Calabria, Granata”già vicario ATO”:Sull’emergenza rifiuti con Marcello Manna abbiamo fatto un buon lavoro.

In merito all’emergenza rifiuti che la Regione Calabria sta vivendo e in particolare nella provincia di Cosenza, come ex vicario ATO Cosenza, mi preme fare alcune considerazioni. Nello stato di Fatto Allegato A (pag.12) Avviso Pubblico Regione Calabria del 31 Marzo 2022 Termovalorizzatore Gioia Tauro : si evidenzia che i Rifiuti identificati con codice EER…dal 2020 per la mancanza di SITI (DISCARICHE) regionali, vengono conferiti anche in siti extra-regionali, anche transfrontalieri (“330 euro/t” SVEZIA”)… Con molta probabilità l’estensore di “detto” documento dimentica l’allegato della discarica di San Giovanni in Fiore PAUR Regione Calabria nr.7213 del 13 luglio 2021.Dimentica la deliberazione assembleare nr. 7 del 13 luglio 2021 ATO Cosenza royalty ristoro Comune di San Giovanni in Fiore 25euro/t (Comune disagiato ubicazione discarica)…dimentica deliberazione assembleare ATO Cosenza N 15 del 15 dicembre 2021 che riguarda l’ampliamento della discarica San Giovanni in Fiore. E’ evidente che qualcuno a germaneto vorrebbe bloccare la discarica di San Giovanni in Fiore per 330euro/t SVEZIA…contro 170,92 scarti di lavorazione in discarica regionali pubbliche (San Giovanni in Fiore) per come da Convenzione Rep. n. 16 del 27 Luglio 2021 ATO Cosenza / Calabra Maceri SPA…differenza sostanziale che pagheranno in più (a conguaglio) i cittadini con relativo tributo TARI… Lunedì 4 Aprile 2022 si terrà l’assemblea ATO Cosenza, presieduta dall’ottimo presidente Avv. Marcello Manna, con all’OdG : Emergenza Rifiuti : Impiantistica e scarto di lavorazione in Discarica. Per qualcuno che lavora a germaneto con evidente patologia “memoria corta”, vorrei ricordare quanto segue 1) E’ stato nominato un Commissario della Regione Calabria per l’ individuazione sito Ecodistretto Pubblico ATO Cosenza (disponibilità immediata 50 milioni di euro) come da deliberazione di Giunta Regionale nr 96 del 20/05/2020, per provvedere a concludere tutte le azioni atte a determinare il sito ove ubicare l’ecodistretto pubblico per dare dopo quasi tre anni, NESSUNA SOLUZIONE e nessun Risultato 2) Con DDG Regione Calabria nr 7213 del 13/07/2021 è stato nominato un altro Commissario PAUR Discarica Pubblica Vetrano di San Giovanni in Fiore per scarto di lavorazione in discarica, stesso risultato dopo 9 mesi, NESSUNA SOLUZIONE. Risultato totale “Zero Tituli”,con aggravio spesa utenza scarto di lavorazione Svezia @330euro/t…contro 170,92euro/t Vetrano San Giovanni in Fiore. E’chiaro che nella mia qualità di Vicario ATO, in questi anni, congiuntamente al Presidente ATO Cosenza Avv. Marcello Manna e all’ufficio di presidenza, abbiamo fatto un buon lavoro prediligendo sempre soluzioni pubbliche a favore dei comuni. Devo pertanto evidenziare che la Regione Calabria ha fallito completamente il suo operato, ed è l’unica responsabile dell’emergenza rifiuti per aver creato solo confusione e disordine amministrativo.Lo dichiara l’ex vicario Ato Cosenza Vincenzo Granata.

Emergenza Rifiuti: Il Consorzio Valle Crati è pronto, il Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì faccia la sua parte.

In merito all’emergenza rifiuti, il Consorzio Valle Crati da quasi due mesi aveva già individuato con propria lettera indirizzata alla Regione Calabria, il percorso amministrativo per dare soluzione di continuità al conferimento dei rifiuti, presso la discarica di San Giovanni in Fiore. Da allora il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, ha solo creato disordine e confusione amministrativa, promuovendo una serie di atti che non sono aderenti alla normativa vigente. Condivido la posizione espressa dell’ufficio di Presidenza dell’Ato Cosenza, per la lettera indirizzata al Presidente della Regione Calabria, all’Assessore All’Ambiente della Regione Calabria, al Dirigente Generale del Dipartimento, in cui si richiedono interventi immediati per superare lo stato emergenziale. Bisogna immediatamente che vengano attuate le necessarie lavorazioni di preparazione del sito di stoccaggio e ha ragione l’ATO Cosenza quando dice “che sarebbe necessaria una procedura di approvazione con tempi, comunque, non compatibili con l’attuale emergenza e verificata la necessità di intervento diretto da parte del Consorzio Valle Crati, si chiede al Presidente della Regione Calabria di emettere apposita ordinanza, indirizzata al Consorzio Valle Crati, per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti, in deroga alle norme di settore, nelle more della realizzazione degli interventi autorizzati con il PAUR del Decreto Dirigenziale N. 7213 del 13/07/2021.” Sicuro di un riscontro urgente di tutti i soggetti istituzionali preposti su tutte le indicazioni date dall’Ufficio di Presidenza dell’ATO Cosenza, la Regione Calabria e il suo Presidente Nino Spirlì, faccia la sua parte per uscire dall’emergenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Emergenza rifiuti:L’ufficio di Presidenza Ato Cosenza,intervenga il Presidente della Regione Calabria per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti.

L’Ufficio di Presidenza dell’ATO CS, riunito in data odierna alle ore 13:00, ha unanimemente stabilito quanto segue: preliminarmente si contesta in toto quanto richiamato nella missiva a firma del dirigente dott. Comito sulle ipotizzate inadempienze di questa Autorità d’Ambito, stante la tracciabilità di tutte le attività svolte sia dai componenti di questo UdP che dagli organi tecnici della Comunità stessa, nonostante la continua contraddittorietà dei dispositivi prodotti dal dirigente in indirizzo.
In particolare, con riferimento al decreto avente ad oggetto il PAUR relativo alla discarica consortile sita in località Vetrano di San Giovanni in Fiore, si evidenzia come lo stesso dirigente dapprima abia indirizzato il provvedimento autorizzativo al Consorzio Valle Crati e, successivamente, con decreto del 26/07/2021, ritenga di dover investire della procedura di attuazione degli interventi sulla stessa discarica esclusivamente l’ATO CS e non il Consorzio, non riconoscendo alcun titolo al Consorzio stesso, in palese contraddizione con gli atti precedentemente emessi.
Nella riunione odierna, a conferma della corretta individuazione dell’Ente proprietario della discarica, questo UdP ha ascoltato la Direttrice Generale del Consorzio Valle Crati, la quale ha confermato che la proprietà della discarica consortile, esclusa la porzione di terreno in cui è ubicato il Lotto 0, è del Consorzio stesso.
Sono state evidenziate, inoltre, le incoerenze procedurali che deriverebbero dall’attuazione dei decreti dirigenziali sopra richiamati e comporterebbero, fra l’altro, maggiori e insostenibili carichi economici per i comuni dell’ATO CS, stante la necessità, in assenza di ampliamento della discarica consortile, di un successivo trasferimento dei rifiuti depositati in stoccaggio provvisorio in altro sito di destinazione finale (con ulteriori spese di conferimento).
Atteso che per l’attuazione delle necessarie lavorazioni di preparazione del sito di stoccaggio sarebbe necessaria una procedura di approvazione con tempi, comunque, non compatibili con l’attuale emergenza e verificata la necessità di intervento diretto da parte del Consorzio Valle Crati, si chiede al Presidente della Regione Calabria di emettere apposita ordinanza, indirizzata al Consorzio Valle Crati, per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti, in deroga alle norme di settore, nelle more della realizzazione degli interventi autorizzati con il PAUR del Decreto Dirigenziale N. 7213 del 13/07/2021.
Al Dirigente Generale ing. Comito, infine, si chiede di disporre che il finanziamento dell’intervento complessivo riguardante la discarica consortile (incluso quanto disposto per il Lotto 0) venga determinato in favore del Consorzio Valle Crati, stante l’individuazione della discarica consortile quale discarica di servizio per il futuro ecodistretto Cosenza Nord.
Certi di un riscontro urgente di tutti i soggetti istituzionali in indirizzo, nella speranza che in futuro le stesse sollecitazioni rivolte all’ATO CS vengano prodotte anche nei confronti degli altri Ambiti che, comunque, si ritrovano a dover utilizzare impianti esterni al territorio di competenza (come rilevabile dalle disposizioni dello stesso Dirigente Generale), in modo da evitare spiacevoli e inopportune contrapposizioni, si porgono cordiali saluti.
Cosenza, li 30 luglio 2021.
Per l’Uffico di Presidenza
Il Presidente dell’ATO Cosenza
Avv. Marcello Manna

Vincenzo Granata Vicario ATO Cosenza: Altro che inerzia, c’è una chiara incapacità dei dirigenti della Regione Calabria, sia di programmare che di organizzare. Intervenga il Presidente f.f. Nino Spirlì .

Un ringraziamento a Mario Occhiuto e a tutta la sua squadra per i risultati raggiunti nel settore della raccolta differenziata. Condivido con lui che Il Comune in questi ultimi dieci anni è riuscito (per primo in Calabria) ad organizzare un sistema di raccolta differenziata porta a porta che oggi ci consente di raggiungere la percentuale di circa il 70% di raccolta differenziata giornaliera e più volte siamo stati premiati come Comune Riciclone. Ringrazio altresì per l’operosità e il lavoro svolto il Consorzio Valle Crati per la discarica di San Giovanni In Fiore, il Comune di Cassano allo Jonio per la discarica di Cassano allo Jonio, Rende e CoriglianoRossano per gli impianti di trattamento, nonché il comune di San Giovanni in Fiore. Va infine un mio personale ringraziamento per la vicinanza e l’attenzione posta alla risoluzione dei problemi al Presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì e al capo di gabinetto Avv. Franceschina Bufano a cui chiederò congiuntamente di seguire tutta la procedura amministrativa. Dopo la riunione del 15 Luglio 2021 presso la Regione Calabria, si era concordata la linea da seguire per l’immediata risoluzione delle problematiche relative alla discarica di San Giovanni in Fiore e francamente non riesco a comprendere la nota del direttore generale del dipartimento Ambiente, dove raccomanda l’ATO con la massima urgenza e diligenza le lavorazioni necessarie per la celere ripresa dei conferimenti, cercando di scaricare delle chiare responsabilità in capo all’assetto burocratico della Regione Calabria, incapace di effettuare la necessaria programmazione per uscire fuori dall’emergenza rifiuti in provincia di Cosenza. Altro che inerzia dell’ATO Cosenza che si è sempre contraddistinto per dialogo e operosità, qui c’è una chiara inerzia della dirigenza della Regione Calabria nel compito di programmazione del ciclo integrato dei rifiuti. Vieppiu’ il servizo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio della Regione Calabria è stato garantito esclusivamente mediante l’utilizzo di strumenti extra ordinem presidenziali e questo non è un merito per la regione Calabria; anzi, al contrario il ricorso a tale tipologia di atti amministrativi evidenzia maggiormente la chiara incapacità dei dirigenti della Regione Calabria sia di programmare, organizzare e realizzare i siti necessari al trattamento ed allo smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio regionale. A questo aggiungo che nel caso specifico della Discarica di San Giovanni in Fiore, come mai la Regione Calabria e Il Direttore Generale, non ha posto da quasi due mesi gli atti consequenziali di sua competenza, dimostrando la sua totale inerzia,per la ripresa dei conferimenti? Il percorso procedurale che la Regione Calabria doveva tracciare con celerità prevedeva 1) autorizzazione del sito di stoccaggio temporaneno; 2) rilascio di PAUR a completamento di tutte le procedure previste dalla normativa vigente; 3) sottoscrizione di convenzione per l’ampliamento della discarica consortile di San Giovanni in Fiore . Solo con un gioco di squadra si puo’ uscire fuori dall’emergenza dei rifiuti in provincia di Cosenza, per questi motivi mi appello a tutti i soggetti preposti affinchè possano trovare una linea di convergenza per rientrare in quella linea di filiera che ci porterà alla ripresa dei conferimenti. Lo dichiara il vicario ATO Cosenza Vincenzo Granata

Emergenza rifiuti: Il Consorzio Valle Crati, insieme all’ATO Cosenza c’è a sostegno della Regione Calabria.

Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità è composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Regione Calabria, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato, Presidente dell’ATO o un suo delegato. L’Ente consortile “Ente Pubblico” puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti nel territorio della provincia di Cosenza e a livello regionale. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza potrà supportare la Regione Calabria, l’ATO Cosenza, nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza e nel territorio calabrese. Il Consorzio Valle Crati, insieme all’ATO Cosenza c’è a sostegno della Regione Calabria, per uscire fuori dall’emergenza rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Vincenzo Granata Vicario ATO1 Cosenza:Basta con i privati, tariffe in aumento.

Con una lettera inviata al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, all’Assessore Regionale Ambiente e al Presidente ANCI Calabria. Nella mia qualità di Vicario ATO 1 Cosenza e consigliere nazionale ANCI, si è precisato quanto segue:

L’Italia, pur essendo un paese europeo con tasso di circolarità superiore alla media europea, nel settore dei rifiuti, presenta oggi criticità infrastrutturali nel mezzogiorno d’Italia, in particolare la normativa e la difficoltà per l’ubicazione dell’impiantistica pubblica, rischiano di estendere a territori più ampi le continue e ripetute fasi emergenziali che già si registrano in un settore fondamentale per la vita dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la competitività del sistema economico territoriale.

L’Italia inoltre, appare nettamente spaccata in due. Alle buone pratiche di molte regioni del Nord con alti risultati di recupero e riutilizzo dei materiali riciclati, minimo ricorso alle discariche e impianti efficienti per il recupero di energia e calore, al contrario corrisponde al centro e soprattutto al Sud una situazione totalmente deficitaria su tutta la filiera, con costi elevati per chi usufruisce del servizio, a fronte di servizi di bassa qualità. Un evidente paradosso, soltanto apparente, che rappresenta un esempio da letteratura del “costo del non fare “ a danno dei consumatori .

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema .

La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.

Per questi motivi, per  superare le criticità evidenziate ed impostare le politiche per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto europeo per l’economia circolare (2020-2030), occorre un importante lavoro che coinvolga tutti gli attori: le cinque ATO della Regione Calabria, ANCI Calabria e i consorzi di filiera pubblici e società a partecipazione interamente pubblica. I Comuni, erano e sono portatori di interessi relativi alla salvaguardia del territorio e di contenimento dell’inquinamento.

Per questo serve, oltre ad una chiara strategia, anche una cabina di regia istituzionale, all’interno dell’organismo deputato allo sviluppo delle politiche ambientali , ricomprese nel green new deal, in coordinamento anche con le Regioni del mezzogiorno d’Italia e con il coinvolgimento della filiera pubblica.

I rifiuti e l’economia circolare, rappresentano prima di tutto un’opportunità industriale e di sviluppo sostenibile delle economie territoriali, con conseguente creazione di nuove professionalità e crescita occupazionale.

E’ necessario prevedere la personalità giuridica di diritto pubblico dotando di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile per le cinque ATO della Regione Calabria con riferimento alla legge regionale nr. 14/2014 e al piano regionale dei rifiuti 2016, con  l’immediata approvazione nelle relative assemblee del piano d’ambito, vero motore di visione e obiettivi di programmazione per servizio di raccolta, impianto e discarica di servizio . La realizzazione dell’ impiantistica con gestione pubblica già prevista in detto piano è urgente, rilevato che nonostante le somme finalizzate con disponibilità immediata si rischia di perdere il finanziamento in caso di mancata assunzione dell’impegno giuridicamente vincolante , compresa la realizzazione dell’impiantistica, con la perdita anche dell’incentivo del gestore dei sevizi elettrici “GSE”, qualora non si immettesse in rete il Biometano, con perdita effettiva diminuzione tributo del contribuente.

Sono d’accordo per seguire il modello delle cinque ATO, prendendo in considerazione l’ottimo funzionamento dell’ ATO Catanzaro diretto dall’Ing. Bruno Gualtieri e con i relativi obiettivi raggiunti per diminuzione del 50%, relativo alle voci trattamento rifiuti per prezzo unitario .

Sono contrario all’istituzione dell’ATO unica che contribuirebbe a paralizzare completamente il ciclo dei rifiuti in Calabria, con chiaro vantaggio dei privati.

Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna  intraprendere un percorso preciso che porterà progressivamente la gestione del ciclo dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici devono avviare l’iter di pubblicizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Sono le ATO che devono essere in grado di pensare ad un nuovo modello pubblico in grado di affrontare le sfide future che ci attendono nel settore dei rifiuti.

GRANATA VALLECRATI: RIFIUTI, LE MENZOGNE DEL SIGNOR CRESCENZO PELLEGRINO, ESPRESSIONE DEL SISTEMA PRIVATO.

Apprendo con estremo conforto che Crescenzo Pellegrino è un letterato di spessore che conosce autori di livello e molto acuti. Allo stesso modo purtroppo apprendo con stupore e sconforto che pur avendo avuto frequenti contatti con la P.A. e prestando la sua opera in materia di rifiuti non ne ha ancora imparato bene la normativa vigente in termini di servizi pubblici essenziali. A tal proposito preciso che in qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati soggetto gestore della discarica di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore sto portando avanti una battaglia tesa al rispetto della legge, la quale prevede che non è possibile erogare servizi pubblici essenziali senza un contratto e senza che lo stesso abbia una copertura finanziaria. Chiarisco al Sig.Pellegrino che il Consorzio Valle Crati ha inviato all’Ato il contratto da approvare e da sottoscrivere lo scorso 12 maggio per il servizio di conferimento presso la discarica di San Giovanni in Fiore, ma ancora non si è avuta nessuna  approvazione e nè nessuna sottoscrizione. Nonostante tutto e nonostanre l’assenza del contratto ho comunque avviato i conferimenti presso la predetta discarica per senso di responsabilità e spirito di servizio verso un territorio che è in forte crisi sanitaria a causa dell’emergenza rifiuti.

Il Sig. Pellegrino è a conoscenza di tutto ciò perchè gli è stato scritto in numerose note, ma forse il Sig. Pellegrino è così concentrato a leggere Fedro da non aver avuto il tempo di leggere la corrispondenza che riguarda il suo lavoro.

Sono tutte menzogne le dichiarazioni del Sig. Pellegrino ed è chiaro l’intento di gettare fango sugli enti pubblici che, se mostrano efficienza, diventano scomodi.

Relativamente il prezzo di conferimento degli scarti di lavorazione alle discariche pubbliche, che il signor Crescenzo Pellegrino ritiene che possa arrivare fino ad un massimo di €35,00 per tonnellata, omette di riferire che lo stesso ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69 per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato da direttore tecnico ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso.

Relativamente al costo indicato dal signor Crescenzo Pellegrino si cerca di ingenerare confusione citando solo ed esclusivamente in modo artificioso le spese di impianto, celando opportunamente il costo di gestione e quello di post gestione. A tal riguardo il Consorzio Valle Crati chiede solo e soltanto per le spese di impianto €17,50 per tonnellata. Quindi a metà del prezzo evidenziato dal signor Crescenzo Pellegrino.

A mio avviso bisogna respingere, seguendo le indicazioni del Presidente della Giunta della Regione Calabria on. Jole Santelli di cui ne condivido ampiamente la posizione politica, la prospettiva dei nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. E per questo motivo siamo in attesa di conoscere anche gli atti amministrativi con cui l’ATO Cosenza ha affidato la gestione della discarica di Cassano allo Jonio ad un privato, rilevato che al momento non risultano pubblicati gli atti conseguenziali sull’albo pretorio on line del Comune di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata (Valle Crati):Istituita l’Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei Rifiuti nella provincia di Cosenza.

Il Consorzio Valle Crati ha istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità sarà composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, Presidente Comunità d’Ambito della provincia di Cosenza o suo delegato, DUC della Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato. Essendosi avviata un’assidua interlocuzione e, nel contempo, una esemplare collaborazione tra il Consorzio Valle Crati, la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, l’Ente consortile puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti almeno nel territorio della provincia di Cosenza. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza si occuperà di supportare la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati):Emergenza rifiuti,siamo pronti a supportare l’ATO e la Regione Calabria.

Nel corso di numerosi incontri tra ATO Cosenza, Regione e Consorzio Valle Crati, oltre che con i comuni interessati, si è preso atto della grave situazone relativa alla carenza di impianti di smaltimento dei rifiuti che può portare ad una paralisi del sistema, con gravissime conseguenze per l’ambiente, l’igiene pubblica e la salute umana.

Il Consorzio Valle Crati ha avviato un’assidua interlocuzione e, nel contempo, una esemplare collaborazione con la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito dell provincia di Cosenza. Vi è più l’Ente consortile puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonchè rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti almeno nel territorio della provincia di Cosenza. Siamo pronti a supportare l’ATO Cosenza e la Regione Calabria. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Vincenzo Granata(ATO Cosenza):Città di Cosenza,un piano straordinario per l’aumento del conferimento dei rifiuti.

Il Vicepresidente vicario Ato 1 Cosenza Vincenzo Granata, in merito all’emergenza rifiuti venutasi a creare nella città di Cosenza, ha già richiesto un piano straordinario per l’aumento del conferimento dei rifiuti della città di Cosenza, agli organi preposti. Non possono essere vanificati i brillanti risultati ottenuti dall’amministrazione comunale di Cosenza e dal Sindaco Mario Occhiuto, pluripremiato con i comuni ricicloni, che ha una delle piu’ alte percentuali di raccolta differenziata come città capoluogo del Sud Italia. C’è la necessità che i cittadini continuino a praticare correttamente la raccolta differenziata riducendo al massimo la quantità del residuo e di non abbandonare abusivamente i rifiuti indifferenziati per le strade. Riciclare di piu’ e produrre meno rifiuti. In questi mesi si sono verificati blocchi e limitazioni di conferimento presso le discariche di servizio dagli organi preposti, che non ha consentito il regolare servizio di raccolta nella città capoluogo. Abbiamo già individuato le proposte operative per uscire fuori dall’emergenza rifiuti. Si deve procedere con celerità a completare il processo di riordino del servizio pubblico locale, attraverso la comunità d’ambito per definire i contratti di gestione da sottoscrivere e la relativa copertura finanziaria. Dare il nostro apporto alla Regione Calabria per l’individuazione immediata dei siti, ove allocare gli impianti di trattamento/smaltimento previsti dalla pianificazione regionale. Accelerare il processo di approvazione delle progettazioni in essere , cosi da pervenire nel piu’ breve tempo possibile alla pubblicazione dei connessi bandi di gara. Infine programmare di concerto con la Regione Calabria l’immediato l’utilizzo delle discariche in ambito provinciale per il conferimento degli scarti di lavorazione. Per questi motivi in attesa del nuovo insediamento della governance regionale,sarà attivato un tavolo permanente cogli organi preposti per predisporre i relativi atti consequenziali per uscire fuori dall’emergenza rifiuti.