Granata(Legalità Democratica):La legge Severino va abrogata.

Ha ragione il presidente dell’ANCI Calabria, Avv. Marcello Manna

quando scrivendo ai sindaci calabresi per sottolineare la necessità di proseguire “sul tema della reputazione degli Amministratori locali e sulle difficoltà a operare dei sindaci e che va dato segnale forte”. In questi anni, infatti, sono stati tanti i sindaci coinvolti in vicende giudiziarie. Gianluca Callipo, Giuseppe Idà, Giuseppe Falcomatà, Alessandro Tocci, Gianni Papasso, Franco Mundo, Umberto Bernaudo, Sandro Principe, Paolo Mascaro, Mario Oliverio. Con la legge Severino basta una sentenza di primo grado, quindi non definitiva, per far venir meno le funzioni di amministratore. C’è un automatismo che non funziona e che va rivisto perché lede le funzioni degli amministratori in maniera incomprensibile. Già nel 2018 il consigliere nazionale ANCI Vincenzo Granata

aveva posto il problema e numerosi amministratori avevano aderito al suo documento politico “Sulle proposte programmatiche, poi successivamente da sottoporre alle forze politiche , relative alla depenalizzazione dell’abuso d’ufficio e alla tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni, e arrivarono subito le adesioni di 23 amministratori di Comuni importanti della Calabria al suo documento .riportiamo un articolo del 29 Gennaio 2018


“Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, condivide totalmente il documento programmatico del Consigliere Nazionale dell’ANCI Vincenzo Granata che va sostenuto nella sua azione di tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni. La contestazione dell’ abuso d’ufficio, reato con una fattispecie di delicata struttura, ma che certamente non comporta la criminalizzazione di ogni violazione di legge nell’attività amministrativa. Ed invece, in questa eversione del sistema costituzionale attraverso le forzature di quello penale, anche qui si pretende che ogni violazione di norme procedurali da parte di amministratori e pubblici funzionari, sia abuso. Il che è una solenne e pericolosa sciocchezza. Abuso si ha solo quando l’atto, oltre che violatore di leggi e di regolamenti, abbia finalità in sé illecite completamente estranee a quelle della Pubblica Amministrazione.
Ecco gli aderenti al documento del Consigliere Nazionale ANCI sulla depenalizzazione dell’ abuso d’ufficio e sulla proposta di modifica della legge Severino .”
Il consigliere comunale di Cosenza e Consigliere Nazionale ANCI Vincenzo Granata
Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata
il Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto
Il Sindaco del Comune di Rota Greca Roberto Albano
Il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Pierluigi Caputo
Il consigliere comunale di Cosenza Fabio Falcone
Il consigliere comunale di Cosenza Gaetano Cairo
Il consigliere comunale di Cosenza Pasquale Sconosciuto
Il consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone
Il consigliere comunale di Cosenza Gisberto Spadafora
Il consigliere comunale di Cosenza Giuseppe D’ippolito
L’assessore al Comune di Cosenza Michelangelo Spataro
Il consigliere comunale di Rende e consigliere provinciale di Cosenza Eugenio Aceto
Il consigliere comunale di Rose Osvaldo Ferro
L’Assessore al comune di Domanico Andrea Fiorino
Il Vicesindaco del Comune di Dipignano Gianpaolo Nardi
Il consigliere comunale di Nocera Terinese Rosario Aragona
Il consigliere comunale di Paola Josè Grupillo
Il consigliere comunale di Montalto Uffugo Marco Bosco
Il consigliere comunale di Dipignano Massimiliano Fuoco
L’assessore al Comune di Montalto Livia Puntillo
Il consigliere comunale di Rende Gaetano Morrone
Il consigliere comunale di Rende Antonello Elia
a cui avevavano successivamente aderito numerosi amministratori dell’epoca della Regione Calabria.

C’è anche da segnalare l’intervento del neo deputato Simona Loizzo, a cui va il nostro plauso.

“Spero che il nuovo Parlamento voglia abolire la legge Severino che mina le garanzie costituzionali e che troppe volte ha punito ingiustamente amministratori locali e dirigenti pubblici”.

Ci sono casi di sindaci sospesi e poi decaduti assolti in Cassazione – prosegue Loizzo – e di dirigenti che sono dovuti rimanere senza incarico per anni per poi essere assolti. Penso che su questo principio di garanzia giuridica anche parte dell’opposizione potrà essere d’accordo – conclude Loizzo – e mi auguro che presto questa norma possa essere cancellata“. Nella mia qualità di Presidente dell’associazione Legalità Democratica, ritengo sia opportuno promuovere un dibattito pubblico in Calabria, sull’abrogazione della legge severivo, rilevato che oggi ci sono le condizioni per potere modificare la legge. Lo dichiara l’avv. Maximiliano Granata.

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