Granata(Valle Crati):Preannuncio querela per diffamazione nei confronti di Carla Gatto StrettoWeb.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati preannuncia querela, con richiesta di punizione come per legge, nei confronti di Carla Gatto giornalista di strettoweb e del direttore responsabile del giornale online strettoweb, oltre al relativo risarcimento del danno. In alcuni articoli la giornalista Carla Gatto ha dato notizie false e diffamatorie nei confronti dello scrivente.Il sottoscritto come è noto svolge il proprio ruolo, in maniera attenta, precisa e puntuale, per lo svolgimento del proprio ruolo, nel pieno rispetto dell’art. 97 e 98 della Costituzione, che parla di imparzialità, rispetto della legalità e buon andamento nella pubblica amministrazione.Non solo le espressioni non vere e non obiettive (come nel caso di specie ), ma anche quelle meramente insinuanti sono idonee a ledere o a mettere in pericolo la reputazione dei terzi (Cass. Sez. V 15108081 ), per cui anche in tale forma devono essere penalmente represse ( Cass. Sez. V 18719/91 ).Per quanto attiene all’elemento psicologico si fa rilevare che le denunciate affermazioni della giornalista Carla Gatto travalicano i limiti della deontologia dell’informazione in quanto non rispondenti al vero ed offensive della reputazione, della dignità e dell’onore dello scrivente e del consorzio che rappresento.Per questi motivi il sottoscritto, nella sua qualità di presidente del Consorzio Valle Crati chiederà esercitare l’azione penale nei confronti dei nominati querelati Carla Gatto e del direttore responsabile del giornale online strettoweb per il reato di diffamazione mezzo stampa e eventuali altri reati che la magistratura penale ravviserà nei fatti descritti che si vedranno di giustizia nei fatti suindicati, con riserva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali derivati e derivanti dalla suesposta causale. Lo dichiara il presdiente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Iacchitè: Gabriele Carchidi condannato più volte per diffamazione.

Gabriele Carchidi è un giornalista cosentino, noto per il suo blog, che si occupa di politica della città di Cosenza e della Calabria. Carchidi è stato condannato più volte per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di diverse personalità pubbliche.Tra le varie personalità pubbliche, il Giudice monocratico del Tribunale di Cosenza Dott/ssa Francesca De Vuono il giorno 27/10/2022 ha condannato Gabriele Carchidi alla pena di 1500 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Gabriele Carchidi è stato ritenuto responsabile del reato di diffamazione in danno del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, per aver pubblicato sul suo blog Iacchitè, espressioni diffamatorie nei suoi confronti.L’imputato Gabriele Carchidi è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti della parte civile costituita, (difensore Avv. Gianluca Garritano), da liquidare in separata sede e alla rifusione delle spese processuali dalla stessa sostenute che liquida in euro 2000. Si è cosi chiuso il procedimento conseguente ad una delle tante querele proposte dall’Avv.Maximiliano Granata nei confronti di Gabriele carchidi, autore di una martellante attività di pura denigrazione nei confronti del presidente del Consorzio Valle Crati, mentre altri procedimenti, per il reato di diffamazione sempre a carico del predetto imputato sono ancora in corso. LA storia continua …………………….

Condannato Gabriele Carchidi per aver diffamato il Presidente Granata.

Il Giudice monocratico del Tribunale di Cosenza Dott/ssa Francesca De Vuono il giorno 27/10/2022 ha condannato Gabriele Carchidi alla pena di 1500 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Gabriele Carchidi è stato ritenuto responsabile del reato di diffamazione in danno del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, per aver pubblicato sul suo blog Iacchitè, espressioni diffamatorie nei suoi confronti.L’imputato Gabriele Carchidi è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti della parte civile costituita, (difensore Avv. Gianluca Garritano), da liquidare in separata sede e alla rifusione delle spese processuali dalla stessa sostenute che liquida in euro 2000. Si è cosi chiuso il procedimento conseguente ad una delle tante querele proposte dall’Avv.Maximiliano Granata nei confronti di Gabriele carchidi, autore di una martellante attività di pura denigrazione nei confronti del presidente del Consorzio Valle Crati, mentre altri procedimenti, per il reato di diffamazione sempre a carico del predetto imputato saranno celebrati nei prossimi mesi.

Con Iacchitè, siamo caduti nel ridicolo – Fake news – che creano danni alla città di Cosenza.

Coloro i quali invocano il giustizialismo nella città di Cosenza e non fanno mistero  di essere stato vicino al movimento cinquestelle e ai sinistri .

Ricordo che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, intollerabili ingiustizie .Non si può parlare seriamente , serenamente di diritto là dove spesso è calpesato dalle stesse leggi e nell’applicazione di esse che si definisce “giustizia”. Il diritto come astratta entità, che prescinde da simile realtà,non esiste, è una menzogna, uno strumento con il quale si realizza il suo contrario. Del resto la filosofia, non solo quella, di Benedetto Croce, ci ha trasmesso almeno questo: che il diritto è espressione della ragione pratica. E la pratica dell’ ingiustizia è tale da prevalere contro ogni prestesa di arroccarsi in altra conoscenza astratta di qualcosa che la prassi ignora e cancella. la finezza del ragionamento giuridico, la correttezza dell’interpretazione delle leggi, delle norme, nella scala gerarchica discendente dalla Costituzione, è scienza meramente propedeutica, necessaria a valutare l’ingiustizia in cui, poi, di fatto, il diritto si incarna .
Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchite, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto .

Il sito del nulla ha avvelenato e inquinato la convivenza civile nella città di Cosenza alimentando un odio sociale con calunnie e falsità che sta distruggendo il tessuto economico diffondendo diffidenza e scoraggiando le persone per bene ad investire nel nostro territorio con gravi danni per la città di Cosenza e l’intero territorio provinciale .

Mario Occhiuto: Iacchite “arma di diffamazione di massa” senza che, di fatto, nessuno risponda per quanto vi viene pubblicato.

Tribunale di Cosenza

Costretto a lavorare per anni sotto una persecuzione mediatica.

In Calabria è stato messo in piedi un vero e proprio sistema eversivo legato al mondo dell’informazione, al centro del quale si trova il sito web “www.iacchite.com” che viene utilizzato, probabilmente in sinergia con l’attività di alcuni parlamentari, per screditare tutte le istituzioni locali e le articolazioni territoriali dello Stato;
– l’attività del sito web “www.iacchite.com” è molto spesso fondata su articoli basati su notizie false o addirittura veicolo essi stessi di falsità, che, oltre a creare un evidente danno alla reputazione delle proprie vittime, delegittimano tutte le istituzioni, generando movimenti di opinione basati su convinzioni errate. Tale attività è peraltro svolta in palese violazione del principio deontologico secondo cui i giornalisti hanno “il dovere di promuovere la fiducia tra la stampa e i lettori”;
-che bersaglio privilegiato del sito web “www.iacchite.com” sono in modo particolare il Comune di Cosenza e il suo Sindaco -che ha già ottenuto l’emissione di diverse sentenze di condanna per diffamazione nei confronti del responsabile di www.iacchite.com- nonché i magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica e la Sezione Penale del Tribunale di Cosenza;
-che nei giorni in cui si stava formando il Governo attualmente in carica, articoli pubblicati da “www.iacchite.com” ipotizzavano possibili conseguenze negative per il Sindaco di Cosenza, se l’on. Alfonso Bonafede fosse diventato, come poi è stato, Ministro della Giustizia, e il sen. Nicola Morra avesse assunto la carica di Sottosegretario allo stesso Dicastero, di fatto millantando contatti e un rapporto privilegiato tra questi esponenti del MSS e la testata;
-che nei mesi scorsi, diversi articoli pubblicati dal sito web “www.iacchite.com” hanno annunciato imminenti ispezioni nelle procure calabresi, e dopo qualche giorno sono arrivate, puntuali, interrogazioni parlamentari di esponenti del M5S che chiedevano al Ministro competente proprio la disposizione di tali ispezioni;
-che allo stesso modo, dopo che “www.iacchite.com” in alcune occasioni ha anticipato la messa in campo di attività del Ministero dei Beni Culturali, dirigenti del medesimo Dicastero si sono mossi sulla falsariga di quanto annunciato dal sito web;
-che il complesso di queste attività portate avanti da “www.iacchite.com“, oltre a ledere l’onorabilità dei soggetti coinvolti, produce l’esercizio di pressioni improprie sulle istituzioni, ed in particolare sul Comune di Cosenza e sulla magistratura cosentina;
-che, addirittura, il predetto sito web ha sponsorizzato le recenti assidue frequentazioni del Sen. Nicola Morra, quasi quotidianamente presente presso gli uffici della Procura della Repubblica di Cosenza, con tale Giuseppe Cirò, soggetto già denunciato per gravi irregolarità in danno del Comune di Cosenza e del Sindaco di quella città;
-che, come risulta da altra fonte di informazione in rete, il Sen. Nicola Morra starebbe trasformando il predetto Cirò in un falso “collaboratore di giustizia”, fomentando lo spirito di vendetta di quest’ultimo per istigarlo a calunniose e false delazioni nei confronti dei suoi avversari politici, ed in particolare contro il Sindaco di Cosenza ed i suoi stretti collaboratori, nonché contro magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Cosenza, così intralciando e condizionando l’attività della magistratura inquirente;
-che il sito web “www.iacchite.com“, nato nel settembre del 2015 come supporto telematico del giornale cartaceo “Cosenza Sport”, col quale di fatto non ha nulla a che fare, è gestito dal giornalista Gabriele Carchidi e da Michele Santagata, che nel corso del tempo hanno accumulato diverse decine di denunce e molte condanne, finanche per stalking digitale, ed il primo ha subito anche la sospensione dall’ordine dei giornalisti della Lombardia, per gravissime mancanze deontologiche;
-che, nonostante ciò, l’impressione che si è radicata è che “www.iacchite.com” sia una sorta di “arma di diffamazione di massa”, che opera al di fuori di ogni regola, di natura tanto civilistica quanto penale, e senza che, di fatto, nessuno risponda per quanto vi viene pubblicato;
-che la predetta condotta illecita risulta ancora in atto, proseguendo, i predetti soggetti, impunemente, nella perpetrazione di gravi reati, quali quelli di stalking, rivelazione di segreti d’ufficio e oltraggio a corpo giudiziario, senza che la Procura della Repubblica di Cosenza e quella di Salerno (competente per i reati in danno dei magistrati del distretto della Corte di Appello di Catanzaro) riescano ad adottare le doverose misure cautelari atte ad evitare la reiterazione dei reati ;
tanto premesso, si chiede:
– se siano a conoscenza dei fatti riportati e se, in caso contrario ritengano di dover disporre quanto necessario per appurarne la veridicità;
– se credano che un tale sistema eversivo possa portare avanti la propria attività diffamatoria impunemente;
– quali iniziative intendano adottare per verificare la indisturbata prosecuzione della anzidetta attività delittuosa e per cogliere;
– se ritengano che dietro a quanto sta accadendo in Calabria vi sia un preciso disegno volto a screditare, e forse a porre sotto ricatto, diretto o indiretto, le istituzioni elette dal popolo sovrano, e la magistratura con il grave ed irresponsabile coinvolgimento di esponenti politici ed addirittura di parlamentari;
– quali iniziative intendano adottare per tutelare il lavoro dei magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica ed il Tribunale Penale di Cosenza, e per evitare i condizionamenti e gli intralci orditi dal sen. Nicola Morra;
– quali misure, quindi, intendano mettere in campo per ristabilire una volta per tutte le legalità e impedire che le istituzioni di una intera Regione vengano sistematicamente vilipese da un sito web di informazione, strumentalizzato per fini pseudo politici;
– quali rapporti ci siano tra il sen. Nicola Morra, e i responsabili del sito www.iacchite.com, ed il Cirò Giuseppe;
– se sia conforme a quanto previsto dalla vigente normativa sulla stampa che un sito web che si occupa di cronaca e di politica, in modo particolare, sia collegato a una testata sportiva con cui non ha poi nulla a che fare, così mascherandosi dietro la bandiera della libertà di informazione, peraltro continuamente violata e mortificata

Dichiarazione di Mario Occhiuto dalla pagina FB

Da chi è controllata e in che modo è organizzata la macchina del fango ?

In Calabria e nella città di Cosenza “Esiste una struttura associativa”, “che lavora nel web con il compito di diffamare con notizie false, il Sindaco Mario Occhiuto, i partiti tradizionali e le istituzioni della Repubblica? Se vero, da chi è controllata e in che modo è organizzata? Di questa preoccupante ipotesi di una macchina del fango costruita ad arte a favore del M5s ne sanno qualcosa gli esponenti calabresi del movimento cinquestelle?

In Calabria sembrerebbe siano stati presentati oltre 500 esposti presso l’autorità giudiziaria, da parte di esponenti del movimento Cinquestelle .

Il coordinatore

Movimento Legalità Democratica

Avv. Maximiliano Granata

13.03.2018

Nella città di Cosenza serve chiarezza, diffamazione e falsità portata a sistema .

Basta con la macchina del Fango

Nella città di Cosenza serve chiarezza. Diffamazione e falsità portata a sistema. Impunità per ogni azione compiuta in rete . A breve saranno promossi i relativi atti consequenziali nelle sedi opportune .

L’agone politico è cambiato, così come i mezzi e gli strumenti della comunicazione politica, sempre più pervasi di web, con le relative caratteristiche e peculiarità comunicative.
Qualcuno confonde – evidentemente – la possibilità di creare siti web,pagine amatoriali, profili “fake”, apparentemente goliardici, con la concreta possibilità di impunità e irresponsabilità di ogni genere di azione compiuta in rete.
Una cosa è la goliardia, la satira, la comunicazione politica, il confronto anche aspro e con meno freni e limiti della “comunicazione tradizionale”, ben altra è il superamento del limite per cui la diffamazione e la falsità vengono “portate a sistema”.
Chi scrive su queste pagine, chi ne diffonde i contenuti, è consapevole della loro falsità, cosciente di usare questi siti o profili falsi allo scopo pensato e realizzato di diffamare e diffondere informazioni tendenti solo ad alimentare toni di scontro violento – sia in rete sia fuori.
Chi userà questo materiale, è consapevole che è falso, e delle motivazioni per cui è stato creato e messo in rete. E se ne assume la responsabilità personale come fiancheggiatore.
Nella città di Cosenza serve chiarezza .
A breve saranno promossi i relativi atti consequenziali nelle sedi opportune .

Il Coordinatore Regionale
Legalità Democratica
Avv. Maximiliano Granata
12.03.2018

Città di Cosenza : Iacchite, siamo caduti nel ridicolo .

Il Grande Mauro Mellini conosce molto bene Maximiliano Granata.
Iacchite, siamo caduti nel ridicolo . Il sito dell’incomprensione del diritto .

Agli amici del movimento Nazionale: Città di Cosenza, siamo caduti nel ridicolo, un sito denominato Iacchitè dove scrive un certo Michele Santagata, già condannato per rapina e detenzione d’armi e Gabriele Carchidi Direttore Responsabile che dopo 4 condanne per diffamazione rischia 30 mesi di galera, cita il grande Mauro Mellini .
Francamente con Mauro discutiamo di altro, di argomenti importanti per il paese.

Caro Mauro rievocando i nostri tramonti estivi, abbiamo discusso piacevolmente dei temi di Giustizia e tu hai dedicato un opuscolo sul caso Cosenza .
Abbiamo creato un movimento nazionale di Giustizia che muovendo i suoi primi passi ha organizzato dei convegni dal titolo questa Giustizia può colpire anche te nella città di Roma, Cosenza e Messina.
Il 25 Febbraio 2018 saremo a Catania .
La nostra storia, le nostre idee il nostro percorso sarà quello nazionale .
Cari amici garanti di una Giustizia giusta , il valoroso Francesco Bongiovanni coordinatore degli eventi, il noto giornalista Gianfranco Pensavalli, lo storico e scrittore Gaetano Immè, l’Ing. Carmelo Cascio presidente Associazione Solidarietà e Legalità, per citarne alcuni vi informo con la solita ironia che ci contraddistingue che esiste un sito denominato iacchite dove scrive un certo Michele Santagata, già condannato per rapina e detenzione di armi e Gabriele Carchidi Direttore Responsabile del sito Iacchite, che dopo 4 condanne per diffamazone rischia 30 mesi di galera.
Costoro sarebbero i coloro i quali invocano il giustizialismo nella città di Cosenza e Gabriele Carchidi non fa mistero nei sui post di essere stato vicino al movimento cinquestelle.
Ricordo a me stesso che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, intollerabili ingiustizie .Non si può parlare seriamente , serenamente di diritto là dove spesso è calpesato dalle stesse leggi e nell’applicazione di esse che si definisce “giustizia”. Il diritto come astratta entità, che prescinde da simile realtà,non esiste, è una menzogna, uno strumento con il quale si realizza il suo contrario. Del resto la filosofia, non solo quella, di Benedetto Croce, ci ha trasmesso almeno questo: che il diritto è espressione della ragione pratica. E la pratica dell’ ingiustizia è tale da prevalere contro ogni prestesa di arroccarsi in altra conoscenza astratta di qualcosa che la prassi ignora e cancella. la finezza del ragionamento giuridico, la correttezza dell’interpretazione delle leggi, delle norme, nella scala gerarchica discendente dalla Costituzione, è scienza meramente propedeutica, necessaria a valutare l’ingiustizia in cui, poi, di fatto, il diritto si incarna .
Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchite, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto .

Presidente
Associazione Legalità Democratica
Avv. Maximiliano Granata

03.02.2018

Commento

Il sito del nulla ha avvelenato e inquinato la convivenza civile nella città di cosenza alimentando un odio sociale con calunnie e falsità che sta distruggendo il tessuto economico diffondendo diffidenza e scoraggiando le persone per bene ad investire nel nostro territorio con gravi danni per i giovani costretti tutti a migrare.