Tansi e De Magistris, la solita sceneggiata napoletana.

Finalmente Luigi De Magistris detto “Giggino” ha trovato la sua strada. Assomiglia molto ad un uomo di spettacolo. Con un talento naturale che s’è affinato negli anni trascorsi nella capitale della sceneggiata, Napoli . Poi nei mezzi d’informazione locale leggiamo “Primo faccia a faccia a Cosenza tra il sindaco di Napoli e l’ex capo della Protezione civile dopo la tensione degli scorsi giorni che aveva fatto pensare ad un’imminente rottura. Il lavoro per i diplomatici però non è ancora finito. Malumori anche in casa Pd e M5s” .

Al tandem Tansi – De Magistris, in Calabria, non crede piu’ nessuno, è il caso dire le solite sceneggiate napoletane. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. la storia continua ……………………………………………

Frizioni tra De Magistris e Tansi sulle candidature in consiglio regionale.

Secondo i bene informati iniziano le prime frizioni tra Carlo Tansi e Luigi De Magistris  per i candidati da inserire nelle liste del consiglio regionale per il prossime imminenti elezioni. Carlo Tansi non vedrebbe di buon occhio la candidatura di Domenico Lucano, ex Sindaco di Riace, voluta fortemente dal cerchio magico dello stesso De Magistris. Questo sembrebbe confermato dal fatto che  sia Tansi che De Magistris non camminano congiuntamente sul territorio, ma ognuno svolge la campagna elettorale per proprio conto. La storia elettorale continua ……………………….

Elezioni regionali Calabria:si va verso la conferma del voto l’11 Aprile.

Mentre molti partiti spingono per il rinvio delle elezioni regionali in Calabria, alcuni partiti sono già pronti con le liste e con il programma amministrativo.Le elezioni regionali in Calabria dovrebbero essere confermate per domenica 11 Aprile. Non ci sono ancora notizie ufficiali in merito, ma qualche segnale evidente è già arrivato: i comuni hanno già affisso i manifesti che annunciano la convocazione dei comizi elettorali in vista delle elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale. Molti partiti spingono tutt’oggi per non andare al voto, mentre altri muovono in modo convinto i primi passi per farsi trovare pronti. Aspettiamo conferme ufficiali sulla data delle elezioni che potrebbero tenersi l’Aprile.

Elezioni regionali Calabria.L’UDC rischia il quorum, tutti in corsa per la nuova lista di centro.

Dopo l’abbandono del consigliere regionale dell’Udc Nicola Paris e la scomparsa dell’UDC in provincia di Catanzaro, la lista calabrese rischia il quorum. L’unico supersite di questa aggregazione politica è il consigliere Giuseppe Graziano sempre piu’ indebolito nel contesto della sua provincia.Tutti guardano con attenzione alla nuova lista Noi con l’Italia, Popolo della Famiglia,Rinnovamento con Sgarbi,Alleanza di Centro di Francesco Pionati, che dovrebbe ottenere un gruppetto di consiglieri regionali in Calabria.

Elezioni Regionali Calabria:Exploit della lista del Grande centro, già i primi candidati.

Si scaldano i motori in vista delle prossime elezioni regionali calabresi. In formazione una grande lista di centro Noi con l’Italia, Rinascimento di Sgarbi, Alleanza di Centro Pionati. Secondo i bene informati alcuni consiglieri comunali di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza potrebbero essere della squadra e a cui si aggiungerebbero alcuni ex consiglieri regionali, Sindaci, amministratori provinciali e imprenditori. Una lista che parte dal basso, da quella parte degli amministratori da sempre presenti sul territorio. Questa lista sarebbe l’unica lista di centro presente nella  coalizione di centrodestra e sarebbe l’ago della bilancia per la vittoria finale.

Caro Matteo guardiamo al futuro: Un centrodestra unito con Mario Occhiuto è garanzia di vittoria in Calabria.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Si deve rivendicare il bisogno di costruire nuovi paradigmi di partecipazione politica e democratica per uscire finalmente dal buio in cui la Calabria, dopo decenni di cattiva politica, è stata relegata. Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. In questi anni Mario Occhiuto ha rappresentato il punto più  alto di resistenza contro il giustizialismo di Morra e dei centri sociali, rendendo la città di Cosenza libera e democratica. Un centrodestra unito è  garanzia di vittoria . Questa condizione puo’ essere facilmente trovata nell’indicazione di Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, quale candidato unitario. Mi auguro che queste mie riflessioni possano essere utili a Matteo Salvini, per la vittoria del centrodestra unito in Calabria . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Elezioni Calabria: La Lega si ritira ?

La Lega calabrese è allo sbando. Il commissario Invernizzi dopo aver runito nei giorni scorsi a Catanzaro gli stati generali del partito, ha constatato i malumori presenti sul territorio. Ad avviso di amministratori importanti e autorevoli, sarebbe stato opportuno nel tentativo di consolidare il radicamento del Partito in Calabria, coinvolgere esponenti più esperti e strutturati sul territorio e, visto che si tratta di organismi di raccordo con gli enti locali, coinvolgere chi, degli enti locali quantomeno sia stato amministratore. Da queste considerazioni potebbe maturare l’idea di non presentare la lista per le regionali in Calabria.

Elezioni Regionali Calabria: Caro Matteo la Lega è un partito garantista, non puoi sostenere il partito dei magistrati.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Anche il Partito dei Magistrati è oggi portato ad indirizzare non solo i suoi poteri e le sue aggressioni ma anche i suoi abusi concepiti in modo in cui essi gli procurano maggiore visibilità nella pubblica opinione. Anche quando si tratta di mettersi sotto i piedi diritto e giustizia si vuole farlo con il massimo clamore è il più forte impatto nella pubblica opinione.

Sul caso Salvini/Diciotti abbiamo preso le difese di Matteo Salvini “E manifesto è il pericolo di quello sconfinamento e prevaricazione giudiziaria (espressi addirittura in un partito pronto sempre a sostituirsi al potere politico). E’ grave per la stravaganza di almeno una delle imputazioni (che sembra aver voluto ripetere quella della Procura di Agrigento per una malintesa e in sè pericolosa solidarietà).”

Del resto nell’addebito penale che si muoveva a Salvini, sul quale c’è da scrivere assai più di quanto è possibile fare qui ed oggi, si riproduce il vizio di fondo di tutte le imputazioni tipiche della autentica campagna terroristica che il “Partito dei Magistrati” conduce contro i “politici”, cioè gli Amministratori di Regioni, Comuni ed enti, in base all’assurdo principio, prodotto di una giurisprudenza a sua volta dettata da esigenze di un'”uso alternativo della giustizia”, principio secondo cui ogni violazione di una legge e di un regolamento compiuto da un amministratore è un “abuso” e, quindi, quanto meno, un reato di “abuso d’Ufficio”.

Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non accetterò mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia. «La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone. Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti».

Condivido le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi sull’unione delle forze del centrodestra in Calabria per respingere le (probabili) ingerenze “politiche ” della magistratura. Il movimento Cinquestelle vuole che basti un avviso di garanzia (bella garanzia!!) per fare fuori un uomo politico, un avversario .

Mario Occhiuto rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra. In questi mesi in Calabria si sente affermare che serpeggiano tra le forze politiche velleità di quelli che vogliono assumere il ruolo di “famigliari dell’Inquisizione”, di tirapiedi dei moderni progetti persecutorii di sopraffazione da parte delle Procure. Oggi questo ruolo se lo vogliono assicurare per lo più gli uomini della Casaleggio S.r.l., i cosiddetti Cinquestelle. Con le loro ridicole tesi , vogliono conferire alla giustizia, a sua volta impegnata in un’azione di supplenza e di sopraffazione di ogni altro potere, un effetto fulminante. Vogliono che basti un avviso di garanzia (bella garanzia!!) per fare fuori un uomo politico, un avversario. Vogliono essere, dicevo, i tirapiedi delle Procure (termine che deriva dalla funzione dei turpi collaboratori del boja di tirare i piedi degli impiccati per assicurarsi del loro strangolamento). Al contempo i Casaleggesi-Cinquestelluti stanno lavorando a creare nuove figure di reato (“sfigurando” l’assetto del codice). Ipotesi di reato che non sono definite in modo da individuare il confine tra il lecito e l’illecito, ma sembrano piuttosto finalizzate a far sì che ogni Procuratore possa incriminare, arrestare, far processare, sputtanare, chi più gli aggrada valendosi dell’elasticità di tali norme. Basti pensare al reato di “traffico di influenze” ed alla dilatazione oltre ogni certo confine del reato di “abuso d’ufficio”, che è divenuto lo strumento prediletto di abusi di magistrati protesi da un “uso alternativo della giustizia” (che è poi l’ingiustizia). Per combattere veramente mafia e corruzione, bisogna disfarsi di questi “famigliari dell’Inquisizione”, di questa antimafia, di questa “illibatezza” ridicola. Mandiamo a quel paese chi pretende di aver trovato un comodo modo per far finta di far politica scegliendo il mestiere del tirapiedi”.

Caro Matteo la Lega è un partito  garantista, non puoi sostenere il partito dei magistrati .

Per questo motivi caro Matteo non puoi sostenere Caterina Chiaravalloti alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria.

 Lo dichiara il Presidente dell’ Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.