Coronavirus, Cuomo: “Il piano di Trump per New York non basta, servono più soldi”

Nello stato di New York i contagiati sono 30.811, 5146 i nuovi casi nelle ultime ventiquattr’ore e 285 i morti in totale

Il piano da 2 mila miliardi di dollari che sta per essere votato dal Senato americano “non funzionerà per New York, sarebbe terribile. Servono più soldi”, afferma il governatore dello stato Andrew Cuomo.

Trump: New York problema principale
“New York City è di gran lunga il nostro principale problema”. Lo ha sottolineato il presidente americano Donald Trump durante la conferenza stampa sul coronavirus, precisando di aver parlato con il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, critico sulla risposta del presidente, sia ieri e sia questa mattina.

Alcune aree degli Stati Uniti “potranno tornare al lavoro” prima di altre. Lo ha poi rimarcato Trump, dopo aver dichiarato come obiettivo quello di riaprire a Pasqua il Paese in lockdown per il Covid-19.

Trump ha quindi detto di aver parlato con il premier giapponese Shinzo Abe congratulandosi con lui per il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al prossimo anno. “E’ stata la giusta decisione”, ha affermato il tycoon durante la conferenza stampa sul coronavirus.

EDWARD LUTTWAK, IL LUSTRASCARPE DI DONALD TRUMP

Il politologo, noto critico di vicende italiane, accusa il nostro governo: fa da lustrascarpe a Russia, Cina e Iran. Ridicolo accettare gli aiuti da Mosca, dove la gente non può neanche curarsi. Cina? Altro che Via della Salute, dietro c’è il 5G a Huawei
Gli aiuti all’Italia di Cina, Russia e Cuba non sono andati giù a Edward Luttwak, già stratega del Pentagono, analista e politologo americano. Nonostante il momento di grande difficoltà sanitaria per l’Italia, il suo giudizio è impietoso e le sue parole corrosive. “Gli italiani di oggi non ricordano una vecchia espressione: sciuscià. Erano gli scugnizzi napoletani che un tempo pulivano le scarpe ai soldati americani. Ecco, oggi il governo italiano è questo, uno “sciuscià” – dice a Formiche.net dalla sua casa nel Maryland – anche il Bangladesh e l’Afghanistan presto manderanno aiuti, magari anche il Congo. Il Congo Brazzaville, ovviamente. Immagino che sarà preparato per loro un gran ricevimento al ministero degli Affari Esteri (ride, ndr). Questa non può essere una mentalità da Paese G7”.
Preoccupazioni, queste, suggerite dall’amministrazione di Donald Trump che non vede di buon occhio l’arrivo di cargo cinesi e russi e la campagna diplomatica che li ha accompagnati. Ma si sa, Donald  può prostrarsi al dittatore Nord Coreano, dopo averlo insultato e minacciato, stabilire scambi economici con la Cina e a chi gli pare e per Luttawk  il governo italiano è uno “sciuscià” perché in un momento così drammatico mostra eterna riconoscenza ai soccoritori. Una cosa è certa, con le sue corrosive esternazioni,  Luttwak, da sempre il mastino della Casa Bianca, dallo status di cane  ha ritenuto più consono ricoprire il ruolo di lustrascarpe di Donald Trump. Viva l’Italia!
Fonte: Shock News