Quale futuro per i dipendenti Amaco Cosenza? Licenziamenti a Pioggia targati SINISTRI

Quale futuro per dipendenti Amaco Cosenza ?….in data 16 novembre 2023 Amaco, viene dichiarata “fallita” dal Tribunale di Cosenza, azienda di trasporto pubblico locale, il cui capitale è totalmente detenuto dal Comune di Cosenza. In data 12 dicembre 2023, viene indetto, presso Regione Calabria, tavolo per garantire il livello occupazionale dei dipendenti, l’Assessore Pro Tempore Regione Calabria, ha fatto sapere che, nonostante la municipalizzata Amaco, non sia di diretta competenza della Regione, ha accettato di incontrare le parti, compresa Cometra. Nel frattempo, Amaco ed il Comune di Cosenza, che detiene 100% di quote Amaco, ha intrapreso una nuova strada per scongiurare il fallimento. L’ex amministratore Amaco ha depositato un reclamo in Corte d’Appello contro il rigetto del concordato preventivo deciso dai giudici del Tribunale di Cosenza il 16 novembre 2023. Per effetto del ricorso, l’udienza in calendario, per il 5 Marzo 2024, nella quale si sarebbe dovuto procedere all’esame dello stato passivo è stata rinviata al 16 luglio 2024. E, in caso di pronuncia favorevole, ripartire provando ad imboccare la strada del risanamento ( forse con project financing Privato al 51% (+) più ristrutturazione aziendale & licenziamenti dipendenti ) ndr con quale risorse finanziarie?…dimenticando di fatto, enorme insolvenza, già accertata il 16 novembre 2023 dai giudici del Tribunale di Cosenza. Dispiace, constatare…dal 16 novembre 2023, disservizi e corse annullate di Amaco, in particolare Casali del Manco, Fiego Iassa, Donnici San Nicola e Contrade di Cosenza…studenti e cittadini che abbandonano Amaco per altre aziende che garantiscono il servizio. Problemi che attanagliano Amaco sono: bus obsoleti con rifornimento bus fuori territorio ( km fuori autorizzazione) con pagamenti giornalieri distributore rifornimento bus…ndr distributore automezzi aziendale Amaco in sede fuori uso…per quale motivo? Corso sicurezza primo soccorso dipendenti Amaco e corso antincendio dipendenti Amaco con quale risorse? Per, non dimenticare altra nota negativa…in pieno concordato Amaco…ha indetto la stessa (Amaco) un concorso per dirigente tecnico (luglio 2023) con emolumenti pari a 90 mila euro…giustificandolo che il numero di bus è superiore a 50…forse, mai visti tanti bus “efficienti” in Amaco…altro capitolo 340 mila euro di consulenze, per assistenza legale contabile e amministrativa proprio nell’ambito della procedura di concordato, poi “fallita” il 16 novembre 2023. Dopo quasi 90 giorni del fallimento Amaco….futuro con nessuna soluzione per 134 dipendenti Amaco che rischiano licenziamenti a pioggia per eventuale subentro del privato al 51% (project financing) forse….”fortemente” voluta, questa linea d’indirizzo dalla classe politica locale….oggi “apparentemente” dormiente. Seguiremo, con altri approfondimenti il TPL Trasporto Pubblico Locale Amaco di Cosenza….

Amaco SPA.Giuseppe Mazzuca dice NO, dobbiamo parlare delle commissioni.

I consiglieri comunale Rende e Luberto, non parteciperanno al consiglio comunale di venerdì 9 febbraio, in segno di protesta per la mancata previsione all’interno dell’ordine del giorno, da parte del presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, della discussione in merito alla risoluzione da loro presentata nel corso dell’ultimo consiglio sul caso Amaco. E’ oramai palese che dell’Amaco in Consiglio non se ne voglia parlare e non si comprende quale sia la posizione delle organizzazioni sindacali. Manca lo svolgimento di un dibattito all’interno dell’assise comunale, che offra risposte ufficiali ai lavoratori e all’utenza, in merito agli atti da porre in essere per la salvaguardia e il rilancio dell’azienda. Nonostante la mancanza di un futuro certo per i lavoratori dell’AMACO spa, Giuseppe Mazzuca dice no alla discussione in consiglio comunale e convoca per la composizione delle commissioni, cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua ………………………

Concorsi pubblici,IDONEA? SI, sono figlia di un politico.

Nei vari concorsi pubblici la maggior parte degli idonei o assunti, sono figli, amanti o pupille, ex burocrati e capi elettori di personaggi politici locali, molto influenti. Le cose vanno cosi nel silenzio generale dei cittadini, che non si chiedono se tutto questo appartenga al merito e alle capacità di chi raggiunge questi risultati. Nel frattempo giungono a sollazzarmi ma non troppo, alcuni versi di un sonetto di Gioacchino Belli della giustizzia der monno dell’8 Aprile del 1835. La ggiustizzia è pp’er povero, Crestina.Le condanne pe llui sò ssempre pronte. Sai la miseria che ttiè scritto in fronte? Povero Crestina; secondo noi, quasi duecento anni dopo, non sarebbe mai riuscito a vincere alcun concorso o idoneità. D’altronde Crestina è Crestina, con l’impunità dei politici che accompagna il privilegio dei potenti. In questi giorni seguiremo e racconteremo la vicenda con dovizia di particolari, la storia continua …………………………………..

Concorsi nei comuni,IL VOTO DI SCAMBIO per assunzioni è una forma di corruzione.

Il voto di scambio per assunzioni è una forma di corruzione elettorale, che consiste nel promettere o offrire un posto di lavoro, pubblico o privato, a un elettore o a un gruppo di elettori, in cambio del loro voto o di quello altrui. Si tratta di un reato grave, che può essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con una multa. Inoltre, il voto di scambio può configurare anche lo scambio elettorale politico-mafioso, se coinvolge soggetti appartenenti a organizzazioni criminali, con pene ancora più severe.
Il voto di scambio per assunzioni è un fenomeno diffuso in Italia, soprattutto nelle aree più disagiate e in tempo di crisi economica, dove il lavoro è una risorsa scarsa e preziosa. Spesso, i candidati politici si avvalgono di intermediari, come sindacalisti, imprenditori, associazioni o semplici cittadini, per proporre o accettare le offerte di lavoro in cambio di voti. Tuttavia, esistono delle norme che regolamentano le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e negli uffici di supporto agli organi di direzione politica, per prevenire e contrastare il voto di scambio.
Il voto di scambio per assunzioni è un comportamento illecito e immorale, che danneggia la democrazia e la meritocrazia, e che va denunciato alle autorità competenti. Non lasciarti ingannare dalle false promesse e dai facili favori: il tuo voto è un diritto e un dovere, che devi esercitare liberamente e consapevolmente. Per questi motivi in Calabria bisogna denunciare.

Nei comuni calabresi, chi sospetta un concorso truccato DEVE DENUNCIARE.

I concorsi taroccati sono una forma di corruzione che consiste nel falsare o manipolare le procedure di selezione per l’accesso agli impieghi pubblici, al fine di favorire candidati non meritevoli o prezzolati. Si tratta di un fenomeno diffuso e dannoso, che viola il principio costituzionale dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e mina la credibilità e l’efficienza della pubblica amministrazione.
Esistono diversi modi per truccare i concorsi pubblici, come ad esempio:
fornire in anticipo le domande o le risposte ai candidati compiacenti;
alterare i criteri di valutazione o i punteggi delle prove;
nominare commissioni esaminatrici compiacenti o colluse;
falsificare i titoli o i curriculum dei candidati;
sostituire i candidati con persone più preparate;
intimidire o minacciare i candidati avversi.
Chi trucca i concorsi pubblici commette dei reati, come ad esempio associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica o materiale. Le pene previste dal codice penale vanno dalla reclusione alla multa, oltre alla perdita dell’impiego pubblico e all’interdizione dai pubblici uffici.
Chi subisce o sospetta di subire un concorso truccato può denunciare le irregolarità alle autorità competenti, come ad esempio la procura della Repubblica, la Corte dei Conti, l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), la Guardia di Finanza, la Polizia Postale, o anche la stampa o le associazioni di categoria. Per denunciare è necessario fornire elementi probatori o indizi gravi, precisi e concordanti, che possano avviare un’indagine o un’azione giudiziaria.
I concorsi truccati sono un problema grave per il nostro paese, che richiede una forte azione di contrasto e prevenzione, basata su una maggiore trasparenza, una più rigorosa vigilanza, una più efficace repressione e una più diffusa sensibilizzazione. Solo così si potrà garantire il rispetto della legalità e della meritocrazia, e valorizzare il lavoro e le competenze dei tanti candidati onesti e preparati.

Elezioni Mendicino: Antonio Palermo punta al terzo mandato?

Questo è quello che avvamo scritto sul rinnovo del consiglio comunale di Mendicino, qualche giorno fa.
Le elezioni comunali di Mendicino si sono svolte il 26 maggio 2019. Il sindaco eletto è stato Antonio Palermo, della lista civica Insieme X Mendicino, che ha ottenuto il 49,73% dei voti, superando di poco il suo avversario Francesco Gervasi, della lista civica Avanti Mendicino, che ha raggiunto il 47,47%. Il terzo candidato, Gennaro Carmelo Canonaco, della lista civica Progetto Mendicino, ha ottenuto solo il 2,81%.Il mandato di Palermo è durato fino al luglio 2023, quando ha presentato le sue dimissioni per motivi personali e politici. Da allora, il comune è amministrato da un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni, che si dovrebbero tenere nel 2024.Al momento, Mendicino non ha un nuovo sindaco, ma è amministrato da un commissario prefettizio, in seguito alle dimissioni di Antonio Palermo, avvenute nel luglio 2023. Le prossime elezioni comunali si dovrebbero tenere nel 2024. Ci sono già alcuni candidati che si sono dichiarati pronti a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino, tra cui Angelo Greco, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, e Irma Bucarelli, appoggiata da Forza Italia. Entrambi sono stati assessori nella precedente amministrazione Palermo, ma ora si presentano con liste civiche diverse. l’ex gruppo Gervasi non ha ancora deciso che posizione politica assumere. Oggi con il provvedimento del consiglio dei ministri, nelle elezioni che si terranno l’8 e il 9 Giugno cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni:tra 5 mila e 15 mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato. In provincia di Cosenza si riaprono i giochi nel comune di Mendicino, dove Antonio Palermo potrebbe ricandidarsi per la terza volta a Sindaco di Mendicino. Vedremo l’evoluzione politica. La storia continua…………….

Elezioni Mendicino: Il caos regna incontrastato, non si riesce a fare sintesi politica.

Le elezioni comunali di Mendicino si sono svolte il 26 maggio 2019. Il sindaco eletto è stato Antonio Palermo, della lista civica Insieme X Mendicino, che ha ottenuto il 49,73% dei voti, superando di poco il suo avversario Francesco Gervasi, della lista civica Avanti Mendicino, che ha raggiunto il 47,47%. Il terzo candidato, Gennaro Carmelo Canonaco, della lista civica Progetto Mendicino, ha ottenuto solo il 2,81%.Il mandato di Palermo è durato fino al luglio 2023, quando ha presentato le sue dimissioni per motivi personali e politici. Da allora, il comune è amministrato da un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni, che si dovrebbero tenere nel 2024.Al momento, Mendicino non ha un nuovo sindaco, ma è amministrato da un commissario prefettizio, in seguito alle dimissioni di Antonio Palermo, avvenute nel luglio 2023. Le prossime elezioni comunali si dovrebbero tenere nel 2024. Ci sono già alcuni candidati che si sono dichiarati pronti a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino, tra cui Angelo Greco, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, e Irma Bucarelli, appoggiata da Forza Italia. Entrambi sono stati assessori nella precedente amministrazione Palermo, ma ora si presentano con liste civiche diverse. l’ex gruppo Gervasi non ha ancora deciso che posizione politica assumere e Antonio Palermo è sempre più isolato e abbandonato dal suo ex gruppo politico che lo sosteneva. Si potrebbe dire che il caos a Mandicino regna incontrastato. Per il momento non resta che consolarci con la canzone dei ciucci di Mendicino. Seguiremo la vicenda politica, la storia continua …………………………..

Sigep 2024: I Fratelli Rizzo rappresentano l’eccellenza calabrese

Sigep è il salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè che si tiene a Rimini dal 20 al 24 gennaio 2024. Rizzo pasticcieri è una rinomata pasticceria artigianale calabrese che ha sede a Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza. I fratelli Valentino e Damiano Rizzo sono noti per aver vinto diversi premi nazionali con i loro panettoni e colombe, realizzati con ingredienti di alta qualità e prodotti tipici calabresi.Per questi motivi parteciperà alla fiera con le sue specialità dolciarie. Sigep 2024….5 giorni dove vivere in prima persona e progettare insieme il futuro del dolce. Gennaio è il mese più dolce dell’anno….e a spasso per Rimini Vinceno Granata, gia vicario ATO 1 Cosenza e consigliere nazionale ANCI, ha incontrato una coppia indissolubile, i due fratelli Damiano e Valentino Rizzo di APEI, Ambasciatori dell’eccellenza Italiana dei pasticcieri, con il Presidente Iginio Massari, per confrontarsi sui nomi trend del comparto che è un’occasione imprescindibile di business e di aggiornamento professionale. I Maestri Pasticceri Damiano e Valentino Rizzo si sono esibiti con dimostrazioni dal vivo e con interviste e partecipazioni di giurie presso l’“arena” sigep 2024. Questo è il successo di Damiano e Valentino Rizzo….”lievitata” alla grande passione, all’impegno e al desiderio di crescere senza mai fermarsi…ad maiora semper

Dalla generazione X alla generazione Z, la nuova generazione dei ventenni in Italia.

La classificazione delle generazioni in Italia è stata descritta in un rapporto annuale del 2016 dell’ISTAT. Secondo questa classificazione, la generazione di 20 anni in Italia potrebbe essere la Generazione di transizione (Generazione X), che comprende coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995. Questa generazione segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo millennio e ha vissuto la fine del blocco sovietico e l’allargamento a est dell’Unione europea. I membri di questa generazione sono entrati nel mondo del lavoro con più lauree e master dei propri genitori, ma sono anche i primi a subire le conseguenze della recessione, con minori opportunità di lavoro in termini sia di quantità sia di qualità. Poi arrivano i 20 enni che sono una generazione che si preoccupa per i cambiamenti climatici e si batte per un mondo più green e pacifico, partecipando a manifestazioni e iniziative ambientaliste.Sono una generazione che ha la mente aperta e vuole esplorare il mondo e le culture intorno a loro, sono interessati a imparare nuove lingue e a fare scambi culturali. Sono una generazione che non vede più l’auto come uno “status symbol” o come un requisito fondamentale per l’indipendenza, infatti prendono la patente sempre più tardi, preferendo usare i mezzi pubblici o le biciclette.Sono una generazione che ha una maggiore propensione al risparmio e all’investimento, anche se in un contesto di precarietà e crisi economica, il 14% di loro investe già in borsa, qualche volta facendo impicci con criptovalute e quanto altro.Sono una generazione che usa i social media per rafforzare il rapporto con gli amici e per costruirne di nuovi, interagiscono anche con persone che non avrebbero mai potuto incontrare nella vita reale, e usano i social come uno strumento di creazione di identità.Sono una generazione che guarda la tv soprattutto online, usa ancora Instagram ma è sempre più stregata da TikTok e adora il gaming, sfidandosi ai videogames su qualunque piattaforma.Sono una generazione che alla moda e ai canoni imposti preferisce la diversità e l’inclusione, e che mangia vegano ma non tutti sono ortodossi, non disdegnano le proteine animali ma certamente hanno una inclinazione verso il vegetale.Questa è solo una panoramica generale della nuova generazione di 20 anni in Italia, ma ovviamente ci sono molte sfumature e differenze individuali. Nei prossimi articoli analizzeremo queste sfumature e differenze individuali.

Iacchitè:Il diffamatore Gabriele Carchidi sospeso 6 mesi dall’ordine dei giornalisti della Lombardia.

Iacchitè è un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto diretto da Gabriele Carchidi,condannato più volte per diffamazione, ma su questo torneremo sull’argomento. Nel frattempo abbiamo appreso che il consiglio di disciplina territoriale dell’ordine dei giornalisti della Lombardia nella seduta dell’11 ottobre 2023 ha deliberato la sospensione di 6 mesi dall’albo professionale del giornalista Gabriele Carchidi. La storia continua ………………..