Granata ( Legalità Democratica) : Grave la dichiarazione del Ministro Barbara Lezzi sul Sindaco della Città di Cosenza.

On. Avv. Mauro Mellini

Granata ( Legalità Democratica)  : Grave la dichiarazione del Ministro Barbara Lezzi sul Sindaco della Città di Cosenza.

Sono molto gravi le affermazioni di Un ministro della Repubblica Barbara Lezzi nei confronti del Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto “Stia certo il Sindaco plurindagato che i suoi insulti e deliri non mi fermeranno.”  Il Ministro sicuramente non è informato  che la maggior parte delle indagini a carico di Mario Occhiuto di cui una parte già archiviate, nascono dalle denunce del sen. Nicola Morra e promosse dal suo attuale consulente a tempo pieno nella commissione antimafia Dr.ssa Marisa Manzini, fino a pochi mesi fa in servizio presso la Procura Repubblica di Cosenza come procuratore aggiunto.

Consiglio al Ministro uno dei vari articoli di Mauro Mellini sul caso Nicola Morra , suo collega di partito e presidente della Commissione Antimafia  che di seguito riporto:

Il Presidente

Associazione

Legalità Democratica

Avv. Maximiliano Granata

Il noto Giurista ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura On. Avv. Mauro Mellini interviene sul Caso Nicola Morra :
IL CASO DELL’ “ON. DELATORE DELLA REPUBBLICA”
E’ scoppiato (si fa per dire: anche alle bombe la stampa sa applicare, in certi casi, la sordina) il caso nientemeno che di una nostra vecchia conoscenza, l’attuale Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il Senatore (ma, come vedremo, dovremmo dire l’”On. Delatore della Repubblica”) Nicola Morra del Collegio di Cosenza.
Avevamo già parecchio tempo fa segnalato la sconcezza di una perenne presenza del Prof. Morra nei locali della Procura della Repubblica di Cosenza ed in particolare negli Uffici di taluni Magistrati.
Che cosa avesse da fare, con tanta assiduità, noi che non abbiamo accesso alle intercettazioni lecite (accesso illecito) né avevamo sistemi illeciti di intercettazioni illecite, non potevamo certo dire. Ma molti elementi comprovavano già allora che tale presenza non era imposta da convocazioni, ma espressione di rapporti di particolare amicizia e collaborazione e, magari, di petulanza.

Leggevo la copia di una denunzia del suddetto Prof. Sen. Morra: “Il sottoscritto Nicola Morra, nella sua qualità di Senatore della Repubblica, espone alla Signora vostra, per l’ipotesi che i fatti in questione possono costituire reato etc. etc.”.
Nella qualità di Senatore! Ecco per lui la funzione del Senatore: “ti dico questi fatti e pensaci tu a tirarne fuori un buon sugo di incriminazioni e di sputtanamento”.
Sputtanamento che non è mai mancato in danno di persone denunziate dal Nostro On. Delatore della Repubblica.
Avrei voluto che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.
Senatore? no! Delatore della Repubblica.

Mauro Mellini

Autorità Idrica Calabria: La Vicepresidenza affidata ad un comune di 927 abitanti.

Avv. Maximiliano Granata ( Legalità Democratica )

Granata (Legalità Democratica).
L’Autorità Idrica Calabria non rappresenta i comuni della Calabria , basta pensare che la Vicepresidenza dell’AIC è stata affidata ad un comune di 927 abitanti . Sul Piano politico prendiamo atto dell’alleanza di Sergio Abramo e Marcello Manna con Mario Oliverio e il suo fallimento politico e istituzionale.La Regione Calabria impone ai Comuni Tariffe illegittime

Il legislatore prevedeva che, per quelle gestioni nelle quali il servizio idrico non era integrato ma avveniva in maniera disgiunta – come, appunto, in Calabria – la competenza per determinare gli adeguamenti tariffari era del Cipe ovvero dello Stato. In Calabria, invece, gli adeguamenti per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009 sono stati stabiliti con atti della Regione mentre nel 2009 e nel 2010 lo ha fatto direttamente SoRiCal. Un capolavoro. Nel luglio del 2009 la Corte Costituzionale ha ribadito la competenza esclusiva dello Stato negli adeguamenti delle tariffe idriche. Quindi la Regione non poteva e non può aumentare le tariffe”.

Una vera e propria truffa, perpetrata nel silenzio generale e con complicità diffuse, che ha portato i calabresi a pagare tariffe maggiorate per 190 milioni di euro. L’Autorità Idrica Calabria che dovrebbe affrontare queste problematiche non rappresenta i comuni della Calabria , basta pensare che la Vicepresidenza dell’AIC sia stata affidata ad un comune di 927 abitanti . Non capisco la posizione di Abramo che ha dichiarato in tutte le assemblee che prima di costituire l’AIC si  sarebbe dovuto discutere preventivamente del piano industriale finanziato dalla Regione e poi entra, senza alcuna discussione, nel suo organigramma . Sul Piano politico prendiamo atto dell’alleanza di Sergio Abramo e Marcello Manna con Mario Oliverio e il suo fallimento politico e istituzionale.

Il Presidente
Associazione
Legalita’ Democratica
Avv. Maximiliano Granata