Vincenzo Granata(AIC): Cataldo Calabretta rappresenta il futuro dell’idrico in Calabria.

Il Presidente f.f. Regione Calabria Nino Spirlì e il commissario della Sorical Cataldo Calabretta

Il commissario liquidatore della Sorical, Cataldo Calabretta, ha incontrato nella sede della Regione Calabria il presidente f.f. della giunta Nino Spirlì.
Un incontro cordiale e molto proficuo sul futuro della società partecipata dalla Regione: si è discusso dell’iter che entro poco tempo dovrà portare all’individuazione del gestore del servizio idrico integrato.La Regione deve poter raccogliere l’opportunità che ha messo a disposizione l’Europa, attraverso il Recovery Fund affinché si possa investire in un settore strategico come quello idrico”, ha evidenziato il Commissario di Sorical al Presidente Spirlì. Successivamente si è recato nella città di Cosenza dal Presidente della Commissione Ambiente Vincenzo Granata, dove si è incontrato con i consiglieri comunali della città di Cosenza, per illustrare l’attività svolta fino ad oggi, dopo il suo insediamento avvenuto pochi mesi fa. “Questa società  è sopravvissuta nonostante i problemi giudiziari“, sottolinea Calabretta in commissione ambiente. Una storia, quella di Sorical che per Calabretta è stata “raccontata male in questi anni. Vogliamo dare quel rilancio ad un ente, gestore dei grandi acquedotti calabresi, e permettere così che diventi una società pubblica a tutti gli effetti”. Secondo Vincenzo Granata, componente dell’Autorità Idrica Calabria, Cataldo Calabretta di concerto con il Presidente f.f. Nino Spirlì ha iniziato un percorso di cambiamento nella Sorical dando vigore e slancio al settore dell’idrico, a mio avviso conclude Granata, con la nuova società pubblica, Cataldo Calabretta rappresenta il futuro dell’idrico in Calabria.

Città di Cosenza. Il commissario della Sorical Cataldo Calabretta e Vincenzo Granata componente dell’Autorità Idrica Calabria

Granata(Legalità Democratica): L’Autorità Idrica Calabria è fallita prima di nascere, un vero pasticcio sulle procedure.

L’Autorità Idrica Calabria è fallita prima di nascere. In primo luogo dalla delibera nr.4/2020 del 30 Novembre 2020, avente ad oggetto: Nomina del Direttore Generale dell’Autorità Idrica della Calabria, dalla delibera  si evince chiaramente che la nomina inerente il legale rappresentante e organo di amministrazione dell’AIC è stata deliberata in violazione dell’art.12 del vigente statuto dell’AIC, rilevato che la nomina doveva essere effettuata d’intesa con il Presidente della Regione Calabria nella stessa seduta del 30 Novembre e non assume alcun valore giuridico la semplice  dichiarazione successiva del presidente FF della Regione  Calabria, perché la procedura era stata già effettuata in palese violazione dello statuto nella seduta in cui è stata effettua la nomina. Vieppiu’ bisognerebbe altresì verificare se i requisiti di ammissione dell’avviso per la formazione di un elenco di candidati idonei alla nomina a Direttore generale dell’Autorità Idrica Calabria e la sua successiva nomina individuata nella figura di un funzionario, sia conforme a quanto previsto dal dlgs 165/2001. Entrando poi nel merito delle questioni piu’ concrete bisogna verificare se la Regione Calabria ha verificato la coerenza del Piano di Ambito con la pianificazione regionale di settore e ha formulato eventuali rilievi e osservazioni ai fini dell’approvazione da parte del soggetto competente. Inoltre ancora non è stato chiarito se le quote del socio Veolia del gestore Sorical siano bloccate dalla banca irlandese Depfa, come già avvenuto nel caso della società mista Acqualatina , ugualmente partecipata da Veolia. Infine il piano economico e tariffario “detto piano 0 o del nulla” non è stato articolato secondo le modalità previste dall’Arera con i costi reali di gestione dai quali doveva emergere chiaramente un cofinanziamento tariffario e la presenza di condizioni di sostenibilità economico finanziaria. Tali documenti risultano indispensabili anche ai fini del rispetto della normativa sugli aiuti di stato. In questa povera terra di Calabria un vero e proprio pasticcio giuridico che corre il serio rischio di fare perdere importanti opportunità, per incapacità dell’attuale classe dirigente.L’unico dirigente che si sta contraddistiguendo per capacità e competenza è il commissario della Sorical Avv. Cataldo Calabretta.

Gestione delle acque:Capitano Ultimo si pronunci sulla validità dell’assemblea dell’AIC Calabria.

La gestione del ciclo integrato delle acque risorse idriche è in capo all’Assessore Regionale Capitano Ultimo. Rilevato le reiterate contestazioni sorte, dopo la nomina del Direttore generale e della scelta della forma di gestione,sembra doveroso che capitano Ultimo si pronunci sulla validità dell’assemblea dell’Autorità Idrica della Calabria, tenutasi il giorno 30 Novembre. A tutti non è sfuggita l’assenza dell’Assessore Ultimo e del suo Direttore Generale.

Avv. Granata (Legalità Democratica): AIC Calabria, arroganza e mancato rispetto delle procedure. La Procura guidata da Gratteri acquisisca gli atti che saranno approvati dai componenti dell’assemblea.

Dopo avere letto le  dichiarazioni del solito piccolo condominio di paese e su cui non intendo soffermarmi, mi preme fare alcune considerazioni di carattere giuridico: Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’ordinamento giuridico (se è ancora degno di questo nome) del nostro povero Paese e dei nostri comuni. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri Sindaci, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.

In merito all’Autorità Idrica Calabria condivido totalmente la posizione del Presidente del comitato direttivo dell’AIC Giovanni Greco e che ha riunito lo stesso direttivo prima della riunione dell’assemblea dell’AIC, per esprimere parere preventivo sulla correttezza degli atti posti in essere .

Sarebbe anche opportuno che gli atti che saranno approvati dall’assemblea venissero trasmessi, al Procuratore della Repubblica  Nicola Gratteri, per opportuna conoscenza.

Aveva proprio ragione il mio grande amico e mentore Mauro Mellini, quando dichiarava che “Ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar difficile”, che adoperano con aggressiva supponenza. Noi siamo diversi e apparteniamo al mondo della correttezza amministrativa e del rispetto delle procedure. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

Granata(Legalità Democratica) diffida AIC Calabria a non compiere atti illegittimi.

Nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Legalità Democratica a difesa dei cittadini e dei consumatori, tengo a specificare quanto segue:

Il Presidente e il Commissario dell’Autorità Idrica della Calabria rispettivamente Avv. Marcello Manna e Ing Domenico Pallaria hanno convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria con i seguenti punti all’ordine del giorno,  punto 3 nomina del Direttore Generale , punto 4  Scelta della forma di Gestione, allegando lo statuto di Calabria Acqua Bene Comune SPA, per la sua consequenziale approvazione.

Tengo ad evidenziare che ai sensi dell’art. 7 della Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, non è prevista la predisposizione e la conseguente approvazione della bozza di Statuto per la forma del Gestore Unico d’ambito. L’approvazione dello statuto previsto dall’art. 7 comma 1 lettera a) disciplina esclusivamente lo statuto dell’AIC cosi come previsto dall’art. 6 comma 6 della medesima legge. Vieppiu’ Tra gli obblighi dell’AIC c’è quello di coordinarsi con la Regione (art. 3 comma 3).

Non è tra compiti dell’Autorità Idrica Calabria quello di predisporre lo statuto del soggetto che andrà a gestire il servizio idrico integrato ma dovrebbe coordinarsi con la Regione prima di assumere decisioni definitive. Vieppiu’ la Giunta Regionale della Calabria non puo’ assumere alcuna decisione, perché puo’ operare solo in regime di ordinaria amministrazione.

Vieppiu’ per come previsto dall’art. 7 comma 1 lettera l) che cosi recita “alla nomina del direttore generale, d’intesa con il Presidente della Giunta regionale, nonché alla nomina del revisore unico dei conti;” prima di procedere alla nomina del Direttore Generale, ci deve essere l’intesa del Presidente facente funzioni della Regione Calabria.

A questo si deve aggiungere che manca il piano d’Ambito, il piano industriale e il piano economico finanziario.

Per questi motivi diffidiamo il Presidente f.f. della Regione Calabria Dr. Nino Spirlì, l’Assessore Regionale all’Ambiente Dr. Sergio De Caprio, il Presidente dell’Autorità Idrica Calabria Avv. Marcello Manna, il Commissario Ing. Domenico Pallaria, il Presidente del Consiglio Direttivo Ing. Giovanni Greco,  tutti i componenti dell’Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, a non compiere  atti  illegittimi che eccedono il loro potere, anche in violazione dei principi di buona amministrazione, leale collaborazione e buon andamento nella pubblica amministrazione, per come previsto dall’art. 97 della Costituzione . In difetto e senza ulteriore avviso sarà adita l’autorità giudiziaria competente.

Autorità Idrica Calabria:Chiude Sorical e nasce Calabria Acqua Bene Comune SPA.

Il Presidente dell’Autorità Idrica Marcello Manna ha convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria per approvare una nuova forma di gestione, proposta da consulenti nominati dal Partito Democratico. Nasce Calabria Acqua Bene Comune SPA e la Sorical si appresta a chiudere i battenti, nonostante il lavoro egregio del valido commissario Avv. Cataldo Calabretta.

Vincenzo Granata Autorità Idrica Calabria:Mi dissocio da procedure illegittime, i comuni calabresi in corsa per il dissesto finanziario

Apprendo dagli organi d’informazione di incontri tra il presidente dell’AIC Marcello Manna e l’Assessore Regionale all’Ambiente Sergio de Caprio in cui dichiarano che in settimana sarà convocata un’assemblea fonosenzdamentale per scrivere il futuro del servizio idrico regionale, gestore unico d’ambito e piano di ambito per l’accesso sia ai finanziamenti a disposizione del governo nazionale che alle linee di finanziamento europee.

Premesso che  l’Assessore Regionale puo’ operare solo per atti riguardanti l’ordinaria amministrazione e per atti conformi alla legge, ad ogni buon fine è bene evidenziare alcune criticità che i Comuni della Regione Calabria, conoscono abbastanza bene per averne discusso in varie riunioni di assemblea.

Come tutti sanno l’AIC non è ancora formata e non si puo’ procedere in maniera illegittima sul piano d’intervento e sul piano d’ambito. In verità si vuole chiudere la SORICAL e scaricare i suoi debiti ai comuni calabresi mandandoli in pieno dissesto finanziario. Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora  da procedure illegittime che si dovessero approvare e che manderebbero in dissesto i Comuni calabresi.

La verità vera è un’altra, ad oggi il futuro dell’acqua pubblica resta un mistero, in Calabria. Non c’è una direzione, non c’è un orizzonte e manca un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità idrica calabrese”.

Vi è di piu’ il socio pubblico di maggioranza di Sorical, cioè la Regione Calabria, e l’anzidetto socio privato continuano a tacere o a sorvolare sull’inquietante vicenda della tariffazione illegittima, che ha un valore di circa 150milioni e che hanno denunciato a tutto spiano associazioni di consumatori ed esperti del settore.

Chiedero’ un incontro con il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì per illustrare le criticità presenti.

Vincenzo Granata

Componente

Assemblea Autorità Idrica Calabria

Consigliere comunale Lega

Città di Cosenza

Mario Oliverio, candidato alla Presidenza della Regione Calabria ?

Nella Regione, nonostante la pandemia, si intensifica il confronto tra coloro i quali hanno da sempre determinato il destino della Calabria, negli ultimi 30 anni . In alcuni incontri, tra esponenti importanti del centrosinistra, si sta addirittura pensando, se il processo dovesse evolversi in maniera positiva, con una assoluzione, di mettere in campo l’ex Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio. Vedremo come si evolverà la situazione politica in questo mese e quale candidato riuscirà a far ritrovare l’unità della coalizione.

Autorità Idrica Calabria: La Vicepresidenza affidata ad un comune di 927 abitanti.

Avv. Maximiliano Granata ( Legalità Democratica )

Granata (Legalità Democratica).
L’Autorità Idrica Calabria non rappresenta i comuni della Calabria , basta pensare che la Vicepresidenza dell’AIC è stata affidata ad un comune di 927 abitanti . Sul Piano politico prendiamo atto dell’alleanza di Sergio Abramo e Marcello Manna con Mario Oliverio e il suo fallimento politico e istituzionale.La Regione Calabria impone ai Comuni Tariffe illegittime

Il legislatore prevedeva che, per quelle gestioni nelle quali il servizio idrico non era integrato ma avveniva in maniera disgiunta – come, appunto, in Calabria – la competenza per determinare gli adeguamenti tariffari era del Cipe ovvero dello Stato. In Calabria, invece, gli adeguamenti per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009 sono stati stabiliti con atti della Regione mentre nel 2009 e nel 2010 lo ha fatto direttamente SoRiCal. Un capolavoro. Nel luglio del 2009 la Corte Costituzionale ha ribadito la competenza esclusiva dello Stato negli adeguamenti delle tariffe idriche. Quindi la Regione non poteva e non può aumentare le tariffe”.

Una vera e propria truffa, perpetrata nel silenzio generale e con complicità diffuse, che ha portato i calabresi a pagare tariffe maggiorate per 190 milioni di euro. L’Autorità Idrica Calabria che dovrebbe affrontare queste problematiche non rappresenta i comuni della Calabria , basta pensare che la Vicepresidenza dell’AIC sia stata affidata ad un comune di 927 abitanti . Non capisco la posizione di Abramo che ha dichiarato in tutte le assemblee che prima di costituire l’AIC si  sarebbe dovuto discutere preventivamente del piano industriale finanziato dalla Regione e poi entra, senza alcuna discussione, nel suo organigramma . Sul Piano politico prendiamo atto dell’alleanza di Sergio Abramo e Marcello Manna con Mario Oliverio e il suo fallimento politico e istituzionale.

Il Presidente
Associazione
Legalita’ Democratica
Avv. Maximiliano Granata

Autorità Idrica Calabria: Organismi di chiara sudditanza politica verso l’esecutivo di Mario Oliverio

Avv. Maximiliano Granata

Granata (Legalità Democratica).
Gli organismi dell’ Autorità Idrica Calabrese non rappresentano l’intero territorio regionale.
Organismi di chiara sudditanza politica verso l’esecutivo di Mario Oliverio

L’assemblea dell’Aic rappresenta, per come concepita, molto meno della metà degli abitanti dell’intera regione». Senza «che ci sia stato un rapido ripensamento degli organi preposti», Oliverio sostenuto dal suo solito gruppo di potere, ha partorito un organismo che non rappresenta l’intero territorio regionale .
I soliti noti di nostra antica conoscenza si sono solo preoccupati di comporre organismi di chiara sudditanza politica verso l’esecutivo di Mario Oliverio .
Nessuno ha parlato dell’evidente il fallimento dell’esperienza di Sorical, che la Regione vorrebbe, a quanto pare, acquisire per intero perché l’Autorità Idrica Calabrese le affidi la gestione del servizio idrico integrato.
Non si conoscono gli orientamenti dell’Autorità Idrica Calabrese sul futuro del servizio idrico e il Consiglio regionale, salvo eccezioni, sembra non voler affrontare il caso Sorical, servita ai vecchi partiti a intruppare od omaggiare propri sodali».
Ad oggi il futuro dell’acqua pubblica resta un mistero, in Calabria. Non c’è una direzione, non c’è un orizzonte e manca un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità Idrica Calabrese».

Il Presidente
Associazione
Legalità Democratica
Avv. Maximiliano Granata