiozzo e parziale, senza allegare la violazione dei predetti “limiti esterni” (nella fattispecie era stato proclamato uno sciopero a oltranza nell’ambito del quale ciascun lavoratore si asteneva dalla prestazione “come, quanto e quando riterrà più opportuno”).Corte appello Firenze, 06/03/2009. Questo è quello che prevede la legge sugli scioperi a singhiozzo e parziali. Dopo il fallimento dell’AMACO SPA, 134 dipendenti hanno cinque mensilità arretrate e nessuno interviene, nemmeno i sindacati che potrebbero azionare lo sciopero a singhiozzo, per richiamare l’attenzione della parte pubblica sulle iniziative da intraprendere per dare speranza e futuro, senza alcun licenziamento, al servizio pubblico essenziale dei trasporti nella città di Cosenza. Forse in Guatemala sarebbero stati più risolutivi. La storia continua ………………………

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