Lega Calabria: Gli scenari sono cambiati, ma Sofo non sembra essersene accorto.

Matteo Salvini

Gli scenari sono cambiati. Ma Sofo, e i loro non sembrano essersene accorti. Uno sconfitta non da poco che assomiglia tanto  a quella famosa storia del pugile messo a tappeto, che non riesce a darsi una ragione della propria sconfitta. Ha Vinto l’asse diretto dal Vice Responsabile Nazionale Enti Locali della Lega Walter Rauti e dal Segretario Regionale Cristian Invernizzi. L’erba cattiva va tagliata, e per avere frutti bisogna avere la pazienza di seminare, dopo aver ripulito, e coltivare ciò che di buono possa dare questa amata terra . Nei prossimi mesi sarà sicuramente formata la nuova classe dirigente della Lega calabrese guidata da Rauti e Invernizzi.

Coronavirus. Il Tirreno cosentino è sempre piu’ isolato,”vietato entrare”

Ordinanze ad Aieta, Tortora, Acquappesa, Buonvicino e Guardia Piemontese. Nelle scorse ore avevano già blindato i propri confini le città di Paola, Grisolia, Belvedere Marittimo e Diamante.

Il Tirreno cosentino sempre più isolato. Dopo la chiusura della città di San Lucido da parte della presidente Jole Santelli per via di un alto numero di contagi, molti sindaci della costa tirrenica cosentina hanno adottato come misura di contenimento della diffusione del Covid-19 la chiusura dei confini delle proprie comunità. Non si entra e non si esce, a meno che non ci sia una comprovata esigenza legata a questioni improrogabili di lavoro o di salute.

Dopo San Lucido, le città di Paola, Grisolia, Diamante e Belvedere Marittimo, sono state blindate per volontà degli amministratori e oggi alla lista si aggiungono anche i comuni di Aieta, Tortora, Acquappesa, Buonvicino Guardia Piemontese.

Misure restrittive, ma meno drastiche, sono state adottate anche nei comuni di Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro e Fuscaldo. In particolare,il sindaco di quest’ultima, Gianfranco Ramundo, scrive espressamente che per i non residenti è vietato viverci. Tutti i sindaci dei comuni tirrenici sono comunque al lavoro per varare nuove misure di contenimento del coronavirus già a partire dalle prossime ore.

 

Maximiliano Granata(Legalità Democratica): Sui 300 dipendenti malati dell’ASP di Crotone, intervenga la Procura della Repubblica.

L’allarme lo aveva lanciato ieri l’Ordine dei medici di Crotone invitando i colleghi medici di base a non eccedere con i certificati di malattia che in questo periodo centinaia di persone stanno richiedendo per potersi assentare dal lavoro e tenersi al riparo da eventuali contagi da coronavirus. Oggi l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone fornisce un dato eclatante: 300 dipendenti della stessa Asp risultano attualmente in malattia.

Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.

Sull’anomalia del dato intervenga la procura della Repubblica di Crotone, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

Coronavirus:Paola,Grisolia,Diamante, Belvedere Marittimo e Scalea blindate. San Lucido zona rossa.

«Quotidianamente mi confronto con molti abitanti del posto che esprimono la loro paura – dichiara Antonio De Caprio – consigliere regionale di Forza Italia,domandandomi perchè nessuno si prende a cuore il comune di Scalea. Dopo Paola, Grisolia, Diamante e Beledere Marittimo, blindate per volontà degli amministratori, ho interpellato l’attuale commissario prefettizo di Scalea, Giuseppe Guetta. Recependo l’appello si è riusciti – continua il consigliere – a blindare la città e tutelare i cittadini. Invito i residenti di Scalea a non allontanarsi dal territorio, si sbarreranno gli accessi a seguito del provvedimento comunale. Non vi è dubbio che bisogna anche approntare, altrettanto efficacemente, ogni azione capace di alleviare i disagi, ricordo a tal proposito l’iniziativa della Croce Rossa Comitato Alto Tirreno Cosentino per il servizio di consegna spesa e farmaci a domicilio. La polizia municipale sorveglierà i confini comunali per garantire il rigoroso rispetto delle azioni poste in essere. In corso di notifica anche numerose ordinanze di quarantena obbligatoria. Il commissario – conclude De Caprio – al quale va il mio plauso per la responsabilità e sensibilità dimostrata, mi ha assicurato l’adozione di misure maggiormente restrittive qualora quelle definite nella giornata odierna dovessero risultare insufficienti».

Coronavirus. Le bare sui camion militari, Bergamo sotto choc

Bergamo Coronavirus .Il convoglio dell’esercito ha attraversato la città di notte: salme verso l’Emilia per essere cremate. L’assedio del virus continua: ore di angoscia in case e ospedali ormai allo stremo.

Trasportano 65 bare che Bergamo non può più seppellire, che non riesce più nemmeno a cremare. I militari le scorteranno a Modena e Bologna, poi le ceneri torneranno dai loro cari.

Giovanni e Lucia Marletta:Grazie a tutti per il bel ricordo di Francesca Mattioli.

In un momento così doloroso per la nostra famiglia, oggi purtroppo privata della nostra Francesca, dopo anni di sofferta speranza, abbiamo trovato conforto nei tanti pensieri e messaggi di cordoglio e di sentita partecipazione che, per la sua perdita, ci sono pervenuti dagli amici, da chi l’ha avuta come collega, da chi l’ha avuta come insegnante, da chi l’ha conosciuta sul lavoro, da chi insieme a lei ha preso parte fattiva alle molteplici iniziative -sociali, culturali e di promozione della città di Piazza Armerina, città che aveva adottato e che l’aveva adottata- che l’hanno vista in prima linea, da chi per un qualche motivo ha avuto l’occasione di conoscerla, dalle associazioni alle cui attività ha contribuito instancabilmente e dalle associazioni con le quali ha collaborato.

Ciò non basta a colmare il vuoto che nella nostra famiglia si è creato ma questo abbraccio corale di cui, pur distanti, abbiamo sentito il calore, ci consente senza dubbio di acquisire la concreta certezza che Francesca con la sua spontaneità, la sua generosità, la sua modernità, il suo impegno disinteressato, il suo entusiasmo tipicamente emiliano ha lasciato un segno e che ha trovato nel corso della sua vita a Piazza Armerina, siciliana tra i siciliani, piazzese tra i piazzesi, una città accogliente ed ospitale e persone desiderose di fare e di promuovere, per il tramite delle diverse associazioni di cui Francesca è stata socia ed anche  fondatrice, solidarietà, ricerca, cultura, socialità, turismo, tradizioni locali ed eno-gastronomiche, nella consapevolezza delle grandi potenzialità di questa nostra terra di Sicilia e del territorio Piazzese.

Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà strappato. Quello che veramente ami è la tua vera eredità’.

Francesca ed il bel ricordo di lei nelle vostre parole e nei vostri atti di generosità, indirizzati nel solco da lei seguito e di cui ci è stata data comunicazione, sono la nostra eredità.

Grazie a tutti, Giovanni e Lucia Marletta

Piazza in diretta:Francesca Mattioli in Marletta era legata profondamente alla nostra città.

Cosenza- Ha reso l’anima a Dio la signora Francesca Mattioli in Marletta. Questa notte, dopo lunga malattia, Piazza Armerina ha definitivamente perso una delle sue più infaticabili e prodighe cittadine. Profondamente legata alla nostra città, con il marito, l’alto magistrato Giovanni Marletta, hanno dedicato opere e missioni a piene mani ed a cuore aperto per la crescita culturale, umana e sociale della nostra città. Un modello autentico e genuino che va additato come esempio fulgido per ogni generazione presente e futura. Una Donna, con il maiuscolo a tutto tondo, alla quale Piazza Armerina, tributerà, di certo, il doveroso ricordo. Al marito Giovanni Marletta , alla figlia Lucia con il marito, ai parenti tutti le condoglianze della redazione di PiazzainDiretta.
rlferrara
Foto tratta dal post di Marco Incalcaterra

Il Sindaco della città di Piazza Armerina: L’attaccamento di Francesca Mattioli alla nostra città non verrà dimenticato.

Appresa con dispiacere la dipartita della Signora Francesca Mattioli Marletta , porgo a nome mio e della giunta sentite condoglianze alla famiglia, in particolare al marito S.E.Giovanni Marletta , stimatissimo magistrato , già pretore della nostra Città . La Signora Marletta è stata , pur non essendo piazzese di nascita, una Donna profondamente innamorata della nostra Piazza Armerina, della sua storia e delle sue tradizioni. Questo suo attaccamento non solo non verrà dimenticato, ma spero potrà essere imitato e preso da esempio da tutti .
Nino Cammarata
Sindaco di Piazza Armerina

La scomparsa dell’indimenticabile Francesca Mattioli e la sua instancabile passione per la città di Piazza Armerina

La notizia della scomparsa della professoressa Francesca Mattioli, moglie del Giudice Giovanni Marletta, venuta a mancare questa notte nella città di Cosenza, ha suscitato la reazione di numerosi commenti e ricordi sui social. Il Presidente del consiglio comunale della città di Piazza Armerina Marco  Incalcaterra, “Questa notte a Cosenza è venuta a mancare la Signora Francesca Mattioli Marletta . La nostra comunità perde una grande Donna ! Ha amato Piazza Armerina come se fosse stata la Sua città natale a tal punto che , insieme al marito , il Giudice Giovanni Marletta , decisero di eleggerla a loro Patria , profondendo a piene mani cure e attenzioni . Il Suo amore per la nostra Città dovrà essere additato a modello ed esempio da tenere costantemente presente e da imitare. Per questo , sono certo , il Suo nome verrà ricordato per sempre accanto a quello dei migliori figli di Piazza . Personalmente ringrazio il Signore per avermela fatta conoscere e per il dono prezioso della sua amicizia . Al marito Giovanni Marletta , alla figlia Lucia con il marito Maximiliano Granata , ai nipoti e ai parenti tutti , la mia vicinanza e il mio affetto in un momento così triste , con la promessa di poterla ricordare come merita , quando i tempi lo consentiranno . Concludo citando S.Agostino : non ti chiediamo Signore perché ce l’hai tolta , ma ti ringraziamo per avercela donata”. Agata Caruso già Presidente F.I.D.A.P.A. della sezione di  Piazza Armerina nel  biennio 2015/2017 “Oggi si spegne un pezzo di storia umana ed associativa. E’ venuta a mancare Francesca Marletta, grande amica, donna rara e speciale, che tanto ha donato alla nostra Fidapa, perché fidapina nel cuore. Unite dal dolore, le auguriamo buon viaggio, non la dimenticheremo.” Ettore Messina, Assessore al Turismo della città di Piazza Armerina “La signora Francesca Marletta , sempre in prima fila nell’organizzazione di eventi culturali e benefici , caparbia e combattiva con un gran seguito di appassionati come lei , dedicava energie e tempo al miglioramento culturale della nostra società ! La conosco sin da bambino e ho avuto il piacere di collaborare con lei in varie occasioni ! Spero che un giorno ,quando questo triste periodo sarà passato, potremo ricordarla come merita durante un momento istituzionale di cultura e “memoria”. Fabrizio Tudisco già assessore comunale della città di Piazza Armerina “Mi spiace moltissimo. Rimangono I ricordi di periodi meravigliosi nei quali si collaborò fattivamente per rendere gradevole ed ospitale la nostra Piazza Armerina.” Il Presidente della commissione Ambiente della città di Cosenza, Vincenzo Granata, la ricorda come una donna esemplare, di grande spessore intellettuale e dotata di grande generosità, una donna straordinaria da sempre impegnata nel sociale. Amava molto la città di Piazza Armerina e infine il genero Maximiliano Granata dichiara che a noi tutti  piacerà ricordarla con le parole di Esmeralda Rizzo: “Esempio di classe e charme, ma soprattutto di grande modernità per la sua apertura , come della sua instancabile passione per questa città alla quale ha donato l’entusiasmo del “fare” , sempre e comunque.”

Sei stata una grande donna moderna e aperta con una grande passione per la città di Piazza Armerina, dove hai vissuto con il tuo grande amore Giovanni Marletta. Non ti dimenticheremo perché rimarrai sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore .

Vince la linea di Cristian Invernizzi e Walter Rauti: Alla Lega l’Assessorato con più deleghe e la vicepresidenza della Regione Calabria

La Lega in Giunta ci sarà ma con profilo, nome e deleghe assai diversi da quelli circolati negli ultimi giorni. L’assessore del Carroccio è Nino Spirlì, nome e volto noto nel centrodestra, che in passato mai ha ricoperto incarichi politici. A lui dovrebbero andare le deleghe di Cultura, Artigianato, Commercio e Legalità. Gli scenari sono cambiati. Ma Sofo, Furgiuele e i loro non sembrano essersene accorti. Un assessorato dal portafoglio pesante, irrobustito dalla vicepresidenza di Giunta. Uno sconfitta non da poco per l’area di Sofo e Furgiuele. Vince l’asse diretto dal Vice Responsabile Nazionale Enti Locali della Lega Walter Rauti e dal Segretario Regionale Cristian Invernizzi. In particolare Walter Rauti  giovane professionista di origini calabresi che ha curato negli ultimi mesi tutta una serie di aspetti organizzativi relativi alle elezioni regionali è riuscito a creare  un nuovo corso per la Lega calabrese.