Roma: Ristorante Rosso Tiziano, si discute di politica calabrese e nazionale.

In questi mesi passeggiando per la città di Roma, uno dei passaggi d’obbligo è il ristorante Rosso Tiziano, in via Rodolfo Lanciani nr. 79.  Ad accogliere i clienti e’ il titolare del ristorante l’Avv. Fabio Strancia, che oltre ad essere un brillante avvocato è  anche un eccellente ristoratore. In questo locale frequentato da molti amministratori pubblici e parlamentari, si discute di politica calabrese e nazionale. Dopo aver bevuto un buon bicchiere di vino della cantina del cavaliere Antonio Malena, sopraggiunge un romano d’adozione, il vulcanico Alfredo Iorio che parla sempre della sua terra d’origine, la Calabria. In questi giorni il locale è stato frequentato da numerosi amministratori calabresi e parlamentari. Novità politiche in arrivo? La storia continua…………………………………… 

Maximiliano Granata:La politica calabrese e la lotta contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura.

Non è qui ed ora, che voglio sottolineare un episodio simbolo di questa debacle: le dichiarazioni del “Delatore della Repubblica” sul suo voto contro il partito che lo ha portato al Senato ed alla Presidenza dell’Antimafia. “Quando la nave affonda i topi scappano per primi”.
Diciamo piuttosto che la fine ingloriosa dell’azienda di Casaleggio e Grillo lascia una situazione a dir poco inconcepibile e terrificante. Oltre ai rifiuti tossici di un pensiero politico inesistente (non è poi una contraddizione così clamorosa) l’assetto di fondo politico-istituzionale del Paese è oggi tale da non lasciare spazio a previsioni men che angosciose.
Maggioranza relativa in Parlamento ancora nelle mani degli sconfitti dei fantasmi del Movimento scomparso. Appoggio (formale) ad essi ancora dato da un partito come il P.D. già annunziato,però, come condizionato dall’avvenuto crollo. Ma, soprattutto, dal già quasi cadavere del Movimento 5 Stelle esalano fetori di infezioni e virus terribili. Già il P.D. (ed il suo finanziatore del momento) hanno messo in campo proprio per le prossime elezioni in Calabria,un’espediente di un’antipolitica “collaterale”, più antipolitica o più cretina di quella che se ne va in pezzi. Il “Movimento delle Sardine” puzza di cadavere del cinquestellismo come se già fosse marcito. Oltre che della Sinistra che lo ha ingaggiato.
Detto tutto questo vorrei poter dire alla politica calabrese, di fare attenzione, molta attenzione. Vorrei che l’interesse della politica calabrese capisse che non non solo bisogna difendersi bene sul piano giudiziario dalle assurde accuse di presunti abusi, ma di farne la bandiera di una lotta di tutto quanto resta di ragionevole e sano nel Paese contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura. Dovrei dire, per l’esattezza e per non offendere qualcuno che non se lo merita, del Partito dei Magistrati, ma temo che potrei essere compreso ancora meno.
Cos’altro? Un augurio a chi ha la possibilità di guardare al futuro, di vederne uno migliore di questo raggelante presente. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione LegalitàDemocratica Avv. Maximiliano Granata.