Il caso Mendicino e i Sindaci ignoranti, balordi e imbecilli che rovinano le comunità.

Alcuni avvenimenti mi inducono ad alcune riflessioni di carattere generale che nei tempi non troppo lontani facevo con il mio mentore e amico di sempre L’On. Mauro Mellini, generalmente fatte in tarda serata. Un Paese di “sportivi” tali per la predilezione dei canali della televisione che trasmettono le cronache delle partite di calcio. Di cui tutto sanno e se ne sentono maestri. E altrettanto ritengono poter fare e “debbono” fare con la politica. La loro, che “politica” non è perché è la sola che per loro sfugge alla suprema definizione: “sono tutti uguali”. Certo, per fortuna gli “altri” non sono tutti uguali. Tra gli altri non mancano i Sindaci ignoranti e balordi, ma non mancano menti e patrimoni culturali di primo piano. Solo che, diversamente dai Sindaci ignoranti e balordi, usano gran parte della loro intelligenza per tenersi da parte. Un Paese di “sportivi” tali per la predilezione dei canali della televisione che trasmettono le cronache delle partite di calcio. Di cui tutto sanno e se ne sentono maestri. E altrettanto ritengono poter fare e “debbono” fare con la politica. La loro, che “politica” non è perché è la sola che per loro sfugge alla suprema definizione: “sono tutti uguali”. Certo, per fortuna gli “altri” non sono tutti uguali. Tra gli altri non mancano i Sindaci ignoranti e balordi,ma non mancano menti e patrimoni culturali di primo piano. Solo che, diversamente dai sindaci ignoranti e balordi usano gran parte della loro intelligenza per tenersi da parte. Ma non mi stancherò, finché avrò un filo di energia di invocare un po’ di impegno degli intelligenti, dei credenti nella ragione (ve ne sono in tutte le categorie sociali persone che sono espressioni di “culture” bellissime e forti). Unirsi contro i nuovi barbari, contro le tifoserie scatenate che vogliono portarci ad una nuova catastrofe non troppo migliore della guerra. E la chiamano “il nuovo”. E che invece è antico. Che antica è la radice dell’imbecillità. Di ogni nuova imbecillità.

Granata(Valle Crati): Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica, sulle autorizzazioni allo scarico sembra di essere nel Far West.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue» così in una nota Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati. «La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, abbiamo costituito un task force, concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni limitrofi e confinanti, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo e la sua Giunta non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e gli amministratori locali che non si voltano dall’altra parte, nella lotta all’inquinamento, perché dobbiamo mettere ordine al sistema. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Il sindaco di Carolei espulso da Forza Italia? Si sarebbe schierato contro Irma Bucarelli, candidato a Sindaco di Mendicino in quota Fi .

A spasso per Mendicino, secondo i bene informati, si apprende che il Sindaco di Carolei Francesco Iannucci, abbia sconfinato fuori dal suo comune e sostenga qualche odiatore territoriale, schierandosi contro Irma Bucarelli futuro candidato a Sindaco di Mendicino di Forza Italia. Questo avrebbe suscitato le giuste reazioni di una parte importante di Forza Italia che avrebbe richiesto a gran voce l’espulsione di Franceco Iannucci dal partito. Noi seguiremo la questione, la storia continua ………………

Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo fa solo confusione e disordine amministrativo. Intervenga la Procura della Repubblica e il comando dei carabinieri del NIPAAF, per verificare il funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo.

Non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni, per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA.

Sulle considerazioni di Pietro Caracciolo, sono già intervenuto facendo quattro mesi fa con un’operazione verità su quello che avveniva nel Consorzio Valle Crati. Nonostante abbia ricoperto la carica di consigliere d’amministrazione da me nominato, da quello che ho avuto modo leggere nel suo intervento, non posso che constatare la sua confusione e il suo disordine amministrativo. Torniamo invece su quello che sta avvenendo nel comune di Montalto Uffugo, dove io ritengo che debba intervenire la Procura della Repubblica di Cosenza e il comando dei carabinieri del Nipaaf per verificare il corretto funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo e che attualmente sta gestendo lo stesso comune.
Siamo già intervenuti in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto.
Successivamente abbiamo trovato una situazione disastrosa, presso l’impianto di località Coretto, dove a vista d’occhio si presentava uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, per responsabilità dello stesso Comune, non sono stati consegnati al soggetto gestore Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, ho seguito l’indirizzo politico del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, per mettere ordine al sistema.
Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto, il permesso di costruire nr. 36 del 14/10/2020 del comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura e non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA. Infine in merito alla tariffa dei rifiuti, sa bene Caracciolo che è merito del Presidente l’abbassamento della tariffa 90 Euro a tonnellata e del recupero di 5 milioni di fondi europei, per far scendere il costo della tariffa nel 2022. Lui invece dovrebbe chiarire, se ha fatto pagare ai cittadini una tariffa minore o abbia previsto il pagamento a Calabra Maceri di una tariffa diversa , molto più elevata. Su questo e altri temi torneremo sull’argomento con un convegno pubblico su Montalto Uffugo e dove inviterò, carte alla mano, Pietro Caracciolo al confronto di fronte i cittadini, per verificare chi dice bugie e chi parla con il linguaggio della verità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Calabria, Tortora verso la riapertura dell’impianto di San Sago. Il Presidente Avv. Maximiliano Granata, sono indignato, cosi l’alto tirreno cosentino diventa la pattumiera d’Italia.

Non possiamo assistere inermi alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al Riesame A.I.A., “Impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non” nel comune di Tortora (CS) con tanto di intestazione della Regione Calabria e sono rudemente respinto nello sconforto. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura. A questo aggiungo una lettera del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica della Direzione Generale valutazioni ambientali il commissario Ing. Paolo Cagnoli del 28/09/2023 che dichiara alla fine di un ragionamento amministrativo “assolutamente da contestare e impugnare “ si da atto che la posizione prevalente della conferenza dei servizi è stata di accoglimento dell’istanza di riesame, con valenza di rinnovo, dell’autorizzazione integrata ambientale, condizionato al rispetto delle prescrizioni e condizioni indicate in conferenza dei servizi. Si anticipa, pertanto, che si procederà a dare corso al procedimento coerentemente con tali esiti, anticipando cosi il provvedimento di riapertura dell’impianto di San Sago . “E così, dopo oltre dieci anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti. Nella precedente Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. E mentre giungono alla mia mente alcune riflessioni effettuate con il mio amico di sempre Mauro Mellini, sembrano rievocare in me alcuni sonetti di Gioacchino Belli. Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di tale procedura ( se ci fosse stata, ma allora apertamente il “potere era bello perchè se ne poteva abusare”) a sostegno del Sindaco del comune di Tortora Antonio Iorio e del responsabile del procedimento Dott.ssa Debora Cerbino. Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso è ignoranza, anche se decisamente “Orientata”. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Castiglione cosentino, riparazione in via Trummera . La politica dei fatti, il nostro modello è vincente.


Nel territorio di Castiglione cosentino, anche attraverso il consigliere d’amministrazione Mario Fortino, ci si è adoperati immediatamente per la messa in sicurezza dell’area mediante delimitazione e per garantire il corretto deflusso dei liquami con la pulizia del pozzetto attenzionato in via Trummera . Si è provveduto alla sostituzione della soletta ceduta mediante l’installazione di un’idonea soletta in c.a. con chiusino carrabile. Questa è la politica dei fatti con degli interventi mirati che lottano l’inquinamento e ripristinano il corretto funzionamento delle reti fognarie. Il modello vincente ed efficiente, Consorzio Valle Crati Kratos, a mio avviso va esteso a livello regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, impianto di depurazione di Coretto presenta uno stato di conservazione scarso.


Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi, controllare tute le autorizzazioni prima di aprire un insediamento industriale. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Nel comune di Montalto abbiamo trovato una situazione disastrosa, l’impianto di località Coretto a vista d’occhio, presenta uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, non sono stati consegnati al soggetto gestore. Nei prossimi giorni saranno richieste le autorizzazioni allo scarico delle strutture operanti nella zona industriale di Coretto in Montalto Uffugo. Infine da un esame della cartografia, con gli uffici del Consorzio Valle Crati relativa alla costruzione della piattaforma pac 2000a Conad, si è avuto modo di constatare che mancano le reti fognarie dove potersi allacciare. Nei prossimi giorni continueranno i controlli nel territorio di Montalto Uffugo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata presente al sopralluogo

Granata(Valle Crati):Montalto Uffugo, autorizzazioni allo scarico, partono i controlli nella zona industriale in località Coretto. Piattaforma PAC 2000a, verificare se c’è il parere dell’autorità di bacino.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

Abbiamo già trattato il caso della piattaforma PAC 2000a Conad di Montalto Uffugo, il mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto. Via Coretto , avvicina Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico.
Con Permesso di costruire n. 36 del 14/10/2020 del Comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione, si è dato inizio ai lavori. A mio avviso bisogna verificare se nel permesso a costruire, oltre al parere preventivo per l’allaccio alla rete fognaria, è stato espresso il parere dell’Autorità di bacino. Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi, controllare tute le autorizzazioni prima di aprire un insediamento industriale. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Servono maggiori controlli nella zona dell’area industriale in loc. Coretto di Montalto Uffugo, per questo dovranno essere controllati dagli uffici del consorzio le autorizzazioni allo scarico delle attività operanti sul territorio. La lotta all’inquinamento di fa con una rigorosa azione amministrativa sul territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, a rischio l’apertura della piattaforma PAC 2000a Conad senza il parere positivo per l’allaccio alla rete fognaria.


La piattaforma PAC 2000a Conad di Montalto Uffugo è un mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto. Via Coretto , avvicina Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico.
Con Permesso di costruire n. 36 del 14/10/2020 del Comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione, si è dato inizio ai lavori. Bisognerebbe verificare se nel permesso a costruire sia stato richiesto il parere preventivo per l’allaccio alla rete fognaria. Certamente la struttura non potrà aprire e avere il certificato di agibilità, senza il parere positivo dell’allaccio alla rete fognaria da parte del Consorzio Valle Crati. Bisogna verificare rilevato il sottodimensionamento attuale dell’impianto di depurazione di coda di volpe, se ci sono le condizioni per rilasciare parere positivo per l’allaccio. Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Avv. Maximiliano Granata

Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, impianto di Depurazione di Taverna, fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione e discarica a cielo aperto nei pressi del Fiume Annea.

https://vm.tiktok.com/ZGJ7gUBST/

Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto, nella posizione evidenziata, aveva chiesto di verificare e se di competenza della Kratos, di risolvere quanto segnalato. La kratos ha relazionato al Consorzio Valle Crati e ha appurato il normale deflusso delle reti di propria competenza escludendo, quindi, eventuali danni scaturenti e relativi a tali problematiche. E’ intervenuto anche il Sindaco di Montalto Uffugo, dichiarando su Facebook che “ La foto è di repertorio di anni fa prima che il depuratore fosse sistemato. I cattivi odori sono avvertiti dalla parte del comune di Lattarico. Bisogna approfondire ma di certo non dipende dal depuratore che è curato da una ditta incaricata alla scopo”. Vorrei precisare che la foto non è di repertorio ma è stata fatta dallo scrivente alla presenza dell’Ing. Oreste Citrea, Direttore tecnico del Consorzio Valle Crati .
E’ evidente che il fiume Annea è torbido e ci sono problemi seri di tipo odorigeno, rilevate le numerose segnalazioni di cittadini che abitano nei pressi del fiume.

Su questo tratto di fiume scaricano due impianti quello del comune di Lattarico e successivamente quello dell’impianto di Taverna di Montalto Uffugo. Si puo’ verificare nei pressi dell’impianto di Depurazione di Taverna, a vista d’occhio, la fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione

e il tubo di fuoriuscita dell’impianto di depurazione in posizione precaria, che sembrerebbe non essere a norma.

Vieppiù nei pressi del fiume non distante dall’impianti di depurazione abbiamo trovato una discarica a cielo aperto.

A mio avviso è necessario un intervento immediato del comando dei carabinieri del Nipaf, per verificare il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione di Taverna e i rifiuti abbandonati nei pressi del fiume annea, che hanno determinato una discarica a cielo aperto. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza” di risoluzione delle problematiche ambientali, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, seguo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .