Nuovo Ospedale di Cosenza:Le dichiarazioni dei garzoni dei sinistri suggeritori, la gatta della dispensa come la fa la pensa.

Le dichiarazioni dei garzoni dei sinistri suggeritori, di nostra vecchia conoscenza, che hanno nomi e cognomi e su questo punto torneremo sull’argomento, ci fanno effetture alcune considerazioni.La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità del 2017 commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro economico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Non solo ma nelle tempistiche dell’intervento nell’elaborazione del Piano economico-finanziario del Concessionario (costituito come Società di progetto o Special Purpose Vehicle- SPV) si basa sulle seguenti ipotesi temporali che, nel complesso, portano ad una durata della concessione (progettazione, costruzione e gestione) pari a 30 anni, di cui 5 anni, per la fase di progettazione e costruzione e 25 anni, per la fase di gestione. Ma in Calabria gli unici problemi cui si bada sono quelli della giornata. Agli imprenditori “disponibili” (e non senza ottimi profitti) l’istituzione pubblica, fa ponti d’oro. Un grottesco studio di fattibilità , che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”. E’ proprio il caso di dire che la gatta della dispensa come la fa, LA PENSA .

Depurazione:I sinistri, ignoranza,ignoranza! Adesso parlano i somari.

Nel mondo dei sinistri calabresi,ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso.I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei nostalgici della sinistra,UN SINDACO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Tornano alla mente episodi dei sinistri che evocano il perché a volte l’ignoranza e l’ignoranza del perché certe affermazioni, nel settore della depurazione, sono veramente da ignoranti, suggeriscono altre considerazioni, positive e sagge che, invece, sarebbero del tutto opportuno e necessarie. Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce sinistro si diventa. la storia continua…………………………………..

Avv. Maximiliano Granata:I Sinistri calabresi e la pseudodemocrazia,il vantaggio per i cretini.

C’è quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare da un fanatismo all’altro…”.
Una proposizione tragica, specie per chi crede, malgrado tutto, nella democrazia, sistema fondato sul numero di consensi, dai quali dipende l’attribuzione del potere.
Certo, la Democrazia ha i suoi rischi, che per lo più dipendono dalla constatazione di Leonardo Sciascia.
Per i sinistri tutto è permesso anche governare con imputati per processi di mafia.
Un programma simile sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali.
Ma, dette queste cose da un sinistro (che in quanto imputato per mafia o corruzione può chiedere quello che vuole, come se si trattasse sempre dell’ultima sigaretta…) ed accettate da sinistri asserviti a questi imputati presenti e plaudenti, non hanno affatto sollevato le reazioni dovute alle cazzate. Perché? Perché ai cretini ed ignoranti è concesso dire questo ed altro. Le loro cavolate non ci allarmano: si sa, sono cretini ed ignoranti. Questo è il premio che loro “spetta”.
Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei sinistri (e, in fatto di regole o di rispetto della norma, quelle di certi imputati per mafia che i sinistri adorano ed ai quali obbediscono) se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.
Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. IL Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.