Ci mancherà Giuseppe La Valle. L’uomo che partito da San Donato di Ninea, guardava al futuro dei trasporti.

Dopo una lunga malattia, si è spento il giorno di capodanno nella casa di famiglia in Calabria, attorniano dai propri cari, l’imprenditore Giuseppe La Valle. Nato a San Donato di Ninea nel 1936, riusci ad ottenere alla fine degli anni 50 la linea di San Donato di Ninea, prima di competenza statale e poi di trasporto pubblico regionale. Da allora non si è più fermato, dopo avere conquistato la Calabria, allarga i propri orizzonti in altre regioni italiane, fondando a Ferrara nel 1989 La Valle Trasporti: una realtà aziendale virtuosa in crescita costante che ogni anno, con 100 autobus ed altrettanti dipendenti, tocca i 2,7 mln di km percorsi.Professionalità, trasparenza e responsabilità personale, rispetto delle regole, attenzione alle esigenze della clientela e alla qualità dei servizi, sicurezza e sostenibilità sono i valori ispiratori di un’impresa divenuta, nel tempo, un punto di riferimento per il territorio di Ferrara per i servizi di trasporto sia scolastico che turistico, oltre che per il TPL.Con La Valle Trasporti oggi è possibile usufruire di un servizio personalizzato per ogni esigenza.Nel 2022, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 6 milioni di euro, con 120 automezzi e 2,5 milioni di km percorsi all’anno. Un imprenditore di successo, un marito, un padre e un nonno esemplare, con la grande passione per i motori e la meccanica. Per chi ha avuto modo di conoscerlo era una persona allegra, socievole e ottimista. Rievocava episodi di una storia passata, ma ancora attuale, con dovizia di particolari. Ci mancherà la sua presenza, soprattutto mancherà alla sua San Donato di Ninea, dove gli piaceva dimorare durante il periodo estivo, insieme alla moglie sua compagna di vita. Giuseppe La Valle e’ stato un grande imprenditore nel settore dei trasporti. Ci mancherà molto la sua presenza. A me piace ricordarlo come in quella serata trascorsa insieme alla festa di compleanno della nipote Cristina Toscano, una serata eccezionale, dove abbiamo discusso degli argomenti più disparati e lui dimostrava esperienza e saggezza, ma soprattutto parlava dei suoi adorabili nipoti che sicuramente porteranno avanti il ricordo e i progetti del nonno. Addio al piccolo grande uomo che partendo dal piccolo borgo di San Donato di Ninea, guardava al futuro dei trasporti in ambito nazionale. A noi ci piaceva alzare il pollice, gli aviatori dei caccia veloci nella Seconda guerra mondiale – e probabilmente già nella Prima – segnalavano che erano pronti per decollare in questo modo: il rumore era molto alto e il gesto sostituiva la voce.

Ti porterò sempre cosi nei miei ricordi, con l’ottimismo di un imprenditore calabrese che ha fatto decollare, con il pollice in su, i trasporti fuori dal nostro contesto calabrese.  Addio piccolo grande uomo

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