Cosenza. A spasso con l’uomo che cercava la felicità.

La ricerca della felicità è un film del 2006 diretto da Gabriele Muccino, con Will Smith e Jaden Smith. È ispirato alla vita di Chris Gardner, imprenditore milionario, che visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere.
La ricerca della felicità è anche un concetto filosofico, che si riferisce al diritto di ogni individuo di perseguire la propria soddisfazione personale. La dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, ad esempio, elenca la ricerca della felicità tra i diritti inalienabili dell’uomo.
La ricerca della felicità è infine un tema letterario, che ha ispirato molti autori e opere. Un esempio è il saggio breve di Skuola.net, che analizza le diverse concezioni di felicità nella storia del pensiero, dalla filosofia antica alla psicologia moderna.
Mentre ero a spasso per le vie di Cosenza, con un uno dei miei pochi cari amici e con cui alcune volte mi intrattengo a camminare e discutere per le strade della città, ci siamo interrogati sul trascorrere del tempo, passato cosi velocemente, ma che ancora ci vede in pista. La frase del tempo sembra essere il titolo di un romanzo che non esiste, ma che ricorda molto quello di Georges Simenon, l’Uomo che guardava passare i treni. Il tema del tempo che passa è presente nel romanzo, sia come motivo di crisi esistenziale per il protagonista, sia come elemento di suspense per il lettore. Il mio collega di passeggiata è molto calmo,geniale ma riflessivo, il mio esatto contrario rispetto alla mia irruenza, ma in fondo tra due persone geniali ci comprendiamo. Da angolazioni diverse riflettiamo, d’altronde “Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare”. Ma torniamo all’argomento dei due passeggiatori che sembrano usciti da un testo di Anton Cechov in cui si parla di un dottore e di un paziente che discutono di filosofia e di Diogene. In questo testo, il dottore dice: “Il saggio, o semplicemente il pensatore, l’uomo riflessivo, è sempre contento e non si meraviglia di niente”. Ed ecco la suspence, il mio compagno di viaggio, tira fuori dal cilindro, la ricerca della felicità di Roberto Benigni, e mi ispira questo articolo. Ci lasciamo con la promessa che io avrei fatto un articolo e che ci saremmo visti nelle prossime passeggiate con lui che rappresenta l’uomo riflessivo che cerca la felicità.
Gli anni che passano possono essere visti come un viaggio, un percorso di crescita e maturità che ci rende persone migliori. Il segreto, dunque, sta nel saper apprezzare l’effervescenza della giovinezza, ma anche nella capacità di accettare il fluire degli anni e di valorizzare ogni fase della propria vita.Mi piace completare il mio articolo con le pillole di saggezza sulla ricerca della felicità di Roberto Benigni;
“Amarsi è il problema fondamentale dell’umanità. Affrettiamoci ad amare, non ci rimane molto tempo: amiamo sempre troppo poco e troppo tardi, perché al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore.”
“La felicità, sì, la felicità. A proposito di felicità, cercatela! Tutti i giorni, continuamente, anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicità, ora, perché è lì, ce l’avete, ce l’abbiamo, perché l’hanno data a tutti noi.
Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli ce l’hanno data in regalo, in dote ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto, come fanno i cani con l’osso quando lo nascondono.
E molti di noi l’hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l’hanno messo ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che ci avete dentro, vedrete che esce fuori.
C’è la felicità! Provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa, ma è lì.
Dobbiamo pensarci sempre alla felicità e anche se a volte lei si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei. Fino all’ultimo giorno della nostra vita… Fino all’ultimo giorno della nostra vita.
“Saltate dentro all’esistenza ora, perché se non trovate niente ora, non troverete nulla mai più. È qui l’eternità, non ce n’è un’altra”.
Roberto Benigni (tratto dal programma “i dieci comandamenti”)