Anci Calabria: Orlandino Greco,prossimo Presidente?

Si avvicina la data per le elezioni del nuovo Presidente dell’Anci Calabria. Orlandino Greco è senza dubbio un cavallo di razza della politica regionale.Neo Sindaco del comune di Castrolibero, rieletto dopo 10 anni a furor di popolo,fondatore del movimento Italia del Meridione, ha un vasto seguito in tutto il mezzogiorno d’Italia. Numerosi Sindaci e amministratori calabresi fanno già parte del suo movimento e Greco potrebbe rappresentare una vera svolta per il rilancio dell’Anci Calabria e per rappresentare le istanze dei comuni che hanno bisogno di una guida autorevole, che non può essere certamente quelle di Melo Panetta da Galatro. Seguiremo le prossime elezioni di Anci Calabria con attenzione.La storia continua………………………..

Anci Calabria: Melo Panetta, mister 107 preferenze, convoca i sindaci calabresi e dimentica l’approvazione dei bilanci.

Il Vicepresidente Vicario “Melo” Panetta ha convocato per giorno 26 Maggio 2023 i sindaci calabresi.Nessuna traccia…odg (ordine del giorno) prossimo consiglio regionale di ANCI Calabria…secondo art. 17 Statuto di ANCI Calabria…approvazione esercizio finanziario in Consiglio Regionale di ANCI Calabria…entro Aprile 2023 “consuntivo”….entro Dicembre 2022 “preventivo”…..forse impegnati con ANCI Calabria Trasparente….NO in lavorazione. Si ricorda ai Sindaci calabresi che il nuovo presidente che sostiuirà Melo, mister 107 preferenze, dovrà Nominare o Prorogare il contratto al segretario generale, il noto maestro Franco Candia.Cosi vanno le cose nell’Anci Calabria, cioè non vanno. la storia continua ……………………..

Impianto San Sago a Tortora, non si puo’ rilasciare l’AIA su immobili gravati da Usi Civici.

Alfredo Iorio e Gianfranco Fini discutono di quello che avviene nel settore Ambiente in Calabria e dell’impianto di San Sago a Tortora

Con delibera nr. 61 della giunta comunale del Comune di Tortora del 23-05-2023 c’è stata l’adozione del provvedimento ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge regionale n. 18/2007 “Accertamento gravame uso civico sugli immobili situati in Località San sago del Comune di Tortora riportati in catasto al foglio 4 particelle 141,144,145,146,147 e 27-Richiedente Comune di Tortora”.
Successivamente il Comune di Tortora ha trasmesso la presente deliberazione, a norma dell’art. 15, comma 1, della Legge Regionale n. 18/2007, per l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, alla Regione Calabria- Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione- Settore 1, unitamente agli atti del procedimento.
L’art. 15 della L.R. 18/2007 ai commi 1 e 2 prevede che “le Amministrazioni comunali, ove non sia espressamente prevista la competenza di altro organo, adottano l’atto finale del procedimento con deliberazione della Giunta comunale in esito all’istruttoria affidata al perito o all’istruttore demaniale, nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. Il provvedimento finale diviene efficace a seguito di controllo della Giunta regionale, che esercita l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, previa istruttoria del Dipartimento competente”.
Succssivamente apprendiamo da alcuni organi d’informazione una dichiarazione del Sindaco Antonio Iorio, che nella conferenza dei servizi decisoria della Regione Calabria del 24 Maggio 2023, nessuna decisione definitiva per quanto riguarda il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale per l’impianto di San Sago di Tortora.L’unico parere negativo resta quello del Comune di Tortora, mentre per capire le intenzioni degli altri Enti bisognerà attendere mercoledì 31 maggio, quando si terrà l’altra seduta, forse l’ultima, della Conferenza dei servizi presso la Cittadella regionale.Infine il Sindaco di Tortora dichiara “Lascia invece l’amaro in bocca, quanto stabilito per gli “usi civici”. Secondo il dipartimento Ambiente della Calabria non incidono sul rilascio dell’Aia. Per questo punto, insomma, l’Ente dovrà far valere le proprie ragioni in altra sede, ossia nelle aule dei tribunali”.
Ci sembra alquanto strano e bizzarro che dopo la trasmissione della delibera nr. 61 della giunta comunale del Comune di Tortora e in attesa di un provveddimento finale di controllo della Giunta regionale, che esercita l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, previa istruttoria del Dipartimento dell’Agricoltura competente, questi atti per come dichiara il Sindaco del Comune di Tortora Antonio Iorio,secondo il dipartimento Ambiente della Calabria non incidono sul rilascio dell’Aia. Al contrario è evidente invece che nelle more del provvedimento finale della Giunta Regionale, previa istruttoria del Dipartimento competente, non puo’ essere rilasciata l’AIA per l’impianto di San Sago, perchè se la Giunta Regionale della Calabria e il suo Presidente Roberto Occhiuto dovesse valutare la legittimità della delibera della Giunta comunale del Comune di Tortora, non si puo’ rilasciare l’AIA su immobili gravati da Usi Civici, perchè non si puo’ dare un’autorizzazione su un’area ad un soggetto che non è proprietario della stessa Area. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………….

Infine ricordiamo che per discutere di questi temi : Si terrà Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), una manifestazione dove l’Europarlamentare Vincenzo Sofo presenta No ai Rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo. Interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata, Esperto in tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati, e il senatore Ernesto Rapani .

Calabria,Lotta all’inquinamento?No, APRIAMO L’IMPIANTO DI SAN SAGO A TORTORA.

In questi giorni ci simao imbattuti in un procedimento, udite, udite, niente meno che di una conferenza di servizi regionale decisoria, relativa alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Procedimento degno di esser fatta oggetto dell’ironia è quello che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. Il caso che stiamo trattando è certamente importante perchè tratta Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale in un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Una vicenda comica ma tragica per il territorio e non posso che chiudere il pezzo dell’articolo per come piaceva dirlo alla Mauro Mellini, in Calabria “Lotta all’inquinamento”? No, apriamo l’impianto San Sago a Tortora. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua……………….

Roma.Alfredo Iorio e Gianfranco Fini: Parlano di Ambiente e dell’impianto di San Sago a Tortora.

A spasso per Roma in Piazza Cola di Rienzo, nei pressi del Bar Ciampini, quartiere generale degli amici che vogliono cambiare la Calabria, vengono avvistati Alfredo Iorio e Gianfranco Fini, intenti a conversare. Secondo alcune indiscrezioni si parlava di un forte gruppo di amici calabresi che vuole cambiare la Calabria. Nella piacevole conversazione si è anche parlato di ambiente e dell’impianto di San Sago a Tortora e dell’iniziativa che si terrà il giorno 28 Maggio 2023 nello stesso comune. Vi terremo informati, la storia continua………………………..

Granata(Legalità Democratica): Il Presidente Occhiuto verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora.


Non possiamo assistere alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Come dichiara un consigliere regionale in una sua interrogazione “Nel 1992 il Comune di Tortora (Cosenza) ha rilasciato un’autorizzazione per un impianto privato per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi. L’impianto è stato realizzato sulla sponda calabrese del fiume Noce, che divide la Calabria dalla Basilicata, in contrada San Sago;
-la struttura nasce oltre 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali e nel corso degli anni viene riconvertito ad impianto privato autorizzato, appunto, al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non. L’impianto dovrebbe trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, industria del legno, industria dei detersivi, etc., nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica. Pertanto è una piattaforma industriale che ha avuto nel corso degli anni una radicale modifica della sua destinazione d’uso senza una sostanziale evoluzione tecnologica, collocata in un’area a forte vocazione turistica che, a distanza di 30 anni dalla nascita, appare oggi del tutto inidonea ad ospitare un impianto di questo tipo e con queste funzioni; L’AIA è stata sospesa dal dipartimento ambiente della Regione Calabria in data 20 dicembre 2013 e a tutt’oggi l’impianto non è funzionante. L’impianto era autorizzato con AIA del 2009 a trattare rifiuti riferiti a 322 codici CER molti dei quali rifiuti pericolosi, tra cui il petrolio, e scarica nel torrente Pizinno che, dopo un brevissimo tragitto confluisce nel fiume Noce. Questo, a qualche chilometro di distanza, ha la foce a confine tra la Calabria e la Basilicata tra i comuni di Tortora, Praia a Mare e Maratea, località rinomate in tutt’Italia per la loro vocazione turistica e per la presenza di ben sei Zone Speciali di Conservazione lungo la costa dei rispettivi territori comunali;” . L’ 11 ottobre 2022 è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi decisoria per ultimare il procedimento per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la riapertura dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non in località San Sago del comune di Tortora (CS) con scarico nel torrente Pizinno, quindi nel fiume Noce e poi nel mare. Vorremmo veramente sbagliarci, ma dopo il parere favorevole della Regione Basilicata sulla valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A),secondo Italia Nostra
“E così, dopo nove anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che senza alcuna modificazione impiantistica rispetto al 2005 sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti.
Nell’ Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa certamente con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora. La Regione Calabria attraverso i suoi organi dirigenziali, dopo la relazione presentate dal Comune di Tortora, rilevato che ci sono tutti i presupposti giuridici, nella conferenza dei servizi decisoria potrà dare il diniego alla relativa autorizzazione “AIA” mettendo la parola fine alla riapertura dell’impianto di San Sago. Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), ci sarà una manifestazione dove interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata Esperto tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati e il senatore Ernesto Rapani . Diremo NO all’apertura dell’impianto di San sago nel comune di Tortora, dobbiamo evitare che si aprano sulla zona tirrenica nuovi impianti che ricevono rifiuti pericolosi e non provenienti da altre regioni d’Italia. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

Convegno a Tortora il 28 Maggio: L’Europarlamentare On. Vincenzo Sofo, No ai rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo.

Si terrà Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), una manifestazione dove l’Europarlamentare Vincenzo Sofo presenta No ai Rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo. Interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata Esperto tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati e il senatore Ernesto Rapani . Ad avviso dell’Avv. Maximiliano Granata rilevato che si terrà mercoledì 24 maggio, alle ore 11, la seduta della Conferenza dei servizi per il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale di San Sago di Tortora, bisogna scongiurare che l’impianto di San Sago torni in funzione. Dobbiamo evitare che si aprano sulla zona tirrenica nuovi impianti che ricevono rifiuti pericolosi e non provenienti da altre regioni d’Italia.

Calabria, Granata(Legalità Democratica): Ecco i nuovi furbetti, i curricula taroccati danno un bell’aiuto.

In attesa di capire se, i nominati negli enti più importanti degli enti pubblici calabresi, abbiano esagerato nel curriculum, una certezza è salda: il cv in Italia è un totem che viene controllato sempre dopo, mai prima. Perché nel marasma di clientelismo, nomine e lottizzazioni che costituiscono la spina dorsale di molti ambienti lavorativi (spesso quelli che ruotano attorno alla pubblica amministrazione e alle sue miriadi di ramificazioni) aleggia incessantemente il mantra della meritocrazia che è ormai termine consolidato per ogni stagione politica: occorre, serve, è essenziale anzi no fondamentale educare le nuove generazioni alla meritocrazia, mettere tutto nero su bianco, fare in modo che i cittadini sappiano chi gestisce cosa e perché è stato messo lì, quali sono le sue competenze (altro mantra), le sue abilità o, per dirla in modo internazionale, le sue skills. C’è da riderci sopra, per cogliere il lato umoristico delle vicende. Mentre si affacciano sulla scena politica e sociale personaggi sprovvisti di lauree e percorsi di specializzazione, o che hanno sì una laurea e allora si attribuiscono ruoli altisonanti (tipo «economista» chi ha studiato Economia e commercio), i predestinati cascano proprio lì, sul titolo di studio: che sia un ministro dell’istruzione con licenza media o un amministratore o dirigente con laurea triennale, la pergamena fa la differenza. Ecco la Calabria dei furbetti del curriculum taroccato, le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno, lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Domenico Furgiuele, Deputato? No, siamo alla prova del cuoco.

Da svariati mesi assistiamo a dei video pubblicati sui social, dove il deputato Domenico Furgiuele da Lamezia Terme, si diletta a fare il cuoco, con del buon cibo che sfamerebbe un piccolo esercito. Consigliamo al nostro novello chef, rilevato le sue performance, di aprire un ristorante Stella Michelin. Deputato della Repubblica Domenico Furgiuele? No, siamo alla prova del cuoco. Le cose vanno cosi in Calabria, la storia continua …………………….

La Calabria e i curricula taroccati: Ignoranza, ignoranza! Tu ci porti l’arroganza.

Ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte, di conoscere il diritto e di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar difficile” o anche dell’esaminare curricula, che adoperano con aggressiva supponenza. Poi in Calabria, qualche dirigente ignorante, si ferma ad esaminare le graduatorie di elenchi di aspiranti incarichi di rilevante gestione e ti accorgi dell’arbitrarietà applicata nell’ammissione dei relativi elenchi, supportati da curricula taroccati. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certa classe dirigente, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che ” disorientata”. Ha un orientamento preciso ed univoco: quello della dilatazione del potere da essi esercitata, attraverso una ” Interpretazione” che tale non è, perchè si traduce “nell’ignorare” la legge stessa . A breve pubblicheremo uno studio sulle baggianate poste in essere da alcuni dirigenti che evidenziano l’ignoranza arma letale del movimento dei dirigenti. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ……………….