Mario Occhiuto, il Sindaco Visionario, che anticipava di due anni Mario Draghi sulla rivoluzione green.

Quando nell’aprile del 2019, a Lamezia Terme, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto  lanciatissimo verso la candidatura alla presidenza della Regione , dichiarava “La svolta ecologica e culturale da noi proposta è la novità su cui costruire il futuro della nostra Regione, erano le parole di un  Sindaco Visionario,  che anticipava di due anni Mario Draghi sulla rivoluzione green e su un nuovo modello di Calabria,che oggi diventa il modello Draghi in chiave nazionale. Un Sindaco Green che ha sempre sostenuto che bisogna sostenere e diffondere le buone pratiche presenti in tante amministrazioni locali e valorizzare tutto cio’ che di spositivo di riesce a costruire nei comuni, perchè la loro attività e i risultati che si riescono a raggiungere sono decisivi per cambiare il volto dell’intera Calabria.La  visione green” di Mario Occhiuto del futuro della Calabria, arrivata quasi due anni prima della “svolta verde” del Governo Draghi, credo possa essere uno spunto di riflessione interessante ed utile per tutte le forze sociali, imprenditoriali e politiche. Non si può che condividere la tesi sostenuta da altre testate che noi facciamo nostra “L’opzione green, che il visionario sindaco di Cosenza aveva intravisto già due anni fa, è oggi il terreno di sfida decisivo per una Calabria che ha l’ultima occasione di dimostrare che non è una terra “perduta” e irrecuperabile”

Mario Occhiuto: Stiamo lavorando per aprire l’ospedale da campo e salvare vite umane

Nel frattempo che gli altri litigano e “nominano” noi lavoriamo e proseguiamo con i lavori di bonifica campo e traverse e rotaie di risulta.
Si potevano aprire gli ospedali ma non si sono aperti, si poteva assumere personale sanitario ma non è stato fatto a sufficienza. E così non ci resta altro da fare che lavorare per prevenire ulteriori disastri e nel caso salvare vite umane.
Perché chi sta male è giusto che trovi un posto letto e sanitari per le cure precoci.
Noi facciamo ciò che possiamo. Lo dichiara sal suo profilo FB Mario Occhiuto Sindaco della città di Cosenza.

Grave emergenza all’Ospedale: il Sindaco Occhiuto chiede l’intervento dell’esercito e annuncia per lunedì la chiusura delle scuole

“La situazione non è più sostenibile e richiede soluzioni immediate e non più rinviabili. Sono circa una cinquantina i pazienti positivi al covid ammassati nei locali del Pronto soccorso e nelle ambulanze. Occorre, pertanto, pensare seriamente all’intervento dell’esercito con l’allestimento di un ospedale da campo”. Lo ha affermato il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, molto preoccupato per le condizioni in cui versa l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, travolto dall’epidemia di Covid-19. “I medici e gli infermieri – ha sottolineato Occhiuto in una dichiarazione -mi segnalano gravissime difficoltà. Ecco perché ritengo che sia importante l’intervento dell’esercito. Oppure – ha detto ancora Occhiuto – bisogna  ragionare sull’utilizzo dei locali dell’Inrca, struttura sanitaria che potrebbe rivelarsi utilissima in questa fase”.

Il Sindaco di Cosenza, dopo un confronto con il dirigente regionale Antonio Belcastro, ha annunciato di essere, inoltre, pronto, da lunedì prossimo, a chiudere le scuole per procedere alla loro sanificazione, in attesa che la Regione e le Asp si organizzino per processare i tamponi e consentire ai ragazzi della scuola primaria di riprendere le lezioni in presenza. Il Sindaco Occhiuto ha sottolineato che “non possono essere i ragazzi a pagare per le inefficienze di altri” e Belcastro ha rassicurato il primo cittadino sulla tempestività delle operazioni. “Le materne, elementari e le prime medie –ha annunciato Occhiuto – rimarranno chiuse per sei giorni. Resteranno aperti gli asili nido”.

Mario Occhiuto: Sulla Sanità ci vuole un’assunzione di responsabilità e di coraggio della classe politica

In questi anni, pur non avendone la competenza né il ruolo, ho presentato proposte e progetti sulla sanità e sull’Ospedale ai soggetti istituzionali che sono responsabili della materia. E pur non avendo una personalità incline alla protesta in questo caso ho ritenuto che fosse necessaria. A Febbraio del 2015 partecipai addirittura alla giornata di sciopero dei medici dell’Ospedale dell’Annunziata, e prima ancora emanai una Ordinanza sindacale che rimase un atto unico nel panorama nazionale.
Invito i cittadini a rileggere i contenuti e le ragioni che allora mi spinsero a questa forma di protesta.
26-02-2015
Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha partecipato questa mattina alla giornata di sciopero indetta dall’Intersindacale dei medici dell’Ospedale dell’Annunziata per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla grave situazione in cui versa il nosocomio cittadino e che sta minando alle fondamenta la tutela del diritto alla salute dei cittadini.
Dopo aver guidato il corteo che dal vecchio pronto soccorso dell’Annunziata è arrivato al Cinema Italia-Tieri per la prosecuzione della giornata di mobilitazione, il Sindaco Occhiuto, con tanto di fascia tricolore, è stato invitato a prendere la parola.
“Ho volutamente indossato la fascia di Sindaco – ha esordito Occhiuto – per conferire maggiore rappresentatività ai cittadini in questa battaglia. Forse non è consono alle prerogative di un Sindaco partecipare ad uno sciopero di questa natura, ma stavolta ho ritenuto che fosse assolutamente giusto. In questi anni di sindacatura ho visto che non c’è ancora molta partecipazione dei cittadini ai diritti collettivi. E’ una rotta che deve essere invertita”.
Poi Occhiuto ha definito grave la situazione che si è determinata nel presidio ospedaliero della città. “Una situazione – ha aggiunto – che merita il massimo dell’attenzione e che, però, è stata prodotta da anni di gestione e di programmazione sbagliate in ambito sanitario.
Nelle altre regioni – ha detto ancora il primo cittadino – esiste uno spirito di rivendicazione che qui non abbiamo”.
Mario Occhiuto è tornato ancora una volta sull’ordinanza contingibile ed urgente che emanò a suo tempo per l’assunzione di 7 medici. Un provvedimento adottato per la prima volta da un Sindaco, esercitando i suoi poteri sostitutivi, di fronte all’inerzia degli organismi preposti.
“Ho fatto l’ordinanza – ha ricordato Occhiuto- e qualcuno la derubricò ad iniziativa che travalicava i poteri del Sindaco. Così non è, perché il Sindaco interviene laddove c’è un problema che può riguardare l’incolumità delle persone o la salute dei cittadini. Il paradosso è stato, però, che, una volta richiesta l’ordinanza dall’allora direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Gangemi, lo stesso ente che l’aveva sollecitata, per una questione politica o forse per paura di assumersi delle responsabilità, la impugnò davanti al Tar. Ma non è ancora detta l’ultima parola – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – perché abbiamo adìto il Consiglio di Stato e siamo in attesa del suo pronunciamento”.
Occhiuto rivendica ancora la legittimità di quella ordinanza ed ammette tranquillamente che la rifarebbe “perché – ha aggiunto – se c’è una situazione grave, anche di pericolo per i cittadini, non si può restare con le mani in mano. Il diritto alla salute è un diritto imprescindibile che non riguarda solo i cittadini, ma anche la salute dei medici, la loro dignità personale e quella di tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’Ospedale.
Non si possono far ricadere le responsabilità della classe dirigente politica sulle spalle dei cittadini. Ci vuole un’assunzione dei responsabilità e di coraggio della classe politica, perché alcune scelte devono essere fatte con coraggio. Al di là della nomina del commissario regionale alla sanità, che pure va fatta, ciò che dobbiamo portare all’attenzione del Governo nazionale sono le azioni concrete e immediate, ciò che in realtà serve perché l’Ospedale di Cosenza diventi una struttura degna di questo nome. Questo è il modo giusto e questo interesse e questa attenzione non possono scemare. I cittadini devono capire che loro sono l’utenza dell’Ospedale.
L’Ospedale di Cosenza – ha concluso Occhiuto – è l’unico ospedale in cui non si è investito, sia in termini di risorse che di organizzazione servizi. C’è una carenza di programmazione e una cattiva gestione dovuta alle politiche clientelari che hanno gestito la sanità”

Un ringraziamento al Sindaco Mario Occhiuto e un plauso al Sottosegretario Orrico per la sottoscrizione contratto CIS”Cosenza-Centro Storico”

Va dato atto, certamente, al Sottosegretario Orrico, di aver dato nuovo impulso al procedimento relativo al CIS, in controtendenza rispetto ad altri suoi colleghi . La sottoscrizione domani del CIS “Cosenza-Centro Storico”evidenzia che le  proposte concrete presentate erano proprio quelle del Comune di Cosenza. Mi preme fare un ringraziamento pubblico al Sindaco della città di Cosenza, Mario Occhiuto, per aver presentato e sostenuto un progetto unitario generato da una visione strategica e complessiva attraverso un approccio multidisciplinare, per la rinascita del centro storico della città. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Il Sindaco Mario Occhiuto: Domani la sottoscrizione del CIS “Cosenza-Centro Storico”, intensificare gli sforzi per spendere i contributi ottenuti

Domani finalmente la sottoscrizione del CIS “Cosenza-Centro Storico”. Novanta milioni di euro che, va ricordato, sono stati attribuiti a Cosenza dall’allora Ministro Dario Franceschini.

Questo dopo che, fin dal nostro primo insediamento, avevamo interessato delle gravi difficoltà per la città antica (e dell’urgenza di un intervento ingente) il Presidente del Consiglio Monti e i ministri Barca, Passera e Clini, il presidente della Regione Scopelliti, il Presidente della Repubblica Napolitano e il presidente del Consiglio Monti.

Va dato atto, certamente, al Sottosegretario Orrico, di aver dato nuovo impulso al procedimento relativo al CIS fin da quando, ricevuta nel febbraio di quest’anno la delega all’attuazione, ha deciso di operare in netta controtendenza rispetto ad altri suoi colleghi di partito che, insinuandosi senza titolarità nel tavolo permanente, attraverso le proprie ingerenze e solo per bieco e deplorevole tornaconto di parte avevano fatto in modo di affossare l’esecuzione della pratica (tanto che la stessa On. Orrico aveva pubblicamente definito la pratica “in stand by”).

A causa di quegli atteggiamenti, oggi ci troviamo ad affrontare una corsa contro il tempo avendo perso inutilmente già quasi due anni da quando, a valle di un percorso di concertazione, le proposte presentate dal Comune e dalla Provincia erano state già esaminate e alcune positivamente valutate dal suo Ministero, con uno schema del piano di finanziamenti già ripartito tra diverse tipologie di opere da realizzare.

Forse (anzi di sicuro) tutto ciò è avvenuto per non ammettere che le uniche proposte concrete presentate erano proprio quelle del Comune di Cosenza. Qualcuno infatti aveva deciso di far naufragare per questo motivo l’intero progetto -inserendolo poi in un quadro confuso e complessivo di nuovi Cis da realizzare ex novo in tutta la Calabria- e penalizzando non il Sindaco al centro del mirino politico, ma l’intera città di Cosenza. Purtroppo, a fare le spese di tale ostruzionismo è stato anche l’intero impianto della strategia messa in campo e all’epoca approvata dal Ministero (come evidente nelle schede allegate) per il recupero e la valorizzazione del Centro Storico.

Quello presentato dal Comune di Cosenza infatti era un progetto unitario generato da una visione strategica e complessiva attraverso un approccio multidisciplinare.

Si intendeva attuare una seconda fase, dopo che, attingendo a tutte le risorse disponibili (circa 60 milioni di euro) per la città antica erano stati già restaurati i ponti storici e gli edifici di proprietà comunale, restaurato il Castello Normanno-Svevo, il Complesso monumentale di San Domenico, il Complesso monumentale S. Agostino, riqualificati spazi pubblici, destinate tutte le risorse del programma europeo dell’Agenda Urbana ad azioni materiali e immateriali, destinato parte delle risorse dell’accordo Metro con la Regione e del Piano Periferie, riqualificato i fiumi con tecniche di ingegneria naturalistica, riqualificato il parco fluviale sul Crati con la realizzazione dei BoCS art, migliorati i servizi (illuminazione pubblica, pulizia stradale con metodi manuali, cura del verde, sistema di raccolta rifiuti dedicato, circolare veloce), avviate attività di promozione turistica e culturale (come il servizio Scopri Cosenza e il Lungofiume Boulevard) e di incentivazione di attività economiche, come i Temporary shop in locali messi a disposizione dal Comune con sgravi di imposte locali, emesse varie ordinanze per la messa in sicurezza degli edifici privati ed effettuati interventi sostitutivi, nei limiti delle risorse comunali.

A tutto questo, doveva fare seguito appunto la seconda fase della strategia per il Centro Storico, quella del recupero del patrimonio privato e di rivitalizzazione generale di questa porzione del territorio urbano, andando a contrastare le criticità più sentite dagli occupanti: il rischio sismico e il rischio crollo connesso alla fatiscenza degli edifici privati, spesso abbandonati (consapevoli che, senza questa seconda fase, anche le precedenti azioni, in primo luogo gli interventi sulle strutture pubbliche, sarebbero state vanificate, con il degrado conseguente al perdurante stato di abbandono delle residenze).

Perciò l’amministrazione comunale aveva predisposto un piano di interventi atti a rendere nuovamente appetibile la residenza nel Centro storico e a facilitare l’apporto di nuove funzioni. Come il Recupero e Riqualificazione di Edifici per Sperimentare Modelli Innovativi Abitativi e Sociali a favore di un mix Integrato di Destinatari (studenti, giovani coppie, turisti). Sapendo che i fondi pubblici non possono essere spesi su immobili di proprietà privata (al contrario di quanto sostenuto da alcuni oppositori malati di populismo), avevamo aggirato l’ostacolo, prevedendo di espropriare gli edifici privati degradati (un’acquisizione a costi contenuti, in forza del mancato adempimento da parte dei proprietari alle ordinanze sindacali di messa in sicurezza).

Come pure dispiace che rispetto all’originaria strategia sposata integralmente dall’allora Ministro Bonisoli, rimanga non recepito il coinvolgimento pieno dei soggetti privati, teso a promuovere la loro partecipazione attraverso contributi per l’avvio di attività produttive culturali e turistiche in regime “de minimis”.

Oggi (e sempre come al solito) nonostante il cocciuto ostruzionismo di alcuni che ha fatto perdere tempo e di fatto ha in parte vanificato la strategia di recupero da noi avviata, abbiamo comunque preferito evitare di porre ulteriori eccezioni che avrebbero rischiato di compromettere anche l’obiettivo sempre prioritario di far pervenire alla città storica fondi sostanziosi.

Al netto di tali riflessioni, oggi dobbiamo quindi esaltare un risultato importante raggiunto dalle istituzioni del territorio e dal sottosegretariato al Mibact, attraverso un programma in cui il Comune di Cosenza recita un ruolo centrale, godendo del finanziamento di interventi per 45 milioni di euro, selezionati dall’ampio ventaglio di proposte con cui gli uffici comunali hanno alimentato il tavolo permanente e tra i quali spiccano il miglioramento dell’accessibilità’, la costruzione di nuove reti idriche e fognarie, l’adeguamento di altri sottoservizi (linea elettrica, pubblica illuminazione, telecomunicazioni) e la riqualificazione di spazi pubblici residuali degradati, verde compreso, il potenziamento dei servizi turistici.

E’ importante, a questo punto, intensificare ancor più gli sforzi e mettere in campo tutta la capacità di spendere i contributi ottenuti attivando inoltre ulteriori azioni multidisciplinari e integrate. Diversamente, il programma oggi finanziato rischia di apparire come un’arida sommatoria di interventi di recupero e restauro di strutture pubbliche, alcune delle quali, peraltro, già in passato più volte oggetto di finanziamenti non adeguatamente spesi e messi a frutto.

Emergenza Rifiuti: Granata (Valle Crati), ATO 1 Cosenza inadempiente nella richiesta flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli comuni, con cadenza giornaliera.

In relazione alla richiesta del Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto, all’ATO 1 Cosenza dell’elenco della quantità dei rifiuti conferiti da Settembre ad oggi, tengo a specificare quanto segue:

Nelle more dell’approvazione e della sottoscrizione della convenzione da parte della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza che vede  il Presidente Avv. Marcello Manna e il suo DUC Ing. Francesco Azzato, già inadempienti . In data 29/05/2020, lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati con lett.  prot. nr. 788, indirizzata al Presidente Avv. Marcello Manna, al DUC Ing Francesco Azzato, a Calabra Maceri e Servizi S.P.A. e a Ekro s.c.a.r.l. , considerata la necessità dell’Ente Consortile di controllare nonché di verificare il pagamento integrale dei conferimenti dei rifiuti prodotti da parte dei singoli comuni fruitori del servizio presso la discarica consortile di loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, richiedeva alla Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza ed alle società autorizzate al trattamento dei rifiuti di voler trasmettere al Consorzio Valle Crati con cadenza giornaliera i seguenti dati:

  • Per ogni comune appartenente alla Comunità d’Ambito Territoriale ottimale della Provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti di singoli comuni in entrata presso gli impianti di trattamento autorizzati;
  • Per ogni Comune appartenente alla Comunità d’ambito Territoriale ottimale della provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli Comuni in uscita dagli impianti di trattamento autorizzati e che vengono conferiti presso la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore .

Tanto premesso, ad oggi non è pervenuto alcun dato relativo alle richieste effettuate, constatando pertanto l’inadempienza dell’ATO 1 Cosenza e del DUC Ing. Francesco Azzato, relativo alla trasmissione dei dati . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

 

Consiglieri di maggioranza a Palazzo dei Bruzi:”Ineccepibile l’operato dell’amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza sanitaria”

“E’ con vero stupore e sorpresa che apprendiamo dalla stampa che c’è ancora qualcuno che si attarda in pretestuose polemiche, prive di fondamento e finalizzate solo ad alimentare discussioni populiste, anziché apprezzare quanto di buono è stato fatto sinora dall’Amministrazione comunale per contenere l’emergenza coronavirus. Ancora oggi siamo costretti a leggere interventi che anziché saper cogliere il messaggio di speranza e il richiamo alla fede che il Sindaco Mario Occhiuto ha voluto lanciare ai cosentini con la collocazione di due simboli luminosi in due punti strategici della città (l’ingresso autostradale e l’ingresso dell’Ospedale), peraltro senza alcun esborso da parte del Comune, in quanto offerti con grande sensibilità da alcuni imprenditori locali, hanno preferito la strada, più comoda e meno impegnativa, della polemica speciosa e dal sottile risentimento politico. Sfugge, a chi mostra di dimenticare la drammaticità del momento che ha caricato di preoccupazioni ed angosce la nostra comunità, il senso più profondo dell’iniziativa del Sindaco che, attraverso il suo gesto, ha inteso trasmettere, in occasione dell’imminente Pasqua di Resurrezione, proprio un messaggio di rinascita alla cittadinanza e di incoraggiamento a chi è impegnato in prima linea nella difficile lotta al coronavirus nelle corsie e nei reparti dell’Ospedale. Ci saremmo in verità, aspettati altro da chi, come noi, rappresenta i cittadini nella pubblica istituzione. Ci saremmo aspettati, per esempio, una valutazione oggettiva, non inficiata né da polemiche, né da risentimenti di altro genere, dell’operato dell’Amministrazione comunale in questo delicatissimo frangente della vita della nostra città. Cosenza ha risposto finora molto bene, fatta eccezione per il comportamento di una sparuta minoranza, alle misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 e di distanziamento sociale, sia perché la stragrande maggioranza dei cittadini ha dimostrato di comprendere la necessità del momento e le disposizioni adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della salute, sia perché l’azione del Comune di Cosenza e soprattutto del Sindaco Mario Occhiuto si è dispiegata con celerità, determinazione, sangue freddo ed estrema attenzione per la salute dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione. Lo dimostrano le molteplici iniziative che l’Amministrazione comunale ha adottato sin da quando il terribile virus ha cominciato ad insorgere. Si può ben dire che l’azione del Comune di Cosenza ha preceduto tutte le iniziative nazionali. Il Sindaco Mario Occhiuto, al primo affacciarsi del virus, ha annullato con larghissimo anticipo la Fiera di San Giuseppe. Con altrettanto tempismo ha chiuso anticipatamente i centri anziani presenti sul territorio.Facendo ricorso al suo potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, ha poi svolto una energica azione di sollecitazione nei confronti dell’Azienda ospedaliera per ottenere l’ampliamento dei posti letto di malattie infettive e la riconversione di strutture ospedaliere del territorio provinciale, semi abbandonate o utilizzate per la cura di altre patologie. E le sue sollecitazioni sono state altrettanto incisive quando si è trattato di evidenziare la necessità di dotare il personale sanitario ed ospedaliero degli adeguati dispositivi di protezione individuale. In questa direzione si è canalizzata anche l’azione di recupero di decine di migliaia di mascherine, guanti e tute da donare a volontari ed operatori. Non ha esitato a sanificare tutto il territorio comunale, mentre con continuità si sta provvedendo quotidianamente al lavaggio delle strade. Il Sindaco ha poi dato corso all’apertura, in assoluto anticipo, del Centro Operativo Comunale (COC) per coordinare l’assistenza e il soccorso alle persone in difficoltà, a causa del coronavirus. Tra le iniziative finalizzate ad attivare una rete di solidarietà, in collaborazione con le associazioni di volontariato, per sostenere le famiglie in difficoltà, ha firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto, “Insieme andrà tuttò bene”, che prevede la consegna, al domicilio delle famiglie o dei singoli in difficoltà, di beni di prima necessità o di pasti. Non da ultimo, è stato attivata, con l’ausilio di alcuni professionisti della città, anche una rete solidale di ascolto e supporto psicologico per fronteggiare le situazioni di disagio e di stress cui sono sottoposti tutti i cittadini, in particolare le persone emotivamente più fragili.

Ma il Comune e il Sindaco hanno, inoltre, accelerato le procedure per l’erogazione dei buoni spesa una tantum per il sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà. Parimenti accurato e ben organizzato si sta poi rivelando il sistema di controlli sul territorio da parte della polizia municipale. Tutti buoni motivi per esprimere un plauso ed essere riconoscenti per quanto è stato fatto sinora e si continuerà a fare per uscire da questa situazione di assoluta emergenza. E il graduale ritorno alla normalità potrà avvenire se continueremo a stare tutti a casa, così come lo stesso Sindaco Occhiuto ha suggerito a tutti, tra i primi in Italia, quando ha promosso un’azione collettiva per “restare a casa” pubblicizzando una quarantena esemplificativa. Ecco perché è veramente triste constatare che c’è chi sembra non accorgersene e far finta di nulla, spostando l’attenzione su altro”.

I consiglieri comunali Pierluigi Caputo, Anna Rugiero, Luca Gervasi, Fabio Falcone, Gaetano Cairo, Vincenzo Granata, Francesco Cito, Pasquale Sconosciuto, Francesco Spadafora, Maria Teresa De Marco, Piercarlo Chiappetta, Antonio Ruffolo

Mario Occhiuto:È già attiva a Cosenza la “Porta Sociale” al numero 0984-813733.

Il Presidente Conte ha accolto la richiesta del presidente Anci Decaro, annunciando un provvedimento a favore dei Comuni con un finanziamento che permetterà di dare una prima risposta, da parte dei servizi sociali, alle famiglie in difficoltà.

L’obiettivo è quello di dare alle famiglie in difficoltà la possibilità di richiedere e ottenere generi alimentari e prodotti di prima necessità.

È ancora troppo poco, ma è un primo passo importante. A Cosenza sarà per il momento destinata presumibilmente una somma di 150.000 euro che è totalmente insufficiente. Ma che si somma ad altri contributi fino ad arrivare a circa 473.000 euro.

Intanto il Comune di Cosenza, come al solito, aveva già anticipato il provvedimento governativo attivandosi attraverso i servizi sociali e la rete di solidarietà per offrire pacchi spesa alle famiglie bisognose.

È già attiva a Cosenza infatti la “Porta Sociale” al numero 0984-813733, disponibile per ora tutti i giorni da lunedì al venerdì ore 09-12 e giovedì anche pomeriggio dalle 15 alle 18. Da lunedì prossimo saranno disponibili anche i numeri di cellulare h24 e un ulteriore servizio di supporto psicologico dedicato.

Mario Occhiuto

Sindaco della Città di Cosenza