Lega Calabria, il patto di Scilla: Sconfitta la linea di Invernizzi, Rauti e Sergio Abramo in procinto di passare con la Lega.

La storia del patto di Scilla va raccontata. Il 12 Dicembre scorso in seguito alla discesa di Matteo Salvini in Calabria, subito dopo la cena in quel di Scilla, due personaggi della nostra storia Cristian Invernizzi, commissario regionale della Lega calabrese, e Walter Rauti coordinatore organizzativo del partito, gran consigliere di Matteo Salvini,insistono per far indicare Sergio Abramo alla presidenza della giunta regionale della Calabria, in sostituzione di Mario Occhiuto, valente Sindaco della città di Cosenza. Da indiscrezioni in ambito Lega si narra di un passaggio imminente di Sergio Abramo nelle file del partito della Lega, con la benedizione dei due personaggi della nostra storia, Cristian Invernizzi e Walter Rauti. Si tendeva a far fuori il modello Cosenza prima con  Mario Occhiuto, poi con Roberto Occhiuto e successivamente Jole Santelli. E’ proprio il caso di dire meno male che Jole Santelli c’è, perchè il piano di indicare Abramo sfuma e il modello Cosenza di Occhiuto riprende quota con l’indicazione di Jole Santelli alla guida della coalizione. I nostri due personaggi delusi e spaesati per il loro mancato progetto politico, si mettono in testa di comporre la lista regionale della Lega con i principali trasformisti della regione,con l’ambizione di ricoprire qualche piccola casella della gestione calabrese. Nella storia attuale il buon Salvini che sembra Alice nel paese delle meraviglie scende in Calabria tra liste di impresentabili e circa 400 dissidenti che non riconoscono la gestione del commissario Invernizzi,con il quale si corre il serio rischio di far implodere la Lega nelle recenti consultazioni elettorali. Nel frattempo dopo qualche incomprensione,in data odierna, l’asse Jole Santelli, Roberto Occhiuto e Mario Occhiuto torna piu’ forte di prima. La storia continuerà nelle prossime puntate …………………..

Katya Gentile candidata nella Lega: Molti amministratori e consiglieri comunali pronti ad abbandonare la Lega.

In queste ore circola in maniera insistente, in ambiente Lega, l’indiscrezione che Katya Gentile sarà candidata nelle lista della Lega per le prossime imminenti elezioni regionali. Su tutti i diktat a Mario Occhiuto, vi sarebbero i fratelli Gentile, da poco approdati nel partito del Carroccio, che farebbero grosse pressioni su Salvini per non far candidare Mario Occhiuto alla presidenza della Giunta Regionale della Calabria. Le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini in Campania rendono evidente l’alleanza di Salvini con Gentile in Calabria. Nella cena di Scilla degli amministratori calabresi, ieri sera, la tensione si tagliava a fette, pronta ad esplodere. Da indiscrezioni leghiste molti amministratori e consiglieri comunali, con l’entrata dei fratelli Gentile, sarebbero pronti ad abbandonare la Lega e Matteo Salvini, colpevole di traghettare nelle istituzioni la vecchia politica che tanti danni ha fatto in Calabria.

Caro Matteo guardiamo al futuro: Un centrodestra unito con Mario Occhiuto è garanzia di vittoria in Calabria.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Si deve rivendicare il bisogno di costruire nuovi paradigmi di partecipazione politica e democratica per uscire finalmente dal buio in cui la Calabria, dopo decenni di cattiva politica, è stata relegata. Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. In questi anni Mario Occhiuto ha rappresentato il punto più  alto di resistenza contro il giustizialismo di Morra e dei centri sociali, rendendo la città di Cosenza libera e democratica. Un centrodestra unito è  garanzia di vittoria . Questa condizione puo’ essere facilmente trovata nell’indicazione di Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, quale candidato unitario. Mi auguro che queste mie riflessioni possano essere utili a Matteo Salvini, per la vittoria del centrodestra unito in Calabria . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Lettera aperta a Matteo Salvini, la vera storia di Mario Occhiuto Sindaco di Calabria.

 

Mario Occhiuto

Lettera aperta a Matteo Salvini, la vera storia di Mario Occhiuto Sindaco di Calabria.

Secondo lo studioso americano Edward Luttwak il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha trasformato in meglio la sua città e così potrebbe fare con la Calabria. Giuseppe De Rita, presidente del Censis, in un recente convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, cita Cosenza come modello di buon governo da imitare per “uscire dalla mediocrità”.  Diverse sono le pubblicazioni degli ultimi anni che riguardano il “Caso Cosenza” preso come riferimento italiano di rigenerazione urbana.    Mario Occhiuto è stato eletto per la prima volta Sindaco di Cosenza nel 2011. Professionista con grande esperienza in Cina e in Brasile, è stato per undici anni presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Cosenza e membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali ed è un esperto di sviluppo urbano e del territorio che si è molto impegnato in progetti di ecosostenibilità.    In pochi anni riesce a trasformare in maniera radicale la città migliorando la qualità della vita delle persone che la abitano. Lancia il progetto della ricerca del tesoro di Alarico che ha un’enorme risonanza mediatica a livello internazionale, con centinaia di articoli di stampa in tutto il mondo. È una delle rare volte in cui la Calabria va sulle copertine dei giornali non per storie di crimine e corruzione ma per una leggenda alla radice del mondo occidentale.   Durante la sua amministrazione avvia per la prima volta in Calabria la raccolta differenziata “porta a porta” eliminando dalle strade i cassonetti. Cosenza viene premiata più volte come città virtuosa nelle “buone pratiche”, un “Comune Riciclone” che ottiene i primi posti nelle classifiche nazionali con la percentuale di circa il 70% di raccolta giornaliera.    Nella tradizionale graduatoria sui comuni capoluogo di provincia “Ecosistema Urbano” di Legambiente e Ambiente Italia pubblicata ogni anno dal ‘Sole 24 Ore’, Cosenza raggiunge il quinto posto per vivibilità, prima città in assoluto del Centro Sud, risalendo di 90 posizioni e piazzandosi dietro Mantova, Parma, Bolzano, Trento.   Al Comune di Cosenza Occhiuto stravolge il sistema che vigeva da decenni nelle Cooperative sociali, diventate a volte sentine di mallaffare. Chiede ausilio alla prefettura per sottoscrivere il rinnovo dei contratti solo in presenza dei certificati antimafia e ricorrere a gare pubbliche. Viene pesantemente minacciato e finisce sotto scorta per quattro anni.    È probabilmente l’unico sindaco in Italia ad avere smantellato due campi rom con oltre mille persone nelle baraccopoli e ad avere avviato concretamente un piano di rigenerazione urbana realizzando opere pubbliche di qualità attraverso il ricorso a fondi europei per oltre 400 milioni di euro. Quindici nuove piazze, il restauro del Castello e di tutti i monumenti pubblici, il Ponte di Calatrava, il Planetario, i BoCs Art residenze per artisti contemporanei, la Ciclopolitana, la Metro di superficie e tantissime altre ancora. Come non era mai avvenuto nella città, nemmeno sommando le cifre spese per gli investimenti degli ultimi cento anni. Nella regione poi non si realizzava un’opera pubblica strategica da almeno quarant’anni.   Anche in seguito a ciò la città è diventata più attrattiva ed importanti brand decidono di investire a Cosenza.    Il Comune, oggi, ha tagliato i dipendenti da 1200 a circa 450 facendo ricorso a procedure di mobilità e le spese correnti sono state ridotte di circa 50 milioni. Ciò è stato necessario perché si ereditava una procedura di dissesto finanziario dalle passate amministrazioni.   Le attività produttive crescono, a Cosenza i commercianti ringraziano pubblicamente con tanto di manifesti: in una città viva e attrattiva, del resto, tutti traggono il loro beneficio. A queste latitudini Occhiuto fa conoscere il “welfare creativo” e abolisce l’assistenzialismo che era, perlopiù, clientelismo portato avanti dai precedenti governi “rossi”.   Tutte queste innovazioni incontrano il sostegno di una grande parte della cittadinanza, tanto che da un paio di anni circa 600 gruppi e associazioni organizzati in comitati e sparsi per tutta la Calabria hanno chiesto ad Occhiuto di candidarsi alla presidenza della regione. Il successo arriva però non senza contrasti. Vecchi potentati politici locali gli fanno un’opposizione a volte molto dura, in un ambiente come quello calabrese particolarmente difficile. Tra i “vecchi nemici” ci sono i fratelli Gentile. E tra i nuovi avversari gli esponenti del Movimento 5 Stelle e il senatore Nicola Morra, che non si rassegnano ai risultati ottenuti da Occhiuto e allo scarso consenso da loro raggiunto nelle amministrative di Cosenza.    I cambiamenti che scuotono il vecchio immobilismo, attirano molti consensi ma anche naturalmente contrasti. Nel 2016 Occhiuto viene per esempio sfiduciato dal consiglio comunale con una specie di complotto di palazzo. Ma tale sfiducia viene vissuta come un tradimento dalla popolazione che lo rivota come sindaco della città eleggendolo con il 60% al primo turno con ben 40 punti di distacco dagli avversari.    La vittoria elettorale non spegne il dissenso che a Cosenza e in Calabria a volte degenera in insulti e voci calunniose, e persino tentativi di ricatti messi in atto attraverso pseudo testate giornalistiche locali.Sono gli stessi avversari politici che utilizzano l’arma della denuncia giudiziaria per tentare di frenare un percorso ad alta velocità di consensi.  La Lega che dovrebbe rappresentare un elemento di novità per la Calabria potrebbe finire per diventare lo strumento al servizio delle forze della conservazione e di tutti coloro che la hanno ridotta in queste condizioni. E i cittadini hanno già ben compreso le manovre in atto perché conoscono bene donne, uomini e cose. Chiediamo a Matteo Salvini un cambio di passo, con Mario Occhiuto Governatore della Calabria.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

COSI’ MUORE LA CALABRIA

La macchina del fango vuole screditare Mario Occhiuto, per impedirgli di candidarsi alla presidenza della regione.

“Il dissesto finanziario del Comune di Cosenza perché come al solito c’è una contro informazione strumentale tesa a screditare l’Amministrazione. L’attuale stato di dissesto che è stato decretato a Roma il 16 ottobre 2019 dalle sezioni riunite della Corte dei Conti, riguarda una situazione che parte da lontano. L’amministrazione Occhiuto che si è insediata nel 2011 ha trovato nelle casse municipali il debito e il deficit, provando a ripianarli. Tutti gli sforzi messi in atto non sono però risultati purtroppo sufficienti rispetto ai parametri prefissati.”

Cosi muore il Sud, il mezzogiorno e la Calabria che spende bene le sue risorse. Che restaura monumenti e immobili , inaugura nuove piazze e ponti,ricicla, rigenera, risana, in perenne equilibrio sul deficit. Questo precedente potrebbe piombare su altri comuni e questo determinerebbe la morte della Calabria e della provincia di Cosenza. Parte dalla Calabria un progetto, con Mario Occhiuto Presidente della Regione Calabria, per rilanciare la questione del mezzogiorno e del Sud . Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Comune di Cosenza:”Il dissesto è stato creato dalle gestioni precedenti dei sinistri.” La dichiarazione del giovanotto Bergamasco Invernizzi è fuori luogo, non conosce i problemi cosentini.

“La minoranza dei sinistri dovrebbe zittirsi, considerato che fa parte di quella classe politica che ha governato precedentemente e portato a questa situazione”.

È ridicolo che chi oggi  addebita il dissesto a Mario Occhiuto sia tra  coloro i quali ha provocato questo stato di cose . La dichiarazione del giovanotto leghista  bergamasco è fuori luogo, non conosce i problemi calabresi e cosentini.

In questi giorni chiariremo ai cittadini cosentini i debiti creati dalle gestioni passate antecedenti al 2011 .

I continui attacchi a Mario Occhiuto ci inducono ad andare avanti per il cambiamento della Calabria.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

Invernizzi(Lega) sta lavorando per far vincere la sinistra, altro che guardare al futuro. Un centrodestra unito con Mario Occhiuto è la garanzia di vittoria in Calabria .

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Invernizzi sta lavorando per far vincere la sinistra, altro che guardare al futuro. Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Il deputato Cristian Invernizzi da Bergamo si vede poco o nulla e ha creato un certo malcontento nella base che di fatto è stata silenziata, vedi il caso Lamezia terme. I leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte e la lega per lo scadente lavoro politico di Invernizzi rischia di implodere, facendo perdere il centrodestra in Calabria e portando la Lega a percentuali da prefisso telefonico. Dopo l’esperienza fallimentare dell’elezione per il rinnovo del consiglio comunale di Rende dove la Lega ha raggiunto solo l’ 1,4 % del consenso elettorale, con l’azione politica del commissario Invernizzi, la Lega calabrese rischia di non raggiungere la soglia del 4% . Già si è dimesso il Sindaco di San Pietro in Amantea. Lorelli  . Il commissariamento del partito, affidata alla gestione accentratrice del commissario Cristian Invernizzi, ha creato fibrillazioni e malumori.  In questi giorni si potrebbe creare una fronda contro il commissario Invernizzi, sostenuta da amministratori della provincia di Reggio Calabria e di Cosenza , per la mancanza di democrazia e confronto democratico nel partito della Lega calabrese. I primi inciampi di una Lega che potrebbe rimediare una brutta figura in Calabria con il  rischio del quorum e della mancata rappresentanza . Matteo Salvini dovrebbe prendere i relativi provvedimenti per evitare una debacle .Per alcuni esponenti della Lega si rivendica il bisogno di costruire nuovi paradigmi di partecipazione politica e democratica per uscire finalmente dal buio in cui la Calabria, dopo decenni di cattiva politica, è stata relegata. Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. In questi anni Mario Occhiuto ha rappresentato il punto più  alto di resistenza contro il giustizialismo di Morra e dei centri sociali, rendendo la città di Cosenza libera e democratica. Un centrodestra unito è la garanzia di una vittoria . Questa condizione puo’ essere facilmente trovata nell’indicazione di Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, quale candidato unitario, superando logiche di partito . Mi auguro che queste mie riflessioni  possano essere utili a Matteo Salvini, per la vittoria del centrodestra unito in Calabria . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Maximiliano Granata(Legalità Democratica): farneticante la dichiarazione di Invernizzi (Lega)

Avv. Maximiliano Granata

Farneticante la dichiarazione di Invernizzi (Lega), altro che minacce, bisogna ringraziare Mario Occhiuto per la sua discesa in campo. Con la gestione del commissario Invernizzi, riscontriamo un risultato deludente nel comune di Rende con il risultato dell’ 1,4 %, la mancata presentazione della Lista nel comune di Gioia Tauro e oggi quella di Lamezia Terme e Cassano allo Jonio . Il deputato Cristian Invernizzi da Bergamo si vede poco o nulla e ha creato un certo malcontento nella base che di fatto è stata silenziata. I leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte per far spazio a gente inesistente sul territorio. Non mi sembra che Cristian Invernizzi si sia mai occupato dei reali problemi dei calabresi proponendo proposte e soluzioni  alle mille problematiche presenti sul tappeto . Vieppiù, non mi sembra che Invernizzi , abbia mai difeso Matteo Salvini per le dichiarazioni di Nicola Morra , dei sinistri e degli antagonisti . Invernizzi è abituato a far politica non conoscendo la Calabria e non ascoltando la base della Lega che oggi rischia il default. A mio avviso Mario Occhiuto, candidato unitario, è l’unico in grado di garantire la vittoria del centro destra. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv.  Maximiliano Granata .

Maximiliano Granata(Legalità Democratica): Una fake news, il dissenso di nuovi leghisti alla candidatura di Mario Occhiuto. I soliti blog dei sinistri, contrari alla Lega di Salvini.

Maximiliano Granata e Mario Occhiuto

Il consigliere comunale della città di Cosenza della Lega Vincenzo Granata,come primo consigliere ad avere aderito alla Lega, nella Regione Calabria, in una città capoluogo di provincia, ha sempre sostenuto  Mario Occhiuto nella sua azione di governo e ha avuto modo di apprezzarne le sue qualità. Vieppiu’ nella sua  dichiarazione il “consigliere comunale Lega”, aveva specificato che Mario Occhiuto rappresentava un elemento di resistenza al giustizialismo del maestro Nicola Morra il quale aveva sfruttato la retorica della “denuncia” per denigrare l’avversario politico “vedi i continui attacchi di Nicola Morra al leader nazionale della Lega Matteo Salvini”. Si ha il dovere di reagire alla politica dei sinistri, grillini e Pd, con fermezza e senza mezzi termini aveva aggiunto Vincenzo Granata specificando infine che  “ci sono molti colleghi consiglieri, amministratori e militanti della Lega nella Regione Calabria, che apprezzano l’azione di buon governo di Mario Occhiuto”.

Fin qui le ultime dichiarazioni di esponenti della Lega a sostegno della candidatura di Mario Occhiuto a Presidente della Regione Calabria, evidenziando che Vincenzo Granata, ha raccolto il consenso di 25 amministratori della provincia di Cosenza, nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale.

Il dissenso di numerosi nuovi leghisti che si dicono pronti ad abbandonare il sostegno alla Lega nell’ipotesi della  candidatura di Mario Occhiuto alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, che circola in queste ore su alcuni blog dei sinistri, è una evidente Fake News.

Con Mario Occhiuto nella nostra qualità di amministratori siamo abituati da oltre otto anni agli attacchi dei denunciatori Grillini e di soggetti che appartengono a questo mondo  dei gruppi antagonisti, i cosiddetti diffamatori idrofobi online. 

“La Regione nei suoi anni di storia ha dimostrato di non essere capace di gestire. La politica si fa nei Comuni, con i Comuni, con chi il territorio lo conosce, lo vive e lo ama soprattutto. Dobbiamo Trasformare la Regione in un laboratorio politico per le nuove future elezioni alla guida del paese.”

Anche io sono a conoscenza che “ci sono molti consiglieri e amministratori della Lega che apprezzano l’azione di buon governo di Mario Occhiuto”. Un centrodestra unito è la garanzia di una vittoria. Questa condizione può essere facilmente trovata nell’indicazione di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, quale candidato unitario, superando logiche di partito.”

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

 

Mario Occhiuto candidato alla Presidenza della Giunta Regionale in tour, il 29 settembre tappa ad Altomonte .

Mario Occhiuto

Dal buon governo della città di Cosenza alle idee progettuali per il buon governo della Calabria. Mario Occhiuto prosegue il viaggio che da mesi lo vede percorrere l’intero territorio regionale nelle vesti di candidato governatore. Un’occasione per illustrare ai calabresi in maniera diretta l’immagine a 360 gradi della futura Calabria che ha in mente l’attuale sindaco di Cosenza.

L’incontro pubblico è previsto domenica 29 settembre alle 19 ad Altomonte (Cs), in piazza Belluscio (in caso di pioggia l’appuntamento verrà spostato nel Chiostro del Convento Francescano).

Fin qui, dunque, numerose tappe già compiute e la certezza che i cittadini calabresi hanno la viva speranza di un cambiamento radicale che possa offrire ai loro figli delle opportunità. Come sempre, lo spunto per dibattere dei progetti di Mario Occhiuto per la nuova Calabria, anche ad Altomonte verrà dato dalla presentazione del volume di Rossana Galdini, “Percorsi di rigenerazione urbana – Il caso Cosenza”, edito da Pellegrini, incentrato sulla straordinaria trasformazione del capoluogo bruzio avvenuta attraverso una ben precisa e complessiva visione progettuale dell’Amministrazione Occhiuto. Una visione che adesso si vuol proiettare sul resto della Calabria.