L’attacco di Report a Domenico Pallaria è vergognoso: Le competenze in Calabria non mancano,probabile esposto alla Procura della Repubblica .

L’attacco di  Report a Domenico Pallaria sul fatto che ” il capo della Protezione Civile non abbia conoscenze approfondite sui ventilatori polmonari” è vergognoso. Ma se provassimo a fare la stessa domanda a tutti i capi della Protezione Civile d’Italia, siamo sicuri che non avremmo la medesima risposta? 

Non sono medici, sono professionisti che si occupano di tutt’altro, e che con i medici si confrontano e si interfacciano per affrontare emergenze simili. Cari parlamentari Pentastelluti, certamente non esiste Goldrake . La Calabria attraverso il Presidente Jole Santelli e il Dirigente Domenico Pallaria e lo dico con orgoglio ha risposto bene e con cognizione dei propri limiti e delle proprie possibilità.Basta leggere i dati, la Calabria ha anche il primato del miglior tasso di letalità: con il 4,7%, ovvero il più basso dell’intero Paese. Le competenze in Calabria non mancano e la trasmissione di Report ha creato un grave danno all’immagine in Calabria, per questi motivi l’Associazione Legalità Democratica sta valutando la possibili di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Domenico Pallaria:” Sono indignato per la strumentalizzazione della mia figura”

“Nella piena consapevolezza di aver fatto quanto necessario alla guida della Protezione Civile, seppure in una condizione difficilissima ed in costanza di una epidemia che ha messo in crisi contesti territoriali ben piu’ organizzati del nostro, tengo a precisare di aver rimesso alla presidente della Giunta regionale Jole Santelli, ogni valutazione in ordine alla guida della Prociv calabrese. Incarico che ho assunto, come ho precisato nell’ormai famigerata intervista, assieme ad altre, gravose responsabilita’ e non certo per bulimia di incarichi ma in conseguenza di difficolta’ che si erano via via manifestate all’interno dell’organizzazione regionale. E’ valso per la Protezione Civile (che afferisce al Dipartimento Presidenza) cosi come per la gestione dei rifiuti (che attiene invece al Dipartimento ambiente)”.

Lo afferma Domenico Pallaria dimessosi ieri dalla guida della Protezione civile regionale. “Cio’ premesso – prosegue – mi paiono piu’ che opportune, anche sulla scorta dell’esperienza di queste settimane, alcune osservazioni. La condizione del sistema sanitario regionale e’ nota a tutti da tempo, sulla nostra sanita’ pesano un decennio di tagli draconiani, programmi scritti ma quasi mai trasformati in progetti concreti, commissariamenti che hanno di fatto ‘sterilizzato’ ogni possibilita’ di decisione ed indirizzo politico. So che e’ mediaticamente efficace l’associare alla decadenza di ospedali mai finiti o mai aperti una sequenza di parole in grado di scatenare reazioni indignate, e’ efficace ma non vuol dire che sia la verita’ o, ancor piu’ propriamente, che i concetti espressi siano riassumibili in pochi, pruriginosi secondi di parlato. So che e’ mediaticamente utile e produttivo estrapolare pochissime frasi da un’intervista durata quasi due ore; la verita’ e’ che si amplificano frasi che appaiono (e sono) senza senso unicamente per rafforzare il significato di una ricostruzione che mostra solo una parte della realta’. So che e’ mediaticamente redditizio raccontare della Calabria gli aspetti negativi, che ci sono, tralasciando di mettere in evidenza l’impegno, burocratico ed amministrativo, nella gestione di problemi complessi per non dire incancreniti. So che e’ mediaticamente conveniente solleticare lo sdegno rispetto ad una frase ‘non capisco nulla di ventilatori’ che non solo e’ corretta ma che rivendico; compito di chi dirige ed ha funzioni di organizzazione e coordinamento non e’ quello di avere competenze specifiche nell’analisi e nella scelta dei ventilatori. Da questo punto di vista ho l’obbligo di riassumere cio’ che ho detto alla giornalista e che, magicamente, e’ sparito, voglio pensare solo ed unicamente per questione di tempo e di sintesi. In Calabria su 110 posti letto di terapia intensiva l’85% erano occupati e dunque la Regione ha predisposto un piano di 310 posti letto tra terapia intensiva (TI) e terapia semintensiva (TSI); piano trasmesso al Governo con riferimento alle necessita’ di attrezzature e strumentazioni. E’ noto che l’impegno nazionale era ed e’ destinato prioritariamente alle regioni con un alto numero di contagi, per la Calabria le forniture sarebbero state si garantite ma non prima di 45 giorni, e’ questa la ragione per cui e’ stata predisposta la manifestazione di interesse rivolta agli operatori del settore per verificare la disponibilita’ nei magazzini delle attrezzature (a partire da letti e materassi) e degli strumenti che ci consentissero di avere la possibilita’ di allestire un pur minimo adeguato numero di posti letto che ci lasciasse tranquilli. La valutazione di merito, in conseguenza della manifestazione di interesse, e’ affidata ad uno specifico gruppo di lavoro, costituito previo assenso della Protezione Civile Nazionale e del Commissario Arcuri e composto da professionalita’ tecniche, amministrative e, soprattutto, mediche. La frase ‘non capisco nulla di ventilatori’ e’ estrapolata da questo contesto argomentativo ed e’, mi si consenta, persino rassicurante nella misura in cui ho dettagliatamente spiegato che io e il mio gruppo di lavoro abbiamo definito il percorso burocratico-amministrativo, la valutazione di merito e di dettaglio e’ affidata, come accade dovunque, a professionisti con competenze specifiche. Relativamente alle ‘mascherine’ a qualcuno e’ poi forse sfuggito che il tema e’ nazionale e che a fronte di un fabbisogno pari a 90 milioni di pezzi al mese dall’1 al 29 marzo ne sono state consegnate 39,3 milioni; con un flusso di invii che naturalmente ha tenuto conto delle esigenze specifiche e dell’urgenza in alcuni territori. So che e’ difficile, infine, opporre la fondatezza dei ragionamenti alla forza dei pregiudizi, ma di questo si tratta, di descrizioni a volte vere ma quasi sempre, purtroppo, stereotipate. Perche’ vince sempre il racconto della Calabria disorganizzata, colpevole, irredimibile; peccato che questa regione non sia ne tutta, ne sempre cosi’; e mi auguro che sullo sdegno alimentato prima o poi prevalga l’orgoglio consapevole”.

“Sono indignato – conclude Pallaria – per la strumentalizzazione della mia figura e addolorato per il tempo che si e’ perso per chiarire una situazione del tutto secondaria rispetto all’emergenza in corso”.

Granata(Legalità Democratica):Pallaria è un valido Dirigente, deve proseguire la sua attività.

Di Domenico Pallaria ho da aggiungere che, se non avessi verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lui si sia scatenata la contestazione di soggetti e strumenti mediatici come la trasmissione Report,  per tributargli la mia stima e la mia solidarietà. Una situazione farsesca determinata da frasi estrapolate.  Domenico Pallaria è un valido dirigente e asse portante della Regione Calabria, per questo lo invito a proseguire nella sua azione amministrativa di Dirigente Generale della Protezione Civile, in questo momento delicato dettato dall’emergenza coronavirus. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Granata (Valle Crati):Emergenza rifiuti,istituire una unità d’emergenza nella provincia di Cosenza.

Un ringraziamento al Direttore Generale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, Ing. Domenico Pallaria, per la sua celerità nell’adozione dei  relativi provvedimenti che consentono di dare soluzioni momentanee e immediate all’emergenza rifiuti che sta vivendo la Regione Calabria.

Si deve fare di più, c’è la necessità di  istituire una unità d’emergenza nella provincia di Cosenza, con gli organi preposti per predisporre i relativi atti consequenziali per uscire fuori dall’emergenza rifiuti, individuando immediatamente  le proposte operative. Partiamo con il mappare l’esistente per mettere a sistema le piattaforme, gli impianti, e le discariche di servizio. Sui rifiuti le soluzioni potrebbero essere meglio ricercate da una unità , tecnico/politica, costituita per supportare il decisore politico nelle scelte di indirizzo e nell’adozione di adeguati piani di investimento”. Bisogna inoltre dare il nostro apporto alla Regione Calabria per l’individuazione immediata dei siti dove allocare gli impianti di trattamento/smaltimento previsti dalla pianificazione regionale, così come è necessario accelerare il processo di approvazione delle progettazioni in essere, sì da pervenire, nel più breve tempo possibile, alla pubblicazione dei connessi bandi di gara. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.