MAURO MELLINI: ALLARME! LA CORTE DEI CONTI DISTRUGGE LA COSTITUZIONE

 

Mauro Mellini

E dire che c’è chi si preoccupa di salvare la Repubblica dai rigurgiti fascisti e reazionari con un po’ di carcere per chi fa il “saluto romano”!!
E’ in corso una esplicita, tipica e sostanziale operazione golpista, un formale, ma non solo formale golpe in piena regola contro la Repubblica Democratica e le sue istituzioni fondamentali, tale per ogni Paese che voglia considerarsi ed essere libero. Un golpe delle toghe e della loro invadenza ed asinità (una miscela venefica mortale). Non si tratta dei P.M. e dei giudici penali (che pure, come vedremo, hanno avuto la loro immancabile parte in questa vicenda). Sono i magistrati della Procura della Corte dei Conti.
Allarme! (Alle armi!!) c’è da lanciare il grido della rivolta, da chiamare la gente a fare le barricate attorno alla Corte dei Conti che “ha affidato alla Guardia di Finanza” una indagine sull’andamento dello spread a cavallo delle dimissioni di Romano Prodi nel maggio 2008, aumentato vorticosamente col Governo Berlusconi che ne fu il successore.
Secondo la Procura della Corte dei Conti quelle dimissioni erano “illegittime”, frutto di un atto delittuoso di Silvio Berlusconi, che quindi dovrebbe pagare i danni, perché la maggioranza di cui “godeva” Prodi era stata “alterata illegittimamente” con il passaggio del Senatore Sergio De Gregorio passato “illegittimamente all’opposizione” (!!!!) per le mene corruttrici di Forza Italia.
“Illecito” il passaggio all’opposizione di De Gregorio, illecita la crisi di governo e le dimissioni Prodi (non solo per il voto di De Gregorio!). Frutto e conseguenza di tale illecito l’aumento dello spread (caduta del valore dei titoli di Stato, se non erro).
Responsabilità per il “danno di immagine” della Repubblica Italiana e per il danno finanziario della caduta del valore dei titoli di Stato.
Mettete (cioè mettono, i magistrati della Corte dei Conti) assieme queste stronzate e ipotizzano che Berlusconi “ha da pagare”.
Sulle dimissioni del Senatore Di Gregorio i magistrati ordinari di Procura e Tribunale di Napoli avevano imbastito, in violazione esplicita degli articoli 67 e 68 primo comma della Costituzione, un processo per “corruzione” a carico del “transfuga” e del “compratore”, naturalmente Berlusconi. Poi esso è finito con una scontata pronunzia della prescrizione, la norma “bestia nera” dei magistrati italiani, che specie per certe materie e certi potenziali imputati, hanno una spiccata vocazione archeologica, alla quale sacrificano volentieri la loro preziosa attenzione per i più efferati e manifesti reati che non comportano invasioni sul campo della politica e della storia.
I magistrati della Corte dei Conti si sono impadroniti dell’immondizia del “caso” napoletano e ne hanno tratto la “logica” conseguenza. Quella che, semmai, avrebbe dovuto essere presente a P.M. e giudici di Napoli per rendersi conto che il divieto stabilito dagli art. 67 (divieto di “vincolo del mandato”) e 68 1° comma (incensurabilità penale e civile di quanto compiuto relativamente all’esercizio del mandato parlamentare) non è un “odioso privilegio” di deputati e senatori, ma è norma fondamentale di salvaguardia di tutto il sistema delle Democrazie e delle libere istituzioni. E si sono fatti giudici della vita e della caduta dei governi della Repubblica.
Lasciamo che i golpisti di Viale Mazzini portino avanti il loro disegno delittuoso (obiettivamente tale anche a voler concedere la mancanza di dolo per insuperabile ignoranza) e che “completino” l’operazione sostanzialmente golpista dei magistrati di Napoli e potremo dover prendere atto che l’art. 1 della Costituzione è stato manomesso e stravolto con la forza dell’abuso della giurisdizione e dell’ignoranza cui essa si ispira e che d’ora in poi dovrebbe suonare così:
“L’Italia è una Repubblica oligarchica fondata sull’abuso della funzione giudiziaria”.
“La sovranità appartiene formalmente al Popolo solo perché l’ignoranza e la supponenza di chiunque eserciti una funzione giurisdizionale possa farsene beffa”.
Allarme (alle armi, magari non letali, pomodori, uova marce, pernacchie).
Cittadini! A Viale Mazzini! Alle barricate della ragione e del buon senso!
Mauro Mellini

14.03.2018

P.S. Provo a leggere un articolo “in difesa” di Berlusconi e contro la Corte dei Conti.
Sono impressionato dalla incapacità di un giornalista come Gabriele Barberis e di un quotidiano come “Il Giornale” di dire una pura e semplice parola che ridicolizzi (o mandi a quel paese) la pretesa del potere giudiziario di stabilire quali sono i costi di governo giusti e quelli “illegittimi”.
E’ impressionante la serie di “moderate” cazzate per rispondere ad un colpo di Stato.

M.M.

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