Corap,Iam e Deca srl: Chi controlla i costi della Depurazione?

Il 25 gennaio 2022,nuova proroga, ancora una volta senza bando pubblico, per la gestione del depuratore di Gioia Tauro che il consorzio regionale Corap affida alla società Iam. Il decreto è del commissario straordinario dell’ente che si occupa dell’industrializzazione regionale, il quale con questo indirizzo depenna le preoccupazioni che aveva evidenziato il suo predecessore, Renato Bellofiore, nel Piano presentato prima di essere rimosso. Bando in scadenza anche per Deca SRL,è legittimo fare alcune domande, chi controlla il costo per lo smaltimento dei fanghi di depurazione e del percolato da discarica? Approfondiremo la questione, la storia continua……………………..

Deca srl,dal 1 settembre 2013: A Lamezia Terme la depurazione non si paga sui reflui conferiti.

Giudizio arbitrale 5 del 2019
concessione di lavori di progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento
dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale di
Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga,
Falerna, Gizzeria, Filadelfia e adeguamento dei relativi collettori fognari e
sollevamenti”, nonché tutti gli Allegati della predetta Convenzione e ogni altro atto ritenuto rilevante fra cui la lex specialis della procedura di affidamento della concessione per project financing, dica il Collegio Arbitrale se il Corrispettivo che spetta alla concessionaria Deca s.r.l. debba determinarsi, per tutta la durata della concessione, assumendo a base di calcolo un quantitativo di reflui fisso ed invariabile che è pari a 8.760.000 mc/annui, ritenendo al contempo del tutto arbitrario, erroneo, ingiustificato ed illegittimo ogni altro criterio sinora utilizzato ed applicato dal Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive. Conseguentemente, voglia il Collegio Arbitrale accertare e dichiarare il diritto della concessionaria Deca s.r.l. a percepire, sin dall’1 settembre 2013 e fino alla scadenza del rapporto, il Corrispettivo ex art. 8 della Convenzione da determinarsi secondo il criterio sopra indicato.
Il Collegio arbitrale, come sopra designato e costituito, definitivamente
pronunciando sui quesiti, domande ed eccezioni proposti dalle Parti, disattesa
ogni altra domanda, eccezione ed istanza di merito e istruttoria, così provvede:
1. in accoglimento della domanda formulata da Deca s.r.l. dichiara che il
corrispettivo spettante alla concessionaria ai sensi dell’art. 8 della
Convenzione del 17 novembre 2010 e derivante dai “ricavi da enti” deve
essere determinato, per tutta la durata della concessione, moltiplicando
un quantitativo di reflui fisso ed invariabile, pari 8.760.000 mc/annui,
per la tariffa offerta per ciascun anno di concessione; pertanto accerta
che Deca s.r.l. ha diritto a percepire, sin dall’1° settembre 2013 e sino
alla scadenza del rapporto, il corrispettivo calcolato secondo tale criterio
e non secondo il diverso criterio, collegato ai reflui effettivamente
conferiti, indicato dal Consorzio regionale per lo Sviluppo delle Attività
Produttive. Pubblicheremo ulteriori atti, la storia continua ……………

Deca s.r.l.:Approvata la transizione del debito da circa 4 milioni che la Deca aveva presentato al Comune di Lamezia Terme

Oggi è stata deliberata la proposta transattiva con cui «il Comune di Lamezia Terme, riconosce formalmente e ad ogni effetto di legge il proprio debito nei confronti della società Deca s.r.l., come riportato, qualificato e indicato nella Deliberazione del Commissario ad Acta n. 1 del 23 luglio 2019, per l’importo di euro 4.389.600,86 oltre IVA in split payment ex art. 17 ter DPR 633/72, debito maturato a carico del Comune di Lamezia Terme alla data del 23 maggio 2019 per quanto di propria spettanza per il servizio di depurazione svolto da essa Deca s.r.l.., ed, a titolo transattivo, saldo e stralcio, si impegna ed obbliga a corrispondere per le medesime causali, alla società Deca s.r.l.. che, mediante la sottoscrizione dell’atto accetterà la somma di euro 3.700.000 euro oltre IVA in split payment ex art. 17 ter DPR 633/72, Iva già assolta, come da attestazione della società Lamezia Multiservizi, pari alla sorte capitale dovuta dal Comune di Lamezia Terme alla data del 23 maggio 2019 per quanto di propria spettanza per il servizio di depurazione svolto da Deca s.r.l. ed al netto degli interessi di mora a carico del Comune di Lamezia Terme alla medesima data, in forza della Convenzione del 17 novembre 2010, ed al netto degli interessi di mora alla medesima data e pari ad 593.253,33 euro, che pertanto, con il puntuale ed integrale pagamento della sorte capitale secondo i termini e modalità stabiliti nell’atto transattivo, si intenderanno rinunciati per quanto di spettanza da parte della Deca s.r.l».

Quanto da pagare passerà però tramite la Lamezia Multiservizi, giacché «nel Bilancio dell’Ente sono state appostate le somme suddette con integrale copertura garantita attraverso lo strumento della manleva nei confronti della società partecipata Lamezia Multiservizi s.p.a., ossia attraverso compensazione delle partite creditorie della Lamezia Multiservizi derivanti dai contratti di servizio che la stessa ha in itinere con il Comune di Lamezia Terme, oltre alla somma di 2.500 euro per l’onorario del notaio rogante, di cui alla prenotula presentata da quest’ultimo».

Fonte lameziainforma.it

Depurazione Lamezia Terme, cosa ne pensa Wanda Ferro?

DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. Siamo quasi alla scadenza e si pongono alcuni interrogativi, Qual’è la tariffa applicata ai cittadini dei comuni oggetti del servizio ? Sono stati completati i lavori di completamento dell’esistente piattaforma depurativa? Cosa ne pensa Wanda Ferro e i dirigenti del partito di Fratelli d’Italia di Lamezia Terme? La storia continua ………………………….

Lamezia Terme:Deca srl, rispetto al 2018 nel 2020 aumenta il fatturato del 37,02% .

Il fatturato di Deca S.r.l. durante il 2020 è aumentato del 37,02% rispetto a 2018.L’ultimo bilancio depositato da Deca S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde all’anno 2020 e riporta un range di fatturato di ‘Tra 3.000.000 e 6.000.000 Euro’.L’azienda Deca S.r.l. si trova in ZONA INDUSTRIALE SAN PIETRO LAMETINO, SNC, 88046, Lamezia Terme, Catanzaro. DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. La storia continua ……………………

Lamezia Terme:Deca SRL, SCADENZA 2025. Rientri nella gestione pubblica.

La nascita: il Consorzio industriale di Lamezia Terme ASICAT è il proprietario della piattaforma depurativa di Lamezia Terme, la quale è stata trasferita dall’ex agenzia per la promozione e sviluppo del mezzogiorno. La conferenza dei sindaci dell’Ato2 Calabria nel marzo 2009, ha stabilito la riconsegna degli impianti agli enti competenti per il territorio.

I comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Filadelfia e Gizzeria ricadono nell’Ato (ambito territoriale ottimale) n°2 Catanzaro facente riferimento alla Legge Galli per i servizi idrici acquedotto, fognatura e depurazione comunali, quest’ultimi conferiscono i propri liquami reflui urbani nella piattaforma depurativa di Lamezia Terme zona industriale di San Pietro Lametino.

La proprietaria dell’impianto di depurazione (ASICAT) e i comuni hanno provveduto unitariamente per la gestione dando nascita ad una convenzione secondo quanto stabilito dall’art. 30, n°267/2000 (tutti i comuni Convenzionati in Firma (Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga e Filadelfia) che hanno aderito ed hanno deciso di affidare all’ASICAT di Lamezia Terme la qualità di ente capofila (22 Maggio 2009) con approvazione dal proprio consiglio comunale della convenzione ex art. 30 Dlgs 267/2000 e, dato incarico all’ASICAT da parte di quest’ultimi a bandire la gara per l’individuazione del nuovo gestore attuale DECA, attraverso la concessione di realizzazione di una nuova piattaforma depurativa ad integrazione/sostituzione dell’attuale atta a consentire la gestione, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle acque provenienti dai comuni ricadenti nel Sottoambito Tirreno.

Con determina dirigenziale n. 25 del 15 febbraio 2010, il Corap ha
deliberato di procedere alla scelta del soggetto privato cui affidare – con
procedura aperta ai sensi dell’art. 153, commi da 1 a 14, decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163 – la concessione dei lavori pubblici avente ad oggetto <>.

In data 18 marzo 2010 è stata sottoscritta la convenzione tra asi e i comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga, e Filadelfia ove specifica che ciascun comune garantisce la copertura finanziaria per la gestione, mettendo a bilancio le somme da trasferire all’Asi per le spese di gestione, altresì al fine di garantire copertura finanziaria del contratto, tutte le somme di competenza di ogni comune vengono trasferite all’Asi entro un mese dalla trasmissione delle fatture. Inoltre la suddetta convenzione che intercorre tra Asi e amministrazioni comunali approvata da ogni singolo comune, conferisce un apposita delega al tesoriere a valere su quota dei canoni di depurazione riscossa tramite ruoli.

Dopo aver ottenuto l’aggiudicazione definitiva in esecuzione della
determina dirigenziale n. 119 del 5 ottobre 2010, le imprese partecipanti in
ATI hanno costituito la società di progetto denominata Deca s.r.l. (odierna
Deca), in conformità alle prescrizioni contrattuali contenute nel disciplinare di gara. Quanto è il costo della depurazione per i cittadini . Dopo questo excursus, approfondiremo nei prossimi articoli QUANTO COSTA LA DEPURAZIONE,

Per ulteriore chiarimento DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. La scadenza avverrà nel 2025, bisogna respingere con forza la prospettiva della gestione dei privati nella gestione dei depuratori presenti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento della depurazione appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche.

Granata(Valle Crati): Trasferire a Roma Capitale il modello di eccellenza del Consorzio Valle Crati.

Condivido l’analisi del capogruppo della Lega in consiglio comunale della città Roma Capitale,Fabrizio Santori, quando dichiara “La vera vergogna è il fatto che Roma sui rifiuti è sempre in emergenza e che il suo ciclo di smaltimento dipende da fattori esterni. La chiusura degli impianti nel Nord, la scarsità di siti di trasferenza e la lontananza degli impianti, oltre alla mancata ottimizzazione del numero di mezzi operativi nei quartieri e la straordinaria produzione di indifferenziata per le festività, continuano a generare discariche ovunque. “

In Calabria Con il lavoro della governance del Consorzio Valle Crati, relativo al conferimento degli scarti di lavorazione, presso la discarica gestita dalla nostra struttura, abbiamo evitato lo smaltimento degli scarti in impianti extra regionali, che avrebbe avuto un costo di 295,54/t. . Grazie alla nostra attività e alla nostra gestione, il prezzo di trattamento e conferimento si è abbassato a 170,92/t. . Abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario della sanità Calabrese dove negli ultimi dieci anni si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti. Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti con 9 milioni in attivo e investimeti per 40 milioni di Euro, oltre a schede PNRR presentate per ulteriori 42 milioni di Euro di investimenti. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica anche la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità. Io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere non solo la Calabria ma anche l’italia. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. . Per questo ritengo corretto affermare che possiamo esportare il nostro modello di Eccellenza al comune di Roma Capitale nella gestione dei rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Rifiuti: Santori(Lega) in perenne emergenza, Roma è in tilt .

“La vera vergogna è il fatto che Roma sui rifiuti è sempre in emergenza e che il suo ciclo di smaltimento dipende da fattori esterni. La chiusura degli
impianti nel Nord, la scarsità di siti di trasferenza e la
lontananza degli impianti, oltre alla mancata ottimizzazione del
numero di mezzi operativi nei quartieri e la straordinaria
produzione di indifferenziata per le festività, continuano a
generare discariche ovunque. Dal centro alle periferie con un
degrado inaccettabile mentre il Sindaco Gualtieri è totalmente
inerme. La realizzazione del termovalorizzatore è in ritardo,
tra operazioni immobiliari e mancanza di trasparenza, Ama
registra l’ennesimo flop, si arrangia nella solita incapacità
organizzativa e di gestione e a nulla sono serviti gli accordi
per aumentare il personale nei festivi con bonus e premi di
risultato.Roma torni ad essere autonoma dopo gli anni di
incapacità gestionale della Regione Lazio, con un piano rifiuti incompleto, fino ad arrivare a Roma Capitale, che non si è mai assunta la giusta responsabilità”. Lo dichiara il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori.

I dissidenti leghisti:Mr Papeete Massimo Casanova non sarà votato in Calabria.

Massimo Casanova eletto europarlamentare, anche con i voti della Calabria, non ha brillato certamente per presenza nella nostra regione. Completamente sparito nello scenario del territorio e impegnato solamente a far fare una gita, a qualche giovane a Bruxelles, tra l’altro nemmeno iscritto alla lega calabrese. Non solo ha pure sponsorizzato la nomina di Emma Staine assessore regionale, ingerendo politicamente in scelte fuori dalla sua Regione. I dissidenti leghisti hanno scoperto i giochi politici di Mr Papeete e hanno deciso di non votarlo nelle prossim elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Nascono i movimenti anticasanova in Calabria. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno ………………………….

La lega dilettanti non si lega all’altra lega di Simona Loizzo.

La segreteria regionale della lega è riuscita, in pochi giorni, a eseguire quasi tutti i congressi delle città capoluogo, per come dichiarato dal commissario regionale Saccomanno. Omettendo però di evidenziare che soprattutto a Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo il numero dei votanti pare sia stato estremamente irrisorio, paragonabile ad un circolo di un piccolo quartierino di un paesello calabrese. Dimenticavamo che Salvini su Cosenza decide diversamente e decide che il congresso non si deve fare. Una lega calabrese dei dilettanti e un’altra lega capeggiata da Simona Loizzo. Segnaliamo l’iniziativa per giorno 30, nell’area urbana di Cosenza, organizzata dall’On. Simona Loizzo. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua…………………