Calabria:Il partito dei pubblici ministeri come gli ulema nello stato islamico.

Il mio amico e mentore Mauro Mellini mi ricordava di aver visto prendere piede nelle procure degli anni Settanta – soprattutto in quelle calabresi, con cui aveva più familiarità – una cultura per cui “noi siamo gli avamposti della legalità” e “lo stato ci ha abbandonato, è un traditore”. E così, «nel tempo, lentamente, gli atti di elaborazione concettuale della Magistratura sono passati nella magistratura corporativa e ora che la politica prova a tirare le briglie che ha lasciato a lungo sciolte, il cavallo della magistratura si imbizzarrisce. E reagisce, non ritenendosi più un pezzo dello stato, ma espressione ormai di un qualcosa che sta sopra al potere temporale, come gli ulema nello stato islamico. Sono un’aristocrazia dotata di un potere carismatico, che per definizione non è elettivo: si acquista col concorso di uditore giudiziario». Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. NOI SIAMO GARANTISTI, NON SIAMO GIUSTIZIALISTI. In onore di Mauro, io e Mauro Mellini non abbiamo EL MIEDO …………la storia continua …………………….

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