Antonio Furgiuele: I precari storici della Calabria hanno diritto di lavorare.

Di seguito la dichiarazione di Antonio Furgiuele su fb,che pubblichiamo nella parte sottostante dell’articolo. Ci preme però fare alcune considerazioni. Antonio Furgiuele appartiene alla fascia dei giovani calabresi sempre dediti al lavoro, un giovane vivace, operativo e di compagnia. Lui appartiene a quella fascia di giovani che ha cercato di dare il proprio contributo per il rilancio del nostro territorio con le sue capacità e voglia di operare e lavorare. Il suo slogan amici toghi è conosciuto da tutti i suoi amici che gli vogliono bene per l’affetto che gli dimostra giornalmente. Lui attraversa la vicenda dei classici precari calabresi che ha nostro avviso devono essere utilizzati nelle istituzioni, per l’apporto di rilancio che possono dare nella nostra Regione. Essere fratello di un deputato non può creare delle penalizzazioni ma deve essere un arrichimento perchè la battaglia dei precari storici calabresi che riguarda centinaia di persone deve essere sostenuta, a parte Domenico Furgiuele fratello di Antonio, da tutti i parlamentari nazionali della Regione Calabria e anche dal partito regionale della Lega.
Ecco la dichiarazione integrale di Antonio Furgiuele su Facebook:
“Dopo due anni di silenzio , ho deciso di parlare. Sono stato accusato su tutti i media anche quelli Nazionale di essere raccomandato solo perché ho un parente politico. Solo perché faccio parte di una LEGGE, la LEGGE 12 i precari storici della Calabria . Adesso però vi racconto tutta la verità . Nel 2013 mi scrissi ad una schort list dopo un mese dell iscrizione fui chiamato per fare il colloquio , e avendo tutti i requisiti entrai a far parte di un ente house della regione. Nel 2019 uscì un bando dove si poteva partecipare solo con i requisiti giusti , dove io partecipai e avendo i requisiti senza raccomandazione entrai in questa famosa legge , la legge 12. Nel 2013 quando entrai nella regione il mio parente politico faceva tutt’altro , non era nessuno. Ad oggi nonostante tutte Le chiacchiere sui giornali e sui media Nazionali mi ritrovo avendo un diritto ad essere disoccupato. Talmente raccomandato , che ad oggi tutti sono stati rinnovati nella Regione Calabria e noi della Legge 12 ci troviamo a casa. Ho dovuto sopportare pure la condanna di essere un parente di un politico anche da parte di qualche collega , perché mi dava la colpa di non essere stato assunto per lo scandalo fatto su i media verso la mia persona. Ho visto colleghi morire di malattia facendo parte di questa legge con la speranza di poter tornare a lavorare. Allora di che stiamo parlando , accusate noi parenti di Politici che siamo raccomandati non sapendo quanti sacrifici abbiamo fatto per studiare e crearci un futuro. Non dobbiamo essere macchiati solo perché abbiamo questa gogna di essere parenti di… io personalmente non mi sento raccomandato anzi per come stanno i fatti mi sento abbandonato da chi sta al potere oggi alla Regione. Niente contro nessuno, ma tutti abbiamo bisogno di lavorare se abbiamo i diritti e le capacità.
FINITELA DI ACCUSARCI
Dimenticavo una cosa visto la situazione insostenibile e una certa età a giorni andrò al nord a lavorare come ho fatto per parecchi anni . Perché a me qualsiasi lavoro non puzza.
Io sto con con Claudio de Magistris noi parenti non dobbiamo pagare le colpe di nessuno.”

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