Granata(Valle Crati): Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo deve dire ai cittadini cosa ha fatto sulla depurazione in questi anni. La Procura della Repubblica di Cosenza faccia chiarezza.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, il NIPAAF Carabinieri di Cosenza e il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e L’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria sono a conoscenza che la Kratos s.c.a.r.l. ,ha comunicato in data 5.12.2023 che restano esclusi dalla presa in consegna gli impianti non in disponibilità del Comune in quanto sottoposti a sequestro per i quali si dovrà ottenere espressa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Il Sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo deve dire ai cittadini cosa ha fatto sulla depurazione in questi anni e la Procura della Repubblica e il GIP facciano chiarezza sullo stato attuale della depurazione degli impianti sequestrati. Sono anni che denuncio l’inquinamento ambientale nelle condotte consortili, in particolare nelle zone industriali del Comune di Rende e Montalto Uffugo e negli ultimi 10 mesi ho dichiarato che uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. Il sindaco di Montalto Uffugo e la sua Giunta non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Infine, in data 24.11.2023 la kratos ha denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza, al NIPAAF Carabinieri di Cosenza e al comando carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, impianti di depurazione che evidenziano un completo stato di abbandono dei luoghi. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati):Preannuncio querela per diffamazione nei confronti di Carla Gatto StrettoWeb.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati preannuncia querela, con richiesta di punizione come per legge, nei confronti di Carla Gatto giornalista di strettoweb e del direttore responsabile del giornale online strettoweb, oltre al relativo risarcimento del danno. In alcuni articoli la giornalista Carla Gatto ha dato notizie false e diffamatorie nei confronti dello scrivente.Il sottoscritto come è noto svolge il proprio ruolo, in maniera attenta, precisa e puntuale, per lo svolgimento del proprio ruolo, nel pieno rispetto dell’art. 97 e 98 della Costituzione, che parla di imparzialità, rispetto della legalità e buon andamento nella pubblica amministrazione.Non solo le espressioni non vere e non obiettive (come nel caso di specie ), ma anche quelle meramente insinuanti sono idonee a ledere o a mettere in pericolo la reputazione dei terzi (Cass. Sez. V 15108081 ), per cui anche in tale forma devono essere penalmente represse ( Cass. Sez. V 18719/91 ).Per quanto attiene all’elemento psicologico si fa rilevare che le denunciate affermazioni della giornalista Carla Gatto travalicano i limiti della deontologia dell’informazione in quanto non rispondenti al vero ed offensive della reputazione, della dignità e dell’onore dello scrivente e del consorzio che rappresento.Per questi motivi il sottoscritto, nella sua qualità di presidente del Consorzio Valle Crati chiederà esercitare l’azione penale nei confronti dei nominati querelati Carla Gatto e del direttore responsabile del giornale online strettoweb per il reato di diffamazione mezzo stampa e eventuali altri reati che la magistratura penale ravviserà nei fatti descritti che si vedranno di giustizia nei fatti suindicati, con riserva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali derivati e derivanti dalla suesposta causale. Lo dichiara il presdiente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Nuova AMACO:Orlandino Greco, una nuova municipalizzata pubblica creata dal Comune di Castrolibero.

Quello avvenuto la mattina del 29 Gennaio 2024 nella sala municipale del Comune di Castrolibero, fra il Sindaco, Orlandino Greco e una rappresentanza di lavoratori dell’azienda per la mobilità cittadina, Amaco, è stato un incontro importante per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e il diritto al lavoro di quanti operano nel settore.

Una richiesta coesa anche nei confronti degli altri Comuni limitrofi per definire le procedure necessarie per evitare ulteriori conseguenze deleterie nel servizio di trasporto pubblico locale e ridare la dovuta sicurezza ai lavoratori Amaco.

Orlandino Greco si è fatto portavoce della situazione già in una nota negli scorsi giorni dove aveva posto l’accento sulle deliberazioni consiliari dell’ottobre del 2022, quando i Comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende, approvarono lo schema di convenzione per la costituzione dell’Ambito territoriale dell’Area Urbana per la gestione associata delle funzioni tecniche ed amministrative e dei servizi in materia di trasporto pubblico locale (art. 30 D.Lgs. 267/00). A tutt’oggi, però, visto anche il commissariamento del Comune di Rende, non risulta ancora avviato l’iter per la costituzione del comitato d’ambito né tantomeno dell’ufficio comune.

Per quanto riguarda il confronto avvenuto fra il primo cittadino di Castrolibero e la delegazione dei lavoratori Amaco, sono stati evidenziati con più decisione i punti più critici dell’intera faccenda.

«Trovo surreale questa situazione che si è creata nel corso di questi mesi. E lo dico senza fare giochi politici o puntare il dito su qualcuno. I Comuni, come ho precisato in una lettera degli scorsi giorni, devono assumersi le proprie responsabilità cercando di trovare soluzioni concrete e puntando sul piano di traffico e mobilità in quanto esso è fondamentale per una città moderna e che rispetti i diritti di ogni cittadino. Ecco perché bisogna tentare di trovare ogni tipo di soluzione affinché l’Amaco rimanga pubblica, questo lo ribadisco con forza in qualità di Sindaco. Le alternative sono due: quella di Ferrovie dello Stato che subentra – e deve farlo con tutte le modalità preesistenti – oppure la creazione di nuova municipalizzata pubblica, creata dal Comune di Castrolibero con la salvaguardia di tutti i posti occupazionali».

Dalla parte dei lavoratori Amaco – con la presenza di CGIL E UIL -, c’è stata totale disponibilità nell’affrontare un percorso comune e che possa portare in tempi brevi ad una soluzione definitiva e risolutiva.

«Quella della nuova municipalizzata pensata da Orlandino è una grande idea ma che deve essere approfondita, in quanto credo ci possano essere dei limiti organizzativi». Ha esordito Andrea Mazzuca – Segretario Territoriale UIL TRASPORTI Cosenza -. E ha continuato. «Certamente, trovare soluzioni nell’immediato è fondamentale per tutti i lavoratori e sono d’accordo quando si deve lottare fino alla fine per mantenere l’Amaco un’azienda pubblica, su questo non possono esserci alternative. Come d’importanza primaria è fornirsi al più presto di un piano di traffico e mobilità: senza esso non possono esserci programmi a lungo termine. Colgo l’occasione anche per evidenziare le potenzialità dei servizi ausiliari accessori dell’Azienda Amaco, che devono essere tutelati per il proseguimento di un percorso importante».

Depurazione, Carolei:Francesco Iannucci ha violato la legge, Kratos sulle reti pronto a denunciare all’autorità giudiziaria.

E’ opportuno in questi giorni fare un’operazione verità, rispetto alle bugie che vengono diffuse dal sindaco di Carolei.Ecco cosa scrive Kratos il 28/11/2023 al Sindaco di Carolei. Con l’occasione, si intende rappresentare la posizione dello scrivente concessionario rispetto all’intervento previsto presso il Comune di Carolei ai sensi della delibera del comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) n. 79/2021 avrebbe quale Ente beneficiario lo stesso Comune di Carolei e denominata ” Complemento del sistema fognario e collettamento dell’intero abitato del Comune di carolei alla condotta del consorzio Valle Crati” per un importo complessivo di Euro 5.100.000,00 . Con riserva di meglio argomentare, dalle informazioni acquisite non si può che dedurre l’inconciliabile interferenza dell’intervento rispetto all’attività prevista ai sensi della concessione vigente, in forza della quale lo scrivente Concessionario avrebbe dovuto eseguire dei lavori in corso di progettazione e svolgere l’attività di gestione della rete comunale di Carolei. In chiara violazione della concesione vigente, il Comune di carolei ha portato avanti un intervento di riqualificazione sulle stesse reti che avrebbe dovuto consegnare allo scrivente concessionario. A tale riguardo, ci si riserva ogni azione e tutela dei nostri interessi e a ristoro dei danni determinati dall’inadempimento perpetrato dal Comune in violazone degli impegni assunti ai sensi della concessione. Infine dice al Sindaco di Carolei, “La presente valga ai sensi di legge come formale atto di diffida e messa in mora, con avvertenza che, ove si raprresentassero ulteriori circostanze non veritiere con riguardo alla prese in carico delle reti del Comune di Carolei che possano ledere la notra immagine e/o professionalità, non si esiterà ad adire le competenti AUtorità Giudiziarie per la tutela dei nostri diritti lesi. Co riserva di ogni diritto e/o azione. Fin qui il concessionario, ma racconteremo questa vicenda nelle prossime puntate, la storia continua ………………………

DEPURAZIONE: IGNORANZA,IGNORANZA! ADESSO parlano i giornalisti diffamatori idrofobi e i due noti sindaci SOMARI.

Nel mondo dell’informazione calabrese,ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso.I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei giornalisti diffamatori idrofobi e di qualche SINDACO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Tornano alla mente episodi che evocano il perché a volte l’ignoranza e l’ignoranza del perché certe affermazioni, nel settore della depurazione e dell’ambiente, sono veramente da ignoranti, suggeriscono altre considerazioni, positive e sagge che, invece, sarebbero del tutto opportuno e necessarie. Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce giornalisti diffamatori idrofobi e sindaci somari si diventa.Infine ci capita di leggere un articolo di una giornalista di stretto web che pensavo avesse giornalisti di grande competenza,tale Carla Gatto, che riporta notizie false e non veritiere, e sono rudemente respinto nello sconforto. Questa tragicomica vicenda, pare abbia aperto all’intraprendente giornalista le vie ed il miraggio di una specializzazione in questioni politico-amministrative di grande rilevanza, anche mediatica, per ora solo locale.A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli: “Sono ppiù i somari dei cavalli”, i cui primi versi ben si attagliano a questa tragicomica vicenda.Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di eventuali contestazioni a sostegno di un Presidente garante della legalità. La storia continua…………………………………..

Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo ignora la norma, rimango in carica garantendo la continuità gestionale. Sulla depurazione di Montalto intervenga la Procura della Repubblica.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, il NIPAAF Carabinieri di Cosenza e il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e L’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria sono a conoscenza che la Kratos s.c.a.r.l. in qualità di concessionario, in virtu dell’art. 2 del contratto di concessione Rep. nr. 99 del 15/07/2019, cosi come modificato e integrato dal successivo addendum Rep. Nr. 100 del 30/06/2022 dopo il sopralluogo con il comune di Montalto Uffugo, ha comunicato in data 5.12.2023 che restano esclusi dalla presa in consegna gli impianti non in disponibilità del Comune in quanto sottoposti a sequestro per i quali si dovrà ottenere espressa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Si prende atto che dovranno perfezionarsi le revoche per gli affidamenti in essere, nel più breve tempo possibile e previa comunciazione ed autorizzazone della Procura competente.La finalità che il custode o amministratore giudiziario e che deve perseguire nella gestione dei beni sequestrati adempiendo con diligenza ai compiti del proprio ufficio viene opportunamente individuata dal comma 5 dell’articolo 35 del decreto legislativo numero 159 del 2011 avendo il compito di provvedere alla gestione, alla custodia e alla conservazione dei beni sequestrati al fine di incrementare se possibile la redditività dei beni medesimi. Da quanto si evince dalla Kratos si evidenzia che ci dovrebbero essere affidamenti posti in essere per il corretto funzionamento dela ciclo depurativo, sotto l’egida del GIP e della Procura della Repubblica. Tanto premesso, la Procura della Repubblica e il GIP verifichino lo stato attuale della depurazione degli impianti sequestrati. Infine vorrei tranquillizzare lo scalpitante Caracciolo, ho già chiarito nell’invito ai sindaci e anche al Sindaco del Comune di Montalto Uffugo che è moroso, per i motivi di diritto già rappresentati a voler provvedere ogn’uno singolarmente e per la propria debenza al pagamento a saldo delle quote ordinarie consortili scadute ed impagate per poter fare uscire i propri comuni dalla situazione di morosità del socio e per poter consentire al sottoscritto presidente valida ed efficace la convocazione d’assemblea dei soci consortili, per l’elezione del presidente.In merito ad una lettera del sindaco Pietro Caracciolo, non mi impensieriscono le sue minacce legali, rilevato che ignora la norma, in quanto per come già dedotto non corrisponde a quanto previsto dalla normativa vigente applicabile al Consorzio Valle Crati della quale il Presidente non decade dal suo incarico, ma rimane in carica fino all’elezione dei nuovi organismi consortili, garantendo, quindi la continuità gestionale. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica. Il Sindaco non può far finta di nulla.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue».«La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, nel comune di Montalto sembra di essere nel Far West.Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Kratos, nei verbali di sopralluogo, ha già evidenziato che gran parte dei depuratori minori presenti nel comune di Montalto Uffugo, risultano sottoposti a sequestro giudiziario a causa della loro inefficienza nell’attività depurativa. Ma sull’inefficienza degli impianti minori e sull’attività del Sindaco di Montalto, ci soffermeremo in questi giorni. La storia continua ……………………..

AMACO: Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare.

Riunione, con esito negativo, per il futuro dei 134 dipendenti che sono a rischio licenziamento…. presso il municipio di Cosenza, hanno partecipato: il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, l’Assessore ai trasporti del Comune di Cosenza Damiano Covelli, il capo di gabinetto Comune di Cosenza Luigi Incarnato, il curatore dell’AMACO SPA Fernando Caldiero, sindacati, assenti il Sindaco di Cosenza Franz Caruso e il rappresentante di Cometra. Al centro della discussione, manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda AMACO, servizio di trasporto pubblico locale TPL; in particolare punto e)di detta manifestazione d’interesse prevede: numero 114 addetti (con pianta organica di nr. 134) con grande preoccupazione dei sindacati di eventuali ulteriori tagli (perdite di altri posti di lavoro). Dal fallimento di Amaco del 16 Novembre 2023…… dopo 90 giorni non esiste tracciabilità nè del Comune di Cosenza (socio 100% di Amaco) e ne’ di altri interlocutori… di un protocollo (documento) che prevede il passaggio di nr. 134 dipendenti con “nessuna” perdita posto di lavoro. Nel rispetto del contratto nazionale autoferrotranvieri da amaco a “nuova amaco” …. azienda subentrante dell’affitto d’azienda. Purtroppo, con l’ennesimo incontro, a vuoto ….. rischio elevatissimo di ulteriori perdite posti di lavoro, oltre il numero di 114 dipendenti a base d’asta. Seguiremo, la vicenda amaco nell’interesse del servizio trasporto pubblico locale area urbana di Cosenza. Cosi vanno le cose nell’amaco, cioè non vanno . In poche parole, Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare. La storia continua……………………..

AMACO S.P.A.: Rocco Carlomagno pronto a subentrare?

Si rincorrono voci sulle aziende che sarebbero interessate a gestire il servizio tpl nel capoluogo al posto dell’AMACO.Si tratta di privati, anzitutto, tra cui molto attivo Rocco Carlomagno, visto più volte in azienda. C’è poco da dire, fare il privato è bello. Sullo sfondo una manifestazione d’interesse di oltre 5 milioni di Euro. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, LA STORIA CONTINUA …………………

AMACO SPA: Un Affitto di ramo d’azienda che vale oltre 5 Milioni di Euro all’anno. Privato è Bello?

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene, ma poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa ad un invito a presentare manifestazioni di interesse per l’affitto del ramo di azienda AMACO s.p.a. “Servizio di trasporto pubblico locale (TPL)” e al punto 3 “Clausole essenziali del contratto di affitto del ramo d’azienda” I soggetti interessati a presentare la manifestazione d’interesse dovranno dichiarare di prendere atto e di accettare che l’eventuale contratto di affitto del ramo TPL: a) sarà stipulato all’esito della procedura competitiva, previa stima del canone del ramo aziendale, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 212, comma 2 e 216 CCII, previa pubblicazione di un avviso di gara che tra l’altro prevederà quali titoli preferenziali, in primo luogo, quello di essere socio CO.ME.TRA. s.c. a.r.l. e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese e sono rudemente respinto nello sconforto.
Di fatto si da preferenza ai privati locali, d’altronde in Calabria e a queste latitudini non esistono i principi comunitari in materia di tutela della concorrenza (di libertà di stabilimento, di prestazione dei servizi ecc.). In Calabria e nella nostra area urbana è proprio il caso di dire PRIVATO E’ BELLO. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………………….