In alcuni partiti una classe politica MEDIOCRE.

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione di qualche amministratore pubblico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) di qualche mediocre amministratore pubblico(vedi nel caso di specie, un recente nomina) del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri amministratori, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.
Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.
A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli del 27 maggio 1834 Li Prealti e Li Cardinali, ” Li somari so ppiu’ de li cavalli”,i cui versi ben si attagliano alla tragicomica vicenda della nomina di qualche assessore regionale.Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso (relativo alla nomina) è mediocrità, nello specifico una mediocre nomina di qualche paesello montanaro sperduto.

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