Granata(Legalità Democratica): Anna Laura Orrico (Cinquestelle) e il cambiar gabbana. Sul caso De Cicco governano insieme e si scoprono garantisti.

Il movimento cinquestelle di Cosenza è in giunta con un collega assessore, “caso De Cicco”, che è stato arrestato e oggi imputato, rinviato a giudizio, per essere considerato presunto prestanome di boss locali. Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Fa rumore la cosiddetta virata di bordo dei 5 Stelle con la disponibilità per queste alleanze di governo cittadino, così come la “flessibilità” annunciata sulla candidatura eventuale di “indagati”. Che si tratti di un primo passo verso la ragionevolezza ed i necessari adattamenti alla realtà con la quale il Movimento deve pur fare i conti, è una interpretazione, tutto sommato, ottimistica e, al contempo, di scontata ovvietà. Successivamente dopo le dichiarazioni di Anna Laura Orrico in merito alla conferma dell’alleanza con il movimento cinquestelle, mi preme fare alcune considerazioni di carattere politico: Sissignori. Il canovaccio della “fuitina”, del falso rapimento, delle nozze falsamente riparatrici e soprattutto dei padri ringhiosi che si sciolgono in un affettuoso abbraccio del picciotto che gli “rapì” la figlia continua ad essere l’unico che sembra mandare avanti la tragicommedia di questo governo cittadino. C’è poco da lasciare alle elucubrazioni dei politologi dopo aver usato, magari, qualche espressione di cui il “patron” (o copatron) dei Cinque Stelle non ha, poi l’esclusiva. Ma qualche osservazione è d’obbligo. Che ci fosse qualcosa di “serio” negli atteggiamenti dei Cinque Stelle, nella loro grottesca irremovibilità nelle più assurde baggianate è cosa di cui ho sempre dubitato. Non sono seri nemmeno come buffoni. Del resto Beppe Grillo anche quando faceva il suo mestiere era insopportabile proprio per il sapore artificiale della violenza grottesca del suo linguaggio. E, malgrado ciò, la rapidità con la quale i grillini hanno scoperto la machera di una certa “ragionevolezza”, buttando alle ortiche condizioni “irrimediabili” e “indiscutibili” per rendersi “accettabili”, non si capisce bene da chi è stata ordinata, ancor meno, “molto di meno” della “fuitina” dei loro sodali “I COSIDETTI SINISTRI”. Buon segno? Dovremmo ammettere (ché, in sostanza, far ammettere questo è la finalità di questa nuova strategia del Partito del guitto) che il “demonio non è brutto come si dipinge”? Che, una volta alle prese con la realtà del governare la ragione avrebbe prevalso? Che “bisogna ammettere” che sono ragazzi di buona volontà? Via! Non prendeteci per così fessi! Non mancheranno, purtroppo, politologi da accademia e da bar di periferia a rispondere che sì, è proprio così, che bisogna lasciarli imparare il mestiere. Io non sono un politologo, ho visto evoluzioni d’ogni genere che mi potrebbero indurre ad apprezzare di più la “duttilità” per me prima che per gli altri. Ma l’idea che i “cretini” (anche quelli di cui parlava Leonardo Sciascia) possano di punto in bianco cambiare natura e che gli ignoranti possano di colpo scoprire la bellezza del sapere non ha fatto in me troppi progressi. Non sono, l’ho ripetuto anche troppo volte, e non credo di poter essere smentito, proclive alle “dietrologie”. Ma sarei un cretino più di quelli che poco cortesemente definisco tali se affermassi che ciò che conta delle cose è la facciata e che altro non c’è che la facciata. La “versatilità” (nella peggiore delle accezioni), la propensione per il “cambiar gabbana” sono direttamente proporzionati al ruolo che la retorica ha nella personalità dei singoli e nella storia della collettività. Il voltagabbana di Benito Mussolini sull’intervento nella Prima guerra mondiale è esempio di scuola. Che lo è anche della vacuità e pericolosità della retorica del primo e del dopo della gabbana rivoltata ed anche della concretezza della “dietrologia” intuibile già nella rapidità del cambiamento di rotta. Spero che qualcuno mi capirà . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Legalità Democratica):Caso De Cicco. Che fine ha fatto il delatore Nicola Morra? Assente, con i cinquestelle in giunta.

Il movimento cinquestelle di Cosenza è in giunta con un collega assessore, “caso De Cicco”, che è stato arrestato e oggi imputato, rinviato a giudizio, per essere considerato presunto prestanome di boss locali. Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Fa rumore la cosiddetta virata di bordo dei 5 Stelle con la disponibilità per possibili alleanze, così come la “flessibilità” annunciata sulla candidatura eventuale di “indagati”. Che si tratti di un primo passo verso la ragionevolezza ed i necessari adattamenti alla realtà con la quale il Movimento deve pur fare i conti, è una interpretazione, tutto sommato, ottimistica e, al contempo, di scontata ovvietà. Ecco cosa scriveva Mauro Mellini sulle denunce degli anni passati del sen. Nicola Morra. Ma altro che portieri-delatori! Abbiamo oggi i Senatori-Delatori, anzi, ad essere più chiari ed espliciti gli “On. Delatori della Repubblica”.
Leggevo la copia di una denunzia del suddetto Prof. Sen. Morra: “Il sottoscritto Nicola Morra, nella sua qualità di Senatore della Repubblica, espone alla Signora vostra, per l’ipotesi che i fatti in questione possono costituire reato etc. etc.”.
Nella qualità di Senatore! Ecco per lui la funzione del Senatore: “ti dico questi fatti e pensaci tu a tirarne fuori un buon sugo di incriminazioni e di sputtanamento”.
Sputtanamento che non è mai mancato in danno di persone denunziate dal Nostro On. Delatore della Repubblica.
Avrei voluto che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.
Senatore? no! Delatore della Repubblica. E’ proprio il caso di dire, Che fine ha fatto il delatore Nicola Morra? Assente, con i cinquestelle in giunta. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Comune di Cosenza:Il silenzio di Franz Caruso e della politica sulla questione morale.

Ecco quando ha dichiarato il commissario regionale della Lega Francesco Saccomanno, nei giorni scorsi “poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Ma, questo non vuol dire sorvolare su questione gravi”, riferendosi al caso Cosenza. A parte le dichiarazioni del valoroso Saccomanno nessuno parla, non possiamo che constatare lo strano silenzio da parte di tutte le forze politiche, in particolare dei vertici nazionali del partito democratico e del movimento cinquestelle. Cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua …………………….

Elezioni Luzzi, ecco la piazza piena di Umberto Federico.

L’apertura della campagna elettorale della lista Verso il Futuro, con il candidato a Sindaco Umberto Federico, ha fatto il pieno. Dal profilo Fb della lista Verso il Futuro, gli amministratori del profilo, dichiarano “Iniziamo cosi…..”, sicuri della vittoria contro la lista del vero antagonista, Oscar Durante, sostenuto dal centrodestra e alleato con il movimento cinquestelle. Per questi motivi mi preme fare alcune considerazioni:  La “versatilità” (nella peggiore delle accezioni), la propensione per il “cambiar gabbana” sono direttamente proporzionati al ruolo che la retorica ha nella personalità dei singoli e nella storia della collettività. Il voltagabbana di Benito Mussolini sull’intervento nella Prima guerra mondiale è esempio di scuola. Che lo è anche della vacuità e pericolosità della retorica del primo e del dopo della gabbana rivoltata ed anche della concretezza della “dietrologia” intuibile già nella rapidità del cambiamento di rotta. Buon segno? Dovremmo ammettere (ché, in sostanza, far ammettere questo è la finalità di questa nuova strategia del Partito del guitto) che il “demonio non è brutto come si dipinge”? Che, una volta alle prese con la realtà del governare la ragione avrebbe prevalso? Che “bisogna ammettere” che sono ragazzi di buona volontà? Via! Non prendeteci per così fessi! Nessuna chance per Alessandro Cilento e i soliti quattro gatti della lega che sono a rischio quorum.Infine vorrei ricordare alle piccole truppe leghiste di Luzzi che quando si è un Salvini, se non ti fai notare subito per la tua arroganza rischi di scomparire, di perdere apprezzamenti e voti.E tra Di Maio e Salvini si è aperta una gara per aggiudicarsi il primato del “chi se ne frega”, in tutti i problemi con l’Europa. Politica sciagurata, che potrebbe portarci al baratro se non di una espulsione, di una “messa al cantone” e che preclude, o rendere difficilissima l’opera di modifica al meglio delle regole europee. Ma ogni limone dà il succo che ha dentro e le rape non danno sangue. Cosi vanno le cose nel piccolo comune di Luzzi, la storia continua…………………………………….

Calabria:Ma i 18 parlamentari cinquestelle, che fine hanno fatto?

Nelle elezioni per il rinnovo del parlamento,nel 2018, il  movimento cinquestelle riusci ad eleggere 18 parlamentari.  Di loro si sono perse le tracce, dovrebbero a fine mandato, quanto meno tracciare il resoconto dell’attività  svolta e i risultati ottenuti. In verità nessuno si ricorda il loro nome e nemmeno l’opera svolta, povera Calabria nostra. La storia continua……………………………

Davide Tavernise(5 stelle) in procinto di passare con il centrodestra?

Davide Tavernise è il giovane capogruppo del movimento cinquestelle presso il consiglio regionale della Calabria.L’ex duro e puro Giuseppe Giorno, coordinatore della campagna elettorale del M5S nelle ultime elezioni regionali è segretario particolare di Tavernise al 50%. Oggi si candida al consiglio comunale di Luzzi nella coalizione di centrodestra, in tandem con Fratelli d’Italia e secondo alcune indiscrezioni l’accordo sancito con Durante, prevederebbe la carica di vicesindaco. A questo punto ci verrebbe da chiedere, cosa ne pensa il giovanotto Tavernise di questo accordo con il centrodestra? Secondo qualche bene informato,si vocifera negli ambienti politici locali che lo stesso Tavernise insieme ad altri aderenti, potrebbe passare nelle file cel centrodestra. Noi analizzeremo la situazione con attenzione.Infine il caso delle elezioni di Luzzi e l’alleanza con il centodestra, potrebbe essere oggetto di discussione tra i parlamentari calabresi del movimento cinquestelle.

Giuseppe Giorno

Luzzi:Movimento 5 Stelle alla conquista del comune.

Le ultime alleanze fatte in provincia di Cosenza nei comuni e in particolare quella nel comune di Luzzi,  inducono ad alcune riflessioni di carattere politico. E’ certamente anomala l’alleanza tra i 5 stelle e la coalizione di centrodestra che tiene tra l’altro fuori la Lega . Questo strano caso fa rievocare le parole di Mauro Mellini “La ragionevolezza non si conquista con le dichiarazioni preelettorali ed il confronto degli isterismi dell’antipolitica con la realtà non è cosa che si ponga solo alla vigilia delle elezioni politiche e comunali. C’è invece una questione più concreta e di grande rilevanza per il Partito di Grillo, una assai più specifica questione di un’alleanza che non si pone oggi, ma che è da tempo esistente e di importanza determinante per il ruolo ed il futuro dei grillini. E che, semmai, oggi svanisce o rischia di svanire. È l’alleanza o, se vogliamo specificarne la natura, la “combine”, con il Partito dei Magistrati, che da almeno un anno a questa parte, benché mai esplicitamente ammessa, era la più rilevante e concreta prospettiva del partito di Grillo. E che oggi sembra dissolversi e svanire.” All’epoca in chiave nazionale Mauro Mellini parlava di nuove alleanze del partito di Casaleggio e amici del bar dello sport, ci aveva visto giusto. Addirittura nel piccolo paese di Luzzi della provincia di Cosenza si sperimentano nuove allenze elettorale. Udite, udite cittadini di Luzzi, i 5 stelle vogliono conquistare il comune con tutto il centrodestra ad esclusione della Lega. Mauro Mellini era Mauro Mellini e facilmente se ne accettavano le ragioni, invece il caso che stiamo trattando è di un’alleanza anomala. Le cose vanno cosi a Luzzi cioè non vanno. La storia continua ……………………………….La tigre di mompracem

Luzzi:Accordo Fratelli d’Italia e Cinquestelle.

Dal profilo fb di Giuseppe Giorno dichiara:
LUZZI: ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022
In più di un’occasione vi ho comunicato che saremmo stati capaci di presentare alla comunità una valida alternativa politica a quella attuale e che nei momenti di emergenza necessita l’apporto di tutti non anteponendo i personalismi.
Dopo un percorso lungo e faticoso, per il bene comune, il senso di responsabilità si è avuta la capacità di fare sintesi e individuare una persona della società civile che potesse rappresentare la nostra comunità aggregando e rinnovando.
La scelta del candidato a Sindaco è ricaduta sul Dott. Oscar Durante al quale daremo e darò anche il sostegno personale candidandomi a consigliere comunale nella lista civica che presto presenteremo a tutti voi.
Vogliamo riscrivere la storia di questo paese.
Un’altra politica è possibile
Certo un’altra politica è possibile, la politica dell’accordo Fratelli d’Italia e Movimento Cinquestelle. E’ proprio il caso di dire i poli diversi si attraggono. il nuovo laboratorio politico calabrese parte da Luzzi, Fratelli d’Italia-cinquestelle, cosi vanno le cose a Luzzi cioè non vanno, la storia continua …………

Il movimento cinquestelle sceglie Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

«Non è pensabile – scrive Misiti – un eventuale sostegno al candidato di centrodestra. In tale ottica il Movimento Cinquestelle sceglie di appoggiare la figura di Franz Caruso come sindaco di Cosenza, quale unica alternativa possibile per intraprendere un percorso di discontinuità con la precedente amministrazione. Siamo certi che i nostri elettori comprenderanno che si tratta di una scelta effettuata per il bene della città laddove è necessario cambiare completamente rotta e riportare ordine e vivibilità». Lo dichiara Misiti dei cinquestelle. Grande esempio di coerenza dato che il movimento sceglie la coalizioone di Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

Gli espulsi del movimento cinquestelle pronti a sostenere De Magistris, un senatore pronto a scendere in campo .

Lo scenario politico nazionale è in fase di cambiamento, caduto il Conte Bis, il quadro politico nazionale è completamente cambiato. Nel frattempo però si avvicinano sempre di più le elezioni regionali in Calabria e gli espulsi del movimento cinquestelle cercano di trovare collocazione politica, in vista della prossima competizione regionale. Si pensa ad un polo civico forte e credibile con a capo Luigi De Magistris. Secondo i bene informati sarebbe pronta una lista regionale a sostegno di De Magistris, capeggiata da un senatore espulso del movimento cinquestelle. Vedremo l’evoluzione, per il momento non ci resta che attendere. La storia continua ………………………………