San Nicola Arcella,nuovo Flop di Luigi De Magistris.

Luigi De Magistris, in solitudine a San Nicola Arcella. Non gli resta che guardare il panorama

Il Sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, ha invitato nel suo comune, per un incontro pubblico, Luigi De Magistris candidato alla Presidenza della Regione Calabria. De Magistris, accompagnato dal Sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, non ha potuto che constatare l’ennessimo flop dell’iniziativa, dato che erano presenti solo un piccolo sparuto gruppetto di cittadini del luogo. Ha ragione il valido avvocato Jacopo Severo Bartolomei “Questo dato di intrinseca politicità, prescinde da un intento politico preordinato pur spesso presente e connesso alla eziopatogenesi di troppe indagini mirate o esplorative, condotte – come sempre ha stigmatizzato Mauro Mellini, criticando la sopravvivenza del feticcio dell’obbligatorietà dell’azione penale, all’introduzione del nuovo Codice di procedura penale italiano improntato al sistema accusatorio – non in base al preventivo pervenimento di una notitia criminis, ma alla ricerca della medesima, in forza di notizie persino estrapolate da articoli di giornali o rimaneggiate su pubbliche dicerie. Tuttavia Violante giunge a rassicuranti conclusioni, ammonendo che “se uno di questi non rispetta i propri limiti, possono esserci squilibri gravi ai danni dei cittadini” descrivendo con certosina puntualità lo stato fisiologico e le conseguenze pregiudizievoli del perverso intrecciarsi di rapporti negli ultimi decenni tra politica e magistratura, recte tra magistratura e politica – anche da un punto di vista soggettivo, dato l’impressionante numero di magistrati, appartenenti ad ogni corrente, che dal 1975, post emergenze nazionali del terrorismo, mafia e corruzione, hanno fatto stabile ingresso in Parlamento o nel mondo politico o parapolitico (il sindaco Luigi De Magistris, il governatore Michele Emiliano, l’ex presidente dell’Anac Raffaele Cantone), numero che non trova paragone in nessuna democrazia liberale .

Questo dato innegabile che dovrebbe indurre a riflessioni sistemiche ogni riformatore (a parte il “Rottamatore” Matteo Renzi che voleva il pm Nicola Gratteri a via Arenula), è sfuggito all’attenzione del teorico Violante. Nel nostro Paese da decenni i magistrati – alti funzionari statali non elettivi e quindi politicamente irresponsabili – pretendono di concorrere a dettare l’indirizzo politico nazionale, condizionano scelte legislative e governative, non solo in ambito della giustizia; a questa distorsione permanente e pervasiva, occorre che qualcuno che abbia a cuore le sorti del Paese, ponga rimedio, affinché il lascito morale di un giurista raffinato, un parlamentare preparato, un avvocato generoso, un consigliere controcorrente del Csm nonché un impareggiabile pubblicista come Mauro Mellini da Tolfa, non vada disperso.

“Non ho alcuna remora a dire che non mi fido di questa magistratura”.

I calabresi e i cittadini del tirreno cosentino, non si faranno certamente convincere da chi non conosce i problemi della nostra regione che ha bisogno di risorgere con una nuova classe dirigente, partendo dalle nuove generazioni.