Vincenzo Granata,Presidente commissione Ambiente:Programmare meglio il flusso dei rifiuti a Cosenza, incontro con Calabria Maceri.

“E’ importante organizzare, strutturare e calendarizzare al meglio il flusso dei rifiuti che dalla città di Cosenza parte verso l’impianto di conferimento di “Calabra Maceri” al fine di evitare eventuali blackout, come in qualche occasione si è verificato, che possano determinare incolonnamenti all’impianto privato destinato al servizio pubblico e comprensibili disagi alla popolazione”. Lo ha affermato il Presidente della commissione consiliare ambiente di Palazzo dei Bruzi, Vincenzo Granata, nel corso della seduta dell’organismo consiliare che ha ospitato l’audizione dell’amministratore delegato di “Calabra Maceri” Crescenzo Pellegrino (anche Presidente della commissione ambiente di Unindustria). All’ordine del giorno della commissione di Palazzo dei Bruzi la necessità di fare il punto della situazione per sottoporre a verifica la linearità della filiera che dalla raccolta dei rifiuti arriva alla fase di trattamento e al conferimento presso l’impianto di “Calabra Maceri” per poi imboccare la strada delle discariche a servizio. “Una filiera – ha detto ancora Vincenzo Granata – che occorre in ogni modo ottimizzare anche per non disperdere l’eccellente lavoro che è stato fatto in questi anni sul fronte della raccolta differenziata

dall’Amministrazione comunale, soprattutto dal Sindaco Mario Occhiuto e dall’Assessore alla sostenibilità ambientale Carmine Vizza. “La commissione ambiente ha lavorato in questi anni – ha detto ancora Granata – per fungere da stimolo in direzione del raggiungimento di obiettivi di raccolta anche oltre il 65% e proseguirà in questa direzione fino al termine della consiliatura”. Granata ha poi spiegato che “la necessità di dedicare una seduta di commissione alla problematica del flusso dei rifiuti nasce dal consiglio comunale del 21 dicembre 2020 nel quale, discutendo un ordine del giorno firmato da 21 consiglieri (e concertato con i consiglieri Lo Gullo e Cipparrone) sull’emergenza rifiuti verificatasi, in quel periodo, in alcuni quartieri della città, era stata evidenziata, già in quella sede, la necessità di approvare, in via definitiva, la programmazione, calendarizzazione e percentuale del flusso dei rifiuti, nelle tre fasi di lavorazione: raccolta, trattamento, discarica di servizio, con l’unico obiettivo di raggiungere l’efficienza del servizio pubblico essenziale e la raccolta omogenea dei rifiuti urbani ed assimilati in città. Ci sono giornate – ha aggiunto il Presidente Granata – in cui i mezzi con a bordo i rifiuti raccolti in città si incolonnano davanti ai cancelli dell’impianto di conferimento, determinando un vero a proprio assembramento di macchine e uomini. Nell’ambito delle procedure e del rispetto della fase di emergenza particolare che si sta vivendo a causa del Covid, è importante stabilire un regolare calendario, in accordo tra le parti, per scongiurare la fase di sofferenza registratasi nei giorni scorsi. Quando il martedì mattina il Comune di Cosenza non riesce a conferire per ragioni tecniche, la città va in affanno e nei quartieri possono determinarsi determinate criticità. Quel che chiediamo è la regolarità di conferimento, così come avviene in quasi tutti gli altri comuni”. Nel successivo intervento, l’amministratore di “Calabra Maceri” Crescenzo Pellegrino ha riconosciuto la sussistenza di un problema di pianificazione degli scarichi presso l’impianto della società, “una funzione – ha detto – che era stata delegata all’ATO dove per un certo periodo era mancato il direttore dell’ufficio comune. Da quando è subentrata l’ing.Renata Veltri – ha aggiunto Pellegrino – le cose vanno molto meglio e non mi pare che, per il Comune di Cosenza, ci siano grandi problemi sugli scarichi dei camion. E’ stato anche razionalizzato l’invio dei mezzi verso il nostro impianto, nel senso che anziché arrivare con mezzi piccolissimi, aumentando il numero di quelli che sostano e devono scaricare, si è lavorato per raggruppare i rifiuti in un unico camion o in camion più capienti facendo diminuire il numero. Sono state, inoltre concordate – ha aggiunto Pellegrino – quantità giornaliere di possibilità di scarico, sul calendario settimanale, che non vengono saturate dal Comune. Ci sono, dunque, margini ancora a disposizione per conferire altri quantitativi di rifiuti”. Pellegrino ha poi aggiunto che “Calabra Maceri dipende ancora da una situazione non ben definita per la quale la gestione dovrebbe competere all’Ato, ma, nella realtà, riceviamo, invece, delle disposizioni che mischiano un po’ le carte e ci mettono in difficoltà. Il sistema regionale di smaltimento degli scarti non è autosufficiente – ha concluso Pellegrino- le 200 tonnellate al giorno di disponibilità non bastano per gli scarti. Per questo abbiamo aperto un canale con i termovalizzatori fuori regione. Stiamo andando avanti in questo modo perché smaltiamo 100 tonnellate al giorno fuori dalla Calabria, altrimenti il sistema si sarebbe già imballato e bloccato”.

Una conferma della normalizzazione per Cosenza dei flussi nell’ultimo periodo è venuta dal Dirigente del settore Ambiente e decoro urbano di Palazzo dei Bruzi Giovanni Ramundo. “Quando si verificano delle criticità è dovuto al fatto che c’è una prevaricazione o sovrapposizione degli uffici competenti regionali che mandano all’impianto di Calabra Maceri rifiuti provenienti da altri ATO e questo fa inceppare il sistema. Anche il blocco temporaneo della scorsa settimana è stato superato benissimo”. Le difficoltà che si incontrano nella raccolta differenziata, soprattutto in alcuni quartieri della città, è stata poi messa in evidenza dall’architetto Carmen Trotta, direttore esecutivo del contratto di appalto stipulato tra il Comune e la Società “Ecologia Oggi”. Nel corso della seduta sono intervenuti alcuni consiglieri comunali.

Massimo lo Gullo ha evidenziato i cumuli di spazzatura presenti in alcuni quartieri della città. Bianca Rende ha parlato di “criticità che si verificano all’interno del sistema e di cortocircuito nel funzionamento della filiera”. La consigliera Rende ha manifestato sorpresa nell’apprendere i dati forniti dall’amministratore di “Calabra Maceri”. “Mi lasciano interdetta – ha spiegato – perché contraddicono quelli forniti in commissione da altri interlocutori ospitati nelle precedenti sedute. Apprendere in altre commissioni che le minidiscariche in città si creano anche per l’impossibilità di accedere all’impianto, perché il volume è esaurito, specie il martedì, e sentire oggi che il Comune di Cosenza ha ancora margini inutilizzati, francamente fa riflettere e dispiace. Se si lavorasse meglio e se ci si coordinasse meglio, si potrebbe mantenere la città pulita in tutti i suoi angoli, non solo in centro, ma anche nelle periferie. Evidentemente la raccolta non c’è in alcune zone. Bisogna migliorarla, soprattutto nelle zone periferiche”. Francesco Cito ha sottolineato che “il problema è rappresentato dall’assenza di discariche”, mentre Francesca Cassano ha segnalato l’apertura in alcuni condomini dei sacchetti per verificare la correttezza della raccolta con la creazione di microdiscariche quando i rifiuti, una volta constatata l’inadeguatezza della raccolta, vengono lasciati sul posto. Cassano ha chiesto se viene organizzata la bonifica di questi siti e l’ingegnere Ramundo ha risposto che “quando ci sono rifiuti che non sono stati differenziati in maniera corretta, dopo le verifiche, il giorno dopo si passa alla bonifica”.

GRANATA(VALLE CRATI): PELLEGRINO DICE MENZOGNE SOLO PER SCREDITARE LA GESTIONE DEL PUBBLICO

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata non ci sta ad accettare le ingiustificate accuse di Crescenzo Pellegrino, Amministratore della società Calabra Maceri e Servizi s.p.a., poiché esse costituiscono solo menzogne meramente finalizzate alla diffamazione dell’opera del Valle Crati. Il Sig. Pellegrino, infatti, nonostante la sua esperienza da soggetto gestore di discariche di servizio, parla della determinazione della tariffa del servizio di conferimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni dell’ATO Cosenza presso la discarica consortile di San Giovanni in Fiore in maniera totalmente errata. Analogamente inesatti, poi, sono anche i riferimenti ai costi del predetto servizio oggetto del Piano Economico-Finanziario redatto dal tecnico dell’Ente consortile.  A tal proposito Granata dichiara: “Il primo grossolano errore in cui incorre il Sig. Pellegrino è quello di considerare il costo dei lavori di abbanco in discarica di 17,60 euro quale costo che da solo costituisce la tariffa per il conferimento dei rifiuti solidi urbani. Il sig. Pellegrino, però, essendo soggetto gestore di discarica, dovrebbe sapere che il costo di abbanco dei rifiuti in discarica è solo uno dei numerosi costi che vanno a comporre la tariffa e che ne determinano il relativo importo. La tariffa per il conferimento dei rifiuti, infatti, comprende la somma del costo di abbanco dei rifiuti (unico costo di cui parla Pellegrino) con tutti gli altri costi da sostenere per il trasporto e lo smaltimento del percolato in discarica, per le spese di assicurazione inerenti la gestione della discarica consortile, per il consumo di energia elettrica, per la custodia e la guardianìa della discarica, per le analisi ambientali ed i campionamenti da effettuare sui piezometri del terreno e per tanti altri costi inerenti lavori e servizi da eseguire onde scongiurare eventuali ipotesi di danno e/o di inquinamento ambientale. Se, quindi, il Sig. Pellegrino continua a determinare la tariffa solo in base ad un unico costo mentre il Consorzio Valle Crati, secondo le prescrizioni della normativa vigente, determina la tariffa in base a tutti i costi sostenuti per la gestione della discarica consortile i conti non potranno trovarsi mai. In aggiunta, il Consorzio Valle Crati, in quanto Ente pubblico, redige il Piano Economico-Finanziario all’interno del quale sono riportate tutte le voci di costo che compongono la tariffa per il conferimento e che dimostrano che l’importo finale ottenuto si limita a coprire unicamente i costi di gestione della discarica; è chiaro che nessun utile può né deve essere previsto poiché si tratta di una gestione pubblica. Nel sistema pubblico, a cui appartiene il Consorzio Valle Crati, la tariffa costituirà un mero full cost recovery, cioè una esclusiva copertura di tutti i costi da sostenere per la gestione della discarica. Inoltre, essendo il Piano Economico-Finanziario un documento programmatico di spesa, fissa una tariffa per il conferimento dei rifiuti presso la discarica consortile solo in via previsionale; ciò significa che, nella fase conclusiva della contrattualizzazione del servizio di conferimento, il Consorzio Valle Crati dovrà fare il consuntivo dei costi sostenuti procedendo alla loro rendicontazione. Nel caso in cui al momento del consuntivo si dovesse rilevare una economia di gestione e ci fossero costi non sostenuti dal Consorzio Valle Crati, caso che prospetta il Sig. Pellegrino, si applicherebbe una riduzione della tariffa a favore dei Comuni conferitori. Per come è strutturata la legislazione destinata alla Pubblica Amministrazione, quindi, e per le modalità secondo le quali agisce il Consorzio Valle Crati, sempre in conformità e nel rispetto della norma, non sarà mai possibile, quindi, che la tariffa potrà superare i costi sostenuti dall’Ente consortile per la gestione della discarica consortile. E’ evidente, a questo punto, che il Sig. Pellegrino, eccedendo le sue competenze di privato, tenta di interferire nella gestione pubblica e formula artatamente le sue dichiarazioni con l’unico intento di screditare la gestione del Consorzio Valle Crati poiché è una gestione pubblica e di confondere l’opinione pubblica portando “acqua al proprio mulino”. Questo non può essere consentito e per tale ragione in qualità del Presidente del Consorzio Valle Crati valuterò l’opportunità di rivolgermi presso le sedi giudiziarie competenti”.

Il Presidente

Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

GRANATA VALLECRATI: RIFIUTI, LE MENZOGNE DEL SIGNOR CRESCENZO PELLEGRINO, ESPRESSIONE DEL SISTEMA PRIVATO.

Apprendo con estremo conforto che Crescenzo Pellegrino è un letterato di spessore che conosce autori di livello e molto acuti. Allo stesso modo purtroppo apprendo con stupore e sconforto che pur avendo avuto frequenti contatti con la P.A. e prestando la sua opera in materia di rifiuti non ne ha ancora imparato bene la normativa vigente in termini di servizi pubblici essenziali. A tal proposito preciso che in qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati soggetto gestore della discarica di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore sto portando avanti una battaglia tesa al rispetto della legge, la quale prevede che non è possibile erogare servizi pubblici essenziali senza un contratto e senza che lo stesso abbia una copertura finanziaria. Chiarisco al Sig.Pellegrino che il Consorzio Valle Crati ha inviato all’Ato il contratto da approvare e da sottoscrivere lo scorso 12 maggio per il servizio di conferimento presso la discarica di San Giovanni in Fiore, ma ancora non si è avuta nessuna  approvazione e nè nessuna sottoscrizione. Nonostante tutto e nonostanre l’assenza del contratto ho comunque avviato i conferimenti presso la predetta discarica per senso di responsabilità e spirito di servizio verso un territorio che è in forte crisi sanitaria a causa dell’emergenza rifiuti.

Il Sig. Pellegrino è a conoscenza di tutto ciò perchè gli è stato scritto in numerose note, ma forse il Sig. Pellegrino è così concentrato a leggere Fedro da non aver avuto il tempo di leggere la corrispondenza che riguarda il suo lavoro.

Sono tutte menzogne le dichiarazioni del Sig. Pellegrino ed è chiaro l’intento di gettare fango sugli enti pubblici che, se mostrano efficienza, diventano scomodi.

Relativamente il prezzo di conferimento degli scarti di lavorazione alle discariche pubbliche, che il signor Crescenzo Pellegrino ritiene che possa arrivare fino ad un massimo di €35,00 per tonnellata, omette di riferire che lo stesso ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69 per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato da direttore tecnico ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso.

Relativamente al costo indicato dal signor Crescenzo Pellegrino si cerca di ingenerare confusione citando solo ed esclusivamente in modo artificioso le spese di impianto, celando opportunamente il costo di gestione e quello di post gestione. A tal riguardo il Consorzio Valle Crati chiede solo e soltanto per le spese di impianto €17,50 per tonnellata. Quindi a metà del prezzo evidenziato dal signor Crescenzo Pellegrino.

A mio avviso bisogna respingere, seguendo le indicazioni del Presidente della Giunta della Regione Calabria on. Jole Santelli di cui ne condivido ampiamente la posizione politica, la prospettiva dei nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. E per questo motivo siamo in attesa di conoscere anche gli atti amministrativi con cui l’ATO Cosenza ha affidato la gestione della discarica di Cassano allo Jonio ad un privato, rilevato che al momento non risultano pubblicati gli atti conseguenziali sull’albo pretorio on line del Comune di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.