DEPURAZIONE: IGNORANZA,IGNORANZA! ADESSO parlano i giornalisti diffamatori idrofobi e i due noti sindaci SOMARI.

Nel mondo dell’informazione calabrese,ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso.I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei giornalisti diffamatori idrofobi e di qualche SINDACO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Tornano alla mente episodi che evocano il perché a volte l’ignoranza e l’ignoranza del perché certe affermazioni, nel settore della depurazione e dell’ambiente, sono veramente da ignoranti, suggeriscono altre considerazioni, positive e sagge che, invece, sarebbero del tutto opportuno e necessarie. Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce giornalisti diffamatori idrofobi e sindaci somari si diventa.Infine ci capita di leggere un articolo di una giornalista di stretto web che pensavo avesse giornalisti di grande competenza,tale Carla Gatto, che riporta notizie false e non veritiere, e sono rudemente respinto nello sconforto. Questa tragicomica vicenda, pare abbia aperto all’intraprendente giornalista le vie ed il miraggio di una specializzazione in questioni politico-amministrative di grande rilevanza, anche mediatica, per ora solo locale.A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli: “Sono ppiù i somari dei cavalli”, i cui primi versi ben si attagliano a questa tragicomica vicenda.Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di eventuali contestazioni a sostegno di un Presidente garante della legalità. La storia continua…………………………………..

Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo ignora la norma, rimango in carica garantendo la continuità gestionale. Sulla depurazione di Montalto intervenga la Procura della Repubblica.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, il NIPAAF Carabinieri di Cosenza e il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e L’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria sono a conoscenza che la Kratos s.c.a.r.l. in qualità di concessionario, in virtu dell’art. 2 del contratto di concessione Rep. nr. 99 del 15/07/2019, cosi come modificato e integrato dal successivo addendum Rep. Nr. 100 del 30/06/2022 dopo il sopralluogo con il comune di Montalto Uffugo, ha comunicato in data 5.12.2023 che restano esclusi dalla presa in consegna gli impianti non in disponibilità del Comune in quanto sottoposti a sequestro per i quali si dovrà ottenere espressa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Si prende atto che dovranno perfezionarsi le revoche per gli affidamenti in essere, nel più breve tempo possibile e previa comunciazione ed autorizzazone della Procura competente.La finalità che il custode o amministratore giudiziario e che deve perseguire nella gestione dei beni sequestrati adempiendo con diligenza ai compiti del proprio ufficio viene opportunamente individuata dal comma 5 dell’articolo 35 del decreto legislativo numero 159 del 2011 avendo il compito di provvedere alla gestione, alla custodia e alla conservazione dei beni sequestrati al fine di incrementare se possibile la redditività dei beni medesimi. Da quanto si evince dalla Kratos si evidenzia che ci dovrebbero essere affidamenti posti in essere per il corretto funzionamento dela ciclo depurativo, sotto l’egida del GIP e della Procura della Repubblica. Tanto premesso, la Procura della Repubblica e il GIP verifichino lo stato attuale della depurazione degli impianti sequestrati. Infine vorrei tranquillizzare lo scalpitante Caracciolo, ho già chiarito nell’invito ai sindaci e anche al Sindaco del Comune di Montalto Uffugo che è moroso, per i motivi di diritto già rappresentati a voler provvedere ogn’uno singolarmente e per la propria debenza al pagamento a saldo delle quote ordinarie consortili scadute ed impagate per poter fare uscire i propri comuni dalla situazione di morosità del socio e per poter consentire al sottoscritto presidente valida ed efficace la convocazione d’assemblea dei soci consortili, per l’elezione del presidente.In merito ad una lettera del sindaco Pietro Caracciolo, non mi impensieriscono le sue minacce legali, rilevato che ignora la norma, in quanto per come già dedotto non corrisponde a quanto previsto dalla normativa vigente applicabile al Consorzio Valle Crati della quale il Presidente non decade dal suo incarico, ma rimane in carica fino all’elezione dei nuovi organismi consortili, garantendo, quindi la continuità gestionale. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica. Il Sindaco non può far finta di nulla.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue».«La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, nel comune di Montalto sembra di essere nel Far West.Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Kratos, nei verbali di sopralluogo, ha già evidenziato che gran parte dei depuratori minori presenti nel comune di Montalto Uffugo, risultano sottoposti a sequestro giudiziario a causa della loro inefficienza nell’attività depurativa. Ma sull’inefficienza degli impianti minori e sull’attività del Sindaco di Montalto, ci soffermeremo in questi giorni. La storia continua ……………………..

AMACO: Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare.

Riunione, con esito negativo, per il futuro dei 134 dipendenti che sono a rischio licenziamento…. presso il municipio di Cosenza, hanno partecipato: il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, l’Assessore ai trasporti del Comune di Cosenza Damiano Covelli, il capo di gabinetto Comune di Cosenza Luigi Incarnato, il curatore dell’AMACO SPA Fernando Caldiero, sindacati, assenti il Sindaco di Cosenza Franz Caruso e il rappresentante di Cometra. Al centro della discussione, manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda AMACO, servizio di trasporto pubblico locale TPL; in particolare punto e)di detta manifestazione d’interesse prevede: numero 114 addetti (con pianta organica di nr. 134) con grande preoccupazione dei sindacati di eventuali ulteriori tagli (perdite di altri posti di lavoro). Dal fallimento di Amaco del 16 Novembre 2023…… dopo 90 giorni non esiste tracciabilità nè del Comune di Cosenza (socio 100% di Amaco) e ne’ di altri interlocutori… di un protocollo (documento) che prevede il passaggio di nr. 134 dipendenti con “nessuna” perdita posto di lavoro. Nel rispetto del contratto nazionale autoferrotranvieri da amaco a “nuova amaco” …. azienda subentrante dell’affitto d’azienda. Purtroppo, con l’ennesimo incontro, a vuoto ….. rischio elevatissimo di ulteriori perdite posti di lavoro, oltre il numero di 114 dipendenti a base d’asta. Seguiremo, la vicenda amaco nell’interesse del servizio trasporto pubblico locale area urbana di Cosenza. Cosi vanno le cose nell’amaco, cioè non vanno . In poche parole, Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare. La storia continua……………………..

AMACO S.P.A.: Rocco Carlomagno pronto a subentrare?

Si rincorrono voci sulle aziende che sarebbero interessate a gestire il servizio tpl nel capoluogo al posto dell’AMACO.Si tratta di privati, anzitutto, tra cui molto attivo Rocco Carlomagno, visto più volte in azienda. C’è poco da dire, fare il privato è bello. Sullo sfondo una manifestazione d’interesse di oltre 5 milioni di Euro. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, LA STORIA CONTINUA …………………

AMACO SPA: Un Affitto di ramo d’azienda che vale oltre 5 Milioni di Euro all’anno. Privato è Bello?

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene, ma poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa ad un invito a presentare manifestazioni di interesse per l’affitto del ramo di azienda AMACO s.p.a. “Servizio di trasporto pubblico locale (TPL)” e al punto 3 “Clausole essenziali del contratto di affitto del ramo d’azienda” I soggetti interessati a presentare la manifestazione d’interesse dovranno dichiarare di prendere atto e di accettare che l’eventuale contratto di affitto del ramo TPL: a) sarà stipulato all’esito della procedura competitiva, previa stima del canone del ramo aziendale, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 212, comma 2 e 216 CCII, previa pubblicazione di un avviso di gara che tra l’altro prevederà quali titoli preferenziali, in primo luogo, quello di essere socio CO.ME.TRA. s.c. a.r.l. e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese e sono rudemente respinto nello sconforto.
Di fatto si da preferenza ai privati locali, d’altronde in Calabria e a queste latitudini non esistono i principi comunitari in materia di tutela della concorrenza (di libertà di stabilimento, di prestazione dei servizi ecc.). In Calabria e nella nostra area urbana è proprio il caso di dire PRIVATO E’ BELLO. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………………….

Caso AMACO S.P.A.: Ma esiste il contratto di servizi tra CO.ME.TRA. s.c.a.r.l. e AMACO S.P.A. ?

Nella manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo di Azienda di AMACO S.P.A. leggiamo che “l’attività di AMACO, attinenti al TPL impegnano, viene svolta tramite la società consortile CO.ME.TRA s.c.a.r.l., di cui AMACO è socio, la gran parte dell’attività costituiscono il maggior flusso di risorse di mantenimento”. Nella manifestazione non c’è traccia, però, del contratto di servizio tra CO.ME.TRA s.c.a r.l. e AMACO SPA. A questo punto sorge spontanea una domanda, “Ma esiste il contratto di servizi tra CO.ME.TRA. s.c.a.r.l. e AMACO S.P.A. ?” La storia continua …………………………………….

Manifestazione d’interesse AMACO S.P.A. :Violato il principio di libera concorrenza a favore di alcuni?

Nell’invito a presentare manifestazioni d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda di A.M.A.C.O S.P.A. “Servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL)”, al punto 3 “Clausole essenziali del contratto di affitto del ramo d’azienda” I soggetti interessati a presentare la manifestazione d’interesse dovranno dichiarare di prendere atto e di acettare che l’eventuale contratto di affitto del ramo TPL: a) sarà stipulato all’esito della procedura competitiva, previa stima del canone del ramo aziendale, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 212, comma 2 e 216 CCII, previa pubblicazione di un avviso di gara che tra l’altro prevederà quali titoli preferenziali, in primo luogo, quello di essere socio CO.ME.TRA. s.c. a.r.l. e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese. Il Consiglio di Stato sez. V, 03/05/2012, n.2552 prevede che L’art. 30, d.lg.12 aprile 2006 n. 163, conformemente al diritto comunitario, esclude dall’ambito applicativo del codice dei contratti pubblici gli affidamenti dei servizi pubblici, imponendo però che la scelta del gestore del servizio avvenga nel rispetto dei principi comunitari in materia di tutela della concorrenza (di libertà di stabilimento, di prestazione dei servizi ecc.), nonché di quelli nazionali generali relativi ai contratti pubblici (di trasparenza e d’imparzialità dell’azione amministrativa).Consiglio di Stato sez. VI, 04/06/2015, n.2755 Pur non potendosi ritenere applicabili alle concessioni di servizi tutte le disposizioni del d.lg. 12 aprile 2006 n. 163 (c.d. « Codice dei contratti pubblici »), non di meno l’art. 2, comma 1, d.lg. n. 163/2006 cit. prevede che « l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nello stesso codice », essendosi affermato che la normativa di principio di derivazione comunitaria trova applicazione non limitatamente agli appalti di lavori, servizi e forniture ma presenta una valenza pressoché generalizzata nel settore dei contratti pubblici; di conseguenza, l’art. 30, d.lg. n. 163/2006 cit. si inserisce nell’ottica di una progressiva assimilazione delle concessioni agli appalti, con l’obiettivo, di matrice europea, di vincolare i soggetti aggiudicatori a rispettare anche nelle procedure di affidamento delle prime i principi dell’evidenza pubblica comunitaria, tra i quali i canoni di trasparenza invalsi nelle seconde attraverso una procedura tipica di gara, nella quale si impone l’esigenza che il confronto competitivo sia effettivo e leale, pena altrimenti la vanificazione delle finalità stesse del procedimento selettivo di stampo concorsuale. Nondimeno il T.A.R. Roma, (Lazio) sez. II, 18/06/2013, n.6094 La scelta del concessionario di un servizio deve essere conseguente ad una procedura competitiva e concorrenziale ispirata ai principi dettati dal Trattato istitutivo della CE e non a caso l’art. 2 comma 1, Codice dei contratti pubblici prevede che l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza e che l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nello stesso Codice. In tale solco dispositivo, per effetto del quale anche la disciplina delle procedure per l’affidamento di concessioni di servizi deve essere conforme ai principi che regolamentano in tutta l’Unione Europea l’assegnazione di commesse pubbliche, si inseriscono con portata applicativa ad ogni figura di affidamento, indipendentemente dall’oggetto, le disposizioni recate dall’art. 64 comma 4 bis , e dall’art. 74 comma 5, del Codice. Tanto premesso nella manifestazione di interesse del 08.02.2024, inerente l’affitto del ramo d’azienda dell’amaco SPA, sembrerebbe essere violato il principo di libera concorrenza.

“NUOVA AMACO” nelle mani dei privati? In arrivo licenziamenti a PIOGGIA?

La fiction Amaco continua…ricordiamo la dichiarazione del Sindaco Pro Tempore di Cosenza…”la mia priorità è salvare l’azienda e le 134 famiglie che vivono grazie ad Amaco” (1 dicembre 2022 conferenza stampa con Presidente del Consiglio Pro Tempore Comune di Cosenza). Con nomina del Sindaco Pro Tempore di Cosenza ricordiamo l’Amministratore Amaco (dicembre 2022) con 340 mila euro di consulenze “concordato” per approdare al “fallimento” del 16 novembre 2023. In questi mesi, l’Amministrazione Comunale Pro Tempore di Cosenza di Cosenza, ha ritenuto fare melina (perdere tempo) per 134 dipendenti Amaco, che aspettano di conoscere il loro “futuro”. In tanto, bypassando incontro Sindacati, vertenza Amaco con Presidente del Consiglio Pro Tempore Comune di Cosenza del 15 Febbraio 2024….Amaco pubblica: “invito a presentare manifestazioni di interesse per l’Affitto del ramo di azienda Amaco. Servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL)” con scadenza manifestazioni di interesse entro e non oltre le ore 12,00 del 29.03.2024. Requisiti: con titolo preferenziale punto a) in primo luogo di essere socio di Cometra e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese; punto (iii) piano livelli occupazionali. Dispiace, constatare secondo manifestazioni interesse Amaco (8 Febbraio 2024)…futuro di 134 dipendenti già segnato…Azienda PRIVATA subentrante “Nuova Amaco” calabrese come punto a)….forse, per tutto il periodo della liquidazione giudiziale e relativo piano di fabbisogno rimodulato in base alle esigenze del nuovo soggetto gestore (prepensionamenti a pioggia compresi dipendenti Amaco “sessantenni”, dipendenti strisce blu “azzerati” oppure “dimezzati”, diminuzione ruoli dipendenti 250/230/205). In conclusione, l’Amministrazione Comunale Pro Tempore di Cosenza “silente” perdendo e prendendo tempo, invece di difendere in qualsiasi sede 134 lavoratori Amaco, proietta in silenzio “Nuova Amaco” nelle mani dei PRIVATI. Così, vanno le cose a Cosenza, non vanno….la storia continua

L’idea di un nano socialista? SISTEMARE LA FAMIGLIA.

Esiste da oltre due anni un nanetto socialista che si aggira nei meandri della politica locale e che capita spesso di ricordare come quel personaggio in cerca di autore che decenni fa, faceva il garzone della spesa a sindacalisti di livello che all’epoca operavano sul territorio.Si narra che sia un soggetto che abbia frequentazioni molto vicine ad imprenditori locali, svolgendo riunioni con essi nei luoghi più impensati, su questo punto torneremo sull’argomento, non solo ma si accompagna a soggetti già arrestati e imputati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali. E’ un grande idealista, non c’è che dire e si è messo in testa di sistemare la famiglia anche in politica, ipotizzando, addirittura, scenari da leader. In verità questi personaggi in cerca di autore non sono mai stati considerati, in quello che era il vecchio glorioso partito socialista, che vantava leader come Giacomo Mancini. Il vecchio leader non ne teneva conto e per chi lo ricorda venivano utilizzati per comprare le sigarette. Rappresentavano la decima fila del partito,non avevano diritto di parola ed erano dei semplici nanetti della politica. Esiste in fondo un singolo vero ragionatore dei sinistri, che tutto gli si puo’ contestare, ma è lui il vero stratega della politica e di cui anche se da angolazioni diverse, riesce a mantere equilibri politici e personali, nutrendo della stima e la considerazione politica degli avversari. Quello che ci desta merviglia e come possa accompagnarsi a questo nanetto, straccione e ignorante socialista, rimane ancora un grande mistero. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei nostalgici del socialismo,UN NANETTO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce NANETTI si diventa. Noi in questi giorni e in questi mesi, seguiremo le vicende di questo piccolo nanetto politico. Le sue farneticazioni non ci impensieriscono, ma ci fanno sorridere. LA STORIA CONTINUA ……………………….