Calabria:Lega, il fallimento di Saccomanno e il buon lavoro di Nino Spirlì .

Nelle prossime elezioni calabresi la Lega poteva dimostrare di essere il primo partito della coalizione di centrodestra. Su questo obiettivo si è speso molto Nino Spirlì che ha lavorato costantemente sul territorio, incontrando la società civile e una miriade di amministratori calabresi. La politica dell’ascolto e del confronto, lontano dalle polemiche e dagli scontri, aggiungendo che con un classico humor all’inglese è riuscito a governare una regione complessa e difficile in questo periodo di vacatio.

Nino Spirlì

Al contrario gli organi calabresi del partito guidati da Saccomanno e Calabretta hanno fatto l’esatto contrario, si narra di una congiura insieme al consigliere Pietro Molinaro di Cosenza, per defenestrare dopo l’elezione calabrese, Nino Spirlì dalla giunta regionale della Calabria.

Cataldo Calabretta e Pietro Molinaro

Certo una bella riconoscenza per l’unica persona che si sta spendendo per la crescita del partito. Ma come tutte le storie da raccontare, i nodi vengono al pettine e i leghisti calabresi guidati da Saccomanno e Calabretta, dovranno confrontarsi sul piano elettorale. Gli abbandoni nel partito sono numerosi e del tutto evidenti e il calo dei consensi è ben visibile a tutti. In questi giorni Matteo Salvini scenderà in Calabria per recuperare il consenso perduto da parte chi non ha saputo governare i processi del partito sul piano regionale. Il completo fallimento di Giacomo Saccomanno con Matteo Salvini alla guida del partito in Calabria. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ………………………………………

Giacomo Saccomanno

 

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