GRANATA(VALLE CRATI): PELLEGRINO DICE MENZOGNE SOLO PER SCREDITARE LA GESTIONE DEL PUBBLICO

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata non ci sta ad accettare le ingiustificate accuse di Crescenzo Pellegrino, Amministratore della società Calabra Maceri e Servizi s.p.a., poiché esse costituiscono solo menzogne meramente finalizzate alla diffamazione dell’opera del Valle Crati. Il Sig. Pellegrino, infatti, nonostante la sua esperienza da soggetto gestore di discariche di servizio, parla della determinazione della tariffa del servizio di conferimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni dell’ATO Cosenza presso la discarica consortile di San Giovanni in Fiore in maniera totalmente errata. Analogamente inesatti, poi, sono anche i riferimenti ai costi del predetto servizio oggetto del Piano Economico-Finanziario redatto dal tecnico dell’Ente consortile.  A tal proposito Granata dichiara: “Il primo grossolano errore in cui incorre il Sig. Pellegrino è quello di considerare il costo dei lavori di abbanco in discarica di 17,60 euro quale costo che da solo costituisce la tariffa per il conferimento dei rifiuti solidi urbani. Il sig. Pellegrino, però, essendo soggetto gestore di discarica, dovrebbe sapere che il costo di abbanco dei rifiuti in discarica è solo uno dei numerosi costi che vanno a comporre la tariffa e che ne determinano il relativo importo. La tariffa per il conferimento dei rifiuti, infatti, comprende la somma del costo di abbanco dei rifiuti (unico costo di cui parla Pellegrino) con tutti gli altri costi da sostenere per il trasporto e lo smaltimento del percolato in discarica, per le spese di assicurazione inerenti la gestione della discarica consortile, per il consumo di energia elettrica, per la custodia e la guardianìa della discarica, per le analisi ambientali ed i campionamenti da effettuare sui piezometri del terreno e per tanti altri costi inerenti lavori e servizi da eseguire onde scongiurare eventuali ipotesi di danno e/o di inquinamento ambientale. Se, quindi, il Sig. Pellegrino continua a determinare la tariffa solo in base ad un unico costo mentre il Consorzio Valle Crati, secondo le prescrizioni della normativa vigente, determina la tariffa in base a tutti i costi sostenuti per la gestione della discarica consortile i conti non potranno trovarsi mai. In aggiunta, il Consorzio Valle Crati, in quanto Ente pubblico, redige il Piano Economico-Finanziario all’interno del quale sono riportate tutte le voci di costo che compongono la tariffa per il conferimento e che dimostrano che l’importo finale ottenuto si limita a coprire unicamente i costi di gestione della discarica; è chiaro che nessun utile può né deve essere previsto poiché si tratta di una gestione pubblica. Nel sistema pubblico, a cui appartiene il Consorzio Valle Crati, la tariffa costituirà un mero full cost recovery, cioè una esclusiva copertura di tutti i costi da sostenere per la gestione della discarica. Inoltre, essendo il Piano Economico-Finanziario un documento programmatico di spesa, fissa una tariffa per il conferimento dei rifiuti presso la discarica consortile solo in via previsionale; ciò significa che, nella fase conclusiva della contrattualizzazione del servizio di conferimento, il Consorzio Valle Crati dovrà fare il consuntivo dei costi sostenuti procedendo alla loro rendicontazione. Nel caso in cui al momento del consuntivo si dovesse rilevare una economia di gestione e ci fossero costi non sostenuti dal Consorzio Valle Crati, caso che prospetta il Sig. Pellegrino, si applicherebbe una riduzione della tariffa a favore dei Comuni conferitori. Per come è strutturata la legislazione destinata alla Pubblica Amministrazione, quindi, e per le modalità secondo le quali agisce il Consorzio Valle Crati, sempre in conformità e nel rispetto della norma, non sarà mai possibile, quindi, che la tariffa potrà superare i costi sostenuti dall’Ente consortile per la gestione della discarica consortile. E’ evidente, a questo punto, che il Sig. Pellegrino, eccedendo le sue competenze di privato, tenta di interferire nella gestione pubblica e formula artatamente le sue dichiarazioni con l’unico intento di screditare la gestione del Consorzio Valle Crati poiché è una gestione pubblica e di confondere l’opinione pubblica portando “acqua al proprio mulino”. Questo non può essere consentito e per tale ragione in qualità del Presidente del Consorzio Valle Crati valuterò l’opportunità di rivolgermi presso le sedi giudiziarie competenti”.

Il Presidente

Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

Emergenza rifiuti:I nostri costi sono corretti e sarà l’ATO, ente pubblico, ad approvare la convenzione. Non comprendo queste continue ingerenze dei privati.

L’ATO 1 Cosenza dovrà approvare lo schema di convenzione disciplinante il servizio di smaltimento, presso la discarica sita nel comune di San Giovanni in Fiore, dei rifiuti CER 19.05.03 e CER 19.12.12 prodotti negli impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani derivanti dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza. In adempimento ed ottemperanza di ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Calabria n. 14 del 21/03/2020 e del relativo approvati dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Valle Crati con deliberazione N. 19 del 11/05/2020. I nostri costi sono corretti è sarà l’ATO, ente pubblico, ad approvare la convenzione. Francamente non comprendo queste continue ingerenze dei privati, con dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento,che dovrebbero invece spiegare ai Comuni i costi relativi al trattamento e al conferimento nelle discariche di loro proprietà. Calabria Maceri e Servizi SPA omette di riferire che ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69, oltre ulteriori costi aggiuntivi, per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato dal direttore tecnico del Consorzio Valle Crati ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso. Vieppiu’ per lo scarto identificato con CER 19.12.12 la società privata EKRO’ Società consortile a r.l. ha proposto la soluzione di avviare i rifiuti all’impianto della Ecoross srl, in possesso di idonea autorizzazione, per la pressatura filmatura e successivo avvio a smaltimento in discarica con un costo aggiuntivo da rimborsare di 35,95 Euro/tonn..  Il costo corrispondente dei privati sarebbe arrivato quasi 100 Euro a Tonnellata a parte gli uteriori costi aggiuntivi di trattamento, per come previsto dal contratto.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

 

Io e il mio amico Mauro Mellini non abbiamo “El Miedo”, la paura di parlare: Il fallimento del Partito dei Magistrati in Italia e in Calabria.

Dopo aver letto i contenuti della chat di Palamara, tornano nella mia mente i tramonti estivi presso Belvedere Marittimo in Calabria, dove con il mio mentore e amico Mauro Mellini con tono ironico evidenziavamo la paura di parlare della classe politica calabrese, massacrata dalla disinvoltura con cui i solerti pubblici ministeri applicavano le misure cautelari per il reato di abuso d’ufficio, poi successivamente annullate dal tribunale del Riesame. Mauro Mellini identifica la paura con il termine spagnolo “El Miedo”. Subito dopo questo termine è stato utilizzato molto nelle nostre discussioni sui temi di giustizia. Con Mauro abbiamo la stessa visione e non abbiamo “El Miedo”, la paura di parlare dei temi di giustizia in Italia e in Calabria. Per questi motivi tornano di attualità alcune considerazioni fatte nei mesi passati da Mauro Mellini già componente del CSM e parlamentare radicale noto per le sue battaglie garantiste. “Il Partito dei Magistrati, quello che si era proposto come il gestore di un’operazione politico-istituzionale che avrebbe dovuto colpire la classe politica nel suo complesso, dopo aver colpito ed annientato partiti e settori specifici della politica e delle amministrazioni, è fallito. La corruzione, da esso sfruttata contestandola dove c’era e c’è e dove non c’è, emerge ora come caratteristica di quelli che si erano imposti come i padroni della moralità pubblica, manovratori del linciaggio dei media in danno di uomini d’ogni livello, colpevoli e, soprattutto, innocenti. Quelli, insomma, che scalpitavano per “mettere a posto l’Italia”.

Travolto dalla corruzione, e dallo stesso “uso alternativo della giustizia” che lo aveva reso temibile ed intoccabile, va in rovina un altro partito: quello dei Magistrati. Con il Consiglio superiore della magistratura paralizzato e sputtanato, con una facilmente prevedibile presunzione di corruzione totale e non solo per il meccanismo dell’attribuzione delle cariche, la Magistratura, nel suo complesso, rischia di essere travolta da un’ondata di discredito che non le consentirà più di presentarsi come “ultima speranza” per la moralità e la rettitudine nella vita del Paese. Piercamillo Davigo è costretto a tacere dopo aver imperversato con le sue aggressioni ed i suoi insulti.

Come già per le ondate di linciaggio mediatico che, partite dalle Procure, hanno colpito e stravolto la vita sociale e politica negli scorsi anni, a farne le spese saranno i magistrati non solo quelli truffaldini, mestatori, insofferenti di ogni limite e di ogni regola di compostezza nelle loro funzioni, ma forse, ancor di più, quelli che non hanno cessato di applicare e rispettare la legge.

Crolla il Partito dei Magistrati, tramontano le prospettive di una sua sopraffazione globale degli altri pubblici poteri. Ma, al contempo, non cessano e non perdono potere e velleità di emergere proprio i peggiori, gli inventori di “compiti” personali, gli aspiranti a “passare alla politica”, quelli che sentono un irrefrenabile impulso, come diceva un certo magistrato mio coetaneo simulando lo scherzo: “Il potere è bello perché se ne può abusare!”.

Non finirà lo squadrismo giudiziario di certi Procuratori di nostra e di vostra conoscenza, sempre alla ricerca di occasioni per l’imposizione di un “timore reverenziale”, che è assai poi poco reverenziale e degno di riverenza e somiglia molto alla intimazione ed al “rispetto” mafiosi. Sarebbe questo il momento in cui la classe politica potrebbe riguadagnare la dignità e libertà del suo ruolo e liberarsi dalla gabbia di pausa in cui si è lasciata intrappolare dal momento in cui, nei giorni di “Mani Pulite”, sciaguratamente rinunziò all’immunità parlamentare che aveva il dovere di conservare per farne buon uso a tutela della libertà del Parlamento. Torneremo sull’argomento.

Ma, intanto, dobbiamo prendere atto che non c’è un ministro della Giustizia (non voglio far ridere facendo il nome di Alfonso Bonafede!) che sappia dare al Paese il segnale della capacità di un intervento straordinario per assicurare, intanto, la continuità, la regolarità della funzione del Csm e, poi, una riforma sostanziale delle istituzioni giudiziarie.

Un’ultima considerazione; non si dica che quanto avvenuto col “caso Palamara” ha sorpreso Capo dello Stato, Ministri, Parlamento. Lo abbiamo già scritto nei giorni scorsi. Il marcio emerge oggi. Ma forse oggi si aggiunge solo la coscienza della corruzione con il denaro. Ma da quando il Csm è divenuto un mercato, una borsa valori delle varie “correnti” di magistrati che si affannano a creare i presupposti per un loro “uso alternativo della giustizia”, di marca conforme al modello della loro corrente, c’era una sostanziale corruzione delle istituzioni e delle funzioni giudiziarie cui mancava solo, o così sembrava, l’uso del denaro.

Il male della giustizia ha origini lontane.”

Il Presidente

Associazione Legalità Democratica

Avv. Maximiliano Granata

Emergenza rifiuti: Il Controllo del pubblico sul privato, il Consorzio Valle Crati richiede i dati alla Società Calabra Maceri e Servizi S.P.A e alla Società Ekro s.c.a.r.l.

Il Consorzio Valle Crati necessita della certezza che i rifiuti che vengono conferiti dagli impianti di trattamento provengono dal circuito pubblico dei Comuni dell’ATO 1 CS, vista l’esigenza dell’Ente consortile di agire in osservanza della disposizione contenuta nell’ordinanza del Presidente della Regione Calabria n. 14 del 21/03/2020 che prescrive che la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore deve accogliere i conferimenti dei rifiuti provenienti dai Comuni appartenenti alla Comunità d’Ambito territoriale ottimale della provincia di Cosenza. Per questi motivi lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati, ha richiesto alla società Calabra Maceri e Servizi s.p.a. ed alla società Ekro s.c.a.r.l. di voler trasmettere anche al Consorzio Valle Crati i dati inerenti i flussi dei rifiuti ritirati e scaricati nonchè in entrata ed uscita rispetto al proprio impianto di trattamento per ogni singolo Comune appartenente alla Comunità d’Ambito Territoriale ottimale della provincia di Cosenza; alla società Calabra Maceri e Servizi s.p.a. e alla società Ekro s.c.a.r.l. di voler indicare secondo quale modalità vengono determinati i quantitativi dei rifiuti che devono essere ritirati e scaricati dai territori di ogni singolo Comune, considerato che si tratta di rifiuti appartenenti al circuito pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

GRANATA VALLECRATI: RIFIUTI, LE MENZOGNE DEL SIGNOR CRESCENZO PELLEGRINO, ESPRESSIONE DEL SISTEMA PRIVATO.

Apprendo con estremo conforto che Crescenzo Pellegrino è un letterato di spessore che conosce autori di livello e molto acuti. Allo stesso modo purtroppo apprendo con stupore e sconforto che pur avendo avuto frequenti contatti con la P.A. e prestando la sua opera in materia di rifiuti non ne ha ancora imparato bene la normativa vigente in termini di servizi pubblici essenziali. A tal proposito preciso che in qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati soggetto gestore della discarica di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore sto portando avanti una battaglia tesa al rispetto della legge, la quale prevede che non è possibile erogare servizi pubblici essenziali senza un contratto e senza che lo stesso abbia una copertura finanziaria. Chiarisco al Sig.Pellegrino che il Consorzio Valle Crati ha inviato all’Ato il contratto da approvare e da sottoscrivere lo scorso 12 maggio per il servizio di conferimento presso la discarica di San Giovanni in Fiore, ma ancora non si è avuta nessuna  approvazione e nè nessuna sottoscrizione. Nonostante tutto e nonostanre l’assenza del contratto ho comunque avviato i conferimenti presso la predetta discarica per senso di responsabilità e spirito di servizio verso un territorio che è in forte crisi sanitaria a causa dell’emergenza rifiuti.

Il Sig. Pellegrino è a conoscenza di tutto ciò perchè gli è stato scritto in numerose note, ma forse il Sig. Pellegrino è così concentrato a leggere Fedro da non aver avuto il tempo di leggere la corrispondenza che riguarda il suo lavoro.

Sono tutte menzogne le dichiarazioni del Sig. Pellegrino ed è chiaro l’intento di gettare fango sugli enti pubblici che, se mostrano efficienza, diventano scomodi.

Relativamente il prezzo di conferimento degli scarti di lavorazione alle discariche pubbliche, che il signor Crescenzo Pellegrino ritiene che possa arrivare fino ad un massimo di €35,00 per tonnellata, omette di riferire che lo stesso ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69 per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato da direttore tecnico ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso.

Relativamente al costo indicato dal signor Crescenzo Pellegrino si cerca di ingenerare confusione citando solo ed esclusivamente in modo artificioso le spese di impianto, celando opportunamente il costo di gestione e quello di post gestione. A tal riguardo il Consorzio Valle Crati chiede solo e soltanto per le spese di impianto €17,50 per tonnellata. Quindi a metà del prezzo evidenziato dal signor Crescenzo Pellegrino.

A mio avviso bisogna respingere, seguendo le indicazioni del Presidente della Giunta della Regione Calabria on. Jole Santelli di cui ne condivido ampiamente la posizione politica, la prospettiva dei nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. E per questo motivo siamo in attesa di conoscere anche gli atti amministrativi con cui l’ATO Cosenza ha affidato la gestione della discarica di Cassano allo Jonio ad un privato, rilevato che al momento non risultano pubblicati gli atti conseguenziali sull’albo pretorio on line del Comune di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Granata(Valle Crati):Basta con i privati, «Serve una gestione pubblica da parte degli enti locali nel settore rifiuti».

Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna  intraprendere un percorso preciso che porterà progressivamente la gestione del ciclo dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici devono avviare l’iter di pubblicizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona. Il Governo regionale dovrà pensare ad un nuovo modello pubblico in grado di affrontare le sfide future che ci attendono nel settore dei rifiuti .

La Regione Calabria diffida il Presidente dell’ATO Marcello Manna. ”Firmate il contratto o adottiamo i poteri sostitutivi, entro quindici giorni”.

Come è noto sull’inerzia e omissione della Comunità d’Ambito di Cosenza, il Consorzio aveva richiesto l’intervento sostitutivo della Regione, paventando l’interruzione del conferimento dei rifiuti urbani, presso la discarica loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, a partire dal prossimo 3 Giugno 2020. La doglianza del Consorzio, riguarda il mancato perfezionamento, nonostante i reiterati solleciti inviati alla Comunità d’Ambito di Cosenza a cui non è stata data alcuna risposta, degli adempimenti contrattuali, che garantiscono la copertura finanziaria, regolanti il rapporto tra le parti, i cui atti sono stati puntualmente trasmessi dal Consorzio alla Comunità d’Ambito con nota prot. n,. 653 del 12.05.2020.Duole constatare l’inerzia e omissione del Presidente della Comunità d’Ambito Avv. Marcello Manna che, in particolare tra enti pubblici, dovrebbe avere lo scopo di perseguire l’interesse della collettività intera, per scongiurare una vera e propria emergenza sanitaria che si andrebbe a sommare a quella gravissima è inattesa della diffusione, ancora in atto, della pandemia da COVID-19. La Regione Calabria accogliendo la richiesta del Consorzio Valle Crati, sulla scorta dell’acclarata inattività e quindi omissione della Comunità d’Ambito, ha diffidato la stessa al perfezionamento degli atti amministrativi al massimo entro i quindici giorni, pena l’attivazione dei poteri sostitutivi. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Emergenza Rifiuti: Granata (Valle Crati), ATO 1 Cosenza inadempiente nella richiesta flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli comuni, con cadenza giornaliera.

In relazione alla richiesta del Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto, all’ATO 1 Cosenza dell’elenco della quantità dei rifiuti conferiti da Settembre ad oggi, tengo a specificare quanto segue:

Nelle more dell’approvazione e della sottoscrizione della convenzione da parte della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza che vede  il Presidente Avv. Marcello Manna e il suo DUC Ing. Francesco Azzato, già inadempienti . In data 29/05/2020, lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati con lett.  prot. nr. 788, indirizzata al Presidente Avv. Marcello Manna, al DUC Ing Francesco Azzato, a Calabra Maceri e Servizi S.P.A. e a Ekro s.c.a.r.l. , considerata la necessità dell’Ente Consortile di controllare nonché di verificare il pagamento integrale dei conferimenti dei rifiuti prodotti da parte dei singoli comuni fruitori del servizio presso la discarica consortile di loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, richiedeva alla Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza ed alle società autorizzate al trattamento dei rifiuti di voler trasmettere al Consorzio Valle Crati con cadenza giornaliera i seguenti dati:

  • Per ogni comune appartenente alla Comunità d’Ambito Territoriale ottimale della Provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti di singoli comuni in entrata presso gli impianti di trattamento autorizzati;
  • Per ogni Comune appartenente alla Comunità d’ambito Territoriale ottimale della provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli Comuni in uscita dagli impianti di trattamento autorizzati e che vengono conferiti presso la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore .

Tanto premesso, ad oggi non è pervenuto alcun dato relativo alle richieste effettuate, constatando pertanto l’inadempienza dell’ATO 1 Cosenza e del DUC Ing. Francesco Azzato, relativo alla trasmissione dei dati . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.